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Autore: Stella Di Mezzanotte    14/11/2010    4 recensioni
Bella è una ragazza un pò diversa dalle altre, dopo aver avuto un problema nella sua vita che la porterà ad essere particolare; Edward è un vampiro che non trova un senso alla sua esistenza. Grazie a Bella riuscirà a trovare ciò che cerca? E Bella riuscirà ad avere fiducia e tornare se stessa?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                              Prime Verità ( Parte II )

 

 

Il breve viaggio fu ricco di tensioni. Non capivo il perché, ma Bella se ne stava rannicchiata sul sedile. Non guardava neppure fuori e il suo viso mi era nascosto dai suoi lunghi capelli scuri. Avrei voluto dire o fare qualcosa per spezzare quell’assordante silenzio, ma non riuscii a fare nulla.

Fu quasi un sollievo sia per me che per lei, arrivare davanti la casa di Carlisle. Scesi dall’auto e feci il giro per aprirle la portiera. Lei rimase seduta e io le accarezzai il viso, così dopo avermi guardato finalmente scese dalla macchina.

La presi per mano e come sospettavo erano già tutti ad aspettarci. Alice corse fuori casa a velocità umana e la strinse leggermente, per non farle male. Vidi l’ombra di un sorriso sul volto di Isabella e ne fui molto felice.

<< Piccola Bella, sono felice che tu sia qui! >>

Alice nel suo modo dolce ed esuberante riuscì a spezzare la tensione che si era creata.

Emmett ci raggiunse e schiacciò l’occhio a Bella, presentandosi.

<< Bellina io sono Emmett, il fratello di Edward. Sei davvero carina come dice! >>

A quelle parole inarcai un sopracciglio e Bella arrossì inevitabilmente.

Il grizzly rise e Rosalie gli diede una pacca sulla spalla, seguita da Jasper che dopo aver regalato un occhiataccia ad Emmett, sorrise all’inidirizzo di Bella.

<< Ragazzi, fate entrare in casa almeno quella povera ragazza. >>

La voce dolce e materna di Esme ci fece voltare tutti verso la sua direzione, tranne Isabella che si mordeva nervosa il labbro.

La tirai leggermente per la mano e insieme agli altri entrammo in casa.

Carlisle accolse Bella a braccia aperte e lei sorrise più ampiamente quando lo vide uscire dal suo studio e raggiungerla.

<< Mia cara, come stai oggi? >>

<< Sto bene. >> rispose per la prima volta la mia piccola umana.

Carlisle sorrise soddisfatto.

<< Bene, accomodati pure nel salone. Esme ci raggiungerà tra poco. >>

Ci sedemmo tutti nei due grandi divani, ma notai subito come Emmett e Jasper accesero la televisione e sembravano farci molta attenzione, mentre Alice e Rosalie erano sedute di fronte a noi e guardavano distrattamente Bella, come se non fosse un ospite, ma un abituale convivente.

Capii subito che non volevano concentrare troppa attenzione su di lei e infatti la vidi rilassarsi lentamente.

Esme ci raggiunse poco dopo, con un piccolo piattino con su una fetta di torta. Bella l’accettò con un mezzo sorriso ma tranne qualche briciola, non mangiò nulla e tenne il piattino in mano per tutto il tempo.

Carlisle le faceva qualche domanda a cui rispondeva, ma per il resto lei non prendeva l’iniziativa per aprire un discorso. Era molto timida e di sicuro non sapeva come comportarsi.

Le tolsi il piattino dalle mani per farle fare il giro della casa ed Esme arrivò subito da me per prelevare il piatto con la torta.

Dedicò a Bella un sorriso e sparì di nuovo. Per fortuna sia Esme che Carlisle erano vampiri molto particolari e mettevano Bella a suo agio. Sapevo che lei non era a conoscenza della nostra natura, o per lo meno Carlisle era convinto che lei avesse dei dubbi, ma se li teneva per sé.

<< Bella, ti faccio vedere il resto della casa >>

Lei sorrise ampiamente e si alzò subito per seguirmi.

Le feci vedere le varie stanze e i bagni per poi uscire dalla porta finestra che dava direttamente su un piccolo sentiero che poi si perdeva in mezzo alla foresta.

Era un luogo appartato ma molto bello.

