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Autore: whateverhappened    12/11/2010    8 recensioni
"Non sia mai che un baldo giovane si faccia difendere da una donzella senza ricambiare!"
"Così sembra che io sia la principessa in cima alla torre!" rispose Andromeda storcendo il naso, ma al contempo sorrideva apertamente.
"A Serpeverde non ci sono torri, però. Potresti essere la ragazza rapita dall'orco e nascosta in un sotterraneo lontana dalla luce."
"Perché un orco dovrebbe rapirmi?" lo guardò sinceramente dubbiosa, ma Tonks le fece cenno di lasciar perdere.
"Nulla, fiabe babbane. Accetti o no?"
"Dipende da come vorresti ricambiare." rispose Andromeda sicura. In un primo momento il ragazzo parve colpito dalle sue parole, ma un attimo dopo sulle sue labbra si fermò un ghigno che Andromeda mai avrebbe attribuito a un Tassorosso.
"Hai forse paura?" Tonks sostenne lo sguardo che lei gli lanciava, inquisitore e determinato.
"Io non ho paura, Tonks. Accetto qualsiasi cosa tu abbia in mente." allungò la mano come aveva fatto lui in precedenza. La loro stretta fu forte, energica, a suggellare un patto conosciuto solo da uno dei due.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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E vissero per sempre felici e contenti



Erano passati sei mesi dal pomeriggio che Andromeda aveva trascorso con Ted a Hogsmeade. Il tempo era volato molto più velocemente di quanto avesse mai immaginato, di quanto avesse mai voluto. La scuola era finita prima che potesse realmente accorgersene, era tempo di vacanze e di tornare a casa. Per lei, come per tutti gli studenti del settimo anno, era la fine di Hogwarts e della sicurezza portata da quelle mura, l'inizio di una nuova era. Avrebbero dovuto scegliere come far evolvere le loro vite e come porsi rispetto a molti problemi che fino a quel momento avevano potuto ignorare. Per Andromeda si prospettava una scelta ancora più difficile, una scelta che avrebbe potuto cambiare del tutto la sua vita. Sui due piatti della bilancia, infatti, vi erano la sua famiglia e il suo fidanzato. La ragione le diceva di non abbandonare la sua famiglia, se lo avesse fatto non avrebbe più rivisto nessuno di loro, eppure non poteva ignorare tutto quello che provava per Ted. Era stato il primo a farla sentire viva, leggera come non mai, a farla divertire in ogni istante.
Andromeda rimuginava sulle stesse argomentazioni da ormai più di un mese, cercava i pro e contro di tutto, con il risultato che a due giorni dalla partenza si ritrovava a essere ancora più confusa. Quel giorno si era imposta di scegliere, non poteva andare avanti a tergiversare. Se non per lei, almeno per Ted: sebbene il ragazzo non le facesse in alcun modo pesare la situazione, Andromeda sapeva che non stava vivendo bene il tutto. Sospirò forte, portando lo sguardo alla sua mano destra. Attorcigliata attorno alle dita vi era la catenina che era solita portare, appesi ad essa due ciondoli a rappresentare quella stessa decisione: il più grande rappresentava il simbolo dei Black, l'altro era un piccolo cuore d'argento regalatole da Ted per il loro primo mese. La ragazza scosse la testa, appoggiando la collana sul comodino accanto al letto. In fondo sapeva già che cosa avrebbe scelto, lo aveva sempre saputo, la difficoltà stava solo nell'accettare le sue conseguenze. Ma non poteva fare altrimenti, ne era certa.

«Narcissa!» la voce di Amity le arrivò ben chiara nonostante si trovasse nella Sala Comune. Sussultò, ringraziando mentalmente la sua migliore amica per averla avvisata in una maniera così semplice dell'arrivo della sorella.

«Ciao! Andromeda non c'è, credo sia andata al parco. Vieni, andiamo a cercarla.» disse ancora Amity. Sospirò profondamente, non poteva certo andare avanti così, era logorante per tutti. Si alzò di scatto dal letto e uscì rapidamente dalla sua stanza, quindi dalla Sala Comune. Camminava velocemente, quasi fosse inseguita da qualcuno, conoscendosi stava approfittando del momento di maggiore convinzione per compiere quel gesto tanto difficile. Scosse la testa divertita quando si ricordò che l'unica volta in cui si era aggirata così rapidamente per la scuola era stata quando stava andando ad incontrare Ted la prima volta, spinta dalle battute di Amity. Rise nell'accorgersi dell'ironia: il tutto era iniziato con una corsa e finiva con una corsa. Come aveva previsto arrivò davanti alla Sala Comune di Tassorosso in breve tempo, tuttavia non appena vide la natura morta che dava accesso al dormitorio si sentì quasi mancare. Era davvero pronta per quel passo?

