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Autore: RedLolly    08/11/2010    8 recensioni
Un quadro inviato ad un Conte... Un regalo poco gradito... Nella mente di Ciel Phantomhive si risvegliano ricordi e immagini notturne... Perché il Conte Alois Trancy è qualcuno di davvero depravato, capace di disturbare le sue notti con le sue parole scandalose, e di imporporire le sue guance con una semplice immagine dipinta su una tela...
Genere: Dark, Erotico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Claude Faustas, Sebastian Michaelis
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Impudico e Crudele

Impudico e Crudele

 

 

 

Parte III: Allegoria dell’Amor Profano

 

 

Un colpo. Un solo uno colpo, e la pelle risuona percossa da uno schiaffo fulmineo.

Non prova dolore il Demone. Quella sberla è come una carezza, quasi ridicola per essere stata perpetuata verso di lui. Potrebbe sviscerare quel Signorino arrogante in una manciata di secondi, se solo lo volesse… Tuttavia quel contratto è troppo dilettevole per mettervi fine in quel modo prematuro. Perché rovinare un periodo di tale sollazzo situato in una vita di eterna noia? Quale altra vittima potrebbe essere più interessante? Mai ne ha incontrata una simile, una altrettanto singolare. Un concentrato di impertinenza ed arroganza in un corpo talmente gracile… E’ come un topolino che ancora si dibatte furioso tentando di mordere stretto tra gli artigli di un’averla*, quando il suo destino di carogna infilzata su un rovo è un’immagine imminente.

L’Anima perfetta forse esiste, e sicuramente appartiene a Ciel Phantomhive, il bambino dal cuore di latta. Quasi pare strano che ce l’abbia davvero, un cuore, dall’analisi approssimativa dei suoi comportamenti rigidi… Ma Sebastian Michaelis è tutto, fuorché un osservatore superficiale.

 

“Perché è scomparso? Dov’è il mio dipinto? Voglio sapere dov’è finito! Rispondi, idiota! E vedi di far sparire subito quel sorriso ebete dalla tua faccia! Non lo sopporto!”

 

Le gote del giovane Conte sono chiazzate di macchie purpuree dalla rabbia che lo pervade. Trema, scrutando il maggiordomo a cui ha appena regalato uno schiaffo con un’espressione furente. 

 

“In questo momento, suppongo che sia nelle mani di Alois Trancy. Anzi, più precisamente ritengo che si trovi appeso al muro della sua camera da letto in questo momento, proprio di fronte al baldacchino in cui il Conte…

 

Un secondo schiaffo schiocca nell’aria come un colpo di frusta interrompendo il flusso di parole fonte di tale angoscia per Ciel.

Non doveva succedere. Quel dipinto non doveva uscire da quel palazzo. Tutti gli altri avrebbero anche potuto essere bruciati, ma non quello. Quel Ritratto di giovane nobile in abito da camera è troppo importante per lui.

 

“Ti avevo detto di nasconderlo! Quel depravato non avrebbe mai dovuto vederlo! Mai, mai e poi mai!”

 

“Esattamente. Io l’ho nascosto come mi avevate ordinato, Bocchan. Dovevate chiedermi di proteggerlo, se era questo il vostro vero desiderio, e io l’avrei fatto. Che le vostre prescrizioni siano più chiare, la prossima volta…

 

“Non fare l’impertinente con me, Sebastian! Non ti permettere! Non ti permettere mai più! Quel quadro raffigura la mia debolezza! Doveva essere separato da tutto e da tutti, anche da me stesso!

 

Una fragilità occulta catturata su una tela. Qualcosa che doveva rimanere imprigionato nel buio di una soffitta. Nemmeno la luce fioca di una candela avrebbe mai dovuto sfiorare la delicata pelle dipinta di quel ragazzo seduto su un letto. Quella parte di lui è un pezzo d’Anima estirpato e allontanato dalla persona che deve apparire.

Non ha potuto distruggerlo per paura di liberare quell’essenza ormai in catene. Insabbiarlo è stata l’unica possibilità di mantenerne il controllo.

