Anime & Manga > Rossana/Kodocha
Segui la storia  |       
Autore: Sara_Skater89    10/11/2010    3 recensioni
Sono ormai maggiorenni..lei sempre un attirce famosa, lui sempre appassionato di Karate..sono sempre innamorati l'uno dell'altra...ma qualcosa di diverso c'è: le loro strade si sono divise diversi anni fa...Cosa succederà?si reincontreranno? e se si cosa accadrà alla loro relazione?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Ahio,ahioooo oohii, ke dolore….!!”


Sana si rialzò a fatica da terra. Si sentiva alquanto intontita.Il tempo intercorso tra il precipitare dall’albero e il cadere al suolo le era sembrato interminabile.Fu dopo una frazione di secondi che finalmente udì il tonfo secco del suo sedere che sbatteva sul terreno.


“ SanaChan stai bene? Ti prego non dirmi che ti sei fatta male..!!!!TI SCONGIURO , RISPONDIMI!!””

“Naozumi calma…va tutto bene..sono ancora viva e smettila  di urlarmi nelle orecchie come una ragazzina, mi dai sui nervi…Ma che diamine  è successo??”

“Ecco non ne sono sicuro, credo che l’albero non abbia retto il peso di entrambi!!Il ramo sotto ai miei piedi si è spezzato e così mi sono appeso alla tua gonna ..solo che anche tu sei scivolata!!"

“LA MIA…???"

 

Sana non terminò la frase e con orrore vide che la sua gonna era praticamente strappata , oltre al fatto che il suo corpo era pieno di graffi e di lividi..


“ NAOZUMI!!! IIO CREDO CHE TI AMMAZZO!! Sono praticamente in mutande?? Ma ti rendi contoooooo!! ma non potevi appenderti da qualche altra parte!!!””Cominciò a colpire il suo amico a martellate.

“ Ok mi devo calmare..l’importante è che non ci abbiano scoperto..ecco amico mio credo che sia ora di darcela a gambe levate….!!Ma guarda qui..come faccio..sono piena di graffi! iO sono un attrice.."

“ Sana…”

“ Sei una femminuccia..19 anni ma non sei cambiato affatto..non ho mai visto uno  più imbranato di te…e se ci avessero scoperto eh?? Che cosa ci inventavamo??”

“Sana……”

“ E se escono fuori e ci vedono..o peggio mi vedono mezza nuda..fortuna che la gonna mi si  è rotta solo di lato..ma che figuraa!! Ma perché dovevi seguirmi??ci sono!!!ora chiamo Rei..lui sicuramente mi verrà a prendere.

“ Sana!!!”

“ Che c’è?”

Di un tratto Sana si zittì. Era ancora seduta sul cortile con le spalle rivolte verso la porta di ingresso di casa Hayama. Aveva un brutto presentimento. Un orrendo presentimento .E  I suoi timore trovarono conferma guardando il volto preoccupato e gli occhi sgranati e imbarazzati di Naozumi che fissava un punto imprecisato dietro le sue spalle.Sana si sentiva stranamente osservata. Non osava voltarsi.Forse aveva cantato fin troppo presto vittoria. Il suo corpo cominciò a tremare, forse un po’ per il freddo , un po’ per l’agitazione. Lentamente Sana si voltò verso la casa di Akito e fu allora che tutti suoi presentimenti presero forma:dietro di lei 5 volti la stavano fissando stupefatti.

 

Tsuyoshi, Aya, Fuka, Natsumi e il signor Hamaya:la guardavano tutti incuriositi e soprattutto con i volti che esprimevano una quantità di domande. Ovvio, pensò Sana, avrebbe dovuto spiegare perché si trovava in mezzo al cortile della casa di Akito con la gonna stracciata e le gambe piene di lividi…e per di più con Noazumi. Non aveva alcuna scusa palusibile se non quella di passare per una spiona o per un imbranata. Si sentiva come paralizzata. Possibile che finiva sempre per fare la figura dell’impiastro? Magari avevano sentito tutta la sua strana conversazione con Naozumi..o  peggio ancora Akito l’aveva vista in quello stato pietoso. AKITO..al solo pensiero Sana avvampò . Non c’era più tempo per pensare. Doveva agire in fretta;Era giunta l’ora di mettere alla prova le sue armi segrete da attrice.


