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Autore: herms    08/11/2010    11 recensioni
Tratto dal capitolo 3:
Allora, dovete sapere che questa è la terza volta nella storia di Hogwarts che il Ballo di Eris e Eirene ha luogo. Avvenne per la prima volta tre secoli dopo che la Scuola fu fondata. Ci fu un periodo di grande discordia tra le Case, gli scherzi si fecero pesanti e alcuni ragazzi rimasero feriti. Così la Preside di quel tempo, Katherine Graam, inventò un evento che avrebbe portato gli alunni a collaborare assieme.
Il nome dell'evento, come alcuni di voi avranno già realizzato – aggiunse, soffermandosi con lo sguardo su Hermione – deriva dal greco antico Ἐρις , la Discordia, e Ειρήνη, la Pace. Entrambe dee figlie di Zeus, Re degli Dei, ma di madri diverse, furono sempre in conflitto tra loro, e Katherine decise di dare questo nome al Ballo per ricordare quanto i due elementi debbano compensarsi tra loro in modo da non creare squilibri.
Così otto giovani meritevoli, due per ogni Casa, si prestarono per la realizzazione dell'evento. Vissero assieme per dei mesi e poco alla volta impararono a rispettarsi.
dal capitolo 23:
Era la prima volta che non si interessava a una ragazza solo per il suo aspetto fisico. Certo, lui la trovava bella, ma quale ragazzo innamorato non crede che l'oggetto del suo interesse sia la più bella ragazza che ha mai visto? Ma quella sua intelligenza e capacità di saper individuare l'unico dettaglio che avrebbe voluto omettere durante le loro conversazioni, la facevano apparire terribilmente intrigante ai suoi occhi, e anche un po' Serpeverde. Ma questo non gliel'avrebbe detto mai, non voleva restare secco, per quello che lui riteneva un complimento.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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- Questa storia fa parte della serie 'L'errore più grande'
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Allora non voglio fare una lunga premessa per questo capitolo, dico solo che si commenta da sé ed è più lungo del solito.

Ah, solo un'altra cosa : il primo capitolo ha superato le 2100 visite!! Yeeeee* fine gasamento, vi lascio al capitolo =)


Bacii <3



CAPITOLO DICIASSETTESIMO: Lucciole.




Mancava solo un giorno alla festa di Natale e il Comitato Organizzativo era in gran fibrillazione. Avevano una marea di cose da fare quella mattina, prima fra tutte porre gli incantesimi di protezione dal freddo sul tendone e sul vialetto.

Si erano ritrovati alle otto e mezza davanti al Portone d'Ingresso, e dopo aver aspettato per dieci minuti abbondanti Malfoy che si era giustificato con un – un Malfoy non è mai in ritardo, sono gli altri che sono in anticipo - ( cosa che Harry aveva commentato essere diventata monotona come scusa), erano usciti nel parco.

La neve continuava a scendere, impetuosa, mentre i ragazzi tentavano di farsi strada sciogliendola con le bacchette.

- Ora ci dividiamo ragazzi – disse Hermione, interrompendo bruscamente la quiete che regnava sovrana nel parco.

- Noi andiamo al tendone – proseguì Draco – voi invece dovete creare un passaggio nella neve e porvi quegli incantesimi che abbiamo provato. Tutto chiaro? -

I ragazzi annuirono, impazienti di poter scaldare il vialetto e trovare un po' di sollievo dal freddo.

Roger fece segno a Hermione di precederlo, e lei partì spedita in direzione del tendone.

Arrivata all'interno ne fu un po' delusa.

- Cosa succede Hermione? - le domandò il bruno preoccupato.

- Niente, è solo che speravo che qua dentro fosse già più caldo, ci metteremo un secolo a scaldare tutto l'ambiente -

- Hai freddo? -

- Non è niente Roger, cominciamo. - concluse lei.

Il Corvo preferì evitare di intavolare una discussione e cominciò a porre gli incantesimi di base.

Hermione rabbrividì ancora, finchè non sentì una mano calda posarsi sul suo collo.

