Fanfic su artisti musicali > Blink-182
Segui la storia  |       
Autore: Josie Walking_Disaster Vengeance    07/11/2010    2 recensioni
Ho fatto una cazzata. Io, Tom DeLonge ho fatto una miriade di cazzate, ma mai una come questa. Una grandissima cazzata. O forse il vero problema è che non lo è, ma sinceramente, che cos'è, non lo so neanche io. Ho dei ricordi vaghi degli ultimi giorni, ma gli avvenimenti delle ultime ore me li ricordo bene.
E chi potrebbe scordarsi il proprio migliore amico che viene a trovarti a casa per confidarsi sui suoi problemi sentimentali e poi alla fine ci finisce a letto? paring: Tom DeLonge/Mark Hoppus
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mark Hoppus, Tom DeLonge, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ok, andrà tutto bene. Forse se me lo ripeto almeno un migliaio di volte andrà davvero tutto bene... Forse. Non ne sono assolutamente convinto.
In questo momento tutti gli altri sono fuori in giardino ad aspettare per la cena, mentre io me ne sto in bagno, le mani che afferrano saldamente i bordi del lavandino, a fissare lo specchio.
Skye ha insistito perché ci vestissimo eleganti, anche se non troppo, neanche fosse un evento speciale...
Guardo la mia immagine riflessa: camicia bianca mezza sbottonata, giacca nera, cravatta ancora sciolta e naturalmente il mio ciuffo di capelli che fa molto "mi sono appena svegliato".
Solo al pensiero di dover uscire da qui mi si attorcigliano le viscere. Come diavolo faccio, sono un caso perso a mentire! Ho come il presentimento che qualcosa andrà storto…
Stringo ancora più forte la presa sul lavandino finche le nocche non mi diventano bianche, ma il filo dei miei pensieri viene bruscamente interrotto dal rumore di qualcuno che bussa alla porta. Faccio appena in tempo a voltarmi per vedere Tom entrare in bagno, chiudendosi la porta alle spalle.
"Hey imbranato ti vuoi muovere, ti stiamo aspettando tutti di la" fa un passo indietro, mi osserva e scuote la testa "come sei conciato? sembra ti sia passato sopra un uragano"
Si avvicina e mi sistema la cravatta, mi abbottona la camicia e per finire mi passa una mano fra i capelli, scompigliandoli, se possibile, più di quanto non lo fossero già, il tutto senza mai spostare il suo sguardo dal mio "sei proprio sexy stasera" mi dice all'orecchio per poi sfoderare uno dei suoi sguardi da pervertito cronico.
Dopo essere rimasto imbambolato per tutto il tempo riesco a rispondere solo con un semplice e balbettato "grazie" che scatena una serie di risolini da parte di Tom. Probabile che sia anche arrossito come una ragazzina giudicando dal caldo che sento.
"Smettila di fare il cretino"dico afferrandolo per le spalle e facendolo girare di centottanta gradi.
"Ma dai ammettilo che ti piace quando faccio il cretino" dice continuando a sghignazzare come un beota mentre lo spingo fuori dal bagno, chiudendomi la porta alle spalle.

La sera è perfetta per cenare all'aperto. Abbiamo sistemato un tavolo a un lato del giardino, che Skye ha provveduto a riempire di fiori e candele (mentre le accendevo ho quasi rischiato di darmi fuoco alle sopracciglia), i lampioncini sono stati accesi (nonostante ancora ci sia luce) e il sole colora il cielo di varie sfumature di rosa, arancione e giallo.
“È tutto bellissimo Skye" dice educatamente Travis avvicinandosi.
"Non è solo merito di Skye, ho dato una mano anche io!" intervengo a mia difesa.
“È vero, nessuno sa accendere le candele come lui!" mi prende in giro Skye, scatenando una risata generale, mentre mi volto con finta aria imbronciata.
"Sei stato bravissimo anche tu, Mark" dice ridacchiando Jennifer e dandomi una pacca sulla spalla.
"Finalmente qualcuno che riconosce i miei meriti, grazie Jen"
“Bene se abbiamo finito con questa stupenda farsa direi che possiamo anche accomodarci” interviene Skye,
“Sono d’accordo, sto morendo di fame!” s’intromette Tom, precedendo tutti e andandosi a sedere.
“Perfetto, Mark vai un attimo a prendere l’accendino che queste maledette candele si stanno spegnendo tutte”
Eseguo gli ordini di Skye e quando torno tutti hanno già preso posto. L’unico rimasto è davanti a Tom. Perfetto. Stavo andando così bene…
Spero seriamente che non faccia cazzate. Conoscendolo bene però immagino che vorrà vendicarsi per l’altro giorno quando gli ho chiuso il telefono in faccia… è che non mi sento ancora pronto per parlare di quello che è successo. Ho paura che Tom non si renda bene conto della situazione in cui ci ritroviamo.  Per me non è stata una cosa da niente, ma io ho Skye… Forse la verità è che non la amo quanto Tom. Penso sia la persona più importante della mia vita, non mi potrei immaginare senza di lui. Solo a pensarci provo una sensazione di vuoto, sarebbe come se portassero via una parte di me stesso.
Allo stesso tempo però sono anche pienamente cosciente del fatto che è leggermente idiota e che le cazzate sono la sua specialità.