Bella sgranò gli occhi a quella vista e per lungo tempo stette a guardarsi intorno. Con un sorriso le cinsi la vita, ma lei era troppo presa nel vedere quello spettacolo.

Camminammo per un po’, fin quando non presi una scorciatoia e la portai alla mia radura. Un enorme prato pieno di fiori di ogni colore si stagliavano davanti a noi.

Sentii chiaramente un gridolino acuto da parte di Isabella e sorrisi di tenerezza quando la vidi con le mani davanti la bocca, mentre guardava estasiata i fiori.

<< Edward! >> si aggrappò al mio braccio saltellando lievemente, facendomi segno di voler andare a prendere qualche fiore.

Io annuì e lei con una piccola corsetta raggiunse i fiori che voleva e si abbassò per coglierli.

Sospirai e mi sedetti poco lontano da lei per continuare a tenerla d’occhio. Lì non c’erano pericoli ma preferivo avere tutto sotto controllo.

Isabella sfiorava i petali dei fiori come se fossero un tesoro raro. Vedevo chiaramente il suo sguardo adorante ed estasiato. Ancora faticavo a capire perché si comportasse in quel modo. Sapevo che lei non era davvero quel che voleva far credere. Era come se si isolasse in un mondo tutto suo.

Guardando i suoi movimenti non potei che incantarmi. Quella ragazza sapeva stregarmi solo con la sua presenza.

Ad un certo punto tornò da me con quella che sembrava una coroncina di fiori. Ma come aveva fatto? Venne da me e me la porse, io la presi con un sorriso e poi la osservai.

Lei ricambiò il mio sguardo e capii che voleva dirmi qualcosa. La vera Isabella stava tornando a galla e io non volevo perdere questa occasione.

<< Mia madre mi faceva spesso queste coroncine di fiori. Io non le sapevo fare e ora solo grazie al ricordo delle sue mani che intrecciavano i fiori ci sono riuscita. >>

Si sedette e io rimasi in assoluto silenzio. Ciò che lei voleva non erano le domande che tutti incalzavano quando lei provava a dire qualcosa, ma desiderava il silenzio. Poteva starci anche ore prima di concludere un concetto ma ci voleva pazienza e io l’avrei avuta.

<< Quel giorno io non volevo andare con loro. Dovevo rimanere a casa e studiare, ma loro hanno insistito. Erano in ritardo perché io gli avevo fatto perdere tempo… >>

Si bloccò di colpo agitata ma io non mi mossi ne dissi nulla. Capii che per la prima volta stava parlando della sera in cui i suoi erano morti in un incidente stradale.

<< Non volevo andare Edward, perché non mi hanno lasciato in pace? Sono andata con loro ma ero arrabbiata e pensavo che dall’indomani non gli avrei più rivolto la parola… >>

Lente lacrime le solcavano il viso e io dovetti combattere contro me stesso per non prenderla tra le braccia e consolarla. Quindi si sentiva colpevole dell’incidente.

<< Io dovevo stare buona e seguirli subito, così saremmo tornati a casa tutti e tre salvi, invece sono tornata solo io… >>

Continuò a piangere silenziosamente, sembrava non accorgersi nemmeno delle lacrime che le scendevano sul viso incessantemente.

<< Ad un certo punto, mentre mio padre era girato verso di me per cercare di farmi sorridere, io gli dissi solo che ero arrabbiata e che non avrei voluto andare con loro. Mia madre mi guardava dallo specchietto e mi sorrideva appena e io ero sempre più arrabbiata…. >>

Arrabbiata… lo ripeteva spesso. Era su questo che si sentiva in colpa. Di essere arrabbiata con i suoi genitori in quel momento.

<< Sai… ero un tipo molto loquace e a volte aggressivo, ma da quella notte ho imparato che devo essere tutto il contrario… >>

Mi salirono i brividi e finalmente riuscii a scorgere un barlume di verità in tutta quella storia. Le ultime cose che aveva detto erano terribili… lei aveva letteralmente spento la sua vita, ucciso la sua personalità, solo per un senso di colpa. Sotterrava se stessa perché in questo modo credeva di fuggire dai suoi rimorsi.

<< Lo sguardo dolce dei miei genitori fu l’ultima cosa che vidi di loro… poi delle luci… rumori… buio. >>

Tremò ma io ancora una volta non feci nulla.