- Sei gelida Mezzosangue – le sussurrò Draco nell'orecchio, sperando che Roger lo notasse e morisse d'invidia.

- No, no, sto bene – borbottò lei poco convinta, per essere poi scossa da un altro brivido, forse dovuto non solo al freddo.

- Non sai mentire.. – continuò lui.

Si tolse la sciarpa e gliela pose attorno al collo.

- Idea geniale non mettere la sciarpa, Granger – le disse ghignando.

Lei la arrotolò fino a quasi strozzarsi, e gli sorrise riconoscente.

- Non hai freddo tu, adesso? -

- Ne vale la pena per vedere la Regina dei Grifondoro con addosso una sciarpa di Serpeverde – ridacchiò.

- Merda! - esclamò lei – se mi vedono così Harry e Ron mi uccidono -

- Suscettibili – commentò lui scrollando le spalle.

- Giusto un po' – ridacchio lei, pensando a tutti i vecchi episodi in cui avevano dimostrato questa loro caratteristica.

- Mettiamoci al lavoro – disse lui distraendola dai suoi pensieri.

Le passò accanto, si fermò per un secondo e si girò verso di lei.

Hermione lo guardò perplessa, e si ritrovò per l'ennesima volta a fissare quegli occhi di ghiaccio e a perdersi in essi.

Draco allungò il braccio, e seguendo con le dita il profilo della sua guancia, le girò un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, senza dire una parola, e poi si allontanò cominciando a lavorare.

Lei rimase pietrificata, sentiva la pelle dove lui l'aveva sfiorata bruciare, tutto era diventato più caldo.
Si riscosse dai suoi pensieri, estrasse la bacchetta e chiuse gli occhi per concentrarsi.
Lavorarono per mezz'ora abbondante finchè la temperatura non fu sufficientemente alta.
Hermione si tolse il cappotto e malvolentieri si sfilò la sciarpa. Arrivò alle spalle di Draco e gli fece passare l'indumento sotto il mento. Tirò i capi e da dietro lo avvicinò a lei.
- Grazie per la sciarpa - bisbigliò al suo orecchio.
Lo lasciò andare e si girò verso l'ingresso del tendone da cui stavano entrando gli altri.

Certo che ragazza ci sa fare.. pensò Draco, ghignando malizioso verso Roger che lo stava fissando con occhi assassini.

- Finito lì? - chiese Hermione a Ginny.

- Fatto, venite a vedere – rispose la rossa.

Il gruppo uscì all'aperto, e Hermione rimase incantata dal lavoro che avevano fatto gli amici.

Il vialetto era stato liberato dalla neve, e dai lati partivano degli alberi di giaccio, che si univano formando una volta ghiacciata e composta da intricate composizioni.

- E' fantastico! - esclamò lei.

- E' stata un'idea di Luna – commentò Harry.

- Voglio fare un'altra cosa prima della festa, ma la vedrete poi, è una sorpresa! - esclamò la bionda elettrizzata.

- Forza ragazzi dobbiamo finire di lavorare dentro, ci aspetta un pomeriggio impegnativo! - li richiamò aal'ordine Hermione, precedendoli nell'entrare nel tendone.




*****************************



Erano le otto ormai, doveva andare.

Draco Malfoy stava indossando la giacca bianca del completo unicolor che gli aveva scelto Daphne, litigando coi gemelli del polso destro.

Ma porca Morgana! - imprecò mentalmente, sul punto di strappare il braccio della giacca e andare al Ballo con metà indumento addosso.

- Dra, sei pronto?- domandò la giovane Astoria entrando nella camera con passo elegante.

- No, sto per bruciare questa giacca per poi saltare sulle sue ceneri... - borbottò lui, senza alzare lo sguardo dalla manica.

- Vieni qua - ridacchiò lei, allacciandogli i gemelli.

- Grazie - disse lui, guardandola bene per la prima volta da quando era entrata.

- Sei splendida stasera piccoletta! - esclamò alzandola e facendola girare sopra la testa, come quand'erano piccoli. La gonna del vestito le si alzò mentre lei ridacchiava.

