Storie originali > Comico
Ricorda la storia  |       
Autore: Beads and Flowers    11/11/2010    3 recensioni
Se volete deprimervi, se vi sentite sadici, se volete una storia con l' immancabile collegio e triangolo d' amore, se volete essere a conoscenza di alcuni segreti non svelati nella prima saga e avete quell’ irrefrenabile voglia di gelato al cianuro e stufato di postino, allora benvenuti nella seconda saga dei MEREH.
Genere: Comico, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Le Tate contro i MEREH'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Come promesso, eccovi la nuova saga. Non mancano, credo, ironia e battute cretine ed idiotiche. Gia’, soffro ancora di complessi d’ inferiorita’. Che volete farci, e’ la vita. Vi avverto in anticipo, sto usando un PC ancora piu’ scassato del precedente e la tastiera e’ praticamente andata. Scuasate piccoli errori e scorrettezze nelle lettere.
Comunque, se volete deprimervi, se vi sentite sadici, volete essere a conoscenza di alcuni segreti non svelati nella prima saga e avete quell’ irrefrenabile voglia di gelato al cianuro e stufato di postino, allora benvenuti nella seconda saga dei MEREH.
 
 
Se state leggendo questo racconto, allora sarete italiani, o almeno vivete in Italia, o almeno siete in vacanza in Italia, o almeno potete definirvi presenti nello stato italiano, o almeno non siete stati rapiti dagli alieni e siete coscienti della vostra presenza fisica o morale nella penisola italiana, confinante ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzea e l’ Austria, ad est con la Slovenia.
O almeno, parlerete l’ italiano, o come minimo sapete leggerlo, o magari siete proprio quegli alieni che oggi sono stati sfortunati e, non potendo rapire i coscienti della propria presenza fisica o morale nella penisola italiana, confinante ad ovest con la Francia, a nord con la Svizzea e l’ Austria, ad est con la Slovenia, dovete passare il tempo in qualche modo e avete pensato di leggere qualche storia su EFP. In questo caso, magari non avete presente le spiagge italiane.
Abbassiamo ancora di piu’ le pecentuali. Oggi parleremo delle spiagge toscane, o, per meglio dire, di un burrone su di una non citata spiaggia toscana.
Attenzione, per “burrone” non intendo un grosso burro.
Capitan Ovvio colpisce ancora!
Su questo preciso burrone, era eretta una casa. Quella costruzione, a dire il vero, non era una vera e propria casa, ma un manicomio. Il manicomio “Cigno i Carta”.
Il “manicomio” non e’ il luogo dove si tengono delle mani.
Capitan Ovvio colpise ancora!
Esso e’ un luogo dove i geni della societa’ vengono nascosti perche’ un qualsiasi Stato ha paura che uno di loro possa dire qualcosa di estremamente intelligente e charismatico contro di esso, come faceva il Dott. Dolittle.
Questo manicomio aveva la caratteristica di ospitare solo matti che avevano lavorato nel campo dell’ istruzione. Maestre con serie crisi di nervi, professori senza piu’ un futuro, porcellini d’ india a cui era stata rubata l’ infanzia e la coda (dopotutto, anche gli animali trovano lavoro nei laboratori di scienza, e spesso subiscono traumi peggiori degl’ insegnanti).
Ma tutti i dottori e le assistenti erano seriamente convinti che, per un motivo o per un altro, la paziente messa senz’ altro peggio era Camilla Rizzi, ex-conduttrice di un programma che quasi nessuno guardava, ex-maestra d’ asilo, ex-psicologa, ex-scrittrice e (anche se ben pochi ne erano a conoscenza) ex-salvatrice del Pianeta Terra.
Camilla Rizzi era a conoscenza di un segreto, un segreto che si era rivelato traumatizzante, ma cosi’ traumatizzante, che nemmeno una lunga vacanza a Pestum aveva fatto effetto sulla sua psiche.
Pestum non e’ una piscina piena di pesto.
Capitan Ovvio colpis...

A casa dell’ autrice.