«Ehi, Black!» sussultò nel sentirsi chiamare, tuttavia sorrise apertamente quando vide chi aveva parlato.
«Ewan.» salutò. Il migliore amico di Ted, che Amity chiamava scherzosamente la sua controparte, non aveva mai smesso di chiamarla con il cognome sostenendo che fosse notevolmente più rapido.
«Cerchi il tuo cavalier servente?» Andromeda sorrise, annuendo. Ewan detestava quel soprannome, diceva spesso che era troppo sdolcinato per poter essere tollerato da chiunque.
«Sai se è qui?»
«Te lo chiamo.» Andromeda scosse forte la testa quando vide Ewan sparire dietro il quadro, lo faceva sempre quando doveva ritrovare la concentrazione. Quando Ted uscì la trovò a fissare una particolare striatura sul pavimento di pietra, non poté fare a meno di sorridere.

«Buongiorno, principessa.» la salutò con un leggero bacio a fior di labbra, notando immediatamente che Andromeda non era dell'umore migliore. La guardò interrogativo finché lei non gli sorrise leggermente.
«Ti devo parlare.» lo prese per mano e lo condusse fino al corridoio dove si erano scontrati.

«Hai preso la tua decisione, non è vero?» le chiese quando si fermarono. La sua voce era calma, tuttavia Andromeda riuscì a percepirvi il timore e l'ansia che sapeva provare Ted. Non sopportava l'idea che anche lui stesse così male, la scelta era sua eppure le conseguenze cadevano su ben più di una persona. Annuì appena, notando un'ombra apparire nello sguardo nocciola del suo ragazzo.
«Ah. Sapevo che sarebbe giunto questo momento.» disse ancora Ted, a voce più bassa, triste. Andromeda gli strinse forte una mano.
«Prima di tutto voglio che tu sappia che il tempo che ho trascorso con te è stato il migliore di tutta la mia vita. Te lo giuro, Ted.»
«Ma? C'è sempre un “ma”.» la interruppe lui, un angolo della bocca sollevato ironicamente. Andromeda strinse maggiormente la mano, cercando di ignorare la sensazione che gli provocava la tristezza che vedeva negli occhi di Ted.
«Sai, non pensavo che avrei mai provato quello che ho provato con te. Ho aspettato così tanto che alla fine mi ero rassegnata a quanto era stato deciso per me, e poi sei comparso. Proprio come un principe azzurro sul cavallo bianco!» sorrise sincera, ma Ted abbassò lo sguardo.
«Andromeda...»
«No, fammi finire. Non ho mai sentito quello che sento per te e con te, quindi non posso essere così sicura, però... vedi, io penso che sia vero amore. Lo credo, tu sei l'unico di cui non ho mai abbastanza. Non potrei mai stare senza di te adesso che so cosa si prova. Ti devo tutta la felicità di questo periodo.» Ted alzò lo sguardo di scatto, radioso. Andromeda gli sorrise apertamente, stringendo ancora più forte la sua mano.
«Principessa... Per me è così dal momento in cui abbiamo visto quella scritta sul muro. Ti ricordi?»
«Non potrei mai dimenticarlo.» si guardarono negli occhi con un'intensità tale da rivelare a chiunque fosse passato per quel corridoio che il loro rapporto era fortissimo. Non potevano, né volevano, mascherare ancora quella passione che li aveva travolti all'improvviso. Si tenevano per mano, stretti l'uno all'altra, dimenticando quella segretezza tenuta per mesi in favore di una felicità che avrebbe di certo caratterizzato la loro vita. Non volevano aspettare un giorno di più per gridare al mondo intero che avevano scelto con la loro testa, noncuranti di tutto, e che dovevano l'uno all'altra gli attimi più belli delle loro vite. Nello sguardo che condividevano vi era tutto l'amore che provavano, tutta la determinazione con cui lo avrebbero portato avanti, tutto quello che non avevano potuto mostrare a tutti fino a quel momento.

«Sono contento che tu abbia deciso di lasciarti andare – sussurrò Ted dopo diversi minuti – Non avere paura di perdere il controllo di tutta la tua vita.»
«Ma...» cercò di interromperlo Andromeda, ma lui la zittì posandole un dito sulla bocca.
«So che è così, ti conosco. Ma non devi, io ci sarò sempre, un principe non abbandona mai la sua principessa.»

Quando Andromeda appoggiò il viso sul petto del suo ragazzo non poté fare a meno di pensare a quanto quella scelta l'avrebbe resa felice. Non sarebbe stato affatto facile, avrebbero dovuto lottare contro tutto e tutti, ma lei sapeva che ne sarebbero sempre usciti vittoriosi. Riusciva appena ad immaginarsi gli ostacoli che la sua famiglia avrebbe posto sulla loro via, ma li avrebbero superati insieme.

Andromeda lo sapeva, sarebbero vissuti per sempre felici e contenti.


























Ultimo capitolo. Scusate il ritardo nella pubblicazione, ma questa settimana sono stata assorbita da quella strega cattiva dell'università. Il capitolo è quello che mi convince di meno di tutta la storia, ma è sicuramente quello che si collega meglio alla canzone che avevo scelto.