“MA quella è Sanachan?!!-Esclamò Tsuyoshi-Sana Chan …ma che ci fai qui??e perché..sei….sei in quello stato?”

“Oh salve ragazzi come vi va? Ahahah, scusatemi sono sempre la solita distratta. Io e Naozumi stavamo passando per di qua e avevamo pensato di venire a salutare Natsumi e il signor  Hamaya ..ahah volevo fare un' entrata teatrale..vi avevo anche preparato un balletto…solo che mentre facevamo le ultime prove io e Naozumi siamo caduti…vero Nao?”  E dicendo queste parole sottolineò il fatto che non avesse chiamato il ragazzo con alcun appellativo né per cognome.

  "sisi confermo! Sana Chan è un imbranata!!!"

“Ma chi ti a detto di dire che sono imbranata..sei tu che sei sciolavato non io”

“ ahah bhe mi fa piacere vederti Sana!ma perché non entrate tu e Naozumi in casa? Il tuo ingresso è stato molto teatrale- disse il signor Hamaya tutto contentò di vedere di nuovo la sua piccola Sana.

“ Bhe..ecco….………”

“TTSk……CHE BUFFONA!!”

Una voce…una sola voce profonda che proveniva dall’angolo destro del cortile. Sana la riconobbe subito. Ebbe un sussultò al cuore. Era la voce di Akito. Fino a quel momento , ora che ci pensava , aveva visto tutti nel cortile eccetto lui. Nel momento stesso in cui sentì quel commento sprezzante Sana provò un senso di rabbia, un fastidio terribile. Era la stessa sensazione che aveva provato tanto tempo prima quando Hayama era  un ragazzo ribelle e poco gentile. Forse il suo timore che Akito fosse tornato ad essere un ragazzaccio poi non era così infondato dopotutto.

“HAI QUALCHE PROBLEMA?? VIENI FUORi!” La rabbia provata verso quel commento tanto banale e acido fatto da Akito, la fece talmente infervorare che le parole le uscirono di bocca ancora prima che poTesse rendersene conto. Quella era stata decisamente una pessima idea .E fu allora , finalmente che lo vide.


Era poggiato  ad un angolo del muro della sua abitazione, lontano da tutti, avvolto nella penombra. La gamba destra piegata e  ferma sul muro,l’altra ben salda sul terreno; le mani in tasca. Anche nella penombra Sana avrebbe riconosciuto il ciuffo ribelle del ragazzo e il suo profilo a cui era tanto affezzionata. In quel momento avrebbe voluto prenderlo a calci se ne avesse avuto la possibilità.Eppure la rabbia che provava si acquietò quando Akito uscì dalla penombra e cominciò ad avanzare verso di lei con andatura lenta ma regale. Un passo. Due passi. Tum tum. Il suo cuore cominciò a fare degli strani rumori, o almeno a lei parvero strani. Tre passi. Quattro passi. La furia omicidia di poco prima cominciò a sparire fino a che non lasciò spazio ad una moltitudine di altre sensazioni: nervosismo, eccitazione, stupore e forse anche incanto. Si, Sana si sentiva soprautto incantata dall’immagine di Akito. Bellissimo era forse l’unica parola con cui avrebbe potuto descriverlo. Era vestito con un semplice jeans  e una maglietta aderente che lasciava intravedere i muscoli del torace. I capelli svolazzavano come sempre creando sulla fronte di lui dei ciuffi scomposti. Era come se lo ricordava..anzi forse er anche meglio.  5 passi. Sei passi. Akito si fermò a pochi centimentri da lei e ignaro della domanda che  lei gli  aveva posto poco prima , le porse la sua mano. Sana aveva la mente offuscata. La MANO DI AKITO….voleva prenderla, stringerla forte. Stava quasi per  toccarla, finalmente.


