Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Salice    06/11/2010    8 recensioni
(Tratta dal primo capitolo)
- Qual'è? Sono curiosa! -
- Quello! - Ino lo indicò con sicurezza, gustandosi l'espressione inorridita dell'amica. Di certo si sarebbe aspettata che indicasse il biondino con la coda che saltellava sul campo chiamando la palla, oppure quel bel ragazzo dagli occhi grandi e i capelli rossi che sedeva silenzioso con un libro in mano, accanto agli zaini abbandonati. Invece aveva indicato quello più lontano dai suoi canoni di bellezza.
- Stai scherzando? -
- Per niente. -

1° Classificata al contest "Wicked and... Lovely, incantevole e pericoloso, indetto da Forgotten Dreamer e Giudicato da Ro-Chan
Genere: Azione, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Itachi, Kisame Hoshigaki
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kisaino_2.html

6. Il turno di Kisame


Quella domenica pomeriggio, l'umore di Ino aveva raggiunto il suo punto più basso. La settimana si era rivelata una catastrofe: Kisame l'aveva scaricata senza neanche un ripensamento e lei aveva passato ore ad arrovellarsi il cervello del suo brusco cambiamento di direzione, prima di scoprire che Konan gli aveva regalato un anello. Come se non bastasse era incastrata in un gioco di ricatti con Itachi, il fratello di Sasuke, e a scuola avevano fatto tre compiti in classe per i quali ovviamente non aveva studiato niente.
Il risultato era stata la punizione: passare tutta la domenica al negozio di fiori, in castigo.
Sbuffò mentre recideva alcuni asfodeli con cura, sistemandoli poi un vaso di metallo. Come cavolo era finita in quella situazione? Era un secolo che i suoi genitori non le imponevano una punizione.
Dopo aver riposto i fiori, si appoggiò con i gomiti al bancone, tentando di non addormentarsi. Che punizione idiota! Potevano chiuderla in casa a studiare, avrebbe avuto più senso. Perlomeno si era sfogata un po' vestendosi carina: aveva indossato un paio di leggins viola, una gonna corta nera e una maglietta color melanzana con le maniche a pipistrello. Per completare il look aveva scelto un paio di ballerine nere e accessori dello stesso colore.
Stava cercando una scusa per tornarsene perlomeno in camera sua a poltrire, quando lo scampanellio della porta attirò la sua attenzione.
- Choji! Shikamaru! -
I suoi due amici erano entrati nel negozio.
- Ciao Ino, ti annoi? - Le chiese Choji, raggiungendola. Neanche a dirlo, aveva un enorme cono gelato in mano.
- Da morire! - Sospirò lei, roteando gli occhi al soffitto.
- Siamo venuti a farti un po' di compagnia... - Le disse Shikamaru, ma Ino non lo stava già più ascoltando: davanti alla vetrina del negozio aveva visto passare Kisame e Konan, vicini.
- Shika, Choji! Potete tenere d'occhio il negozio per un po'? Torno subito! - Un istante dopo Ino si precipitò al telefono.
- Pronto? Papà? Sì, io devo fare una consegna urgente. No, ci sono Shikamaru e Choji ma... Sì, i figli di Shikaku e Choza... Sì certo, vado e torno. -
Buttò quasi la cornetta sul telefono e si mise a correre verso l'entrata tallonata dai suoi due amici, visibilmente perplessi.
- Ino! Che cavolo stai combinando? -
- Te lo spiego dopo, Shika! - Senza aggiungere altro inforcò la bicicletta che usavano per le consegne e corse via sgommando, lasciandosi i ragazzi basiti alle spalle.
Purtroppo non appena raggiunse il fondo della strada si rese conto di averli persi di vista. Si guardò intorno con ansia, cercando un dettaglio che potesse aiutarla a trovare le loro tracce, quando tra la folla che passeggiava nella via del centro commerciale scorse una testa bionda con un codino che lei conosceva bene. Si precipitò verso Deidara, inchiodandogli la bicicletta praticamente sui piedi.
- Ehi! Sta attenta...Ino?! - Sbraitò il giovane, osservandola con un'espressione mista tra lo stupito e il terrorizzato.
- Deidara! Dove sono andati Kisame e Konan? - Gli chiese senza preamboli.
Il giovane agitò le mani davanti alla faccia.
- Io non ne so niente! Non ne so niente! -
Stava chiaramente mentendo, ma quello che attirò l'attenzione di Ino fu un'altra cosa: un anello brillava all'indice destro della sua mano.
- Hai anche tu un anello! Te l'ha dato Konan? -
- Sì. -
Il cuore di Ino le fece una capriola nel petto. Che si fosse sbagliata?
- Quindi non è quello che pensavo. Da che parte sono andati? Dimmelo subito! -
Il ragazzo ebbe un moto di dubbio, ma le indicò una via secondaria:
- Senti, ti caccerai nei guai. Sul serio. -
Ino decise di ignorarlo e pedalò via, verso la direzione che le aveva indicato. Mentre stava imboccando la strada, la voce di Deidara la raggiunse:
- Ti stai buttando in un campo minato! -