Driiiiiiiiiin!
Driiiiiiiiiin!
“Pronto?”
“Pronto? Parlo forse con Klara VattelaPesca?”
“Si’! ”
“Signorina, sono della ‘Ridi per Ultimo’. Lei sa che fare battute su personagi famosi e’ severamente vietato?”
“Davvero, signore, non fa nulla. Io e Capitan Ovvio andavamo a lezioni di Dormita con gli Occhi Aperti insieme, a lui non dispiace.”
“Ah... quindi... lei lo... lo conosceva bene, e’ cosi’?”
“Si’, esatto. Chi non impara molto dall’ altro andando a lezione di Dormita con gli Occhi Aperti insieme? ”
“...”
“Quindi nessun problema, giusto?”
“Ve ne e’ un altro, a dire il vero.”
“Quale?”
“Non si possono... ecco, come dire... non si possono fare battute sui defunti. E’ una mancanza di rispetto.”
“Ma io non ho fatto nessuna battuta su nessun defunto. Tutto regolare, no?”
“... Signorina... mi duole informarla che... che...”
“...cosa?”
“...”
“AVANTI, PARLI! COS’ E’ SUCCESSO A CAPITAN OVVIO???”
“Lui... lui e’...”
“...lui e’...?”
“Lui e’ stato ucciso.”
“NO!”
“Dal suo eterno nemico...”
“NO! NO! NO!”
“..Capitan Grazie al Cavolo...”
“NOOOO! PERCHE’, CAPITAN OVVIO? PERCHEEEEEEEEE’!!!???”

 

 
La Tata Contro I MEREH 2. I MEREH Vanno a Scuola.

 

Cap. 1: Scelte di Vita.

 
Tornando in Toscana, e, di consequenza, a Tata Camilla, nel manicomio si stava svolendo l’ orario delle visite. Camilla Rizzi era spesso vittima di moltissime visite ossessive dei suoi precedenti alunni, della sua famiglia, dei suoi ex-colleghi e anche della sua cara nonnina (cosa incredibile, visto che la Tata e’ nata negli anni, attenzione, ’30 e nessuno ha mai capito come la sua cara e arzilla nonnina sia ancora in vita). Camilla, dopo una stranissima avventura con un’ ancora piu’ strana famigliola, era stata rinchiusa in quel manicomio (finanziato proprio dalla compagnia di uno specifico membro di questa famiglia) per ben due anni dal Presidente degli Stati Uniti d’ America. Era stata dichiarata non sana di mente dopo aver accusato la falsa provenienza aliena di alcuni fratellini dal cognome con un retrosuono quasi turco: i MEREH. Era stato fatto credere alle autorita’ che questi ragazzi erano in vacanza, ma in realta’ vivevano da soli, in un maniero al di sopra della comunita’ Amish di Castofiore, un paesino montano poco conosciuto e neanche segnato sulle carte.
Perche’ vivevano la’ da soli? Solo Camilla Rizzi lo sapeva.
Tutto era cominciato a luglio, nella sede della “Tata alla Riscossa”, un trio di psicologhe che istruivano i genitori nell’ educazione dei propri figli. Tata Camilla, Tata Franca e Tata Arianna si ritrovarono tra le mani quella strana lettera che invitava una di loro a pulire la casa e ad occuparsi del loro fratellino, mentre loro avrebbero organizzato la sua festa di compleanno.
Ricompensa? Nessuna di loro sarebbe morta.
Essendo Tata Franca troppo dura e gelida e Tata Franca troppo isterica e permissiva, votarono tutte per Camilla, dolce ma schietta (a dire il vero si autovoto’: Tata Franca aveva perso, per qualche ora, l’ uso della parola e Tata Arianna era svenuta dopo aver visto un filmato, un pezzo di dinamite e dei vermi strisciare tra pezzi di bambola mutilati dal corpo originale, il tutto allegato alla lettera).
Ma aveva rischiato la vita troppe volte e la sua razionalita’ era stata sostitita dalla voglia di sopravvivere.
Era arrivata a tutto. Dopo tre mesi con quei mostri aveva chiamato il Presidente degli Stati Uniti, e il resto lo sappiamo.
Era passato un anno, ma ancora tutto cio’ che poteva dire era:
“MEREH... Camper hippy... Postino... Pericolo... BUUUUM!”
Pochi sapevano che cercava di avvertirli tutti della fine del mondo da parte di quei mostri.
Pochi sapevano anche che quel giorno, al “Cigno di Carta”, non si sarebe fatta viva la nonnina di Camilla, bensi’ la sua ex-collega: Franca MarciaUrto.
Si sedette di fronte a Camilla, e tutti poterono vedere la differenza tra le due.
Camilla era bassa, larga e robusta, i capelli grigi e corti, aveva un’ espressione che diceva chiaramente: ‘Te ne vuoi andare, impiccione che non sei altro?’.  Gli occhi dietro alle lenti mandavano bagliori di rabbia.
Franca era di statura media, i capelli castani lunghi fino al seno, robusta e con un’ espressione che diceva chiaramente: ‘Non capirai mai cosa mi passa per la testa.’.  Naturalmente tutti capivano cosa le passava per la testa.
“Ciao, cara. Va tutto bene? Come sta tua nonna?”
“MEREH!!! Postino! Tutti in pericolo!”
“Si’, si’. Certo, certo. Volevo parlarti, cara.”
“CAMPER HIPPY!”
“No, tesoro, no. Gli hippy ora sono estinti. Sopravvivono solo recitando per le pubblicita’ di profumi e di shampoo per capelli... Ascoltami, cara, devo comunicarti che, purtroppo, abbiamo dovuto sciogliere il gruppo “Tate alla Riscossa”.
“Ezechiele.... Ezechiele PaneAzzimo...”
“Ehrm.... ceeeeerto, come nooooo.... Comunque, la nostra Arianna e’ rimasta troppo sconvolta da quel video, e tra un anno o due tornera’ dal suo viaggio intorno al mondo. Io, invece, ho cambiato mestiere. Ho ripreso ad insegnare, da un anno ormai, in un collegio che racchiude asilo, elementari, medie e liceo classico: ‘Tetra Pak’ ”
“Buuuuuuum! Sei in PERICOLOOOOO!!!”
“No, no cara. I... MEREH, mi pare che li chiami, non scenderanno dal Maniero. Abbiamo provato in tutti i modi ad incastrarli in tribunale, ma nulla. Ma stanno bene lassu’. Si sa, i ragazzi odiano la scuola, perche’ mai dovrebbero andare proprio alla mia?”

