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Autore: Alex Simon    10/11/2010    2 recensioni
[Autrice:_Titti_(ho solo cambiato il Nik)] Allora, questa nuova Fic parla di un'agenzia di spionaggio che al suo interno purtroppo ha diversi traditori che si sono uniti al nemico... in particolar modo ce n'è uno che dovrà essere scovato da Edward (spia perfetta) e Alphonse (spia per scelta). Come andrà a finire...? Chi è il misterioso traditore che controlla il tutto?
{Buona Lettura} Per la vostra gioia... RoyxEd!
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo quella "Litigata" con suo fratello, Alphonse ha deciso di aspettarlo nel suo appartamento per fare pace e scusarsi.
Se lo ha fatto arrabbiare non era assolutamente sua intenzione e poi devono ancora imparare a conoscersi, la prossima volta di certo non invaderà il suo "territorio" se lo infastidisce.
E' di sicuro un tipetto orgoglioso che non vuole nessun tipo di aiuto, essere indipendente, ammirato e venerato da tutti è quello che ha raggiunto da solo, essere la più abile spia... lo ha fatto da solo.
-Ed... insomma, Edward... cioè Nii-san, mi dispiace se...-
E come un fesso gira per il suo studio avanti e indietro, cercando di formulare delle scuse decenti.
-S-Se vuoi fare da solo... insomma non volevo offenderti! O... farti sentire... debole-
Ma le scarta tutte, non ha mai avuto questo tipo di problema con lui... anzi pensandoci bene da quando si sono conosciuti... non hanno ancora raggiunto un rapporto al di fuori del lavoro.
Edward è così... devoto a quello che fa, così orgoglioso, così rispettoso delle regole.
Non vuole nemmeno tornare a casa con lui per questo... non dovrebbe sperare così tanto di vederlo farsi più affettuoso e sensibile.
Si lascia cadere sulla poltrona nera dietro la scrivania in legno cosparsa di fogli, e inevitabilmente gli cade l'occhio su uno di questi, anzi su molti.
-Ma questi... sono tutti i luoghi che sono stati svaliggiati: sistemi d'allarme, i tipi di cassaforte, le piantine...-
Li guarda attentamente, trovando tra l'altro anche le foto degli oggetti che sono stati rubati.
-Starà indagando molto a fondo...-
Ma quando sente la porta d'entrata aprirsi si affretta ad uscire dalla stanza: se Edward lo trovasse là dentro a ficcanasare tra le sue cose, si arrabbierebbe ancora di più.
Quando poi svolta l'angolo che porta all'ingresso si ritrova una pistola puntata alla testa.
-Ed sono io! Mettila via!-
Esclama dopo un quasi infarto, il biondo dopo averlo riconosciuto accende la luce e toglie il passamontagna che usano i tiratori scelti per non essere riconosciuti, riponendo l'arma.
-E tu che diavolo ci fai qui?!-
Lo rimprovera subito, evidentemente trovarsi qualcuno nel proprio appartamento a notte fonda... gli da molto fastidio.
-Ecco so che è un'ora indecente ma... ti ho aspettato perchè volevo scusarmi... non avrei dovuto impicciarmi, il caso e tuo e quindi...-
-Ho capito, puoi andare-
Lo congeda subito senza nemmeno dare una risposta... normale, come: Accetto le tue scuse... o Non fa niente...
-T-tutto qui...? Solo "Ho capito"?-
Edward scioglie i lunghi capelli davanti lo specchio mettendoli davanti le spalle per poi andare in bagno per cambiarsi.
-Che altro ti aspettavi?-
Poco dopo esce con indosso il suo pigiama, prende la pistola e la mette sotto il cuscino: Per essere pronto a qualsiasi evenienza.
-N-Niente... allora vado... buona notte-
Un po' deluso lascia l'abitazione del fratello dirigendosi alla propria: alla fine del corridoio.

La sera dopo...