*



Qualche minuto più tardi, Ino raggiunse un incrocio con dei vicoli stretti e bui. Appoggiò con estrema cautela la bicicletta al muro, cercando di non far rumore e guardandosi attorno. Lì la strada era sporca e poco curata, i negozi erano perlopiù chiusi e con le insegne di traverso. Qualche porta era addirittura sfondata, coperta solo da assi inchiodate. Le finestre degli appartamenti erano piuttosto malmesse e da qualcuna uscivano odori di cibi da quattro soldi mal cucinati. Ino arricciò il naso. Non sembrava vero che qualche metro più in là ci fossero le vetrine scintillanti del centro commerciale, pieno di gente ben vestita che andava e veniva.
Avanzò ancora più cautamente di come avrebbe fatto, quasi strisciando rasente ai muri fino ad un angolo. Non appena sentì un rumore drizzò le orecchie e si immobilizzò. Le voci provenivano da dietro il palazzo.
- E così sei davvero deciso? - Domandò qualcuno con un timbro basso e melodioso, appena strascicato. Ino l'aveva sentita poche volte, ma era sicura che fosse Konan.
- Te l'ho già detto. Voi donne iniziate a stufarmi, con tutte le vostre domande. - Sbuffò Kisame a voce alta, arrogante come al solito.
- Non avrai una seconda occasione per ripensarci... - Ora lei sembrava quasi titubante. Di che diavolo stanno parlando? Ino avrebbe dato via volentieri la sua paghetta di un mese pur di saperlo.
- Non ci voglio ripensare. Riprenditi questo stupido anello e facciamola finita. -
Un breve fruscio e un istante di silenzio. Ino fremeva. Le stava restituendo l'anello? E se l'aveva anche Deidara, cosa significava?
- Lo sai che non sarà così semplice, Sud¹. -
Ci fu un altro attimo di silenzio, poi si sollevò la risata di Kisame:
- Me lo aspettavo, da te. Pensi che possano bastare? -
Non ci fu nessuna risposta da parte della ragazza, ma una serie di gemiti e tonfi. Qualcuno si stava picchiando! Attendere oltre era impensabile, ed Ino si azzardò a sbirciare oltre l'angolo. Quattro ragazzi robusti, anche se non quanto Kisame, lo stavano attaccando. Konan si stava allontanando tranquilla e veniva nella sua direzione. Ino si ritirò in fretta nell'androne di un palazzo, trattenendo il fiato. Quando la ragazza fu passata, si sporse di nuovo. Due dei ragazzi erano stati messi KO, e Kisame stava combattendo selvaggiamente contro gli altri. Uno era un omaccione grande e grosso, con spessi occhiali da sole e il volto abbronzato aveva diversi tatuaggi, l'altro era un ragazzetto mingherlino dai capelli lunghi, ma decisamente veloce. Nel complesso erano impressionanti, e Kisame sembrava che iniziasse a risentire della fatica. I pugni erano più lenti, e la guardia leggermente più aperta.