Tre ore dopo, nel Molise.

“Ragazzi, ascoltatemi!”
Erano seduti tutti tutti attorno alla tavola, imbandita con spezzatino di giardiniere, torta di cartilagine e un po’ di gelato al cianuro fatto in casa. Tutti guardavano sorpresi la ragazza che, con occhi di fuoco, li fissava e parlava severamente.
“Ho capito cosa non va nella nosta famiglia! Noi tutti, tranne me e Klara, siete degli cretini! Credo sia arrivato il momento di andare a scuola.”

Roberta MitraMente, la Metellara: 15 anni, atea, spietata cannibale. Ha ucciso i suoi genitori e, per la sua telecinesi, e’ stata rinchiusa in un laboratorio segreto nei castelli romani. A sette anni e’ evasa con Nik e Bum e, con l’ aiuto di Gabriele, si e’ recata nel Maniero di Klara, nel Molise. Ama la musica Metal, si diletta nel cantare growl e a cucire all’ uncinetto vestitini per la sua collezzione di armi. Libro peferito: ‘Cucina Cannibale degna d’ Annibale’. Canzone preferita: ‘Highway to Hell’.

“Roberta, a che serve preoccuparsi di una cosa cosi’ inutile come l’ educazione? Moriremo tutti, la vita fa schifo, e tu non hai il diritto di crearti false illusioni su di essa.”