“Hayama non ti proeccupare..ci penso io a lei. Non c’è bisogno che ti dai tanta pena..”

“ Come vuoi Kamura..””


Proprio mentre la mano di Sana stava per sfiorare quella di Akito , Naozumi era intervenuto.Sana lo guardò con aria riconoscente…accettare aiuto da Akito sarebbe stata una pessima idea ...Eppure era così  dannatamente bravo a mandarla in tilt!!Mentre Sana si rialzava aiutata da Kamura, vide Akito allontanarsi con non curanza e ritornare nelle ombre della casa. Una cosa Sana non aveva potuto fare a meno di notare: per tutto il tempo che erano stati vicini Akito non aveva mai alzato il proprio sguardo da terra per guardarla.

 

"Allora Sana raccontaci un pò, come va la vita??Sai che perfino in America si sentiva parlare di te?”Disse Natsumi

“ Davvero ?? non lo sapevo…effettivamente ultimamente ho avuto molti lavor..i”

“Beh noi ti seguivamo anche in America…ogni volta papà diceva" ooh ma quella è Sana noi la conosciamo".".è  nostra amica!ahah. Solo Akito faceva finta di niente!

“ Ma davvero?è sempre il solito…!!"

“perché dovevo mettermi a guardare per tv questa stupida buffona…non fa altro che fare guaiiii…!!”

“COME HAI DETTO SCUSA? Ripeti se hai il coraggio RAZZA DI IDIOTA!!..vedo che L’america ti ha fatto male…sei più acido di prima!!

“ Acida ci sarai te…sei solo una zitella acida!!”

“CHE COSA HAI DETTO????Non ci vediamo da una vita e così mi tratti??!”
Tsuyoshi:“Forza ragazzi ma perchè state litigando…..-??!!! vedo che on cambiate mai”

“ Forse lei nn cambia mai..e più piatta di un muro….”

“perchè mi insulti senza guardami in facciaa??? Hai paura..vieni qui  e ti faccio nero con il martello rotante!!!!””””

“RACCHIAAAA!I Adesso c’è anche il martello rotante. Mi mancava proprio questo alla lista delle tue stranezze..Bhe ma non ho tempo ora..devo andare in bagno.””


“Zitella acida? Buffona?? Racchia?” Ma che diavolo gli era saltato in testa?!! Seduto sulla vasca da bagno Akito era piuttosto affranto e stupito. Stupito da se stesso. Non vedeva Sana da 6 anni  e l’unica cosa che gli era venuta in mente di fare era stata quella di insultarla senza tregua e senza motivo. Per tutta la sera Akito non aveva fatto altro che chiedersi se lei sarebbe venuta. Ci sperava .Lo desiderava. Desiderava vederla . Ma sopratutto desiderava che lei non lo odiasse per davvero. Preso da questi pensieri aveva perfino visto qualcosa di assurdo fuori la sua finestra: una chioma rossa che si appendeva ad un albero di ciliegio in stile gorilla. Gli era parso anche di sentire giungere in lontananza parole come “ passeggiata…curiosità..mutande….” Mutande?Che cominciasse ad aver anche lui problemi mentali? Akito era quasi certo di aver avuto solo allucinazioni, ma poi tutto era cambiato.Il tonfo in giardino, una voce familiare che gridava. SI era precipitato anche lui fuori dalla porta come tutti gli altri e quello che aveva visto subito dopo lo aveva lasciato impietrito. LA chioma rossiccia di Sana faceva capolino da dietro l’albero di ciliegio accompagnata da quella di Naozumi Kamura . Il cortile era un disastro: c’erano rami spezzati ovunque e si sentiva solo la voce di lei. Nel momento stesso in cui Akito l'aveva vide,il suo corpo aveva perso tutta la forza. Di istinto si era andato a nascondere nella penombra, lontano da tutti gli altri, lì dove nessuno avrebbe potuto vederlo. Lì ,dove nessuno avrebbe potuto vedere le espressioni del suo viso e il corpo paralizzato per l’emozione.Non c’era stato neppure bisogno di vedere Sana in volto.Lui l’avrebbe riconosciuta tra miliardi di persone. Del resto la sua sbataggine era unica. Così, lì nascosto dietro un angolo remoto della casa, aveva ascoltato in silenzio la voce allegra della ragazza. Quanto gli era mancato quel suono! Dio se solo lei avesse potuto sentire quello che stava provando in quel momento. Ma d’improvviso quel sentimento era mutato. Nel momento in cui Sana si era riferita a Naozumi con tanta confidenza, Akito aveva provato una strana emozione. DI nuovo quel sentimento di rabbia  dell’infanzia  e quella voglia di farsi detestare aveva cominciato a crescere dentro di lui. Motivo? Lui proprio non lo sapeva. Sapeva solo che, d’improvviso, nel silenzio più totale, se ne era uscito con quel commento bizzarro” Che buffona”, seguito poi da tutti gli altri. Si era sentito come diviso a metà: il piccolo diavoletto che era nascosto in lui gli suggeriva di non smettere, di fare qualche ragazzata, di farsi detestare a modo suo. MA l’altra metà, quella buona e razionale, lo aveva spinto  a muoversi verso Sana per aiutarla a rialzare. Forse il contatto con la mano della ragazza lo avrebbe salvato. Ma non lo aveva potuto scoprire. Kamura, quel damerino, era intervenuto nel momento meno opportuno.Akito sapeva solo una cosa:da quando aveva visto Sana nel cortile ancora non era riuscita a guardala negli occhi.