Ad Ino non piaceva farlo sapere, ma era stata lei a costringere Sakura ad iscriversi al corso di arti marziali per reagire alla partenza di Sasuke, lo stesso che lei già frequentava con ottimi risultati. Purtroppo sembrava che questo dettaglio spaventasse i ragazzi, così era stata ben attenta a non rivelarlo in giro. Quindi ora capiva perfettamente come sarebbe finito quell'incontro: Kisame per fortuna era decisamente superiore. Un colpo di taglio di quello basso colpì il ragazzo alla mascella, costringendolo a voltarsi, annaspando. Kisame rispose con un pugno verso l'addome di quello più grosso, azzardando una gomitata all'altro, mancandolo clamorosamente ma distraendolo. Finalmente quello più robusto sembrò vacillare, e cadde in ginocchio. L'altro si spinse più vicino a Kisame, e dalla sua mano si liberò un bagliore che per un istante accecò Ino: un coltello! Colpì veloce, la portata della mano allungata dalla lama, che affondò con un disgustoso risucchio nel fianco del ragazzo. Ino si coprì la bocca con la mano per non gridare. Kisame afferrò il ragazzo per un braccio, strattonandolo all'indietro ed estraendo la lama sporca di sangue. Con una specie di muggito gli rovesciò il braccio, producendo uno scricchiolio inquietante. Girò e girò ancora, finché quello non cadde per terra, probabilmente svenuto dal dolore. Kisame tossì, tenendosi il ventre e chinandosi in avanti.
Ino si era appena ritirata indietro, indecisa se andare a parlargli o meno, quando altri quattro ragazzi fecero il loro ingresso nel vicolo. Uno aveva delle cicatrici sul volto che correvano dal naso all'occhio, il secondo aveva delle bende sul viso, il terzo era enorme, con una bandana sulla testa che sembrava rasata, mentre l'altro era biondo e masticava svogliatamente uno stuzzicadenti.
- Credevi che Konan ti sottovalutasse, Kisame? E' una ragazza prudente, e ci ha mandato a finire il lavoro. - Esordì il più grosso di tutti, con una voce che risuonò per l'intero vicolo.
Ino impallidì. Stavolta Kisame non poteva farcela, da solo. Prima ancora che potesse realizzare che quel maledetto di Deidara aveva ragione, saltò dentro al vicolo. Si mosse silenziosamente alle loro spalle, colpendo di taglio tra collo e spalla il più vicino, quello con le cicatrici in viso, e buttandolo a terra con un calcio ben assestato dietro alle ginocchia. Quello stramazzò al suolo, solo stordito. Gli altri tre, purtroppo, si voltarono.
Dietro di loro intravide Kisame, ancora piegato in due, che la fissava con uno sguardo allibito. Lo ignorò, concentrandosi sugli avversari. Si era cacciata in un grosso guaio, e quello che aveva appena designato a suo principe azzurro non era decisamente in grado di aiutarla. Mugugnò tra i denti, preparandosi a vedere cara la pelle; largo alle principesse!
Si avventò sul più vicino, quello biondo. Mirò con il palmo al mento, dal basso verso l'alto, ben decisa a fargli ingoiare quel maledetto stuzzicadenti. Lo colpì in pieno, facendolo barcollare all'indietro, anche se non le riuscì di farlo strangolare da solo. All'improvviso Kisame si buttò nel mezzo, ansimando. Aveva gli occhi iniettati di sangue e una faccia davvero spaventosa: sembrava un animale selvatico braccato, leggermente piegato in avanti mentre stringeva tra le mani un grosso tubo di metallo. Non era la sua spada, ma in mano a uno come lui poteva diventare comunque letale. Senza aspettare oltre colpì il più alto, lasciando però scoperta la guardia a destra. Ino reagì d'istinto allontanando con un calcio l'altro, quello con le bende sul volto, che si era subito scagliato contro il ragazzo. Lo spazio nel vicolo era stretto e mentre Kisame teneva a bada quello grosso, Ino tentò un altro calcio verso l'altro, scagliando lontano una delle sue ballerine. Con un moto di orrore si ritrovò su un piede solo: meglio morire di botte che posare il piede in quel putridume.