La fece scendere, e lei si sistemò il vestito. La spallina singola del vestito le stava scivolando, e sulla gonna si seta di stavano formando delle pieghe.

- Anche tu non sei malaccio, tappetto – lo provocò lei con un sorriso a quarantadue denti.

Nessuno ad Hogwarts avrebbe mai immaginato che tra i due ci fosse un vero rapporto d'amicizia, ma era così. Fin da piccoli si erano considerati come fratello e sorella, si volevano un bene dell'anima, solo Blaise era importante quanto Astoria per Draco, nemmeno Daphne lo era.

- Per chi ti sei fatta così bella? - chiese lui ancora ridacchiando.

- Il tuo caro amico Nott – rispose lei entusiasta.

- Chuck? Beh, fortunato lui! Dovrò fargli un bel discorsetto... -

- Si mammina.... - lo prese in giro lei.

Lui le porse il braccio con aria solenne.

- Posso avere l'onore di scortarla fino dal suo cavaliere signorina? -

- Ma certo... – rispose lei facendo una riverenza – se rispondi a una domanda -

- Devo preoccuparmi? -

- Con chi vai al Ballo? -

- Con la persona migliore che avrei potuto accompagnare -

- Con te stesso? - chiese lei scettica.

- Mi conosci troppo bene – rispose lui portandosi il pugno al petto con aria afflitta.

- Non mi dirai perchè non hai invitato nessuno, vero? -

- Esatto. Ora andiamo principessa, devo fare il culo a Nott -

I due uscirono dalla camera ancora scherzando, mentre lei tentava subdolamente di scoprire le sue ragioni, pur sapendo che non avrebbe ottenuto niente.



*****************************************




Draco entrò nel tendone con tutta calma, crogiolandosi tra gli sguardi ammirati delle ragazzine che cercavano di farsi coraggio per chiedergli un ballo.

Doveva ammettere che nonostante lui e Potter avessero rischiato di far crollare la struttura, il lavoro era stato un vero successo. La sala era illuminata da fiocchi di neve incantati che scendevano dal soffitto, brillando di una luce argentea che donava alla stanza un'atmosfera da sogno.

Accanto al tavolo del buffet, costantemente rifornito, vi era la pista da ballo, dove diverse coppie si stavano già scatenando.

Draco vide ballare Harry e Ginny, e constatò che la rossa non era niente male quella sera, per quanto gli dispiacesse ammetterlo.

Percorse tutta la stanza con lo sguardo e scorse tutti i suoi compagni del Comitato, tranne una, tranne lei. La cercò per qualche minuto, per poi arrendersi e decidere di uscire a prendere una boccata d'aria.

La luna brillava luminosa nel cielo, rendendo quasi invisibili le stelle, che sembravano cercare disperatamente di farsi notare. Draco si trovò a pensare che in quel momento anche per lui la luna era unica e che le stelle non esistevano più ai suoi occhi.

Stava per accendersi una sigaretta quando il suo sguardo fu attratto da una sagoma che procedeva lungo il viale. Sopra la sua testa giravano delle lucciole che fino a poco prima erano posate sui rami ghiacciati per illuminare la via.

Continuavano a girarle attorno, per poi appoggiarsi sul suo petto e attorno al collo, formando una collana di luce.

Sentì il suono della sua dolce risata, e la vide girarsi per osservare con occhi incantati la strada che aveva appena percorso.

Il respiro gli si bloccò in gola quando vide la scollatura che il suo vestito aveva sulla schiena, e che arrivava a mostrare le sue fossette. La stoffa leggera sembrava quasi trasparente, impalpabile, e in quel momento desiderò ardentemente poterla accarezzare.

- Ciao – la salutò quando lo raggiunse con passo elegante.

- Ciao – rispose lei timida, le guance tinte di rosso.

- Da sola stasera? - le domandò con tono casuale.

Lei fece segno di sì con la testa.

- E tu? -

- Anche io.-

- Come mai? Il Principe delle Serpi senza una compagna? - domandò con tono falsamente scandalizzato.

