Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: betheyoung    07/11/2010    0 recensioni
Ma era nei guai, e belli grossi anche.
Guai che portavano il colore verde-argento.
Per la seconda volta si chiese: che aveva combinato quella notte?
Era in mutande e reggiseno, nel dormitorio Serpeverde, nel letto di…
Si voltò per scrutare chi occupava l’altra metà del letto.
Che le venisse un colpo!
Aveva decisamente bisogno di un drink.
Forse non il primo nelle ultime ore dato lo stato in cui si trovava in quel momento.
Genere: Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

5 ~ Maybe you're the one that's wrong, not me

 

 

Maybe you're the one that's wrong, not me
So what you gonna do, what you gonna say
When we're standing on top and do it our way
You say we got no future
You're living in the past
So listen up, that's my generation
(Simple plan - Generation)
 
Perché?
Perché mai non avrebbe potuto ucciderlo?
Caricò l’arma, quasi a sostegno dei suoi stessi pensieri. In quel momento tutto ciò che avrebbe voluto fare era premere quel maledetto grilletto e finirla.
Lui, che era evidentemente uno di loro, marchio o no.
Lui, che l’aveva salvata da morte certa.
Lui, che non si curava minimamente di essersi esposto.
Lui, che in quel momento la intrigava di più di quanto la intimoriva.
Si avvicinò lentamente a lei, che teneva sempre la pistola puntata, fino a che la canna fredda non incontrò il suo petto.
Lei alzò lo sguardo, incontrando i suoi occhi che la stavano sfidando.
Hermione spostò la mira verso destra, all’altezza del cuore.
-Mira sbagliata dolcezza, non ci troverai niente lì dentro.-
Prese la pistola tra le mani spostando la mira, -Dovresti provare qui…- disse con la pistola puntata tra gli occhi, -…o al limite qui.- concluse con un ghigno malizioso portando l’arma a indicare le sue parti basse.
La ragazza lo fulminò con lo sguardo, tornando a tendere le braccia davanti a sé.
-Vogliamo provare?-
Per tutta risposta lui inarcò un sopracciglio, scettico.
-Tu non puoi uccidermi…hai un debito con me…un debito di vita!-
Lui aveva ragione!
-Non è una cosa che vi hanno ben inculcato lassù a Grifondoro?..-
Appunto.
Tra l’altro insieme a “Non uccidere”. Forse era in bagno in quel momento.
-Perché cavolo mi hai salvato allora?-
Rimase qualche istante in silenzio, come se mentalmente stesse ripercorrendo tutte le possibili risposte.
-Non potevo lasciarti lì-
Non era una risposta. Eppure, Hermione non voleva indagare oltre.
Fu lui a continuare: -Non farti tante domande, perché non avranno le risposte che speri. Non lo faccio per la mia famiglia, per mio padre, per lui. Non credo in niente. Non credo in Silente. Non credo in voi.- disprezzo nella voce –Lo faccio perché lo voglio fare, quindi non sperare in nessun tipo di redenzione o cambiamento. Non sono il tipo.- Risposte a domande mai fatte.
Lei distolse lo sguardo.
La consapevolezza di essere viva solo per una questione di convenienza, solo per una serie di coincidenze, un insieme di eventi più o meno casuali, le era piombata addosso atterrendola.
-Tu uccidi!!-
Constatazione, non domanda.
-E voi non lo fate mica nel nome del vostro buon Silente…o forse in quello di Harry Potter?- Sogghignò. -Non c’è una parte giusta o sbagliata…sono solo due fronti diversi della battaglia..-
Gli occhi di Hermione si erano fatti lucidi, forse per la rabbia.
Lui fece un passo verso di lei, costringendola a piegare il braccio per tenere la pistola puntata. –E sai cos’è la cosa divertente?...- Erano vicinissimi, solo la lunghezza della pistola a dividerli.
Avvicinò una mano al suo viso, portando una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
-Non ci saranno né vincitori né vinti…- Si avvicinò all’orecchio, sussurrando. –E gli unici a perire, saranno gli ignari inutili Babbani che si troveranno coinvolti in qualcosa che non capiscono…e ne verranno annientati.-