A quel punto la situazione era disperata. Due contro due, lei senza una scarpa e Kisame ferito. Da come rantolava, probabilmente aveva un paio di costole incrinate e si muoveva sempre più lentamente, a fatica. Lei poteva anche essere brava, ma quei due erano in netto vantaggio e decisamente più grossi; senza contare che le sue ballerine non si erano dimostrate esattamente le calzature più adatte per picchiare qualcuno in un vicolo sudicio.
I due erano pronti all'ultimo attacco, che probabilmente sarebbe stato risolutivo: Kisame ansimava faticosamente accanto a lei. Abbassò per un attimo le palpebre, pregando che si limitassero a picchiarla senza far di peggio, quando due gemiti soffocati le fecero aprire gli occhi azzurri di scatto.
Davanti a lei i due avevano un'espressione piuttosto ebete. Uno era stato spintonato malamente verso il muro, e aveva battuto la testa, l'altro si stava accasciando a terra. Gettò uno sguardo a Kisame, ma sembrava stranito quanto lei; non era stato lui a colpirli. Tornò a guardare verso i due, e da dietro emersero due figure. Una molto esile con capelli legati e sparati in aria, che reggeva un'asse di legno, ed un'altra decisamente più massiccia.
- Shikamaru! Choji! - Esclamò lei.
Shikamaru abbozzò un sorrisetto tra i denti:
- Ci abbiamo messo una vita a trovarti, Ino. Per fortuna quell'idiota biondo ci ha indicato la direzione giusta! -
- Deidara! -
Shikamaru fece spallucce, buttando via l'asse e colpendo con il piede quello che aveva atterrato.
Kisame si appoggiò al muro, abbassando le palpebre e lasciandosi scivolare seduto. Si portò una mano a coprire gli occhi.
- E voi chi siete? Lei. - E indicò Ino - Dovrebbe essere quella che fa Ikebana. - Poi indicò i ragazzi - E voi due? -
Choji si spazzolò le mani, ficcandosele in tasca. Era strano vederlo senza nulla di commestibile in mano.
- Io sono nel club di sumo - Disse con calma, estraendo una caramella e ficcandosela in bocca. Kisame non disse nulla, ma fece schioccare la lingua, spostando poi lo sguardo su Shikamaru. Questi sollevò le spalle mentre restituiva alla ragazza la sua ballerina:
- Sono nel club di shogi -
Stavolta il verso rauco che uscì dalla bocca di Kisame era chiaramente di stizza. Stava per dire qualcosa, quando il suono di una sirena si fece sentire poco distante.
- Dannazione! Se vedono questa scena sono spacciato. Non mi lasceranno andare così facilmente, stavolta... - Mormorò lui, tentando di alzarsi e soffocando un mugolio di dolore. Ino si precipitò a sorreggerlo, prendendogli il braccio e mettendoselo sulle spalle. La ragazza scoccò un'occhiata disperata verso Choji e Shikamaru. Quest'ultimo sollevò gli occhi al cielo mentre grugniva.
