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Autore: mimyelizzie    09/11/2010    1 recensioni
Questa storia nasce dall'unione della passione di due amiche per la scrittura e del loro sviscerato amore per draco malfoy! quindi questa è unha storia scritta a quattro mani,un capitolo per volta senza sapere l'una cosa avrebbe scritto l'altra.La storia perciò si evolve secondo i colpi di scena decisi dalle due scrittrici separatamente,sperando di aver creato un buon mix vi auguriamo buona lettura ;) commentateeeeeeeeeeeeee
PROLOGO
Genere: Avventura, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Malfoy era corso dietro al padre per cercare di evitare una delle sue scenate,o almeno così le aveva detto, e ora che era sola il peso del suo sacrificio la schiacciava a terra.

Si raggomitolò su se stessa,portandosi le ginocchia al petto e cercando di non urlare,di non cedere al l'impulso di fuggire il più lontano possibile da li.

Non avrebbe dato mai al biondastro e a quella manica di assassini la soddisfazione di sapere che era terrorizzata ma da sola...in quella stanza sconosciuta.....tutto le faceva paura...

-Mamma...Papà...non li rivedrò più...- pensò singhiozzando -Ron!Harry!Ginny! Aveva perso tutti loro! Che ne sarebbe stata di lei?l'avrebbero torturata ancora? Dei passi che si avvicinavano alla porta la fecero scattare in piedi e automaticamente la sua mano corse alla bacchetta quando vide stagliarsi davanti all'ingresso la sagoma di Bellatrix Lestrange.

“Guarda un po' cosa abbiamo qui,un piccolo uccellino in gabbia” canticchiò avvicinandosi

”Che cosa vuoi brutta strega!” esclamò Hermione

“He he he non si risponde così alla nuova padrona- tubò Bellatrix sempre sorridendo- anche se il mio nipotino non vuole che ti uccida non significhi che non possa giocare un po' con te,no non tremare piccolina,non voglio farti male tu sei il mio uccellino adesso,il mio piccolo uccellino in gabbia e sai cosa fanno gli uccellini?- chiese mentre prendeva tra le mani un lungo boccolo di Hermione e selo attorcigliava fra le dita accarezzandolo- cantano, e tu canterai per me,canterai così forte da attirare a te gli altri uccellini che hanno preso il volo stanotte,è vero che lo farai?fammi sentire come canti,forza,canta!-esclamò ridendo e tirando con forza la ciocca di capelli,ad Hermione sfuggì un urlo di dolore-brava brava- esclamò Bellatrix applaudendo come se Hermione avesse appena concluso un'ottima esecuzione- come canti bene!questo li farà tornare..oh si...torneranno a prenderti e morirete tutti!hahahahaha!”

“Zia!”

Draco entrò di filato nella stanza attratto dal grido della mezzosangue

“Ti avevo detto di lasciarla a me!” disse frapponendosi tra le due donne

“Semmai nipotino sono io che tel'ho lasciata,come premio per la tua devozione al signore oscuro e non ho intenzione di rimangiarmi la parola, stavamo solo facendo quattro chiacchiere non è vero?” domando sorridendo ad Hermione e carezzandole la guancia con la punta delle dita, lei si ritrasse a quel contatto disgustata, quella donna era pazza

“E' un po' ribelle- continuò-ma sono sicura che tu nipotino mio riuscirai a domarla,nutro grandi aspettative nei tuoi confronti e tu lo sai,non bisogna mai deludere la zietta nonono -disse dirigendosi alla porta poi prima di uscire si fermò- sai? Sarebbe splendido se oggi il tuo animaletto ci servisse la cena. Alle otto in punto,mi raccomando.” ed uscì

Non appena la porta si fu chiusa Hermione esplose

“Se pensi che io serva quel branco di animali ti sbagli di grosso!”