Una lacrima le scese solitaria lungo la guancia.
Clic.
Per un attimo il tempo sembrò fermarsi. Hermione si accorse di star trattenendo il fiato soltanto quando sentì se stessa fare un profondo respiro in cerca di aria.
Aveva sparato.
Per un attimo sul viso di Malfoy era passato un lampo di sorpresa.
Lei aveva sparato.
Hermione era terrorizzata. Lei non era quel tipo di persona.
Aprì di scatto la mano, come scottata. La pistola cadde a terra con un suono sordo.
Rimase a fissare l’arma a terra per qualche istante, poi rialzò lo sguardo verso il ragazzo, il quale ora sembrava divertito.
-Non avrai mica pensato che fosse carica, vero?...Un proiettile solo…nessun altro con cui confrontarlo…Mi offendi Granger se mi credi un pivello!-
Lei riabbassò lo sguardo.
Lui le mise una mano attorno al collo, costringendola ad alzare il viso.
-Anche se non avrei mai pensato di dovermi guardare da te…E così la nostra piccola ingenua Grifondoro avrebbe premuto il grilletto ehn?...Chi è che uccide ora?-
Hermione deglutì e lo guardò con odio.
Stava facendo di tutto per farla sentire in colpa. Lo sapeva.
Probabilmente era stato solo un riflesso incontrollato del suo corpo agli insulti del ragazzo sui Babbani.
Di certo non le era passato per la mente che Malfoy avrebbe potuto morire. Anche se non si sarebbe per nulla disperata nell’eventualità di un simile incidente.
Quindi in fin dei conti, no, non si sentiva affatto in colpa. Provava un leggero senso in inquietudine, che però stava via via scemando, lasciando il posto all’odio.
Odio per se stessa e per il ragazzo che aveva di fronte con una mano sul suo collo.
Mano che però non stringeva, ma accarezzava.
Odio per se stessa perché neanche per un momento, anche  quando lo credeva, aveva avuto il controllo della situazione.
Non ce l’aveva avuto quando Harry e Ron l’avevano lasciata andare da sola all’incontro.
Non ce l’aveva avuto quando Malfoy l’aveva quasi fatta uccidere e poi salvata.
Non ce l’aveva avuto nemmeno quando credeva di avere il ragazzo sotto tiro.
Non ce l’aveva nemmeno in quel momento che due occhi color del cielo di Novembre, la scrutavano curiosi.
Tanto che lui la sorprese, indietreggiando e lasciandole il collo.
La superò, entrò in bagno e ne uscì con i suoi vestiti ancora umidi.
-Faresti meglio ad andare, ora.- Glieli porse.
Lei sgranò gli occhi indignata: tutti l’avrebbero vista uscire dalla stanza di Draco Malfoy.
Voleva umiliarla, ancora di più.
Glieli strappò di mano e con rabbia uscì dalla stanza e attraversò veloce la Sala Comune Serpeverde ancora vestita della sola camicia del ragazzo, con decine di occhi puntati addosso.
 
-Hermione…dov’eri finita? Non sei tornata ieri se…-
Harry si bloccò alla vista degli indumenti della ragazza.
Lei rimase impassibile, anche se era sicura che i suoi occhi emanavano fiamme.
-No, il fottuto Mangiamorte non è venuto. La prossima volta scegli meglio il tuo contatto.- disse serafica.
Il discorso era chiuso, per Harry almeno.
 
Time to go down in flames and I'm taking you.
Closer to the edge.
(30 Seconds to Mars – Closer to the edge)



________________________________

Siamo arrivati alla fine! Ebbene sì questa è la fine....forse non è così che la immaginavate o forse non vi sembra neanche una fine però è esattamente così che l'avevo immaginata dall'inizio.
Un episodio senza tanto contesto nella vita dei due protagonisti.
Beh spero di non avervi deluso. In realtà ho in mente una specie di seguito....vediamo se riesco a tradurlo in parole!
Grazie a tutti quelli che hanno perso un po' di tempo per leggere e soprattutto a quelli che hanno lasciato la loro recensione! A presto, spero!

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: betheyoung