- Non volevo privare la popolazione femminile di Hogwarts della mia preziosa compagnia, e se fossi venuto con qualcuna avrei fatto loro un torto terribile, non credi? -

- Sbruffone -

- Sempre – commentò lui ghignando.

Per un attimo il silenzio calò tra i due. Si guardavano, occhi negli occhi, argento e oro fusi assieme.

Era uno sguardo diverso dal solito quello che si stavano rivolgendo in quel momento, sembrava che stessero cercando di leggersi a vicenda, di capire i propri pensieri.

Lei lo aveva stregato quella sera. Quegli occhi l'avevano incantato, quasi a volergli portare via un pezzo d'anima.

Lui era bellissimo. Lo considerava un diavolo sì, ma nel corpo di un angelo, pronto a ammaliarla coi suoi occhi di ghiaccio.


- Herm! - esordì una voce dietro di loro, facendoli sobbalzare.

Si voltarono velocemente, distogliendo gli sguardi, Hermione rossa in volto.

- Ciao Harry – lo salutò sorridendo imbarazzata.

- Sei splendida stasera – le disse, abbracciandola e dandole un bacio sulla guancia.

Draco strinse i pugni. Sapeva che non c'era niente tra la Mezzosangue e Potter, ma per qualche strana ragione vederli insieme, abbracciati, gli dava molto fastidio.

Maledetto Sfregiato! Deve sempre rovinare tutto, un giorno o l'altro lo ammazzo... pensò il biondo trattenendosi dal ringhiare.

- Compagnia noiosa Potty? - lo provocò lui.

- Non direi Furetto. E poi non sono io quello che è venuto da solo – rispose Harry a tono.

- Non ho saputo scegliere – commentò ironico la Serpe.

- O magari la persona con cui volevi venire non ti caga di striscio – ribattè lui, ammiccando verso l'amica mentre lei non lo stava guardando.

Di cosa diavolo sta parlando?! Si chiese il biondo allarmato.

Draco fece per mettere mano alla bacchetta, così come Harry, ma Hermione si frappose tra loro.

- Non ci pensate nemmeno. Siamo a una festa, crescete per una volta! - li rimproverò lei, prendendo il moro per un braccio e trascinandolo dentro.

Porco Godric! Imprecò mentalmente il Serpeverde tirando un calcio a un sasso. Lui e tutti i suoi discendenti!




*******************************



La festa andava avanti tranquillamente, i ragazzi dei primi anni erano già stati rimandati nelle proprie stanze dai professori, e i ragazzi del Comitato chiacchieravano tranquillamente tra loro, ridendo e scherzando.

Chi avrebbe mai immaginato che Grifondoro e Serpeverde un giorno avrebbero convissuto così pacificamente? Forse alla fine Silente ci aveva visto giusto, i progressi tra i ragazzi cominciavano a vedersi.

- Ragazzi io sono stanca, domani dobbiamo tornare a casa, il viaggio sarà pesante – disse a un certo punto Hannah, sbadigliando vistosamente.

- Un ultimo ballo? - propose Harry, allungando la mano verso Ginny, imitato subito da Ron e Lavanda.

- D'accordo – disse Daphne, alzandosi mano nella mano con Blaise.

Le coppie si formarono, dirigendosi verso la pista.

Al tavolo rimasero solo in tre: Hermione, Draco e Roger.

Un silenzio pesante calò sui ragazzi, mentre la riccia fissava con molto interesse le sue decoltè bianche.

Il biondo invece alzò gli occhi su Roger, e capì che era sul punto di chiedere alla Grifondoro di ballare con lui. In un attimo si immaginò i due che si alzavano, ballavano insieme, lui che sfiorava le labbra di lei con le sue, loro che se ne andavano mano nella mano, e lui lì, seduto dal solo al tavolo.

Non poteva lasciare che succedesse, non voleva.

Si alzò in piedi e allungò la mano verso Hermione.

- Posso avere l'onore? - le chiese.