Inaspettatamente la cena si svolge in maniera abbastanza tranquilla (per quanto tranquilla possa essere una cena dove tutti e tre i componenti dei Blink sono presenti),  chiacchierando del più e del meno e raccontando aneddoti divertenti e posso dire di sentirmi abbastanza rilassato.
“Avete in programma di iniziare a scrivere qualche nuova canzone?” si informa Shanna essendo nuova. Sembra una persona molto interessante e curiosa, per tutta la serata non ha fatto altro che chiederci informazioni sulla band, tanto che alle volte avevo quasi l’impressione che ci stesse intervistando.
“Si stavamo pensando di rimetterci a lavoro. Abbiamo già qualche idea, ma ancora niente di concreto” le rispondo.
“Certo che siete davvero bravi” dice ammirata.
“Il merito è quasi tutto di Travis, se non ci fosse lui alla batteria saremo davvero rovinati, soprattutto durante i live in cui io e Tom ogni tanto facciamo qualche casino, vero Super-travis?” dico ammiccando verso di lui.
“Verissimo” conferma lui “sareste persi senza di me” dice lui ridendo apertamente.
“Come fate ogni volta a trovare nuovi temi su cui scrivere? Dopo un po’ io non avrei più idee” dice meditabonda.
“Non è poi così difficile… di solito noi scriviamo su cose semplici, cose che ci sono successe… ci piace basarci sulle nostre esperienze personali” le spiego.
“Io in questi ultimi giorni sto buttando giù una canzone su un tradimento” interviene Tom.
Mi blocco e per poco non mi strozzo con un boccone di carne che stavo per mandare giù. Che diavolo ha intenzione di fare?
“Ah si?” fa Shanna,
“Già” conferma Tom “trovo che sia un tema molto comune. Almeno nel 70 % delle relazioni c’è sempre uno dei due che tradisce”
“Tom mi accompagneresti un  attimo di la?” chiedo alzandomi di scatto. Devo fare assolutamente qualcosa per fermarlo. So dove mira ad arrivare.
Il mio movimento improvviso non credo sia stata una grande mossa, Skye si deve essere accora che c’è qualcosa che non va:
“Amore, ti senti bene?” chiede perplessa.
“Benissimo” dico senza spostare lo sguardo dal mio migliore amico “Tom alza il culo e vieni di la” dico un po’ troppo bruscamente e mi allontano sotto lo sguardo perplesso di tutti.
“Agli ordini” dice lui posando le forchette e spazzolandosi via le briciole dalla maglietta.
Lo anticipo, entrando in casa. Pochi secondi dopo Tom mi raggiunge e vado a chiudere le porte-finestre che danno sul giardino.
“Cosa cazzo stai facendo?” dico voltandomi furiosamente verso di lui.
“Io? In caso cosa prende a te!”
“Senti Tom non fare il finto tonto che con me non attacca!”
Sbuffa e distoglie lo sguardo.
“Vuoi forse farci scoprire?” insisto.
“Si, forse è proprio questo quello che voglio!” dice puntando i suoi occhi nei miei.
Ok Mark mantieni la calma. Non è colpa sua, è solamente che è un idiota sconsiderato.
“Mi spieghi per quale fottuto motivo stai cercando di incasinarmi la vita?”
“E tu spiegami perché continui a fare finta di niente” dice e il suo sguardo si fa serio.
Non so cosa rispondergli. Perché faccio finta di niente? Non lo so neanche io…
“Forse per te quello che è successo non ha significato niente, ma per me non è così” continua.
Lo guardo in viso. Non lo mai visto così dannatamente serio.
“Tu non puoi neanche capire cosa sento quando mi sei vicino. Vorrei solo sentirti mio, abbracciarti, baciarti e un sacco di altre cose che non dirò per non essere volgare”
Sarebbe una cosa quasi “romantica” se non fosse per il fatto che ha detto tutto in tono leggermente incazzato. E per l’ultima frase, ma è tipica di Tom perciò risulta comunque bellissima.
Abbasso lo sguardo “Tom io non…”
Non so come andare avanti. Tom si avvicina e mi abbraccia. Mi lascio avvolgere da lui e appoggio la testa al suo petto.
Sento il suo odore, sempre lo stesso da anni, lo stesso del giorno in cui ci siamo conosciuti, di quando era poco più di un ragazzino. È rimasto sempre lo stesso e allo stesso tempo è cambiato. Forse ciò che non è mai cambiato è quello che sento per lui e che ho sempre sentito, solo che adesso è più chiaro.
Mi sono fatto troppe paranoie questi giorni, ma non ho intenzione di farmele anche adesso: premo un po’ con la schiena sulle braccia di Tom, che allenta la presa e tirandolo verso di me premo le labbra contro le sue.
