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Autore: ROY    09/11/2010    1 recensioni
Ultimo anno alla scuola di Hogwarts. Draco e il suo atteggiamento da mago purosangue, Draco e il suo carattere duro, Draco e le sue convinzioni che lo portano ad essere così selettivo con chi decide possa stargli accanto... ma se un giorno qualcuno di davvero speciale entrasse a far parte della sua vita cosa cambierebbe o meglio chiedersi, lui cambierebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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“Draco… Draco mi senti

Capitolo 11

 

 

 

 

“Già lo sapevi??? E quando pensavi di dircelo?” la voce di Harry assunse un forte tono di rimprovero, era fuori di se dalla rabbia tanto che gli tremavano le mani.

“L’ho saputo solo stasera!” ammise Cinthia lasciandosi intimorire da quell’attacco verbale non aspettato, ma solo per poco, lo sguardo le si fece duro e l’espressione sul viso divenne imperturbabile. “Scusa ma… perché avrei dovuto dirvelo?” esclamò indurendo la voce quasi come quella dell’altro.

“Perché??? Perché…. Chiede perché lei!” sbuffò Harry agitando le braccia in aria per poi lasciarle ricadere a peso morto lungo il corpo.

“Ma perché’ tu sai chi’ lo vuole arruolare ed equivarrebbe ad avere uno di loro a casa nostra, lo capisci questo vero? O lo stare con Malfoy ti ha rammollito il cervello!” intervenne Ron usando lo stesso tono minaccioso di Harry.

Cinthia non ci vide più inferocita com’era, fece un passo avanti e preparandosi a menar bacchetta sbottò “Tu piccolo, viscido ragazzino dai capelli color carota…”. 

 Ron rosso in viso, assottigliò gli occhi e presa posizione fece altrettanto tenendosi pronto a rispondere con la stessa moneta.

“Per favore stiamo calmi!” intervenne duramente Hermione tirando indietro Cinthia e mettendosi tra lei e il ragazzo continuò “Dobbiamo rimanere calmi…” poi si fermò pensierosa e si voltò verso Ron “Equivarrebbe? Da quando in qua parli così bene tu?” chiese con aria perplessa, mai quanto quella del rosso che non riuscì a dar risposta rimanendo lì a fissarla con un’espressione inebetita sul viso fin quando realizzata bene la frase detta, in sua difesa cominciò a blaterare senza sosta “Che vuoi dire con parlare così bene? Perché come parlo di solito? E che pensi che io sia…”

“Ehi, vogliamo piantarla con queste scemenze qui abbiamo problemi seri!” ancora una volta la voce dura di Harry sovrastò le altre azzittendo tutti, poi si rivolse a Cinthia mantenendo un tono più tranquillo “Lo capisci vero, che dobbiamo intervenire. Non possiamo lasciar che la cosa passi come se non sapessimo nulla!”

Lei lo guardò seria, inarcò un sopracciglio e rispose   con  un timbro di voce apparentemente tranquillo.

“Io credo che questi non siano affari vostri e che dovreste pensare, …prima di fare qualcosa o anche solo di parlare!” poi prese un gran respiro chiudendo per un attimo gli occhi. La voce le cominciava a tremare ma proseguì lo stesso “Domani andrò dal Preside e ne parlerò con lui, credo che sia la persona più adatta a risolvere questo che voi chiamate problema!”

“Perché non è un problema per te?” le chiese Hermione con gentilezza, cercando di capire meglio quello che voleva dire.

“No assolutamente, io credo in lui e so che prenderà la decisione giusta!”

Harry provò a controbattere raccontando vari aneddoti che riguardavano Draco, sottolineando che lui non avrebbe mai rifiutato quella proposta. Che il far parte dei seguaci di Voldemort era per lui e la sua famiglia, un grande onore e che questo secondo loro dava potenza e prestigio agli occhi degli altri.

L’unica risposta che ottenne però,  fu uno sbadiglio e un’alzata di spalle seguita da un “vado a letto!” annoiato.

Cinthia entrò nella sua camera, le altre ragazze già dormivano profondamente. Si spogliò e s’infilò sotto le coperte fingendo di dormire quando sentì aprire la porta e vide entrare Hermione.

La cosa non funzionò, e le si avvicinò lo stesso al  letto dicendole a bassa voce “So che vuoi molto bene a Malfoy, ma non puoi negare l’evidenza… la sua famiglia è…!”

Cinthia, di scatto, si mise a sedere nel letto e cercando di mantenere un tono basso  sbraitò “Lui non è la sua famiglia, hai visto com’è dolce con me, no? E poi… ci son cose Hermione che tu…”  Cinthia s’interruppe e uno strana luce di dolore le riempì gli occhi “Tu non puoi capire né sapere ma fidati… lascia che le cose vadano da sole!” con il dorso della mano si asciugò una lacrima che le era scivolata sulla guancia e senza aggiungere altro si rimise giù dandole le spalle.

 

 

*** * ***

 

 

Draco dopo aver schivato un paio di prefetti che per poco non lo videro, riuscì a rientrare nel dormitorio dei Serpeverde.  A quell’ora la sala di ritrovo era completamente deserta, ormai si erano tutti ritirati nelle proprie stanze lasciando una pace quasi surreale regnare nella stanza.

Si avvicinò al camino, le braci ancora emettevano qualche piccolo scoppiettio ed emanavano un leggerissimo bagliore.

Si sedette sul divano e allungò le gambe posando i piedi sul tavolinetto di fronte. Si portò le mani dietro la nuca e buttò la testa indietro prendendo a fissare il soffitto.

Le immagini di quello che aveva vissuto poco prima con Cinthia gli sfilavano davanti agli occhi facendolo sorridere maliziosamente per poi lasciare spazio ad un espressione imbronciata quando gli tornarono in mente le parole che gli aveva detto.