- Proprio di domenica... Perché non me ne sono rimasto a letto? Andiamo Choji! - Tirò l'altro ragazzo per la manica, afferrando la bicicletta delle consegne di Ino.
- Salta su! Andiamo, tu pedali e io ti indico la strada da seguire! -
Choji non se lo fece ripetere due volte, ed entrambi balzarono sulla bici, uno pedalando, l'altro sul portapacchi. La sirena era sempre più vicina. Kisame e Ino si ritrassero all'interno del vicolo, all'ombra dei panni stesi tra un edificio e l'altro. La macchina sgommò davanti a loro proprio mentre attivava l'altoparlante:
- Ehi voi! In due su una bicicletta!² Fermatevi! - E si allontanò in fretta, sulle tracce di dei due ragazzi. Solo a quel punto Ino si rese conto di aver trattenuto il fiato e finalmente si permise di respirare, mentre si accasciava in terra, tirandosi dietro Kisame.
- Attenta! -
Lei sbuffò, rimanendo per qualche istante ad occhi chiusi, il braccio di Kisame sulle spalle e leggermente appoggiata al suo torace, incurante del cattivo odore e del pessimo stato della strada. Rimase in silenzio quanto bastava a permettere al suo cuore di tornare a battere normalmente, poi si alzò, torreggiando su di lui.
- Senti un po', non facevi Ikebana tu? - Le chiese lui, con un mezzo ghigno sulla faccia, anche se già un livido si stava estendendo dalla mascella fin sotto all'occhio. Lei gli scavalcò le gambe con un piede, mettendosi esattamente sopra di lui con le mani sui fianchi ed accucciandosi fino a trovarsi faccia a faccia. Lo prese alla sprovvista, costringendolo a trattenere dolorosamente il fiato. Quando si chinò un po' di più, avvicinandosi al suo collo, lo sentì chiaramente irrigidirsi.
- Tu non hai la più pallida idea di quello che sono in grado di fare. - Gli soffiò piano all'orecchio, risollevandosi e voltandosi. La giornata era stata decisamente movimentata, non era il caso di infilarci un'altra litigata con lui. Inoltre si sentiva particolarmente fiera del suo ingresso ad effetto. Aggiungerci un'uscita di scena teatrale era il minimo, a quel punto; poi appena svoltato l'angolo, avrebbe potuto chiamare un'ambulanza.
- Ehi! Non avevi ancora delle domande da farmi? - Le chiese, con la voce raschiante, affaticata. Lei non si prese neanche la briga di voltarsi:
- Ho già avuto le mie risposte. - Si incamminò verso l'uscita del vicolo, quando dal rettangolo di luce emerse una figura agile e veloce: Itachi apparve con la faccia scura, preoccupata, e la fissò con sincero stupore.
- Il tuo amico è lì dietro. Tutto intero... Quasi. - Indicò con il pollice alle sue spalle e si diresse lungo il vicolo, mentre il ragazzo la superava di volata. Li sentì parlare mentre si allontanava.
- Questo vicolo è più affollato della scatola di marionette della nonna di Sasori. - Borbottò Kisame.
- Mi ha telefonato Deidara, ce lo aspettavamo. -
- Dannazione... salvato da dei bambinetti... - Bofonchiò ancora l'altro.
- Come hai detto? - Chiese Itachi, ma si intuiva chiaramente la nota di ironia che non tentava neanche di nascondere.
- Sta' zitto Itachi! -