Alphonse cammina verso il ristorante dove deve catturare la spacciatrice russa, non si è vestito da spia ma semplicemente da ragazzo comune, per non essere riconosciuto.
E lo stesso ha consigliato di fare anche a tutti gli altri, ritenendola la cosa migliore, visto che comunque sia dovranno circondare il ristorante e bene o male verranno visti.
Quando entra inizia a guardarsi intorno e si apposta in disparte quando individua la ragazza, tenendola d'occhio.
Sta parlando con un'uomo dall'aspetto losco, mentre entrambi bevono alcolici senza sosta, se si ubriaca sarà molto più semplice catturarla.
"Meglio aspettare che il ristorante si sfolli un po' o verranno coinvolti dei civili..."
E poi se lascia andare avanti le loro bevute sarà tutto molto semplice, e magari riuscirà a catturare anche il suo cliente.
I tiratori sono ai loro posti pronti per eseguire l'ordine che gli verrà dato, dentro e fuori il locale, non ha nessuna via di fufa e non ci sono possibilità di fuga per lei.
Ma dopo circa un'ora o giu di lì si alza andando in bagno per rinfrescarsi, lasciando il cliente da solo... che poco dopo guarda il suo telefonino e si alza dirigendosi anche lui verso il bagno.
"Che strano..."
Pensa la spia così decide di andare a controllare ma quando sta per aprire la porta la corrente in tutto il ristorante salta.
-Accidenti!!-
Afferra il congegno per le comunicazioni e invia un messaggio a tutta la squadra.
-Muoversi Muoversi! Stanno scappando, fermateli!!-
In qualche modo devono essersi accorti di loro, Edward aveva proprio ragione a dire che questi tipi hanno sempre un asso nella manica e ne sanno una più del diavolo.
Non doveva aspettare per catturarla, avrebbe dovuto far evaquare la zona e intrappolarla come un topo.
Ma adesso è troppo tardi per pensarci, si affretta a raggiungerla prendendo la pistola e caricandola.
Dentro ormai non c'è traccia di loro e se sono fuori, verranno catturati senza alcun dubbio... infatti arrivato in una strada deserta sente le armi dei suoi che vengono caricate e poco distante da lui... la spacciatrice.
-Voi vermi siete ovunque!!-
Lo accusa rabbiosa con quel suo accento in parte rovinato e confuso dalla sigaretta che tiene stretta tra i denti, sulle labbra rosse infuocate.
-Noi vermi non ti daremmo la caccia se tu fossi una normale ragazza... e non una pericolosa criminale, nonchè spacciatrice-
Lei con disgusto e furia sputa la sigaretta a terra pestandola con il tacco digrignando i denti, non può finire così... non può permettersi di essere catturata, non adesso.
-Se mi lasci andare... ti darò la soluzione-
Dice calmandosi un po' arrivata di già alle promesse, pur di essere lasciata libera.
-Tu non hai nulla che possa interessarmi e comunque stiano le cose non accetterei mai-
Tira fuori la pistola puntandogliela addosso, l'ordine prevede anche di ucciderla se oppone resistenza o se le cose si mettono male.
-Davvero...? Non ti interessa sapere chi dei vostri è un traditore?-
Sorride maliziosa tentandolo, non sa che cosa fare... e per un attimo esita.
-N-No... lo scopriremo da soli...-
-Lui è troppo in gamba per essere scoperto... non ci arriverete mai... per questo fa tesoro di quello che sto per dire: La spia traditrice è l'ultima persona che ti verrebbe in mente... è...!-
E prima di pronunciare il nome un proiettile le attraversa la testa, dritto e preciso come solo Edward sa fare, infatti quando il suo corpo cade sull'asfalto rivela quello del biondo... con la pistola ancora fumante tra le mani.
-Perchè hai esitato!? Stavi per fidarti di una sua menzogna?!-
Ma perchè si trova qui...? Insomma come lui vuole lavorare da solo senza intromissioni ai suoi casi, dovrebbe lasciare questa libertà anche ad altri invece di seguirli.
-N-No... io...-
-Sei davvero un'incapace! Stavi per lasciarla andare per una bugia!-
Ben presto a loro si aggiungono le volanti che portano via il corpo, e fanno il verbale di quello che è accaduto.
Alphonse però pensa davvero che suo fratello è troppo sconvolto... come se quella ragazza stesse per dire qualcosa di terribile... che lo riguarda.
Altrimenti perchè quella reazione?
-Ma Nii-san ti prego lasciami spiegare...-
-No-
Si volta senza lasciarlo avvicinare, entrando in macchina per poi partire velocemente per tornarsene a casa.

Alphonse per tutta la notte è stato tormentato da pensieri praticamente impossibili... insomma sono cose assurde che però legate assieme potrebbe avere un senso ed essere addirittura collegate con suo fratello.
-Pensandoci bene... a Envy non è stata concessa la possibilità di giustificarsi... e quando stava per dire qualcosa Edward lo ha ucciso, stessa cosa ieri, con quella spacciatrice... Edward uccide persone, che hanno qualcosa di importante da dire... ma perchè?-
Ragiona rigirandosi tra le coperte.
-Quando sono uscito dalla stanza delle intercettazzioni... era così sorpreso, e gli ha dato molto fastidio che io lavorassi sul suo caso... come se solo lui potesse farlo, per paura che qualcuno scopra qualcosa in più... forse qualcosa di troppo-
E in un attimo gli tornano in mente le carte sulla sua scrivania: I luoghi, le combinazioni, le cassaforti, i sistemi di allarme, il bottino... lui non stava soltanto lavorando al caso.

