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Autore: sagitta72    15/11/2010    8 recensioni
“ Al momento della stretta di mano i due mi guardano con un sorriso divertito, quasi canzonatorio”….e’ cosi’ che inizia questa semplice fiction dove un’adolescente dovra’ patire perdite, delusioni e amarezze prima di poter finalmente trovare la felicita’ che tanto ha sognato dal primo giorno in cui ….. a voi se perdere un po’ di tempo dietro alla mia prima avventura da singola scrittrice.
Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Aquarius Camus, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5.

 

Piccole confidenze.

 

E’ passato un mese dal matrimonio ed io per tutto questo tempo non ho più avuto modo di incontrare Camus. Innanzitutto perchè nei primi venti giorni, approfittando del viaggio di nozze di mia madre, mi sono rifugiata  dal mio adorato papà, mentre al ritorno degli sposi, quando sono andata a trovare a mia madre, la settimana scorsa, lui e Milo sono andati dai genitori di quest’ultimo a Boston, approfittando della festa di fidanzamento della  cugina con cui aveva condiviso il famoso ballo. Oggi però penso di non scamparmela, di sicuro lo troverò in casa. Difatti come metto piede dentro la dimora,  la prima persona che incontro all’ingresso e’ proprio lui. Ci guardiamo attentamente negli occhi, salutandoci freddamente. Filo subito nella mia camera, tra l’altro magnifica e con la vista sulla piscina, e dopo aver terminato velocemente  tutti i compiti, ho tutto il  il week end per me. Mentre sto leggendo un libro, vengo chiamata da mia madre per l'aperitivo: eh si, qui sono viziati, prima di andare a tavola e’ di prassi. Quando scendo mi accorgo che ci siamo solo noi quattro e alla mia domanda di dove si trovino tutti gli altri, mi viene comunicato che per imminenti esami Aphrodite ed anche le mie sorelle, non ci raggiungeranno questo week end in quanto hanno bisogno di tempo per approfondire gli studi e raggiungere un alto punteggio, mentre Milo si e’ fermato tutta la settimana  dai suoi. Con indifferenza mi avvicino al bancone del bar, osservo che c’e’ da bere, poi vedendo gli occhi di Camus puntati addosso, attento a ciò che sto per fare, contraccambio lo sguardo e sempre fissandolo prendo un succo di frutta e me lo verso nel bicchiere. Dopodiché comincio a berlo e guardo attraverso le vetrate la pioggia che comincia a cadere: pure questa ci voleva, ed io che già pensavo di imboscarmi in qualche angolo di giardino a leggere qualcosa pur di non stare nelle sue vicinanze:

          Ora mi toccherà anche stare chiusa in casa.

          Già … il cielo sembra non dia buoni propositi. – ora diluvierà del tutto, mi sta rivolgendo la parola!!!

          Vorrà dire che troverò qualcosa da fare in casa – poi guardandolo e approfittando del momento in cui mi sembra piuttosto affabile – non e’ che per caso mi faresti utilizzare la tua biblioteca?– e lo guardo attraverso il bicchiere mentre bevo.

          Mh …. – ci sta pensando – ma si fai pure, almeno se leggi stai ferma da qualche parte e non combini guai.

          Ah! Non so se ringraziarti o arrabbiarmi per la tua solita gentilezza.

          Fai come vuoi – posa il bicchiere vuoto e mi precede in sala da pranzo

          Quando torna Milo?

          Perchè? Ti manca?

          Assolutamente no, ma almeno se c’e’ lui vuol dire che uscite! – lo ammetto, lo voglio offendere come lui ha fatto con me

          Chi ti dice che io non esca lo stesso!

          Ma dai … hai la ragazza? - il cuore comincia a battermi più velocemente

          Non sono affari che ti riguardano – si gira di scatto, facendomi sbattere contro di lui.

          Scusami ..  – mi afferro al suo braccio per non cadere e il contatto con la sua pelle e muscolatura mi procura un brivido lungo il corpo – però anche tu, mamma mia, ho fatto solo una domanda innocente!!

          Sei troppo curiosa … ed impicciona

          Eh no! Curiosa si, impicciona solo per questo no .. non c’e’ nulla di male, e’ una semplice domanda a cui basta  solo dire un semplice  si o un no – gli passo davanti andandomi a sedere a tavola.

