Quel giorno mentre lei stava ascoltando
il rumore del mare incantata, udì una voce che non proveniva da
nessuna parte ma che vagava libera tutto attorno a lei dicendole:
“non aver paura!” la voce di
un uomo giovane le si riferiva in modo da tranquillizzarla, poi
ancora con lo stesso tono:
“non aver paura!”
finalmente lo vide, prima una macchia
lontana sul mare e nella foschia che era apparsa, poi sempre più
nitido si avvicinava lentamente con il vento che li creava delle
grandi onde nel mantello blu,
I capelli di un colore piuttosto
insolito: un azzurro chiaro opaco, danzavano in modo confuso sulla
sua fronte.
Il mantello che gli copriva la bocca lo
rendeva misterioso e la ragazza curiosa non poté fare a meno di
aspettare che si avvicinasse.
“voglio soltanto...” I suoi occhi
rossi puntavano a lei, intensamente
“poter prendere la tua energia
vitale” dopo queste parole il silenzio dominò tutto, le onde non
sembravano nemmeno esistere.
Sembravano ipnotizzati l'uno
dall'altro.
Ma l'uomo si riprese dallo sguardo
intenso e scoprì dal mantello l'avambraccio destro: bianco con delle
unghie rosse e le nocche che venivano evidenziate da un colore blu grigiastro, sul lato una striscia scura lo faceva
sembrare un guanto, ma non lo era... fece un fruscio forte che
dominò l'aria.
il suo viso giovane era calmo, si
mossero solo le sue labbra
“tranquilla” la mano le si avvicino
con l'indice che le mirava il collo, toccatolo, con la punta
dell'unghia fine leggermente smussata, le nocche avevano preso a
pulsare.
“sono giunto qui, attraversando
l'infinito cielo” gli occhi caddero dal viso al collo, lentamente.
“perché molto presto sarò il vostro
capo”
“il capo?” disse la ragazza con
tono sbigottito la sua voce usciva lieve, ma si udiva con nitidezza nello spazio in cui si
erano incontrati
“si...degli shinma”
“shinma? Che cosa, C-cosa sono?
Senza staccare l'unghia, la mano del
ragazzo si portò al suo viso dapprima sfiorandolo, poi le sue dita
lunghe e fini le strinsero leggermente la mandibola finendole nei
capelli, facendole chiudere gli occhi...
“il tuo corpo se ne dovrebbe
ricordare, fu all'epoca della traversata, quella avvenuta molto tempo
fa” quando ella riaprì gli occhi, il viso del ragazzo si era
avvicinato al suo.
“lo sai...in quell'occasione toccò a
me donare un certo potere a qualcuno del tuo stesso sangue”
“ ma ora io...” gli occhi socchiusi
si erano fissati sul collo grande e forte che spuntava dalle pieghe
del mantello.
Il braccio sinistro si alzò
lentamente...
“un momento, che cos'è quello
sguardo?!”
“che cosa vuoi fare?” gli occhi si
spalancarono il respirò diventò più agitato
“miyu!”
si avvicinò al suo collo velocemente
senza permettere che si difendesse, abbracciandolo.
“voglio... il tuo sangue” gli occhi
aperti fissavano solo il suo collo presi da un gesto involontario,
spostò i capelli lisci, aprì la bocca e lo morse, lasciandolo
impietrito.
la mano rimasta dove prima c'era il
suo viso ebbe un sussulto, le dita si contrassero in un gesto di dolore
il sangue cadeva dal collo lungo e
in quel momento il vento che si era fermato riprese la sua
determinazione, facendo danzare I capelli di entrambi sotto il suono
delle onde riapparse.
ciao e grazie per chi ha letto^^