“Draco… quello che volevo dirti è… che tu NON sei il primo!”

Chi poteva essere la persona con cui lei aveva avuto rapporti per la prima volta si chiese, forse un ragazzo della scuola che frequentava prima di venire ad Howard o forse semplicemente un altro amico di famiglia! E perché ora non erano insieme? E se lei fosse dovuta tornare alla sua vecchia vita e lo avesse rivisto? Con lui che sarebbe successo?

Queste e un altro milione di domande gli rimbombavano in testa.

Era sicuro di quello che provava per lei ed era sicuro al novanta per cento di quello che lei provasse per lui, ma… quel dieci percento lo turbava non poco!

Si distese sul divano, sapendo che quella notte avrebbe dormito molto poco, e prese a giocherellare con un filo della cucitura dei pantaloni.

Non era mai stato lasciato da una ragazza, a dire il vero non si era mai nemmeno posto il problema che potesse accadere ma ora…

Un rumore sospetto proveniente dal camino lo fece drizzar in piedi mettendolo in allerta. Della cenere mista a polvere scendeva giù dall’immensa canna di tiraggio soffocando del tutto quel poco che era rimasto acceso delle braci.

Velocemente, si nascose dietro la spalliera del divano e si tenne pronto a lanciare un incantesimo di difesa.

Quel rumore non cessava, anzi si fece più forte, tanto che riuscì a riconoscerlo. Era un frusciar di carta ma che a tratti rimbombava come se fosse un tubo di cartone che sbatteva contro le pareti di mattoni del vecchio camino.

Si avvicinò inchinandosi leggermente per guardare su per la cappa. Una pergamena arrotolata cadde giù andandosi a infilare tra le braci spente e la cenere alzando un gran polverone.

Draco rimase senza respiro quando vide, man mano che la nebbia di polvere si diradava, il marchio impresso sulla cera lacca nella legatura della pergamena. Era un teschio dalla cui bocca usciva un serpente.

Quel simbolo era inconfondibile e non poteva di certo sbagliarsi sulla provenienza della nuova lettera.

Con le mani che gli tremavano, la raccolse e rotto il sigillo, srotolò e lesse senza mai staccar gli occhi dal foglio. Arrivato all’incirca a metà, sbiancò e si dovette mettere seduto a terra guardando incredulo quelle righe.

Leggeva e rileggeva quello stesso pezzo da dieci minuti buoni, cercando di dar un nuovo significato alle parole che vi erano scritte ma senza nessun risultato.

La prova che doveva superare era li, nero su bianco.

D’impulso appallottolò la pergamena e la lanciò nel camino. Poi prese la bacchetta pronunciando con voce severa “Lacarnum Inflamare” e la puntò dritta verso la lettera da cui si generò una fiammella.

Il fuoco si fece alto e un fumo nerissimo si sprigionò invadendo la stanza. Pian piano prese la stessa forma del marchio che era sulla ceralacca sovrastando Draco, che tirandosi bruscamente indietro sbatté contro il tavolino.

Il serpente che usciva dal teschio era spaventoso e lo divenne ancora di più quando spalancò le fauci. Sembrava intenzionato a divorare chiunque si fosse trovato davanti mentre una macabra risata si espandeva per l’aria.

All’improvviso la serpe si piegò su se stessa e si gettò sul fuoco spegnendolo ed evitando che la pergamena bruciasse.

Il fumo si dissolse lentamente e le parti annerite dalle bruciature sulla carta scoccarono qualche scintilla e pian piano svanirono anch’esse..

 

Draco non poteva credere a quello che aveva visto, la pergamena era intatta, doveva essere stata incantata con chissà quali magie oscure.

Ma ancora di più non poteva credere,  che come prova gli avessero chiesto così tanto, come potevano!

Si guardò intorno con la paura che quel trambusto avesse svegliato qualcuno. Mai avrebbe voluto farsi vedere in quello stato.

Sconvolto e disperato.

Lentamente si tirò indietro posandosi con la schiena contro il tavolino e si prese la testa tra le mani incurvandosi sulle ginocchia. I capelli gli scivolarono davanti al viso nascondendolo e lui si sentì come al sicuro da sguardi indiscreti.

Un lungo sospiro gli uscì dalle labbra interrotto quasi subito da lievi sussulti delle spalle.

Calde e amare lacrime presero a rigargli il viso mentre i singhiozzi si fecero sempre più prepotenti.

 Non ricordava da quanto tempo era che non piangeva, non era consentito ad un Malfoy…  ma quella sera…  per lui non c’erano più regole e… pianse!

 

 

 

 

Nota dell’Autrice: x terryborry – Sono felicissima di quello che mi dici, una delle mie più grandi paure è proprio quella di annoiare!

Si si Draco e Cinthia, stanno insieme ufficialmente^^ i tira e molla mi piacciono ma credo che su questo argomento, soprattutto sulla volubilità di Draco, ne abbiano scritte a bizzeffe di FF e volevo dare un impronta diversa a questa. Anche sul fatto che lui non è il primo per Cinthia, la ragione è la stessa ^^ quel pezzo, ti dico la verità, mi è venuto spontaneo mentre scrivevo e m’immaginavo la scena!

 

Ecco il nuovo capitoletto, non nascondo che spero di averti fatto venire un po’ di lucciconi agli occhi *_* la scena finale di Draco me la sono vista davanti momento per momento e spero di esser riuscita a trasmettere quello che ho sentito. Però… non disperare… a tutto c’è un perché e posso aggiungere anche che… non finisce qui! :-P

Un bacio enormemente grande :-*

 

 

E non manco di mandare Besitos a tutti quelli che continuano a seguirmi! ^_^

  
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