          A me non va di rispondere – si siede al posto davanti al mio

          Ma fai come vuoi, era tanto per parlare di qualcosa .. non che mi interessi – che bugiarda che sono

          Se ti va di parlare, allora, parliamo di te

          Di me?

          Si …

          E perché?

          Per  parlare, appunto, di qualcosa …  cosa c’e’ ora, ti tiri indietro? - il suo sorriso mi innervosisce

          No no, chiedi pure – mi sento imbarazzata, che strano che si interessi a me.

          Tu ce l’hai?

          Che … cosa?

          E’ vero c’e’ tua madre,  non vuoi sbilanciarti.

          Ni .. – prendo il bicchiere e bevo un sorso per riprendermi, parlare con lui mi mette agitazione, speriamo non se ne accorga – davvero non so a cosa ti riferisci – in più mi confonde … e’ così bello, non riesco a sostenere i suoi sguardi

          Tu … liceo … ragazzo – e’ spazientito come al solito – e’ elementare detto così, o te lo devo spiegare meglio!

          Ah ho capito … ahahahah … scusami … sai pensavo volessi parlare d’altro … credevo che fosse un argomento tabù per te … - poi torno seria – no … certi  fastidi non li voglio – lo sfido con lo sguardo

          Davvero divertente – commenta annoiato e comincia a mangiare

          Mica tanto – affondo la forchetta nella pasta, poi assorta nei miei pensieri sussurro  tra me e me – quando nessuno ti vuole.

          Come scusa? – aggrotta la fronte

          No niente, pensavo ad alta voce … - voglio provare ad intavolare un discorso sensato con lui, visto che  pensa che sono superficiale – e tu non hai esami da dare?

          L’ho dato due settimane fa

          E’ andato bene?

          Si – sempre di molte parole.

          Quanto?

          Trenta

          Complimenti – gli sorrido

          Grazie – sembra pure dispiaciuto

          E in cosa l’hai dato?

          Se ti dico economia e gestione aziendale sai di cosa parlo?

          Si! Non sono così stupida ..  e poi non ti scordare che anche le mie sorelle frequentano la tua stessa facoltà, ogni tanto mi informo, giusto per sapere se prendere la stessa strada o meno.

Per un istante mi rimane a guardare come se avessi detto un’eresia, poi pero’ fa cenno di sì con la testa e mentre sta per dirmi qualcosa, vedo che lo sguardo lo sposta dietro di me. Sorride e fa cenno con la mano di venire a qualcuno, oh no, speriamo non sia tornato Milo all’improvviso!! La mia risposta arriva con Aiolia al mio fianco; lo guardo contenta e lo saluto calorosamente, contraccambiata. Avendo finito di pranzare Camus gli chiede di rimanere a prendere il caffè con noi, lui sembra tentennare, ma  Nicholas lo incoraggia a rimanere, dicendogli che lui è uno di casa e non deve farsi problemi a sedersi con noi. Che uomo straordinario. Non è un pensiero che mi affiora spesso, ma se un giorno dovessi mai sposarmi, spero di trovare un uomo come lui, se proprio non lo trovo perfetto come mio padre. Naturalmente ora che c’e’ Aiolia, la mia conversazione non avrà più un seguito, infatti Camus, molto gentilmente, mi invita pure ad andare in libreria se voglio e dato che non ho nessun’altra possibilità di avere carta bianca in quella stanza come in questo momento, mi rinchiudo tutto il pomeriggio là dentro. Mi sdraio comodamente sul divanetto situato di fronte alla porta finestra che da sul giardino e comincio a leggere il libro di mitologia greca che avevo cercato disperatamente in tutte le librerie di Miami. Il pomeriggio passa senza che nemmeno me ne accorga. Quando mi presento al tavolo per la cena, vedo che e’ apparecchiato solo per tre, questo significa solo una cosa: Camus e’ uscito. Mentre mangio mi affiora l’immagine di lui con un’altra e  mi si stringe un nodo in gola. Non capisco poi il motivo di questo mio attaccamento, mi tratta pure con indifferenza, freddezza e noncuranza, senza parlare del fatto che mi ha apertamente detto che non mi sopporta. Devo essere proprio masochista, non c’e’ dubbio. Dopo cena salgo in camera mia, mi sistemo al computer portatile e passo un po’ di tempo a chattare con le mie amiche, non accorgendomi nuovamente del tempo che passa. Solo il rumore di un’auto mi distrae dal monitor, mi alzo e vedo che Camus e Aiolia stanno entrando in casa. Bene, Milo ancora non e’ arrivato, che fortuna, almeno questo week end riesco a viverlo in santa pace. Il mattino seguente mi sveglia un raggio di sole, mi affaccio alla finestra e vedo la bella giornata che mi permettera’ di passare una bellissima domenica in piscina. Infatti i due baldi giovani, avendo fatto tardi, dormono fino all’ora di pranzo ed io riesco a godermi la mattinata in perfetta tranquillità, avendo spazio a volontà tutto per me. Dopo pranzo mio padre mi viene a prendere un po’ in anticipo per degli impegni che nel tardo pomeriggio gli impedirebbero di farlo ed  io, raggiante, saluto tutti e me ne torno al mio nido perfetto e tranquillo: anche questo week end e’ andato.

