Caldo*
-Sirius?-
-..Eh?-
-C’ho
caldo-
-Come
tutti nel raggio 200 kilometri, Jamie-
Un
Remus Lupin accaldato, molto accaldato, sentì queste parole
proprio fuori dalla
porta del suo dormitorio. Aveva la camicia quasi del tutto sbottonata
(cosa che
aveva fatto sospirare un paio di ragazzine del secondo, con suo enorme
stupore.
Ah, gli ormoni) e la cravatta slacciata in stile
Sirius-irresistibile-conquistatore-vichingo-Black. Il perché
del ‘vichingo’ era
dato sapere solo a James Potter. Stringeva nella mano destra un foglio
stropicciato dalla dubbia origine, dove spiccavano scritte bizzarre in
inchiostro color pece.
‘M..
sto.. ann..i..do’ spiccava
a destra.
‘..nch..
o.. ne.. dici
di.. ottere.. occiosus?’ era
leggibile a sinistra.
‘SMETTETLA!’
brillava
al centro.
Remus
si passò una mano fra i capelli sudati ed entrò
nel proprio dormitorio gettando
il foglio di lato. I suoi due amici sedevano proprio sotto la finestra,
quasi a
petto nudo, con espressioni a metà fra
l’interessato e lo stressato.
Si
passarono entrambi una mano sulla fronte sudata, quando
entrò.
-Buongiorno,
messer Lupin- lo salutò Sirius –Quali nuove?-
James
ghignò divertito al tono ampolloso dell’amico, ma
era troppo stanco per fare
comunella. Remus sospirò, arricciando le labbra in un vago
sorriso, e sedendosi
accanto ai due.
-Nessuna,
mio gentil paggio- rispose allo stesso tono il licantropo
–Piuttosto, di che
stavate disquisendo?-
Sirius
e James lo guardarono con tanto d’occhi, ed
un’espressione ebete dipinta sul
viso. Remus non sapeva se ridere o piangere.
-Parlando?-
tradusse prontamente.
I
due proruppero in un ‘Ahh’ corale, fissandosi
subito dopo. James si allentò il
nodo della cravatta, a disagio, mentre l’altro quindicenne si
guardava con noncuranza
la punta delle scarpe. Remus continuò a guardarli
insistentemente, desideroso
di una risposta. Il primo a cedere fu Sirius.
-E
va bene!- sbottò, contrariato –Parlavamo di..-
Si
curvò mafiosamente su di lui, abbassando di colpo il tono
della voce –Di..
ecco.. sai.. ‘zun zun’-
Zun
zun?
-Ah-
Cosa
diavolo era il zun zun?
Remus
Lupin non poteva credere di essere all’oscuro di una cosa
che, evidentemente, i
suoi due amici già conoscevano. Avrebbe fatto la figura
dell’ignorante!
-Ahm..
ehm.. e perché ne parlavate?- chiese, incerto, cercando di
carpire di più.
-Perché
questo qui- cominciò
James, calcando
sulle ultime due parole e lanciando un’occhiataccia
all’altro –ha deciso solo
ora di dirmi che l’aveva già fatto ben due
volte! Ma ti rendi conto?-
Le
guance di Sirius Black si fecero leggermente rosee, ed il quindicenne
ebbe la
buona decenza di mostrarsi prostrato. Se solo Remus avesse saputo di
cosa
stavano parlando..
-Insomma-
continuò intanto il quattrocchi –Il
‘zun
zun’ è una cosa che si fa ad una certa
età..-
-E
invece no!- s’imporporò subito Sirius
–Si fa quando si è pronti!-
Ma
pronti per che? Pensò
esasperatamente il
licantropo, fissando spaesato gli amici, che non lo calcolavano
minimamente.
Un
lampo birichino brillò negli occhi di James Potter e, mentre
Sirius rispose
alla cosa con un sorriso, Remus iniziò a farsi la croce.
-Almeno,
gliele hai suonate per bene?- chiese con tono malizioso, accostandosi
ancora di
più ai due.
Ah!
Ecco di cosa si trattava! Di suonare uno strumento!
Prima
che Sirius potesse rispondere, Remus esclamò spavaldo:
-Anche
io l’ho fatto!-
Probabilmente
Remus John Lupin non avrebbe mai più visto in vita sua facce
sconvolte come
quelle di James Potter e Sirius Black quella calda mattina di giugno
inoltrato.
-Tu..-
mormorò Sirius.
-Ma
dici sul serio?- saltò su James, improvvisamente dimentico
del caldo.
-Tu..-
-Ma
quante volte?- chiese febbrilmente il Cercatore, afferrando Remus per
un
braccio, come volesse fuggire.
Quest’ultimo
iniziò a preoccuparsi. Perché il suo annuncio
aveva destato tanto scalpore? D’altronde,
si trattava solo di uno strumento. No? No?!
-Tu..-
ripetè per la terza volta Sirius, fissandolo attonito.
-Oh,
ehm- scrollò le spalle, tergiversando –Un paio di
volte la settimana scorsa,
una l’altro giorno..-
La
mascella di James stava per produrre un tonfo sonoro sul pavimento.
-Ed
una proprio stamattina, si-
Sirius
era ancora in stato catatonico.
-Tu..
tu mi vorresti dire..- tentò di riassumere James.
-CHE
HAI FATTO ZUN ZUN BEN QUATTRO VOLTE?-
Remus
Lupin iniziava seriamente a preoccuparsi, soprattutto quando entrambi i
suoi
amici si gettarono su di lui con uno sguardo strano. Pervaso da una
strana
luce, somigliante tutta alla..
Follia.
Continua..
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Vorrei
tanto avere il tempo di ringraziarvi uno ad uno con un grosso bacione,
o per dire a Didi che 'tesoro, è tutta dedicata a te per i
motivi che sai', ma proprio non ce l'ho ç_ç
Mi dispiace tantissimo, scusate! Prometto razione di cioccolato doppia,
la prossima volta!
Besos!