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Autore: Samaele    08/11/2010    1 recensioni
Medusa è l'abisso. E certe volte non si può più fingere di non vederlo, e si deve, così, sprofondare in esso per poterne uscire. Ma, si sa, nel farlo l'abisso scruterà dentro di noi.
Nota: i nomi dei personaggi, dei luoghi, degli dei sono greci. Ma non è la Grecia antica. Ogni velleità storica è abbandonata.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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CINQUE

Non vi è luogo (non vi sarà più), non vi è azione (le pedine sono state mosse). Vi sono solamente voci che recitano la propria (inevitabile) parte.

PERSEO: Andromeda... Andromeda... Andromeda... Sono tornato... Andromeda... Sono... Sono a casa...
ANDROMEDA: Perseo! Mio cielo! Giove sia benedetto!
PERSEO: Moglie mia!... Cosa ti è successo agli occhi, per tutti gli dei dell'Olimpo?!
ANDROMEDA: Sono... Sono orribile, vero?... Non riesci a guardarmi in faccia, vero?... Ti... Ti ripugno...
PERSEO: No, amore mio, no... Nemmeno se divenissi un'Idra... Ma dimmi cosa ti è successo, te ne prego.
ANDROMEDA: Sono avvampati...
PERSEO: Avvampati?
ANDROMEDA: Sì... Una mattina, mentre tornavo dal tempio... Li ho sentiti bruciare... ardere come mille incendi. Sono svenuta, e quando mi sono svegliata... Quando mi sono svegliata i miei occhi erano divenuti neri come la notte senza stelle...
PERSEO: Perché... Perché?
ANDROMEDA: Oh, forse dovrei nascondertelo, forse dovrei rendere cieca questa parte di mondo anche a te, ma...
PERSEO: Ma io sono l'altra metà dei tuoi occhi.
ANDROMEDA: Sì... Dei miei occhi, del mio cielo, della mia anima... Di me...
PERSEO: E, allora, dimmi: perché?
ANDROMEDA: E' il prezzo che ho pagato agli Dei perché ti potessi rivedere... Strano è il loro umorismo... Strano e perverso... Solo l'umorismo di Crono è più malato e perverso...
PERSEO: Non avresti dovuto...
ANDROMEDA: Che senso avrebbe avuto vedere se non avessi più potuto vedere i tuoi occhi, le tue labbra, il tuo petto, il tuo membro?
PERSEO: Ma ora non puoi vedere nulla di tutto ciò, comunque!
ANDROMEDA: I miei occhi sono ciechi, non la mia anima... Avvicinati, te ne prego... Baciami, ti supplico... Cancella questi cinque anni dalle nostre anime...
PERSEO: Non posso riflettermi nei tuoi occhi...
ANDROMEDA: Lo so...
PERSEO: Non potrò più vedere i miei occhi nei tuoi...
ANDROMEDA: Lo so... Scusami... Scusami... Scusami...
PERSEO: Scusarti?... E', probabilmente, il più grande fra i doni che gli Dei avrebbero potuto concederci!
ANDROMEDA: Il più grande dono... Ma cosa stai dicendo, Perseo? Sono cieca!
PERSEO: Proprio per questo!
ANDROMEDA: Non potrò più vedere sorgere il Sole...
PERSEO: Non lo vedrai nemmeno tramontare...
ANDROMEDA: Non potrò più veder sbocciare i crisantemi in primavera...
PERSEO: Non li vedrai nemmeno appassire in autunno...
ANDROMEDA: Non potrò più veder danzare i falò...
PERSEO: Non li vedrai nemmeno sbriciolarsi in cenere...
ANDROMEDA: Perseo...
PERSEO: Andromeda...
ANDROMEDA: Non potrò veder nascere nostro figlio... Non lo vedrò crescere, ridere, amare.
PERSEO: Non lo vedrai nemmeno morire, piangere, agonizzare, odiare... Ammazzare.
ANDROMEDA: Oh! Possa la materna Giunone aver pietà di te!
PERSEO: Andromeda...
ANDROMEDA: Il tuo cuore... Non ho bisogno degli occhi per vedere quanto questa guerra abbia scarnificato in profondità il tuo cuore...
PERSEO: Andromeda... Mia dea... Mio principio di vita... Andromeda... Non dire questo... Io... Io ti amo.
ANDROMEDA: Veramente? Puoi ancora amare? I tuoi occhi possono ancora amare?... E' forse un bene che Giove si sia preso la mia vista, almeno così potrò tentare d'illudermi che la tua luce... che la tua luce non sia stata totalmente divorata dalla tenebra dell'Ade...
PERSEO: Andromeda... Ti prego...
ANDROMEDA: Ma già baciarti... Ma già baciarti è come baciare cenere...
PERSEO: Andromeda... Non è colpa mia... E' stata la guerra... E' stata... E' stata Medusa...
ANDROMEDA: Oh, lo so, amore mio. Eppure... Eppure sai di cenere...

Non vi è luogo. Non vi è azione. Non vi sono voci. Vi è solo... Vi è solo... Solo... Solo.
  
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