Purtroppo, come tutte le belle cose,  cio’ ha avuto una fine, infatti i tre mesi di scuola sono passati. Mai come in questo periodo della mia vita,  avrei voluto chel'anno scolastico non  finisse mai. Avrò passato almeno una settimana a preparare tutti i miei bagagli e a portarli nella casa dove  dovrò convivere troppo a lungo con persone alle quali io non piaccio e che a me procurano solo ansia e instabilità emotiva. L’unica nota positiva è che almeno anche le mie sorelle hanno terminato l’anno accademico e che il mese di agosto lo abbiamo passato con nostro padre in giro per la California. Difatti come tutti gli anni ci ha portato  in vacanza con lui, e ci ha messo a conoscenza del salto di qualità che la sua attività ha  fatto, pertanto da settembre lo aspetta un periodo molto faticoso ed impegnativo. Questo significa che  dovrà viaggiare  spesso e probabilmente non lo  potremmo incontrare sovente, come adesso. Questa notizia ci ha lasciato dispiaciute, ma vedere nostro padre realizzato per un progetto che finalmente ha avuto successo e per il quale aveva lavorato molti anni, non può che renderci ancora più orgogliose di lui.

 

 

E’ ormai passato un mese da quando ho iniziato a frequentare l’ultimo anno di liceo nel nuovo istituto, lo stesso dove hanno studiato  Camus e Aphrodite, e devo dire che come programma sono già molto avanti rispetto a quello che ho lasciato. Per fortuna nello studio non ho mai avuto particolari problemi e con un po' di impegno e sacrifici riesco a recuperare il terreno perso, con grande delusione di Rosalie Spitaleri, che prima del mio arrivo era la migliore della classe. Tutto ciò, naturalmente, lo vengo a  sapere dalle uniche due ragazze che mi hanno accolto positivamente al mio arrivo e che per fortuna condividono con me il banco. Stimo tranquillamente in mensa a parlare dei miei risultati ed io pongo la fatidica domanda:

          Ma posso sapere  perché Rosalie mi odia così tanto?

          Semplice – mi risponde Margot – perché ha trovato chi la supera in tutte le materie e lei è abituata ad avere il primato su tutto.

          Anche sui ragazzi – aggiunge Natalhie

          Per me quelli se li può anche tenere

          Dai!! Non te ne piace nemmeno uno?

          Qui  no

          E dove?

          Lasciamo stare

          No, dai, diccelo, lo sai che siamo curiose … - e si avvicinano a me – chi e’? lo conosciamo?

          E’ di qualche locale? Ha frequentato questa scuola?

          Ehi ehi calma..quante domande … si ha frequentato questo istituto, ma e’ gia’ da 3 anni che ha finito, ora studia all’universita’

          E chi e’? sai 3 anni fa c’eravamo anche noi!!!

          Non so se conoscete Camus Gaillard!

          CHI? …. – urla Nat, mentre l’altra rimane a bocca aperta a fissarmi – ma … ma … come lo hai conosciuto? … cioe’ dove lo hai visto ? cioe’ … ma stai con lui?

          No no, assolutamente no!!!  Lui e’ il figlio del nuovo marito di mia madre!!!- le guardo divertita, sono diventate prima pallide ed ora paonazze.