Vide lo sguardo di lei sciogliersi, diventare dolce.

- Sì – bisbigliò lei senza distogliere lo sguardo dal suo.

Draco gongolò notando l'espressione del Corvonero, ma poi tornò subito alla sua dama.

La musica che si sentiva nell'aria in quel momento era dolce, delicata, ma loro quasi non la percepivano, seguivano una musica tutta loro, che nessun altro poteva sentire.

Ballarono per alcuni minuti, forse per delle ore, e poi si staccarono con una fitta al cuore.

Si guardarono intorno, non c'era quasi più nessuno nella sala, solo in pochi stavano ancora danzando.

Senza dire una parola si diressero verso il Castello.

Camminarono a lungo l'uno accanto all'altra, in silenzio, ognuno perso nei suoi pensieri.

Ogni tanto le loro mani si sfioravano e un brivido li percorreva entrambi.

Arrivarono al dormitorio, e si fermarono davanti alla porta delle loro stanze, che erano una davanti all'altra.

Lui non riuscì a resistere quando si perse di nuovo nei suoi occhi e la baciò.

All'inizio fu un bacio dolce, delicato, e poi diventò sempre più profondo, man mano che i due sentivano premere l'urgenza.

Si staccarono ansimando, le fronti ancora appoggiate.

- Buon Natale Hermione – bisbigliò lui contro le sue labbra, per poi entrare nella sua stanza.

- Buon Natale Draco – bisbigliò lei in ritardo, un dolce sorriso sulle labbra.




Fineee!

Che ne pensate?? Voglio tanti tanti bei pareri sinceri, ormai grazie ai miei splendidi risultati in greco sto cominciando a dubitare del mio quoziente intellettivo.

Lasciamo perdere i miei scazzi da classicista e passiamo ai ringraziamenti =)


Risposte:


Queen73: Silente deve sempre complicare tutto, se no non sarebbe lui =)

Felice che ti piaccia come scrivo, anche se il mio non è uno stile molto personale, ne sono consapevole.

Che ne pensi di questo capitolo?

Ciaoo =)



barbarak: Soddisfatta dal vestito e dal nostro principino?

Bacii =)



MissChanel: Grazie per i complimenti =)

Comunque non ho mai messo le foto dei vestiti perchè solitamente me li immagino io insieme a tutto il resto, magari prendo ispirazione da una foto, ma poi li cambio e li rigirò come più mi piace.

Prometto che se mi capiterà di descriverne uno perfettamente uguale a una foto, la caricherò =)

Che ne pensi del capito ad ogni modo?

A presto!! =)


_ Gardis _ : Grazie mille, fa sempre piacere essere apprezzata =)

A presto!!


ZiaVoldy: Caraaa <3

Sono in fase da carenza emotiva, ma lasciamo stare.

Piaciuto il capitolo? Abbastanza soddisfacente?

Baciii <3



marty sweet princess: Waaa che bello un'altra nuova lettrice! Ultimamente mi commentano un sacco di ragazze nuove, sono strafelice =)

Mi piace il fatto che apprezzi le sorelle Greengrass per come me le sono immaginate, ma mostreranno anche loro di essere delle veri serpi in futuro... almeno credo xD

Credo anche che Harry e Draco siano molto difficili da far convivere, ma solo loro sanno cosa succederà, io non ne ho la più pallida idea =D

Sai, sto mettendo un po' di feste perchè voglio fare dei tentativi prima del Ballo di Eris e Eirene, dove preferirei non scrivere stronzate =)

Che ne pensi del capitolo comunque?

A presto!!! <3



leilah lent: Oh eccoti, sentivo la tua mancanza =)

Comunque loro tre sì che spaccano xD

Soddisfacente il vestito? Devo dire che all'inizio volevo fargliene indossare uno diverso, ma poi credo che lo metterò addosso a Daphne se mai riuscirò a aggiungere il pezzo nella mia raccolta.

A presto!!



Fine delle risposte, cavolo otto recensioni!!! Siete fantastiche!!

Baci,

Herms <3

   
 
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