“ Uffà ma perché mi tratta così male! Lo odio..pensavo in un accoglienza migliore . Spero che la sua ragazza la tratti meglio!!”

Natsumi:“ SanaChan quanto sei sciocca. Pensi davvero che Akito abbia una ragazza??! Non ne ha avuto una dai tempi dell’età della pietra!! È troppo antipatico per averne una!!

“ C..Cosa? Davvero? Bhe resta il fatto che è un antipatico troglodita.!

“ Sana Chan guarda!! Ma quelli siete tu e Kamura..ma è il vostro ultimo film?!!”


“Yumiko io ti amo tantissimo..ti prego amiamoci questa notte…prima che il tempo rovini tutto e questo momento finisca. Amami!”Naozumi le si avvicinò. Nell’ oscurità della  stanza i suoi occhi sembravano brillare  ancora di più. Le gambe di Sana cominciarono a tremare. Aveva Paura. Nei suoi 18 anni di vita aveva baciato soltanto un ragazzo, Akito., ma con lui era stato tutto più semplice. I baci che lui le aveva dato ,lei li aveva sempre desiderati in cuor suo…ma Kamura..proprio non ce la faceva a baciarlo con passione. Il giovane si fece più vicino. Le cinse la vita con le mani. Un brivido percorse tutta la schiena di Sana. I loro volti erano vicinissimi a pochi centrimentri l’uno dall’altro. Sempre fissandola intensamente, Naozumi cominciò a sbottonarle i bottoni della camicettàa Uno a uno.Il tempo sembrava non passare mai.  Non voleva baciarlo . Non ci riusciva. L’unico che avrebbe voluto baciare era Akito. Stava per urlare, voleva fermare tutto.Ma  le voce di Kamura quasi in un sussuro dolce le arrivò alle orecchie e in qualche modo lei si calmò: “Fai finta che io Sia Akito, SanacCan.” Una fras ecosì semplice ma che era bastata. Sana si rilassò. Il voltò di Nao si avvicinò al suo. Lei chiuse li occhi . Non era più Naozumi ma Akito. Lui Era il solo  ragazzo che avrebbe voluto baciare in quel momento. 