          Vuoi dire che … TU … vivi insieme a LUI!! – sgrana gli occhi Margot

          L’hai gia’ beccato sotto la doccia? – mi sussurra Nat

          Ma sei pazza!!! – e scoppio a ridere – ma se nemmeno ci parliamo … non mi vede neanche, giusto se gli passo davanti e’ costretto a guardarmi in faccia … a farla breve, non mi sopporta – un velo di tristezza mi si dipinge sul volto.

          Beh in effetti era un tipo molto taciturno e privo di vivacita’ – poi con aria sognante guardando di fronte a se, Nat prosegue – ma era così bello … - sospira – quando passava lui si illuminavano gli occhi di tutte.

          Soprattutto quelli di – mi pizzica il braccio Margot – Rosalie!!!

          Ah – riesco solo a dire io – beh poverine … comunque è insopportabile.

          Io lo sopporterei comunque – esclama una

          Gia’ …anche se mi ignorasse – ribadisce l’altra

          Non credo, bisogna esserci nelle situazioni ..- rispondo io

          Salve ragazze – la voce stridula di Rosalie si intromette nella nostra discussione - sabato sera festeggio il mio compleanno … se volete venire anche voi, visto che invito tutta la classe!

          Molto gentile da parte tua – rispondo ironica alla sua battuta

          Sei abituata mia cara alle feste di queste parti?

          Non credo che siano molto differenti da quelle a cui ho partecipato.

          No, tesoro – sorride maligna – quelle di casa mia sono molto particolari, c’e’ di tutto … tieni – mi sbatte sul tavolo i tre inviti – se volete venire portateli dietro, altrimenti non vi faranno entrare – e se ne va girandoci nervosamente le spalle.

          Mi e’ sempre più simpatica – prendo in mano gli inviti e li divido con le mie amiche – se vuole essere la secchiona della classe faccia pure, a me non e’ mai interessato esserlo.

          Il problema sai qual’e’? che lei ha chi le passa le informazioni in anteprima, e’ normale che lo sia!!! Tu sei brava di tuo e non hai bisogno di nulla.

          Che vuoi dire? – chiedo a Margot

          Che lei sa sempre in anteprima quali saranno le argomentazioni ai compiti scritti e a volte agli orali!!!

          E come fa?

          Si vocifera che suo fratello l’aiuti ad ottenere queste informazioni  per renderle la vita più facile a scuola … si fa chiamare Desu, ma il suo vero nome e’ Angelo, pare che abbia conoscenze molto particolari qui in  istituto … - noto che, guardinga, osserva Rosalie per non essere beccata

          Addirittura si parla di … - anche Nat si volta indifferente per essere sicura di non essere udita – lui con la vicepreside … - la guardo sbigottita -  si hai capito bene … beh lei e’ comunque giovane, ha una trentina d’anni … forse qualcuno di piu’ … già quando studiava ancora qui lui se la “faceva” con lei, anche se e’ sposata, non le importa nulla … lei e’ pazza di lui … e lui approfitta della situazione e unisce l’utile al dilettevole … sai no che voglio dire?

          Chiamalo scemo!!! – esclama Margot

          Ma scusate … voi come fate a sapere tutte queste cose? Voglio dire .. lo sanno tutti e stanno zitti?

          No, cara  - mi sussurra Nat – me lo ha confessato mio cugino Shura.

          E chi e’?

          Uno dei suoi migliori amici … ma ora che ci penso – mi guarda preoccupata – il fratello di Camus anche e’ il migliore amico di Desu …. Kate ti prego …

          Tranquilla – la rassicuro io, interrompendola  - tanto con loro due non parlo mai, ve l’ho detto … io non esisto per loro... a volte scapperei da quella casa … soprattutto per quel Milo … e’ così indisponente!!

          Ommioddio – la mia amica si sventola con il tovagliolo – hai detto Milo? Anche lui vive li’?

          Si … purtroppo.

          Ma quand’e’ che ci inviti a casa tua a studiare?

          Mai!!!! – rispondo divertita all’apparenza, ma allo stesso tempo un po’ preoccupata per le informazioni che mi sono state datee poco prima: Rosalie sorella del migliore amico di Aphro, che incubo… non avra’ mai fine.