Gabriele PescaNera, l’ Emo: 16 anni, protestante, e’ sempre depresso. Viene dal Veneto, i suoi genitori sono stati uccisi dal demone Gazza Ladra, che lo possiede. E’ costretto a sacrificare giornalmente topolini al demone, ed una volta al mese un essere umano (i Castofioresi sono le principali vittime). La sua pelle e’ indistruttibile e, anche se e’ un emo e il desiderio e’ costante, non puo’ tagliarsi. E’ anche il cugino (il che e’ una copertura, in realta’ e’ il suo pro pro pro pro pro pro pro nipote) di Klara. Ama discutere non-stop sulla morte, sui lati negativi della vita e il suo passatempo peferito e’ decapitare topi nella sua cameretta e strofinarsi il polso con un bicchiere di plastica. Libro preferito: ‘La Morte, Unico Orizzonte dell’ Uomo’. Canzone preferita: la musica e’ solo un’ invensione dell’ uomo, a che serve ascoltarla?

“ ’A Robe’. Nun solo nun ce sai niente de’ a musica, nun ce sai niente neppure su’ a vita! Io ho un grade business, e nn so’ mai ito a scora!”

Nik  VeccachetePisto, il Rapper: 15 anni, cattolico non-praticante, simpatico burino. Viene da Roma, era un compagno di ‘cella’ di Roberta. Aveva perso li’ i suoi genitori, infatti il padre aveva lo stesso potere di Bum, fratello di Nik, e la madre aveva lo stesso potere di Nik : riuscivano entrambi a controllare gli ultrasuoni, distruggendo cio’ che volevano con un battito delle ciglia. Manteneva la familia vendendo droga on-line. Odiava il suo lavoro perche’ portava morte e dolore ovunque i suoi rami toccassero. Non appena era diventato abbastanza ricco, aveva distrutto la sua societa’, aveva messo su alcuni negozi di musica in tutta Italia e aveva investito e donato fondi a molti gruppi di riabilitazione per ex-droga, ex-alcol ed ex-tossico dipendenti. Adora la musica rap, lucidare la sua camera placcata d’ oro e litigare con Roberta sulla musica. Libro preferito: ‘Chi dice che i Soldi non sono Tutto nella Vita?’. Canzone peferita: ‘Giallo Come l’Oro

“Roberta, io trovo che sei ingiusta nei miei confronti. Voglio dire, capisco Nik, ma io trovo che sono abbastanza ben istruito per la mia eta’.”

Bum-Bum VeccachetePisto, l’ Esplosivo: 5 anni, agnostico, demone dalle sembianze di angelo. Fratello di Nik, ha ereditato il suo potere (far esplodere le cose e se stesso, con la facolta’ di ricomporsi) dal padre. Non fatevi ingannare dalle sue lunghe frasi composte: deve il suo nome al fatto che fino ad un anno fa tutto cio’ che sapeva dire era ‘Bum’, ‘Bummino’ e ‘Bum-Bum’. Come vedete, grazie alle lezioni impostagli dalla sua fidanzata Amish, Linaria, ha fatto notevoli progressi. E’ appassionato di treni. Libro preferito: ‘Il Bel Camioncino Verde che ando’ al Parco ed Esplose, Uccidendo Tutti i Barboni’ (che e’ anche il seguito di: ‘Il Bel Trenino Rosso che ando’ al Mercato ed Esplose, Uccidendo Tutti i Bambini’) sempre di Felice MaStronzo. Canzone preferita: ‘Arriva la Bomba che Scoppia e Rimomba’.

Klara fini’ con calma il suo pasto, poi afferro’ il suo block-notes di carta azzurrina e scrisse elegantemente:

Io sarei curiosa di vedere come sono miglioate le scuole dopo il ’68. Ah, che bei tempi, peccato che gli amici di quel tempo ora non fanno altro che lavorare nelle pubblicita’ sui profumi e shampoo per capelli.’

Klara Castofiore, l’ Hippy: 14 anni (all’ apparenza, in realta’ ne ha 287), wikka e vodoo, anima di strega in corpo di bambola. Nel 1700, questa ragazza era nobile ed apparteneva alla famiglia dei Castofiore, ora cittadina Amish neanche segnata sulle carte. Suo marito e sua figlia morirono di peste, lei allora costrui’ un corpo di bambola per riportare, con la stregoneria, in vita sua figlia. Il giorno in cui doveva completare la bambola di legno aggiungendo le corde vocali, gli abitanti di Castofiore scoprirono la sua vera natura e la bruciarono come strega. Fece giusto in tempo a trasferire la sua anima nella bambola. Cieca, muta e privata del gusto del cibo, e’ riuscita a trovare abbastanza amore per la vita per diventare un’ hippy e per battersi per la natura. Ha una collezione di bambole, una in particolare che le serve come bambola vodoo. Libro preferito: ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’. Canzone preferita: ‘Hare Krishna’.