Mi sento circondare e avvolgere da una miriadi di sensazioni, che si mescolano fra loro. Sento che potrei anche non staccarmi mai da così, ma il rumore di una porta che viene improvvisamente aperta  ci interrompe.
Jennifer entra come un uragano nella stanza seguita a ruota da Travis che, tenendola salda per un braccio, tenta, inutilmente, di non farla entrare.
La scena che le si presenta davanti la blocca immediatamente, con Travis che, per poco, non le finisce addosso.
Notando anche lui la situazione si porta una mano fra i capelli e scuote la testa come a dire “scusate non ce l’ho fatta a fermarla”, mentre lei, di qualche passo avanti se ne sta con la bocca semiaperta con una espressione di incredulità dipinta sul volto per passare poi ad un espressione di rabbia. Senza dire niente si volta e, spintonando Travis di lato, esce fuori casa correndo.
“Jennifer!” grida Tom, l’orrore dipinto in volto, per poi catapultarsi dietro di lei.
In casa rimaniamo io e Travis. Sono rimasto immobile, come pietrificato “Mark?” chiede preoccupato e allarmato. Mi giro verso di lui accorgendomi che stavo trattenendo il respiro. Jennifer sarà andata dritta dritta da Skye. Non ho il coraggio di uscire da qui. Non riesco a muovermi, non riesco a fare niente.
Il fatto di dover fare qualcosa mi viene risparmiato dal fatto che Skye entra bloccandosi sulla porta.
“È vero?” chiede come se sperasse di essere solamente vittima di un qualche stupido scherzo.
Non potendo negare abbasso lo sguardo, dando conferma alla sua domanda. Lo rialzo in tempo per vedere le lacrime scorrerle nel viso, portandosi dietro il nero del trucco.
Quello che più mi fa male è l’espressione delusa e amareggiata con cui mi guarda.
Mi odio per il modo in cui la sto facendo soffrire, devo spiegarle, spiegarle che c’è un errore, che qualcosa è sbagliato…
“Skye ti prego io-”
“Non parlarmi neanche” mi urla con tutta la delusione e la rabbia che sente “non parlarmi neanche perché non ho intenzione di stare qui a sentire le tue stronzate!”
Le mani le tremano, non l’ho mai vista così arrabbiata “sei uno stronzo, anzi sei doppiamente stronzo. E io che mi sono fatta pure mettere incinta da te!”
Ho come l’impressione che il mondo si sia fermato, che il tempo si sia congelato. Skye incinta?
Provo a dire qualcosa ma le parole mi muoiono in bocca. Ecco perché non si sentiva bene, ecco spiegate le corse in bagno in preda alla nausea. È incinta. Come ho potuto non pensarci. E ora ho rovinato tutto. Non mi passava neanche per la testa l’idea di avere un figlio, non era programmato. L’idea mi sembra talmente assurda che mi sento come se stessi vivendo la vita di qualcun altro o come se stessi guardando un film. Uno di quei film scadenti in cui avvengono una miriade di fatti tutti insieme solo per tenere i telespettatori accollati alla TV. Tipo una telenovela spagnola.
Non è possibile che fino a un paio di settimane fa avevo una vita fantastica fatta di musica, di mia mogie e dei miei amici. Ora tutto è andato a puttane.
Skye mi lancia un ultimo sguardo pieno di odio “esci da casa mia” dice con voce decisa anche se incrinata dal pianto.
La guardo ma non muovo un muscolo.
“Esci di qui” dice sta volta con più decisione “non mi interessa dove andrai a stare, vai da Tom se proprio non riesci a stargli lontano anche se dubito che Jennifer non lo sbatterà fuori a calci” continua in tono forzatamente controllato “prendi la tua roba e non farti rivedere” e così dicendo esce dalla stanza.
Mi porto le mani ai capelli con un gesto disperato e crollo sulle ginocchia.
“Mark tutto bene?” chiede Travis chinandosi su di me allarmato. Mi ero dimenticato che era ancora qui.
 Mi giro e mi aggrappo a lui con tutta la forza che mi è rimasta. Mi sento improvvisamente stanchissimo.
“Vieni andiamo a prendere le tue cose, stasera rimani da me” dice aiutandomi ad alzarmi.
Tutto il resto della serata Travis fa al posto mio ogni cosa, mi sento quasi un automa.
Prima di addormentarmi mi ripassano per la mente tutti gli avvenimenti delle ultime ore. Forse è solamente tutto un sogno e domani mi risveglierò e  sarà tutto come al solito. Per niente convinto di ciò mi abbandono lentamente fra le braccia di Morfeo.