Quel Ciel Phantomhive non deve esistere. Non deve essere visto da nessuno, meno di tutti da quel tormento angosciante, colui che turba senza ritegno i suoi giorni e le sue notti. Potrebbe quasi ferirlo. Quasi. Peccato che egli non sia il tipo di persona che è possibile far sanguinare facilmente. Il più grande dei difetti è ben rinchiuso tra gli angoli dorati di una cornice barocca, anche se si trova lontano dal luogo in cui dovrebbe riposare…

Gliela farà pagare. Alois Trancy subirà una vendetta terribile per tutti gli affronti che si  permesso di perpetuare contro di lui, dalle sue parole sporche ai suoi gesti oltraggiosi. Ancora si ricorda di quella sera, di quel ballo in maschera in cui ha odorato quel suo profumo dolciastro e ha percepito la sua lingua sul lobo dell’orecchio. Portava un abito da cameriera… Pareva una fanciulla innocente ed un poco maldestra, non è neanche riuscito ad adirarsi con lei quando ha sporcato il suo costume. Si ricorda di averla osservata mentre tentava di lavare la macchia dal cappotto da pirata, si era persino chiesto, in quegli istanti, se qualcuno avesse mai sfiorato la sua pelle d’Angelo…

Dal momento che aveva scoperto la sua vera identità aveva avuto risposta ad ogni quesito. Il Conte di Trancy è solo un povero squilibrato, tanto attraente d’aspetto nella sua androgina bellezza quanto distorto nello spirito.

 

 

Non ucciderlo, Claude!

Catturalo vivo! Vivo!

 

 

E’ forse quella dissonanza intrinseca a rendere il suo solo pensiero una feroce tortura? Quei pensieri osceni e vergognosi sono causati sicuramente dall’avvenenza cacofonica, come di una torta all’apparenza deliziosa, ma di cui si può già percepire le guarnizioni di panna inacidite e l’odore di putredine aleggiare nell’aria… La voglia di un boccone da parte di un povero miserabile che mai torte ha assaggiato è pienamente comprensibile… Per questo deve fermarsi prima che sia troppo tardi.

Laverà l'onta. Il supplizio terminerà prima o poi. Con il passare del tempo quelle immagini triviali scompariranno, non ci saranno più ragazzi biondi e pallidi a tentare di lenire un dolore troppo infiltrato nel suo cuore per essere alleviato. E’ una fantasia sciocca ed inutile, che in quanto tale deve essere rimossa.

Alois Trancy è solo una sgualdrina repellente, un pervertito che agisce alla stessa maniera di una cagna in calore. Semplicemente è stomachevole, e il solo fatto di entrare nella sua testa durante la notte per fargli quelle cose è una prova sufficiente della sudiciume che prolifera nel il suo corpo appetibile.

Nella sua mente il modo per costringerlo a supplicare il suo perdono sta già prendendo forma.

Un angolo della bocca si muove impercettibilmente a formare quello che a Sebastian Michaelis pare un sadico sorriso.

 

 

Il pennello scorre sulla tela chiara illuminando qua e là gli ultimi particolari con spiragli di luce tenue.

Il maggiordomo sorride lievemente, mentre dipinge, dilettato dalla piega che hanno preso gli eventi. Non c’è stato mai padrone tanto crudele eppure tanto fragile, continua a ripetersi.

Gli ha chiesto di rivelare ogni particolare della vita di Alois Trancy, o forse sarebbe più corretto chiamarlo Jim Macken, per potergli regalare un diabolico contrappasso in cambio delle sue provocazioni, e Sebastian di certo non si è tirato indietro.

Affascinante.

Quel Signorino è proprio qualcuno di speciale… 

La sua copia perfetta è quasi terminata. E’ proprio lì davanti ai suoi occhi, identico in tutto e per tutto all’originale semiseduto su una poltrona, con lo sguardo dell’unico occhio perso verso il soffitto in una bizzarra estasi orgasmica. La sua pelle è opaca, uniformata da uno strato spesso di cipria che copre ogni imperfezione rendendola simile alla ceramica. Nulla è naturale ora, in quel corpo di eterea e giovane bellezza. Le gote sono sfumate di rosso cremisi, le ciglia sono esageratamente lunghe, i capelli sono stati lavati e pettinati con cura fin a renderli splendenti.

Un piccolo neo disegnato risalta sotto la benda sull’orbita destra. Osservato da vicino ha la forma di un minuscolo cuore nero.

Un nastrino di seta rossa lega mollemente i polsi, terminando con un piccolo fiocco.