Sana non poteva rivelare l’amara verità ai suoi amici. Non poteva dir  loro che in realtà baciare Naozumi in quella scena , a torso scoperto tranne che per il reggiseno , non era stata un esperienza poi così piacevole. Soprattutto non poteva rivelare che aveva baciato il ragazzo solo perché aveva immaginato che fosse Akito a stringerla tra le sue braccia. Oh no!!.proprio quella scena non doveva passare per televisione in quel momento. Si sarebbero fatti tutti un idea sbagliata. Lei non aveva baciato più nessuno dopo Akito se non nella finzione..L’unica cosa di cui era contenta era che almeno il ragazzo in quel momento fosse in bagno quindi per fortuna non aveva visto la scena. Chissà come l’avrebbe presa. Chissà cosa avrebbe detto Akito se solo avesse saputo che lei si era immaginata di baciare lui e nessun altro. Probabilmente le avrebbe detto che era un idiota. Si era un idiota senza dubbio. Ad Akito non importava più niente di lei.


 Fuka:“Mamma mia che scena Sana chan!! Molto …ahah come direbbero gli spagnoli…Caliente??Ma ditemi era solo nel film o c’è altro tra voi?”

Aya:“ si dai Sana chan dicci qualcosa..ultimamente nn ci hai più raccontato niente della tua vita sentimentale!!”

“ Ma nn c’è prorpio niente da dire….veramente ahaha “

Nao:“ si io e Sana siamo solo ottimi amici…però  quella scena devo dire che ha aperto in me delle strane sensazione…….”

“MA NAOZUMI CHE DIAMINE DICI??!!”

“Sana lo sai che anche io sono un uomo vero??e tu sei una ragazza…..e sei sempre  così spendida…….anche io ho i miei stimoli…”

Tsyoshi:“AH spero per voi che Akito non vi abbia sentito dire queste cose se no..nn so come la prenderebbe”””

Sana:“ E perché dovrebbe scusa?"

“ ehm ehm in verità ho visto e sentito tutto, ma non vedo perché dovrei ammazzare qualcuno!”


Si  schiarì la voCe. Voleva far capire a tutti loro che era sempre stato lì presente. Che idioti! Era andato in bagno ma di certo non vi era morto dentro. Dopo 5 minuti ne era uscito e si era seduto  in un angolo, lontano da tutti, ascoltando i discorsi dei suoi amici.  Aveva visto anche lui quella scena. Quello che non sapevano gli altri era che non era la prima volta che la vedeva. La televisione brulicava di quelle immagini da giorni. Per la prima volta Sana Kurata  era apparsa seminuda sullo schermo cinemtografico e per giunta tra le braccia dell’attore più ambito e amato del momento. Cosa si poteva chiedere di più? Di certo A Sana il bacio con Naosumi doveva essere piaicuto  molto. E poi quel damerino…la stringeva così forte…le mani di lui sul corpo di lei..quel corpo che avrebbe voluto che fosse stato sfiorato solo da lui.  Quella serata stava andando decisamente male….aveva visto troppe cose che non gli piacevano. Troppe emozioni. Troppa rabbia. Quando tutti si accorsero della sua presenza  si zittirono. Akito si sentiì compiaciuto da ciò. Fissò le spalle di Sana con uno sguardo gelido e guardò con ira Naozumi che abbassò lo sguardò . Chissà perchè in quel momento tutti in quella stanza si sentirono intimoriti dal suo sguardo.


“ Akito tu eri qui?"

Tsuyoshi  gli si era avvicnato mentre tutti gli altri continuavano a parlare.

“ Si e allora ? Qualche problema?"

“No è che….non so…a me non sembra che tu poi ti sia dimenticato  di Sana …Mi sembri alquanto scosso e quella scena..”

“Ah non dire sciocchezza. ..sto bene e poi a me non me ne frega niente di quella lì..può baciarsi tutti gli uomini che vuole..tra di noi è finita tanto temp fa….”

“ok…se lo dici tu….ehy vuoi che ti verso unpò di limonata?”

“ mm si grazie.”