<< Pioveva forte quando mi sono risvegliata, non vedevo nulla davanti a me se non le lamiere accartocciate della macchina. Il tetto era aperto e io mi sono arrampicata fuori e poi ho visto una busta strappata a terra, vicino allo sportello ormai inesistente accanto a mia madre… >>

Tremò sempre più forte e io non seppi cosa fare, se intervenire o meno, quando lei continuò.

<< Ho cercato di gridare ma non c’è la facevo e mentre stavo seduta ad aspettare che qualcuno arrivasse ho aperto la busta e … e c’era… c’era…. >>

<< Il carillon di tua madre… >> finii per lei, per poi prenderla tra le braccia.

Lei si aggrappò alle mie spalle e pianse a dirotto. I singhiozzi la scuotevano e io la strinsi sempre più forte.

Mi aveva lasciato vedere cosa si celava dietro se stessa. Ora cosa avrei dovuto fare? Parlarne con Carlisle?

Eppure lei l’aveva detto a me e a nessun altro. Si sarebbe sentita tradita se avesse capito che anche altri sapevano, anche se queste erano persone che desideravano solo aiutarla?

Sospirai e decisi di pensarci dopo. Bella si era accocolata sul mio petto e aveva smesso di piangere.

<< Cosa pensi di me? >> sussurrò sorprendendomi.

<< Penso che sei una ragazza che ha sofferto molto. >>

La scostai da me e la presi per le spalle per guardarla bene negli occhi.

<< Bella non devi sentirti in colpa per la morte dei tuoi genitori. >>

A quelle parole s’irrigidì e fece per allontanarsi da me, ma io non la lasciai andare.

<< Ascoltami… quella notte non potevi immaginare ciò che sarebbe accaduto. Eri arrabbiata con i tuoi genitori ma questo non vuol dire che ti debba sentire in colpa. Non è colpa tua. >>

Si lamentò e si dimenò, così decisi di lasciarla andare.

<< No, tu non capisci… >>

<< Cosa non capisco? >>

Lei scosse il capo e si alzò. Cominciò a correre in mezzo ai fiori della radura e io con un sospiro rassegnato la raggiunsi in pochi secondi.

<< Non puoi capire… >> disse ancora, mentre bloccavo i suoi movimenti.

<< Aiutami a capire. >>

A quelle parole si bloccò e mi guardò intensamente.

<< Non posso. Non so più chi sono… >>

Continuò a dire cose senza senso e io la scrollai un po’ sperando che il suo cervello tornasse a ragionare.

<< Bella non lascerò che tu rimanga in questo stato, hai capito? Ti aiuterò anche se tu non vorrai. >>

Lei mi guardò senza vedermi veramente e si lasciò scivolare a terra. La seguii e le scostai i capelli dal viso.

<< Perché perdi tempo con me? Perché Edward? Sono senza speranza. Io non voglio stare meglio capisci? >>

Agrottai la fronte e la guardai perplesso. Lei non voleva stare meglio… ma l’avrei aiutata lo stesso. Lei sarebbe tornata come prima con le buone o con le cattive.

<< Ti ho visto con Tanya. >>

Era incredibilmente seria. Avevo ragione, la vera Bella era solo sepolta in lei, ma c’era.

<< Sì, allora? >>

Forse dovevo forzarla, cercare in lei delle reazioni.

<< Da domani non venire più da me, vai da lei. >>

Fece per alzarsi ma io fui più veloce le presi il viso tra le mani e la baciai. Lei si irrigidì e emise un gemito sorpreso. Mi limitai a poggiare le mie labbra sulle sue ed accarezzarle.

Lei non fece nulla per ritrarsi ma rimase nella stessa posizione.

Quando mi allontanai aveva gli occhi chiusi e il viso leggermente arrossato. Sorrisi con affetto.

Il mio gesto era stato istintivo, ma non me ne pentivo. Bella era troppo importante per me e non l’avrei abbandonata per nulla al mondo.

Le accrezzai il viso leggermente e solo così lei riaprì gli occhi. Mi osservava incredulo e si portò le dita sulle labbra.

<< Ma cosa… io... >>

<< Bella io voglio stare vicino a te. Non mi importa di Tanya. >>

Lei non rispose e rimase attenta a guardarmi.