I MEREH.

“Roberta,veramente non capisco cosa intendi con ‘cretini’. E non arrivo assolutamente a capire come tu possa dire che sono ignorante! Linaria mi ha educato benissimissimo! Guarda un po’ come parlo ora, ti sembro un bambino di 5 anni?”
“Non e’ colpa mia se sei figlio di due terroristi alieni. Io non sarei cosi’ fiera dei tuoi strani poteri.”
“Ha parlato la mangia-uomini con la telecinesi!”
“ ... Come mi hai chiamato?”
“Mangia-uomini con la telecinesi.”
“...Sei proprio tutto tuo fratello. Ti preferivo quando riudcivi a dire solo ‘bum’, sai?”
Ehi!”
“Oh, scusa Linaria.”
“Devo ricordati che sono stata io a impartire a Bummino le lezioni sulla parola?”
“No, certo che no, Linaria. Infatti ti ho chiesto scu-“
“E devo ricordarti che sono stata io ad educarlo secondo le regole del galateo?”
“No, Linaria, non devi riordamelo, dato che il tuo fidanzatino mi ha rotto le palle per tre mesi con questa storia del ‘non mettere i gomiti sul tavolo, Roberta, e’ cattiva educazione’.”
“E devo ricordarti che sono stata i-”
“NO! ECHECAZZO LINARIA! NON MI DEVI PROPRIO RICORDARE NULLA SU QUANTO MI STAI SUL-“
Roberta! Hai i gomiti sul tavolo!”
“...Bum-bum...”
“Si’, Nik?”
“Statte un po’ zitto, vuoi? Me sta’ a’ veni’ n’ emicrania.”
“Scusami, Nik.”
“No, Bummino, le scuse devo farle io. Sono io l’ ospite in questa casa, e il galateo mi impone di...”

Linaria: 6 anni, amish, e’ la fidanzatina di Bum-bum. Si sono conosiuti l’ anno scorso, durante una prova imposta ai MEREH da Tata Camilla. Fu amore a prima vista.E’ riuscita a far diminuire un po’ le morti nel suo villaggio, grazie ad un discorsetto che fece alla Gazza Ladra, portando i sacrifici ad uno una volta ogni tre mesi. Un’ altra prova di come un angelo possa avere la meglio su di un demone. Riceve una educazione ferrea da Bertoldina CuordiLavana, la maestra di Castofiore, e da sua madre. Ha letteralmente sepolto Bum di lezioni sul linguaggio e sulla buona educazione, il che non sarebbe stato tanto male se non smentisse Roberta e Nik ogni cinque secondi sul loro modo d’ istruire Bum.  I teen-agers e la bambina sono in guerra tra di loro per guadagnarsi l’ affetto di Bum-bum e per impore il loro modo di fare su di lui. E’ appassionata di teologia e di fiori. Libro preferito: ‘Il Cuore Fedele di Millie’. Canzone preferita: ‘Come l’ Aurora Verrai’.