“Ti conviene fare come ti dice Granger, non sei nella posizione di decidere cosa voler fare o non fare al momento, sei fortunata ad essere viva” rispose Draco buttandosi sul letto, non sapeva come affrontare la faccenda, quel suo stupido colpo di testa gli aveva messo contro il padre e la madre e sua zia era una persona imprevedibile, ora che aveva la mezzosangue nelle sue mani non sapeva proprio che fare,o meglio in mente gli venivano tante cose ma dubitava fortemente che i suoi genitori avrebbero approvato o che la Granger sarebbe stata consenziente.

Al pensiero si lasciò sfuggire un ghigno, vedendolo ridere Hermione,in un moto di rabbia,prese la mira e gli sferrò un calcio sulla gamba, il dolore fu talmente forte e improvviso che Draco saltò su dal letto come sotto una scossa elettrica

“Ma sei completamente scema???????”-urlò toccandosi la gamba dolorante- che cacchio ti è saltato in mente!?!?!”

“Quello era per avermi costretta a a sottostare ai tuoi ricatti, questo invece-disse dandogli una forte spinta- è per tua zia- e questo-continuò alzando il pugno- è per aver riso di me!”

“Eh no!adesso basta!- esclamò Draco afferrandola per il braccio che teneva alzato e girandoglielo dietro la schiena fino a farle male- chiariamo bene una cosa mezzosangue, se sei ancora in vita lo devi esclusivamente a me,se quei due coglioni dei tuoi amici scorrazzano a piede libero lo devi a me perciò io eviterei di farmi irritare e eviterei ancora di più di mettermi solo un dito addosso perchè selo fai di nuovo ti spezzo il braccio.Tutto chiaro?”

Hermione strinse i denti senza rispondere

“Ho chiesto se è tutto chiaro” ripetè Draco tirando il braccio ancora più indietro e strappando ad Hermione un altro urlo “Si!” rispose umiliata

“Bene- Malfoy la lasciò andare e continuò – ti conviene tagliarti quella tua linguaccia Granger perchè non sono tutti pazienti quanto me- Hermione lo fulminò con lo sguardo massaggiandosi il braccio dolorante- quello telo sei meritata!non stavo facendo niente e mi hai presa a calci!”

Hermione borbottò un'imprecazione e Draco finse di non sentire

“Tra poco dovrai scendere nelle cucine,ti conviene vestirti” commentò il biondo

“E con cosa?-rispose acida lei- normalmente non porto una divisa da cameriera sotto il maglione”

Con un colpo di bacchetta Draco fece apparire una di quelle tenute da parte come cambio dalla governante e gliela porse,Hermione gliela strappò di mano

“Posso andare in bagno o devo cambiarmi qui?” chiese a mò di battuta, draco prese al volo la provocazione

“Non vedo perchè spostarsi” rispose trattenendo una risata nel vederla spalancare gli occhi scioccata

“Io non mi cambio davanti a te brutto pervertito!”

“hahahaha- espose ridendo Draco- guarda che mi giro, non ho mica bisogno di questi trucchetti per vedere una ragazza nuda!” disse girandosi ancora scosso dalle risate

“Maniaco” soffiò Hermione togliendosi velocemente la roba e infilandosi la divisa.

 

 

 

Non poteva credere che lo stava facendo davvero,sbattè il vassoio vuoto sul piano della cucina fremendo di rabbia, doveva cercare di stare calma,doveva cercare di non pensare al fatto che c'erano ancora due lunghissime portate dove quegli schifosi,luridi,assassini l'avrebbero derisa in ogni modo possibile senza che lei potesse difendersi.

Un elfo gli mise in mano un vassoio pieno di carne fumante e con le sue piccole mani la spinse fuori dalla cucina incitandola ad affrettarsi.