Quelle costole sporgenti, quel ventre glabro e incavato, quelle gambe gracili sono ben diverse dal ritratto rubato, seppur altrettanto allettanti. Non c’è debolezza, non c’è nessuna traccia di uno spirito friabile: è un corpo artificioso, una marionetta brutale adagiata sul suo scranno, con le braccia sollevate sopra il capo e le cosce lattee leggermente dischiuse per rivelare un’intimità aggraziata ed illibata, forse la parte più pudica di tutto l’insieme.

Pare voler dire “prendimi” quella figura svergognata.

Alois Trancy incassato nei suoi pensieri malati di perversione apprezzerà sicuramente, quell’allegoria di sentimenti volgari… All’inizio. Da quando riceverà quel regalo comincerà per lui un angosciante incubo di reminescenze passate.

Ciel Phantomhive si bea al pensiero della propria vendetta. Qualsiasi cosa, anche quella posa imbarazzante nella completa nudità pur di arrivare al fine ultimo.

Non si sentirà soddisfatto finché non avrà osservato personalmente il dolore e il patimento straziare le carni di quel parassita notturno, colui che ha osato spingersi troppo oltre nelle sue folli bramosie.

 

 

Alois voleva un ritratto

e riceverà un ritratto.

Peccato che sarà dipinto

dalla mano del mio Demone.”

 

 

* L’averla è un uccello della famiglia dei passeriformi che si nutre di insetti, anfibi e piccoli mammiferi. Infilza le carcasse delle sue prede sui rovi per conservarle e difenderle da altri predatori.

 

 

 

 

†ANGOLINO INSANGUINATO DELL’AUTRICE†

 

Ed eccomi di nuovo qua! Wow, questo capitolo è stato un parto, ragazzi… Nemmeno mi convince molto, ma spero di averlo reso bene, e soprattutto che vi abbia incuriosito!^^ La vendetta di Ciel sono sicura che non riuscite ad indovinarla, è una cosa che sinceramente non so come mi sia venuta in mente!XD Vedrete nella parte IV!<3

Ringrazio:

 

redseapearl: ecco, hai scoperto perché Sebastian ha lasciato prendere quel ritratto!XD Un puro ordine sbagliato! Sebastian secondo me è fatto così, come quando non disse al suo Bocchan di Grell perché gli aveva chiesto di fare una lista di esseri umani… Si deve divertire proprio un mondo! Sulle tue AloisXCiel non vedo l’ora di leggerne! Anche se secondo me la coppia deve essere abbastanza angst… Spero di trovare sempre più fan fiction su quei due in ogni caso! Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto e ti abbia incuriosita sulla vendetta del Mastino della Regina!XD Un bacio!<3

 

Cieliria: Sisi!!!! Amo tantissimo anche la ClaudeXAlois!** Sarà che Alois mi affascina da morire con i suoi modi di fare lascivi, è un personaggio triste ma intrigante! Grazie mille per i tuoi complimenti! Spero ti sia piaciuto il capitolo!<3

 

Tragedie: Hai ragione per questo suo pensiero perverso sul sesso Alois è un personaggio che fa una pena infinita… Almeno a me colpisce molto questo suo modo di vedere le cose così distorto. Secondo me è così perché è stato troppo condizionato (e vorrei vedere il contrario!) dal suo passato orribile… Sullo Shota, lo accetto solo se la cosa ha senso, tipo tra Sebastian e Ciel o Claude e Alois va bene secondo me, se non non è che mi piaccia molto… Ah, spero che il capitolo ti abbia fatta riflettere ancora!** Grazie per la recensione!<3

 

 Ichigo wehara: Grazie mille per tutti i tuoi complimenti!^^ Sono felcie che apprezzi la coppia, è una delle mie preferite! Ahah, e finalmente un’altra yaoista si è aggiunta alle schiere! Spero di leggere un’altra tua recensione!<3

 

Myrose: Oddeo, mi hai fatto un complimento stupendo!!! Sono felice che tu abbia notato quanto mi piaccia prodigarmi nei particolari! I quadri sono qualcosa di estremamente affascinate e spero di aver dato loro un giusto tributo con questa fanfiction! Grazie per la recensione, spero di vderne ancora!<3

 

Himura: Mi piace molto descrivere tutta l’opposizione che c’è tra quei due! Sono proprio l’uno il contrario dell’altro, però non sono convinta che avrebbero potuto mai comprendersi… Sono nati per essere angst, secondo me!^^ Poi io sono per le relazioni che finiscono male!XD Dai, spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto! Un bacio!<3

  
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