<< So la verità e ti riporterò alla tua vita, sia che tu lo voglia o meno. >>

Lei sorrise appena ma poi abbassò lo sguardo.

Nessuno dei due disse nulla per molti minuti. Ci scambiavamo solo qualche sguardo, ma nulla di più.

Guardai distrattamente un fiore vicino a me e sorrisi nel vedere una farfalla bellissima poggiata sopra.

<< Bella. >> sussurai e lei seguì il mio sguardo fin quando non vide la farfalla.

Rise e io mi beai di quel suono delicato. Allungò il dito e la farfalla le si posò sopra.

Mi sorrise e io la guardai, sentendo nascere dentro di  me un sentimento che non avrei mai creduto di provare nella mia esistenza.

 

 

 

********************** 

Ciao a tutti!

Scusate per questo ritardo, ma anche con questa storia sto cercando di rimettermi in pari!

Fatemi sapere cosa ne pensate mi raccomando! Cercherò di essere più veloce negli aggiornamenti!

 

 

 

 

 

  Christine23  [Contatta]

 30/08/2010 - 07:33PM

Ciao tesoro, prima di passare alla storia ti mando un promemoria: aggiorna QUELLA ff!! ahahah mi odierai!!! Allora beh grazie mille per la recensione. Tanya si leverà dalle scatole ma non subito xD Un bacione!

  prudence_78  [Contatta]

 20/08/2010 - 11:36PM

Ciao!!! Che bello leggere le tue recensioni, sul serio xD Beh ora Tanya sta cercando di dividerli, ma vedrai dopo come si metteranno le cose! Tanya mi è sempre stata antipatica quindi le do sempre questo ruolo da antagonista! Sono rimasta colpita per il tuo paragone con Jodie Foster perchè in effetti ci avevo pensato anch’io! Questa sindrome ( chiamiamola così ) di Bella è particolare e si capirà per bene andando avanti con la storia. Grazie come sempre, un bacione!

  eliza1755  [Contatta]

 19/08/2010 - 05:22PM

Ciao Eli! Sono contenta di leggere una tua recensione, grazie dei tuoi bellissimi complimenti e scusami per quest’attesa, ma l’università non mi da tregua! Tanya sta cercando di avvicinarsi un po’ troppo ad Edward xD Solo che lui ha le idee molto chiare e non abbandonerà Bella! Fammi sapere cosa ne pensi del capitolo, ci tengo molto! Un bacione!

  vittoriaKf  [Contatta]

 19/08/2010 - 11:03AM

Ciao Vittoria! Ti trovo anche qui e ne sono felice! Come hai visto Edward comincia a capire cosa prova per Bella e Tanya ha una parte particolare, che vedrai in seguito! Hai ragione è molto antipatica ma io l’ho sempre vista così quindi la rendo inevitabilmente in questo modo! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, un bacio!

  Dreamerchan  [Contatta]

 18/08/2010 - 10:04PM

Ciao, scusa per questa attesa! Sono contenta che il capitolo precedente ti sia piaciuto! Il rapporto tra Edward e Bella è difficile ma entrambi tengono all’altro e Edward comincia a capire quali sentimenti prova per Bella, tuttavia vedrai in seguito come andranno veramente le cose! Un bacio!

  marco  [Contatta]

 18/08/2010 - 09:12PM

Ciao marco! Allora Bella come ho cercato di far capire in questi capitoli, nasconde la sua vera realtà quindi capisce bene tutto quanto e ha studiato! La sua personalità è stata seppellita, se così si può dire dalle sue sofferenze! Questo è un comportamento raro di cui ho sentito parlare ed è molto difficile da spiegarsi. Tuttavia ci proverò con i capitoli successivi! L’insegnate e le altre cose sono per volonta di Carlisle e si vedrà dopo. Lui si è preso cura di lei in questi anni. La loro relazione non è ben definita, Edward è molto attaccato a lei ma vedrai in seguito. Un bacio, ciao!

  Austen95  [Contatta]

 18/08/2010 - 03:06PM

Ciao Austen, hai il nome della mia scrittrice preferita! Grazie mille della recensione, che ne pensi del capitolo? Un bacio, ciao!

 

 

  
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