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Autore: DileGinny    15/11/2010    1 recensioni
Una realtà ormai stretta, un nuovo mondo tutto da scoprire. Una ragazza dalle origni oscure che scaverà nel suo passato per scoprire arcani misteri. Il destino di due mondi nelle sue mani. Un'unica occasione per salvarli e trovare finalmente vendetta. Tutto questo ha inizio... Con un sogno.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 15 – Benvenuta nel regno degli elfi.

 

Il ragazzo che la donna dai capelli d’argento aveva chiamato Axel si scostò velocemente dalla porta della stanza dalla quale stava origliando.

La donna ne uscì pochi secondi dopo richiudendola alle sue spalle.

Subito Axel la affiancò.

Lei sorrise < Che cosa vuoi sapere? >

Axel balbettò qualcosa preso alla sprovvista.

< Avanti, non avere timore >

< Non so Maestà. Questa ragazza mi mette timore ma al tempo stesso di affascina. Che cosa le dice che possiamo fidarci di lei? Insomma... Non la conoscete. E se ci dovesse tradire? >

< Axel, sai bene che non devi giungere a conclusioni affrettate. Lei è sola. Nuova del nostro mondo. Dovresti prima pensare a questo. Lei non è Silena >

A quel nome Axel rabbrividì e ringhiò al tempo stesso.

< Sarà lei che dovrà combatterla? >

< Axel, so che il tuo desiderio di vendetta è pressoché insaziabile, ma sì, lei è la

prescelta >

Axel annuì, ma si vedeva quanto fosse contrariato.

< Comunque sia ho un compito da affidarti >

Il ragazzo parve incuriosito e puntò gli occhi addosso alla donna.

< Quale Maestà? >

< Tu sarai il suo protettore almeno fino a quando non sarà in grado di cavarsela da sola >

Axel si fermò di colpo. La donna fece finta di non farci caso e continuò per la sua strada.

Il ragazzo dovette correre per raggiungerla di nuovo.

< Ma Maestà, e Ambra? Io... Io devo proteggere lei! >

Era profondamente stizzito.

Stavolta fu la donna a fermarsi.

< Non si discutono gli ordini della regina. E tua sorella è molto più attenta e scaltra di un elfo normale, ricordalo bene! >

< Qualcuno ha parlato di me? >

Una ragazzina dai capelli castani aveva appena svoltato l’angolo apparendo davanti ai due.

< Ambra! Cosa ci fai qua da sola? Sai bene che è pericoloso! >

Axel prese le mani della sorella.

< Fratello, io vedo meglio di chiunque altro, perché vedo con gli occhi del cuore >

< Frase molto saggia. Dovresti farlo capire a tuo fratello >

Disse la donna con tono di rimprovero.

< E adesso seguitemi. Sta per arrivare >

Ambra la affiancò raggiante mente Axel le seguì a testa bassa ancora contrariato dal compito che gli era stato assegnato.

 

Passarono pochi secondi e la porta si aprì.

Penny dovette costringersi a darsi un contegno per non rimanere a bocca aperta.

Se la sua camera da letto le era sembrata grande la stanza che aveva davanti era più che enorme. Un lungo tappeto azzurro la portava ad un trono d’argento che sembrava quasi ricamato, un capolavoro di precisione e perizia.

< Vieni pure Perla >

Da quella distanza Penny non poteva vedere a chi appartenesse quella voce ma ne riconobbe immediatamente il suono. Camminò lungo il tappeto con il vestito che le svolazzava attorno.

Come aveva immaginato la donna dai capelli d’argento era seduta sullo scranno. Solo in quel momento Penny si rese conto di quanto fosse bella: indossava un meraviglioso vestito rosa pallido, la gonna era formata da drappi di tulle che la facevano somigliare alla corolla di un fiore. Il corpetto era stretto e grazioso costellato di trine e merletti.

I capelli erano sciolti e le arrivavano alla vita. Sulla nuca aveva un diadema che brillava alle luci delle finestre che costellavano le pareti.

Sorrideva cordiale.

Penny non sapeva cosa fare e si fermò evidentemente imbarazzata a qualche metro dal trono.

Accanto ad esso stavano in piedi un ragazzo e una ragazza che dovevano avere circa la stessa età.

< Non avere paura. Benvenuta nel regno degli elfi >

Penny dovette fare appello a tutto il suo sangue freddo per evitare di svenire di nuovo.

La donna fece finta di niente e si alzò.

< Ci sono molte cose che devi sapere. Prima di tutto io sono Angela, la sovrana di questo regno >

La guardò sorridendo.

< Molte cose imparerai, ma tutto a suo tempo. La calma è una virtù importantissima, tienilo a mente mia cara Perla >

Penny stava per ribattere che quello non era il suo nome e che le aveva promesso delle rispose, ma Angela la zittì pazientemente alzando la mano.

< Per prima cosa vorrai sapere la tua storia. Bene, Ambra, Axel, lasciateci sole >

Penny si accorse forse solo in quel momento della presenza dei due ragazzi. Li guardò mentre si avviavano in silenzio verso l’uscita della stanza.

La ragazza teneva in mano un lungo bastone bianco. Aveva gli occhi viola ma spenti, opachi, che fecero venire in mente a Penny quelli di Will. I capelli erano castani e corti alle spalle. Una treccia le faceva da passata. In dosso portava un vestito verde chiarissimo, un paio di calze lilla e degli stivaletti dello stesso colore del vestito.

Il ragazzo invece aveva i capelli lunghi e lisci di un castano leggermente più chiaro di quello della ragazza. Erano raccolti in una mezza coda. Gli occhi erano di un colore particolare a mezzo tra l’arancio e il verde. Indossava un paio di pantaloni di pelle e una cotta di maglia e dalla cintura pendeva una spada dal fodero di stoffa nera e dall’elsa argentata rifinita da arabeschi color vinaccia.

Era molto bello e Penny lo seguì con sguardo assorto fino a quando non giunse alla porta e ne varcò la soglia.

< Sono gemelli. Si può dire che non abbiano mai conosciuto i loro genitori >

Disse Angela con lo sguardo malinconico fisso sulla porta ormai chiusa.

< Ma adesso passiamo a te. Siediti >

Dal nulla apparve una sedia molto lavorata e Penny vi si adagiò timorosa.

< La tua storia ha inizio circa sedici anni fa, ma perché tu capisca c’è bisogno che tu sappia qualcosa delle radici del tuo popolo, Perla >

< Il mio popolo? Perla? Ma che significa tutto questo?! >

 

Grazie molte, come al solito delle recensioni =)

 

Irenucciola Cullen: Non fare la furba, tanto so che recensisci solo perché non vedi l'ora di arrivare tu! Ma quanto sarai gatta morta?! -.-'

Ekiyo: Grazie tante di esserti aggiunta ai pochi che seguono questa storia! Mi fa davvero piacere, spero che continui a interessarti =)

Beatriz Aldaya: E chi lo sa? Lo scopriremo solo vivendo...

 

Alla prossima! Un bacio =)

  
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