“Di questi tempi i sanguesporco sono sempre più sfacciati- commentò una donna seduta al grande tavolo della sala da pranzo,il suo viso era volgare e tozzo e i gioielli che le riempivano le dita non le conferivano di certo più eleganza- proprio ieri una di queste donne si è permessa di fermarmi per chiedermi delle indicazioni!ma vi rendete conto?rivolgermi la parola come se fosse un mio pari!per fortuna io l'ho riconosciuta e ho potuto subito lasciarla alle mani della commissione per il controllo dell'albero genealogico,ed ovviamente avevo ragione-continuò servendosi di un grosso pezzo di carne dal piatto- non era neanche lontanamente una purosangue”
“Hai fatto benissimo a lasciarla a loro cara- convenne Narcissa dall'altro capo del tavolo- a quest'ora sarà già stata portata ad Azkaban”

“Bè daltronde questa è la fine migliore a cui possono auspicare questi sanguesporco no?- intervenne Lucius- ora che si sta ristabilendo l'ordine nel mondo magico le cose andranno molto meglio,a ognuno il suo posto,loro che servono e noi che veniamo serviti” terminò guardando Hermione e sorridendo maligno

Lei ingoiò la rispostaccia che le saliva in gola,lo faceva per Harry e Ron,doveva pensare solo a questo,loro almeno erano liberi.

 

 

 

A fine cena Hermione aiutò gli elfi a pulire e rassettare il salone e la cucina,poi uno di loro le mostrò come fare per accendere i camini nelle grandi camere da letto e preparare i letti,la casa era enorme e Hermione si stupì della sicurezza con cui si muovevano gli elfi al suo interno,erano abituati a non commettere errori,si muovevano in silenzio e avevano terminato tutti i loro compiti prima che il padrone della camera vi mettesse un piede dentro.

Per muoversi da una stanza all'altra usavano stretti passaggi segreti che si snodavano come piccole viuzze di una città nascosta dietro le mura della casa con uscite nascoste da un arazzo,un quadro o una libreria.

A notte inoltrata ebbe il permesso di ritirarsi.

Era stanchissima.

Aveva freddo e sonno.

All'interno della stanza trovò Malofy che l'attendeva,non appena la vide sbadigliò

“Finalmente!sto morendo di sonno!senti..non ho trovato niente di meglio quindi per stanotte puoi dormire qui” disse indicando il suo letto

“Oh gra-grazie” balbettò Hermione sbadigliando a sua volta,non cela faceva proprio più a stare in piedi,barcollando si diresse verso il letto e ci si gettò sopra completamente vestita.

Draco rimase interdetto,si era aspettato chissà quali proteste e invece lei aveva accettato buona buona di dormire con lui,doveva essere proprio a pezzi,vederla accoccolata nel suo letto....lgli metteva in mente certe idee...bhà...pensò dirigendosi verso il bagno,prima forse era meglio che si facesse una doccia fredda.

 

 

Si sdraiò nella sua parte di letto, evitando di toccarla, forse per addormentarsi avrebbe dovuto contare le pecorelle.

 

Durante la notte Hermione fece un sogno strano,era così vivido da sembrare reale.

Aveva freddo perchè nessuno aveva acceso il camino nella sua stanza,come era suo solito fare si voltò dall'altra parte ed allungò la mano fino a trovare il petto muscoloso e caldo del suo amato.

Gli si avvicinò stringendoglisi contro e lui come ogni notte si voltò per abbracciarla facendole posare la testa sul suo petto,il ritmo del suo cuore era una musica conosciuta che la cullava nel sonno.

Intrecciò le gambe a quelle di lui,e lasciandosi andare ad un placido sospiro.

Nessuno gli avrebbe mai divisi.

 

 

 

La mattina dopo Draco si svegliò con un senso di strano appagamento,aveva fatto un sogno davvero bizzarro,si mosse nel letto e si accorse di avere le braccia attorno ad un corpo morbido e caldo nello stesso momento Hermione apriva gli occhi stiracchiandosi beata solo per ritrovarsi abbarbicata addosso al David di Michelangelo,vivo e con un ghigno sulla faccia

“Non ti facevo così appassionata Granger” esordì Malfoy sogghignando

 

  
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