“Comunque, Linaria, a mio avviso sarebbe meglio stare un po’ a contatto con il mondo normale. Quale modo migliore per farlo se non andare in collegio, con molti ragazzi della nostra eta’?”
“Sembra divertente... verro’ con voi!”
“NO!”
“No?”
“Bhe... ecco, vedi... in questa scuola ci sono i...i... i televisori!”
“T-televisori?” balbetto’ Linaria, bianca come un cencio. Aveva sentito parlare di quelle macchine in cui gli umani erano condannati a vagare per luoghi ignoti e con la statura di un piccolo ramo di pungitopo.
“Siiiiiiiiiii! E... e gli Mp3!”
“MP3?????!!!!!” quelle piccole cose che venivano conficcati negli orecchi e ti rompevano i timpani.
“Gia’. E ci faranno studiare la scienza...”
“NO! NO! TUTTO TRANNE LA SCIENZAAA!”
“E invece si’, Linarietta bella. A’ gloriosissema scienza.”
La bambina li guardo’ tutti. Si fermo’ un po’ di piu’ sul viso di Bum-bum, e poi mormoro’: “Bhe... ripensandoci... forse sarebbe meglio che io rimanga qua. Qualcuno dovra’ pur tenere in ordine la vostra bellissima casetta!” affermo’ sorridendo ai mobili che, dopo un intero anno d’ assenza della Tata, erano nuovamente tarlati e ricoperti di uno spesso strato di polvere.
“Gia’, Linaria. Gia’.”
“A’ Robe’ nun avrai esagerato un pochettino?”
“...Dici?”
“...”
“...”
“...Nah, hai ragione tu. N’ altra settimana con Linaria e me sarei sparato, te dico solo chesto!”
Roberta e Nik lanciarono un’ occhiata a Klara e a Gabry.
Gabry ne lancio’ un’ altra come a dire: “Non mi rompete, sto’ mangiando.”
Klara ne lancio’ una un po’ piu’ lunga e diversa: “Secondo me avete esagerato. La poveretta e’ traumatizzata! Non ci si deve approfittare cosi’ di un’ altrui religione. Ma devo ammettere che sono sodisfatta: quella la’ e’ la discendente di coloro che mi hanno bruciata viva come strega. Non dico che non sia vero, ma non e’ stato esattamente piacevole, e ora sono abbastanza incazzata con loro, per cosi’ dire. Ma si’, dai. Fate un po’ come vi pare.”
Lascio a voi idealizzare come la nostra hippy abbia potuto dire tutto questo con una sola occhiata, o come gli altri l’ abbiano capito, fatto sta che Roberta annuncio’ a gran voce cinque secondi dopo:
“Benissimo! Quindi domani partiremo! Andremo a scuola!”
“In quale istito ci hai collocati?”
“Ma sai che incominci a parlare come quella tizia che e’ venuta qui l’ hanno scorso, Bummino?”
“Puoi rispondermi, per favore?”
“E va bene! Andremo nel collegio: ‘Tetra  Pack’, in Toscana.”
“Scusa, perche’ proprio la ‘Tetra Pak’?”
“Non lo so... avevo voglia di pesce...”
“Pesce?”
“Si’, pesce.”
“Scusa, ma che cavolo centra o’ pesce con a’ ‘Tetra Pak’?”
“Ma l’ ha consigliata Capitan Un Emerito Cazzo.”
“Nun me responde’ cosi, Robe’.”
“Che vuoi? Capitan Un Emerito Cazzo e’ il cugino di Capitan Grazie al Cavolo. Per festeggiare la sua vitoria s Capitan Ovvio si sono iscritti a scuola di Dormita con gli Occhi Aperti. E’ la’ che ci siamo conosciuti.”
“Aaaah! Allora si’.”

Si sa che andare a scuola di Dormita con gli Occhi Aperti crea sempre nuove amicizie.


“Gia’... Chi vuole un altro po’ di torta al cianuro?”
“Io!”
“Si’, perche’ no?”
“Da qua’ bella zi’! Che bello nun ave’ piu’ chella tizia che ce rompeva le scatole su come mangiare.”
“Come si chiamava?”
 

Camomilla Cizzi? 



“Una cosa cosi’.”
“Gia’... una vera rompipalle....”
“Meno mele che se n’ e’ ita dalle nostre vite.”
I MEREH ripresero a mordere con gusto la loro torta al cianuro.
 






Ehila’, ciao! Prima di tutto, scusate la schifezza, ma ci stavo mettendo troppo a scrivere e la scuola mi tiene molto occupata. Continuare questo capitolo mi avrebbe portato a meta’ dicembre, ve lo garantisco. Ma sto’ ritornando sui miei passi, tranquilli. I prossimi capitoli saranno senz’ altro migliori.
Ciao ciao,
                                        Beads and Flowers.
                      



   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Comico / Vai alla pagina dell'autore: Beads and Flowers