-Edward!-
Chiama entrando nell'appartamento del fratello, deve essere sicuramente qui visto che non lo ha trovato da nessun'altra parte e ha bisogno di parlargli.
-Oh eccoti-
E' seduto sul divano mentre legge altri rapporti sul suo caso, studiandoli con estrema attenzione.
-Dobbiamo parlare di qualcosa... di molto importante-
Il biondo alza gli occhi dai fogli mettendoli per un attimo da parte, sempre con quello sguardo sospettoso.
-Edward... non sono solo coincidenze vero?-
Rimane in piedi pronto a schivare un eventuale attacco visto che quello che sta per dire... potrebbe risultare: incriminante.
-Di che cosa stai parlando?-
Ma lo sa benissimo, solo che non vuole ancora scoprire tutte le carte, non prima di essere certo che le informazioni che possiede Alphonse siano importanti.
-Tutte quelle vittime... all'inizio non avevano nulla in comune, ma poi hai ucciso Envy-
-E allora? Cosa c'entra adesso? Era un traditore, dovevo farlo-
-Non era solo questo... prima di morire stava per dire qualcosa di molto importante, qualcosa che nessuno sapeva... oltre te, visto che lo hai eliminato senza esitazione prima che si capisse qualcosa-
A questo punto il biondo sorride, consapevole di essere stato scoperto anche se la cosa che lo... infastidisce, è il fatto di essere stato scoperto proprio da lui, un'insulsa matricola.
-Continua...-
-Hai detto che aveva dei complici... e avevi ragione, uno di loro era la spacciatrice che tu hai ucciso, sempre quando stava per rivelare qualcosa di importante, entrambi prima di morire volevano confessare evidentemente ma tu lo hai impedito-
Perchè? Se lo è chiesto molte volte, perchè Edward ha impedito loro di confessare?
E tutte quelle volte conosceva la risposta... ma semplicemente non voleva accettarla e trovarne una diversa magari.
-E perchè l'ho impedito... dillo-
E' stranamente calmo, anche troppo, forse perchè è sicuro di essere superiore e che comunque vadano le cose riuscirà a scappare.
-P-Perchè... perchè... tutti questi crimini, l'occultamento delle prove... l'omicidio dei testimoni... e persino degli alleati criminali... è opera tua, e nessuno lo avrebbe mai capito, perchè è tutto troppo perfetto...-
Quasi si mette a piangere, non vuole credere che il amato fratello ritrovato da così poco... sia il colpevole...
-Tradito dalla mia perfezione... hai qualche domanda?-
Sorride divertito anche se l'altro ha le lacrime agli occhi.
-Si... tralasciando con chi sei in combutta... e dove si trovino i diamanti... perchè lo hai fatto? Tu ami tanto essere la spia perfetta...-
-Tsk, sono cresciuto in questo stupido mondo... forse dopo anni di prigionia ho sentito il bisogno di cambiare, di non eseguire gli ordini e pensare solo a me-
Si alza ma non abbandona il suo sorriso.
-Devi aver sofferto molto... senza una famiglia... senza amici... in un certo senso posso capire-
Il biondo però a queste parole si mette a ridere tirando fuori la pistola, caricandola e puntandogliela contro.
-Bene Mr. compassione... dopo questo non potrò lasciarti andare sai? Te lo avevo detto no...? Non giocare con il fuoco, stanne fuori... eppure tu non mi hai ascoltato, che bambino testardo-
Il minore rimane a dir poco perplesso: Edward sarebbe disposto davvero ad eliminarlo... persino lui, che è la sua unica famiglia... ma evidentemente questo per lui non vuol dire nulla.
-Io sono tuo fratello... non significa niente?-
-Non essere ridicolo... non ho mai voluto conoscerti, ma visto che sei entrato nell'agenzia sono stato costretto, non era meglio rimanere nel distretto?-
Queste parole... così crudeli, lo lasciano sconvolto e quasi disperato.
-Cos'è quella faccia? Ti sei finalmente svegliato dal tuo sogno ad occhi aperti? Sai ucciderti non è così interessante dopotutto... prova a prendermi-
Spara un colpo verso il contatore facendo scattare la corrente in tutto l'appartamento, danneggiando l'impianto poi scatta in tutto l'edificio lasciandogli via libera per scappare.
-Accidenti...-
Alphonse cerca il telefono e quando lo trova finalmente riesce a chiamare il capo.
-Signore ho una brutta notizia... non ci giro intorno: Il traditore è Edward... e sta scappando-
Dall'altra parte c'è soltanto silenzio... deve essere un brutto colpo perdere il suo miglior agente, il figlio che avrebbe sempre voluto avere.
-...D'accordo... ci pensiamo noi, inseguilo-
Ma è questo che deve fare, impedire al male di diffondersi e bloccarlo... anche se significa mettersi contro un caro amico.

[Angolino Autrice]
U.U... bene bene bene, la spia perfetta è anche un criminale perfetto che notizia xD
Anche se si capiva un po' ^^ no? Chi altri poteva essere per nascondersi così bene?
Ma ora passiamo alle buone notizie, nel prossimo capitolo c'è anche Roy ^O^ E vedremo che ruolo ha lui ù.u ehehehe...!

Ringrazio:

lightdragon91

Chiby Rie_chan

Per le recensioni allo scorso capitolo ^__^
Eccovi la risposta u-ù in questa mi diverto a fare Edduccio cattivo u.u insomma tocca sempre ad Al XD adesso è il suo turno! E' pure giusto xD
Bene ci sentiamo nel prossimo Baci!!!!!
  
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