Josie

Finalmente sono riuscita a finire anche questo capitolo, nonostante quell’orrido mostro chiamato “scuola” abbia tentato in tutti i modi di impedirmelo U_U
Ringrazio tutti quelli che hanno letto! :D
In particolare ringrazio:

Dizzyreads: grazie per la recensione ** inizialmente neanche io ero una grande fan del paring Mark/Tom, ma una volta preso il via ho imparato ad apprezzarlo e ora mi piace davvero molto xD mi sono molto divertita anche io a scrivere degli attacchi isterici di Mark! XD  questo capitolo forse  è un po’ più serio, ma cercherò comunque, anche in futuro, di non scrivere in modo troppo pesante U_U o almeno ci proverò! XD ps: se stai provando a scrivere una ff sui blink spero che la pubblicherai, dato che ho già letto tutte quelle che ci sono qui su EFP XD  bacioni.

Rrevenge182: sono contenta che la ff ti piaccia ** anche se sinceramente non sono soddisfattissima di come mi è venuto questo capitolo :S diciamo che di solito prediligo di più le storie divertenti, mi ispirano di più u.u ma ormai questa avevo deciso di farla così… ^^ grazie per la recensione, al prossimo capitolo! :D baci.

AnzuRevenge: dai stavolta ho aggiornato un po’ più velocemente rispetto all’altra volta! XD anche se ci ho comunque messo molto ç____ç perdonooo T__T
L’ho visto anche io il 4 settembre Travis con i due figlioletti che carini *^* Travis super-papà XD quella giornata mi ha ispirato molto  a scrivere una ff sui blink, penso che non ce la dimenticheremo mai! ** comunque grazie per la recensione! Baci ^^

E con questo ho detto tutto! Fra qualche ora partirò per la gita di fine anno con la scuola (non me lo chiedete, non lo ho capito neanche io perché facciamo la gita di fine anno a novembre! -.-”) e me ne starò una settimana in Austria e repubblica Ceca! Spero di riuscire a passare per l’Hard Rock Caffè! *w*
Comunque ci sentiamo al prossimo capitolo, grazie a tutti di nuovo per aver letto! Bacioni :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Blink-182 / Vai alla pagina dell'autore: Josie Walking_Disaster Vengeance