1. “Sud” è un riferimento all'anello di Kisame. Ho immaginato che i membri del “Gruppo” a cui appartiene, e di cui verranno svelati i dettagli più avanti, potessero anche essere chiamati con il nome del simbolo rappresentato sul proprio anello.



2.In base alle mie conoscenze, in Giappone è vietato andare in due su una bicicletta con un posto singolo, per questo l'azione “diversiva” di Shikamaru e Choji è andata a buon fine







Trailer della prossima puntata:
Ino andrà a trovare Kisame ferito?
Itachi si dimostrerà più sensibile di quello che sembra
e qualche nodo giungerà al pettine!

Questo e addirittura ALTRO nel prossimo capitolo!






Breve sproloquio dell'Autrice:Che dire? Innanzi tutto mi scuso per il ritardo, ma ero in ferventi preparativi per Lucca Comics & Games, dove ho avuto modo di conoscere alcune simpaticissime ( E bellissime O_O) utenti di EFP, oltre che rivedere la mia adorata Elos! Grazie a tutte, alla mia Elosartina inparticolare XD Tu sai perchè! Ed ecco finalmente la rissa che qualcuna attendeva! Devo dire che questo è stato un capitolo laborioso, ma soddisfancente, a modo suo. Ino finalmente prende in mano la situazione e direi che le riesce alla grande eh? Povero il nostro ragazzo-pesce, in balia di questa ragazza ^^ Nel prossimo capitolo... C'è un personaggio che amo moltissimo X°D




@Lelia_chan : ^^ ora si spiegano molte cose su Kisame e Konan, vero? E nel prossimo ci saranno ancora spiegazioni! Grazie di aver recensito il capitolo precedente!!

@Slice : Aww *.* Sono felice che Itachi ti sia piaciuto! E soprattutto che tu lo trovi IC, sebbene l'ambientazione sia così diversa! Su Kisame e Konan qualcosa si è visto in questo capitolo, e altro si svelerà nei prossimi! Di più non posso dire! Sono felicissima che ti stia piacendo Ino e anche gli altri personaggi, e soprattutto... Sono felicissima di averti conosciuto *_* mancava solo il cane giallo a completare il quadro, ma me lo tengo per la prossima volta, ok?

@Elos: Povera, Piccola, Hanayuki! Comunque sì, non potevo resistere all'idea di vederla felice, almeno qui! E poi tu sai che io adoro quei tre tutti insieme. Sono la felicità fatta persona, secondo me T_T maledetto Kishimoto! Quanto a Ino... E' un bel tipo :D mi è sempre piaciuta perchè, al contrario di Sakura, mi embra più permalosa e meno piagnucolosa, il che me la rende più simpatica XD è un peccato sprecarla!

@Kikka: Taaa-Daaan! Piaciuto questo capitolo? Un po' di colpi di scena non potevano mancare, e sì, la tua intuizione come vedi era esatta: Ino ha ficcato Shikamaru in un sacco di guai! XD A onor del vero debbo dire che era lui a preoccuparsi, e quindi un po' se l'è cercata... XD
Davvero hai letto il Giardino dei mandorli? *_* Se la piccola Hana ti è piaciuta io sono felice X°°D

@LaGrenouille : Ecco qua, qualche mistero si spiega un po'! visto che arti marziali avevano un buon motivo (Ino direbbe buonissimo) per essere citate? :D ed è stato anche un ribaltamento dei ruoli. Il "Principe azzurro" che viene salvato dalla principessa! Un vero smacco per Kisame, che ha fatto il duro fin'ora, vero? ^^
Vero che Itachi è tenero? Rendere un Itachi senza tutte le depressioni del manga è stata un'impresa XD spero di esserci riuscita!

@Chamomile: Ecco svelata parte dei misteri... E beh... Ino ora ha un bel po' di cose a cui pensare, in aggiunta a quelle di prima!Quanto a Kisame... Beh non svelo ancora niente, anche se ormai è evidente che Ino non gli risulti propriamente indifferente, altrimenti se ne sarebbe fregato di quello che poteva succederle ^^ E mi fa particolarmente piacere che ti sia piaciuto Itachi, perchè traslarlo in un universo "normale" senza morti, squartamenti vari senza snaturarlo è stata impresa particolarmente difficile! !

@Shania: oddio! XD un po' complicato! Ma più che altro... Se tu fossi Sasori, ti fideresti ad avere come "cupido" Kisame? Io no!!

Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno messo questa storia tra i preferiti, tra i seguiti e tra le scelte, spero che continui a piacervi e grazie anche solo a chi ha resitito a leggere fino qua! ^^

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Salice