Il suono della campanella mi ridesta dai miei pensieri e mentre mi avvio in classe, comincio a chiedermi se sia sensato partecipare alla festa o meno, visto che mi troverò in balia di persone che quasi sicuramente conosceranno i miei coinquilini. Durante le lezioni non riesco a prestare attenzione e nella mia testa si insinuano una serie di domande: ci vado? Sarà un festa sicura? Perché ha detto che c’e’ di tutto? Che vuol dire? Mentre sono assorta in questi pensieri, la mia vicina mi sgomita e mi passa un foglietto:

“Allora ci vieni alla festa? Ci facciamo accompagnare da mio cugino Shura;, ti veniamo a prendere noi! Fammi sapere subito così gli invio il mex.”

 Leggo e rileggo quelle due righe e non so che fare, tempo per pensare non ce n’e’ molto, sabato e’ fra due giorni. Non so perché la mia testa mi urla “NO” ma la mia mano scrive  “Si”. Ormai e’ fatta, il foglio lo ha già in mano e non posso più tirarmi indietro. Non so se ho fatto la cosa giusta,  ho la brutta sensazione  che quella sera mi riserverà non poche sorprese.

     

Anche questo capitolo e’ stato un po’ transizione nella ultima parte, per presentare alcuni personaggi che in piccola parte faranno qualche comparsa. Ed ora passiamo a voi:

Winnie343: si lo so che e’ molto difficile renderti antipatico Camus, ma sai io qui lo volevo così anche se sappiamo benissimo che la sua anima non è fredda e distaccata come vuole apparire.  Brachetto? Mi aggiungo anche io … però poi ne paghi le conseguenze ahahaha sai tra me e Kate non e’ che ci sia molta differenza. Grazie per l’incoraggiamento ed un bacio anche a te.

JackoSaint: innanzitutto non siete obbligate a recensire tutti i capitoli, si sa che ci sono molti impegni e quindi quando potete lo farete con tutta la tranquillita’, l’importante e’ che vi accontentino sempre. Ebbene si’ si sa che Milo ha una buona opinione di se stesso ahahah ma che non si permetta mai di fare sta battuta a Camus…lui e’ il top dei top!!!! Aiolia, vabbe’ …. Belloccio ma nulla a che vedere. Ciao

Hoel: beh non e’ che Hyoga sia tanto meno mammone … e’ inutile che gongola, lui non lo batte nessuno!!! Ma dai Milo che si interessa alle ragazze? Ma quando mai!!! Speriamo che Camus lo tenga a bada altrimenti non ho idea in quella casa cosa non succederebbe. Per quanto riguarda Aiolia … boh .. chissa’ quale delle supposizioni da te elencate sarà la veritiera. Camus Psycho? Però mica male l’idea … ma voglio vedere se trova Kate nella doccia il coltello che fine fa … ahahahah …speriamo ti sia piaciuto anche questo capitolo.

Ladyblue: sono contenta che un piccolo particola come quello dei vestiti sia stato notato ed apprezzato, grazie. E mi fa altrettanto piacere che un personaggio come Aiolia, da te tra i non preferiti, ti abbia fatto una buona impressione … io ho la visione di questo ragazzo molto dolce e disponibile,  non perfetto perché nessuno lo è. Per quanto riguarda Kate, ebbene sì lo ammetto … perché renderle la vita facile, dei perfettivi come loro e’ normale che non sopportino una fanciulla delicata e imbranata come lei..poverina, ma vedrai che quando uscirà la vera Kate non ce n’e’ per nessuno!!! Grazie

Barakei: The Mask….che film meraviglioso … mi ha tanto divertito !! Eh lo so che poi questo capitolo ti sia piaciuto un po’ di più.. c’e’ uno dei tuoi personaggi preferiti!!! Spero di portarlo avanti con dovuto rispetto, e poi si sa … i figli dell’autista hanno sempre un certo fascino!!! Ciao.

Ashar: grazie per per la tua unione alla congrega. Condivido con te sul fatto che più ti trattino male e più ti avvicini, ma chissà poi perché!! Anche se queste persona come Camus devono capire che la vita e’ una ruota che gira… oggi a me e domani …. Potrebbe essere a te? No?! Ciao e grazie per averla inserita tra le seguite.

 

Ringrazio “1996”, “Ladyblue” e “Fenice88” per averla anche inserita tra le preferite.  

   
 
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