Limonata, Sana Bacio. Limonata Sana Bacio. Akito continuava a ripetersi queste parole nella sua testa senza saper nemmeno  il perché. Quando si parlava di limonata , la triade che si formava nella sua testa era alquanta buffa. Il loro primo bacio aveva avuto il gusto del limone. Chissà come sarebbe stato baciarla di nuovo dopo tanti anni. Akito continuava ad andare avanti e indietro per la stanza.  Senza accorgersene si era ritrovato a camminare in cucina. Era confuso.Voleva farsi perdonare da Sana,perdonare per quel suo atteggiamento scorbutico.E d’un tratto ebbe l’idea. Guardò la limonata che aveva in mano . Anni prima Sana gliela aveva offerta in segno di amicizia per fargli passare le vertigini. Capì cosa doveva fare. Offrire un bicchiere della limonata in memoria dei vecchi tempi forse era la cosa migliore . Akito si avvicinò alla ragazza che stava in cucina a prendersi da bere, lontana da tutti. Erano soli. Ma accadde l’invitabile. Quello che Akito non si sarebbe mai aspettato che succedesse. Improvvisamente si sentiì vacillare .Ebbe solo il tempo di capire cosa stesse succedendo: qualcuno aveva fatto cadere per terra qualche bibita e lui ci stava sciovolando sopra in direzione di Sana.


“Opsssssssssss……..”

“ HAYAMA MA CHE CAVOLO FAI!!? MI HAI BAGNATA TUTTA!!

“Scusami Kurata non l’h ofatto apposta..te la volevo offrire…."

“SI si come no..me la volevi offrire…..volevi semmai vendicarti!! Razza di stupido!!!”

“ Ma kurata veramente nOn avevo intenzionE di far niente di male…volevo farmi perdonare…Aspetta prendo un straccio  per asciugarti la testa. Scusa sono mortificato..pensavo che queste cose potessero succedere solo a te. "

“ Farò finta di nn aver sentito quello che hai appena detto! Oggi mi dai proprio sui nervi.! Bell’accoglienza!!!”
 

Oltre la gonna strappata ora era bagnata fradicia di limonata. La serata peggio di così non poteva andare. Si era allontanata da tutti, stanca dei loro commenti e se ne era andata in cucina con la scusa di prendersi qualcosa da bere. Akito l’aveva guardata male tutta la sera e per giunta sebmrava che avesse visto la scena d’amore sul set tra lei e Naozumi.  Era triste e confusa. Anni prima non si sarebbe mai aspettata che le cose con il ragazzo sarebbero andate in quel modo. Poi improvvisamente lo aveva visto. Akito le si stava avvicinando con in mano un bicchiere . Aveva fatto appena in tempo a voltarsi. Subito dopo il caos. La limonata le era finita addosso e sul viso. Sicuramente lo aveva fatto apposta.!Quella sera Akito sembrava essersi messo di impegno nel torturarla. Mentre aspettava seduta sulla sedia, arrabbiata e frustrata della situazione, gli occhi le presero a bruciare. Akito tornò poco dopo . Anche con gli occhi semi chiusi Sana riuscì a percepire l’imbarazzo del ragazzo.

“Tieni…aspetta ke ti asciugo gli occhi…accidenti …
Akito le si avvicinò. Sentì la mano di lui passarle tra i capelli assieme alla fragranza del suo corpo che tanto le era mancata. Per un motivo oscuro il cuore di Sana prese a battere di nuovo forte.Sentiva che stava per accadere qualcosa. Lo percepiva dall’atmosfera nella stanza. Erano soli. Akito si mise in ginocchio dinnanzi a lei.  Per un istante tutto si fermò.Il  mondo che li circondava si fece silenzioso.Non esisteva nessun altro. Solo loro due e la'odore di limone. Sana riuscì finalmente ad aprire gli occhi . Akito  era a pochi centimentri dal suo viso e la guardava.  Finalmente si guardarono negli occhi. Il suo sguardo era magnetico come se lo ricordava.Eppure  il ragazzo sembrò ammorbidirsi mentre la guardava negli occhi…ma solo per un istante…poi riprese il suo atteggiamento scorbutico . Non riusciva a muoversi. Akito si avvicinò ancora di più.La mano destra di lui cominciò ad accarezzarle il volto. Poi si fermò.  Lei istintivamente chiuse gli occhi. Poco dopo sentì le labbra morbide di lui poggiarsi  sulle sue. Un solo tocco. Un tocco lieve e delicato ma che sapeva di tanti ricordi. E di nuovo fu il bacio al sapor di limone anche se questa volta era lei a sapere di quella fragranza.


