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Autore: PLIM4ever    07/11/2010    2 recensioni
E lei uscì di nuovo, come se niente fosse. Vestita con un kimono rosso, i capelli legati e un fiocco che le ornava il capo; sporca di sangue sulle guance camminava tranquilla lasciandosi dietro tutto un mondo che solo lei capiva e pensava fosse giusto…
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'H&K'
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-Hana, io ti ridono la vita che ti ho strappato anni or sono…
A quel punto mi addormentai e rividi il mio corpo: non era mutato, era sempre lo stesso… mi era venuta un po’ di nostalgia nel vederlo ancora lì, pronto ad aspettarmi dopo tanto tempo… si avvicinò, allungò le mani verso le mie e mi sorrise dolcemente; senza farmi scrupoli tesi le mie mani e le porsi sulle sue. Non ero combattuta come l’altra volta, sembravo aver trovato la pace: mi sentivo bene con me stessa. Mi mancava solo una cosa… Kageya… ormai diventata nuova Signora delle Tenebre non contavo più nulla per lei: mi aveva scaricata in quel modo ma mi aveva colpita particolarmente la sua ultima frase: io ti ridono la vita…
Ora era tutto più chiaro: lei si sentiva in colpa per aver strappato la mia anima e per averla fatta marcire… non pensavo fosse capace di tanta umanità una dea della morte… volevo dirle che io l’avevo sempre ammirata, che non volevo tornare alla mia vita normale: mi aveva salvata da una vita vuota e senza emozioni!
Piangevo, spargevo lacrime dappertutto… stavo per avere un ripensamento, stavo per staccare le mie mani, ma il mio corpo mi strinse a sé, avvicinò la sua testa alla mia e un fascio di luce ci avvolse entrambe: iniziammo a girare, sentivo i miei arti farsi sempre più pesanti, la vista si annebbiava sempre di più e la testa cadeva piano, piano fino ad arrivare a toccare la spalla.
Ero morta?
Qualcosa era andato storto?
Perché mi sentivo così strana?
I ricordi si offuscavano, come se non avessi mai vissuto con Kageya…
I luoghi, le “persone” che avevo incontrato stavano sparendo dalla mia mente…
Al loro posto stavano comparendo nuove persone, amicizie, luoghi, amori…
Ricordi strani ma familiari…
Per quale motivo ero così pesante?
Non sarei più riuscita a combattere se fossi stata così poco agile…
Ma che voleva dire combattere?
Non mi ricordavo più nulla…
-Non voglio dimenticare! Kageya, non voglio!- urlai piangendo mentre tutto girava e si faceva sempre più strano.
Piangendo e urlando finii per chiudere gli occhi e per riaprirli in un cortile con molta gente attorno.
-M…mamma…- non so perché dicevo quel nome, non sapevo nemmeno cosa era una mamma, però una forza interiore mi disse di farlo…
Intorno c’erano un mucchio di persone che mi guardavano stranite, le conoscevo tutte. Poco dopo una donna dai tratti gentili, mora e dal viso dolce si avvicinò a me, si inginocchiò (ero sdraiata a terra, su del cemento) e mi prese la mano piangendo.
-Hana, stai meglio?
Annuii e mi guardai intorno, sondando tutti quelli che mi circondavano: c’erano Aiko, Ayame, Fusae, la mia migliore amica Iku, poi c’erano Anzai, Baiko, Bunzo e…lui:Hideki.
Mi ero presa una cotta per Hideki e proprio in quel momento lui era lì a guardarmi, l’unico viso che continuavo ad osservare negli occhi.
Perché li conoscevo tutti quanti?
Come facevo a sapere che legami avevo con loro?
Era normale: erano coloro che dividevano i pesi da portare con me, coloro con cui mi confidavo, erano la mia normalità…
Mia madre mi portò fino all’ospedale e mi raccontò tutto per filo e per segno: mentre stavo giocando a pallavolo durante la lezione di educazione fisica Iku mi passò il pallone, Hideki mi stava per venire addosso, avevo il pallone in mano, fischiarono fallo ma Anzai non si fermò e mi caddero addosso centoventi chili di ciccia pura… svenni per qualche secondo e poi rinvenni.



Intanto nel mondo delle tenebre
Kageya stava scrutando Hana nella dimensione T, aveva creato per lei nuove persone, amicizie, amori: aveva nuovamente condizionato la sua vita.
-Anche se ti ho dato una mano, Hana, ora sei libera, potrai vivere come meglio credi, senza che tu sia condizionata da nulla. Non sono una persona che non si esprime molto, ma con te sono stata proprio bene: tutte le lotte vinte, le litigate e infine l’addio… sono stata proprio bene insieme a te…
Kageya richiuse il portale che portava alla dimensione T:
-Ora nessun demone e nessun angelo potrà venire a rubarti l’anima che ti sei guadagnata con molta fatica…


Dopo pochi giorni uscii dall’ospedale e tutto riprese normalmente, senza che io mi ricordassi più di nulla.

Ringrazio di cuore per le recensioni ThE_hUmAn_ToRcH.

NARRATORE ONNISCENTE
È finitaaaaa!! Ma non del tutto: tra circa una settimana o più pubblicherò il sequel intitolato “La vita continua”!!! non perdetevelo! A presto:
°*PLIM4ever*°
   
 
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