Ringrazio di cuore chi ha letto questa storia e, in particolare, chi l'ha recensita. Grazie di cuore <3

Emily: ciao, solo Emily! Ho inserito quei ragionamenti - qui presenti un po' di più - perché penso che vadano fatti notare in una Ted/Andromeda, anche se tutte le volte mi piange un po' il cuore. Cerco di dar sempre la precedenza alla storia d'amore! Sono felice che ti sia piaciuta la frase conclusiva, ammetto che è una di quelle che mi piace di più. Il bello è che per loro sarà davvero così, riusciranno sul serio a dimenticare i cognomi *-* Che belli che sono! Sono davvero contenta che la storia ti sia piaciuta, spero di ritrovarti nelle mie prossime storie <3 A proposito, quando riesco leggo la seconda Teddy/Victoire *-* Grazie di nuovo!!
vogue: Moony! Se mi lasci recensioni così potrei innamorarmi di te, sai? O eleggerti mia dea personale, a tua scelta. Paradisiaco *-* Io ho finito le parole per ringraziarti, per cui accontentati di uno stritolamento tra colleghe XD Baci baci, Frank :D
fri rapace: questo capitolo recupera in smancerie quello che non c'era negli altri ^^" Non mi piace per niente, ma dovevo collegarmi alla canzone in qualche modo. Ti ringrazio veramente tanto, sia per tutti i commenti positivi che per aver convinto Tina a recensire :D E ribadisco, se tu mi dici che Ted assomiglia a Ninfadora posso ritenermi molto più che soddisfatta! Grazie :)
Mary: ed eccoci arrivate alla recensione che è più lunga del capitolo!! Love you <3 Le recensioni ponderate ho smesso di aspettarmele da parte tua :p Scherzo, cara, anche perché le recensioni deliranti sono molto più belle u.u Il gene dell'arroccolarsi, uahahah! L'ho scritto in una Teddy/Victoire, sai? Comunque non farmi immaginare Narcissa con le chiappe a terra, non è da lei! C'è qualche favola anche in questa cosa che chiamo capitolo, anche se negli altri tre erano inseriti meglio! Narcissa puffetta, uaahahahahahahaha! Beh, i capelli biondi ce li ha. Sì, dai, da buona Cissy ti perdono e non ti crucio u.u Ma dovrai fare almeno una settimana in cucina con gli elfi! La brughiera *-* Fa tanto Cime Tempestose *-* Alessio Boni *-* Ralph Fiennes *-* Voldie! Ehm, sì. Son contenta che ti sia piaciuta l'ultima parte, ma cherie. E sì, lo dicono, mi pare ci sia anche la pagina su facebook! Natale! Sono già in ballo con i preparativi... sono un caso perso. Baci!
Tinax86: sono davvero contenta che Fri ti abbia fatto cambiare idea *-* Sarei stata contentissima anche di una recensione finale, ma una in più fa sempre sorridere :) Io Ted me lo immagino timido, ma fino a un certo punto. Me lo figuro come uno che studia la situazione da fuori, un po' timoroso di entrare, ma che una volta rotto il ghiaccio si lascia totalmente andare. Diciamo che secondo me addocchiava Andromeda già da un po' e Lestrange gli ha fatto quasi un favore! Ti ringrazio!


Giudizio di vogue:

Nulla da dire sulla grammatica, che si presenta assolutamente priva diqualsiasi errore.
Quanto al lessico e allo stile, ribadisco che sono accurati, piacevoli, e che come sempre pare di leggere un libro per quanto la lettura risulta scorrevole e piacevole. La storia si può definire originale,sebbene la situazione in sé e per sé sia abbastanza sfruttata, sei comunque riuscita a rendere lo svolgimento ‘nuovo’,inserendo degli elementi e degli sviluppi che la rendono certamente innovativa.
Impeccabile la caratterizzazione di entrambi, in quanto hai delineato alla perfezione sia le spigolosità del carattere di Andromeda sia la disarmante semplicità di Ted, unendo ciò al fatto che entrambi risultano tanto testardi da non rinunciare a ciò che provano solo perché è ‘sbagliato’. Trama assolutamente lineare, con un inizio e una fine ben definiti, che non lasciano niente al caso, e ottimo sviluppo della vicenda, che non lascia nulla di inspiegato. Attinenza al prompt perfetta, in quanto hai fatto sì che la canzone stessa sileggesse fra le righe, pur se non inserita materialmente (ho apprezzato inoltre ilriferimento al ‘Magical Fantasy’). Una storia chemi è decisamente piaciuta, in quanto racconta in modo preciso e piacevolel’antefatto dell’amore fra Dromeda e Ted, che ne spiega i prodromi e le (parziali) conclusioni, e che soprattutto mette in luce i due personaggi nella loro reale essenza, facendo sì che il risultato sia quello di innamorarsi di entrambi. Bravissima.

Ringrazio di nuovo tutti *-*
   
 
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