“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!”

Sana prese ad urlare con tutte le forze che aveva in corpo.Tutti accorsero nella stanza.

“CHE STA SUCCEDENDO?SANACHAN STAI BENE??”

“TUUUUU!!! ANCORA UNA VOLTA!!! COSA TI è SALTATO IN TESTA??””

“UFF MA QUANTO SEI NOIOSA!!!!!!!ERA SOLO UN BACETTO INNOCENTE! E PER DI Più nn ti sei nemmeno spostata!”

“Bacetto?? Che bacio?”prese a chiedere Naozumi

“MA NON DIRE SCIOCCHEZZE..Mi bruciavano gli occhi..non vedevo niente come facevo  a capire che stavi per baciarmi??? Ti ricordo che mi hai buttato addosso la limonata!!”

Tsyoshi:EEEEH??? La Lim..limonata?Akito non dirmelo che lo hai fatto dinuovo “

“Sisi tu fai sempre la santarellina. Non sei proprio cambiata. Sei una bambina viziata. Fai sempre storie come se ti stessi stuprando…”

Naozumi:“HAYAMA IO TI AMMAZZO!!!”

 AYA:“No no calmo naozumi ti prego metti già quella tromba!!!”

Sana sentì la rabbia prendere il sopravvento.Ormai non aveva più senso tenersi tutto dentro

“ORA BASTA!! DIMMI PERCHé MI HAI BACIATA?? PER QUALE MOTIVO TI SEI PRESO QUESTA LIBERTà?? EH?? IO SONO STUFA DI TE ,HAYAMA! SONO STUFA  DELLE TUE SPIEGAZIONI DEL CAVOLO CHE MI DAI OGNI VOLTA. ERO VENUTA QUI PER SALUTARE LA TUA FAMIGLIA E SI ANCHE PER SALUTARE TE , NONOSTANTE IL MALE CHE MI HAI FATTO E TU INVECE TI SEI COMPORTATO MALISSIMO PER TUTTA LA SERA. E NON SOLO..MI HAI ANCHE DATO UN BACIO SOLO perché IN QUEL MOMENTO TI ANDAVA COSì. NON SONO LA TUA BAMBOLA USA E GETTA. IO TI DETESTO NON VOGLIO MAI Più VEDERTI. MAI Più!!”

“SANAcha dove stai andando??”

"KURATA ASPETTA!!"


Troppo tardi. Sana era già scappata via , lontano da casa sua. Akito la guardò allontanarsi mentre il suono della tromba di Naozumi faceva da sottofondo musicale a quel momento. Aveva Rovinato tutto .Semmai ci fossero state delle possibilità di un riappacificamento queste oramai erano svanite del tutto. Era stato uno sciocco. Limonta.Sana Bacio. Limonata Sana. IDIOTA!


 Spolier prox capitolo

"Scusa scusa mi dispiace ero un pò sovrappensiero...."

" non ti proeccupare....EH??

" EH?"

"OH NO TI PREGO NO !! ANCORA TU MA SEI UNA PERSECUZIONE!!"  Sana e akito erano di nuovo l'uno di fronte all'altro.

 

ANGOLO AUTRICE:

Salve a tutti! Eccomi tornata con un nuovo capitolo della mia storia. FInalmente è arrivato il momento cruciale dell'incontro tra Akito e Sana e bhe..ho voluto metterci un pizzico di acidità da parte di Hayama!!XD Spero che sia di vostro gradimento.:)

 

Scoutina: grazie mille per quello che hai detto...effetttivamente il mio intento era proprio quello di dare un immagine della fanfiction a partire dalle scene dell'anime:)

Bettinella: grazie per il tuo commento..è stato difficile immaginare i pensieri di akito..spero che comunque anche questo capitolo sia di tuo gradimento:) fammi sapere che ne pensi.


  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Rossana/Kodocha / Vai alla pagina dell'autore: Sara_Skater89