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Autore: STACY    16/11/2010    9 recensioni
Naruto è tornato ad essere un normale ragazzo al suo ultimo anno di scuola, inconsapevole del fascino che trasmette.
Sasuke e Gaara cominceranno una guerra aperta per la comquista del biondo, ma prima dovranno fare i conti con il suo totale disinteresse verso le questioni sentimentali. una au scolastica con una spruzzata di romanticismo.
ATTENZIONE questa storia è il seguito di DEEP BLUE occorre averla letta per comprenderla.
il raiting probabilmente si alzerà con l'andare della storia , anzi sicuramente!
lasciate traccia del vostro passaggio!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 LIFE- SCOSSE DI ASSESTAMENTO
    

Ringrazio tutte le persone che hanno letto e commentato DEEP BLUE
Questo è il seguito a sfondo sentimentale che vi avevo promesso.
Mi dispiace ho cercato di renderla indipendente dall’altra storia ma alla fine ho deciso che no, non doveva esserlo quindi per capire questo primo capitolo dovrete per forza aver letto la fine di DEEP BLUE.
Spero che questa storia vi piaccia e che continuerete a seguirmi e a sostenermi perche non potrei mai scrivere se non ci foste voi.
Grazie.

     

 
 
 
Naruto stava correndo velocemente verso la scuola e per la prima volta non vedeva l'ora di entrare in aula. Aveva passato l'ultimo mese chiuso in una stanza di ospedale tra tentativi di fuga, tutti sventati da Tsunade, e le visite dei pochi amici che sapevano che lui era lì.
Il restare bloccato cosi tanto tempo tra quattro mura di una stanza era stata un'esperienza terribile per Naruto che quando non si poteva muovere liberamente soffriva. Fortunatamente (o sfortunatamente, dipende dai punti di vista) il suo mese in ospedale era andato a coincidere con le vacanze di Pasqua e non aveva perso poi così tanti giorni di lezione.
Tsunade aveva avvisato la scuola che si era beccato una brutta influenza e che poi sarebbero andati fuori per quel periodo di vacanze quindi gli altri compagni di classe, insegnanti inclusi, non potevano sapere dove fosse realmente. Gli unici che venivano a trovarlo e che sapevano tutto la verità erano Sasuke, Sakura e Gaara. E apparte la ragazza, nessuno degli altri due era un gran parlatore...
Adesso non vedeva l'ora di tornare a scuola per comunicare con persone normali.
Non appena vide l'edificio scolastico in lontananza, scorse la figura di Kiba che teneva banco con i suoi amici Shikamaru, Choji, e Hinata.
Sicuramente stava raccontano qualche aneddoto legato al suo cane, Akamaru, accaduto durante le vacanze. Quel cane aveva la capacità di cacciarsi in situazione talmente assurde che era uno spasso ascoltare quello che combinava.
Decise di fargli un'imboscata a saltargli senza preavviso sulle spalle.
Kìba sentì un peso improvviso sulla schiena spezzargli il fiato e per poco non capitolò per terra portandosi con lui anche Naruto.
Poco distante Sasuke e Sakura, in punti diversi, osservarono  la scena dando mentalmente dell'idiota al biondino che evidentemente aveva voglia di tornare in ospedale prima del previsto.
- Fratello mi sei mancato ma cazzo potevi anche evitare! - urlò Kiba quando riuscì a scrollarsi Naruto dalle spalle,  evitando miracolosamente un incontro ravvicinato con il pavimento.
- sei una schiappa Kiba, non sei in grado di reggermi! –
- Non sei una piuma Naruto!
- scherzi? Ho un fisico da atleta io!
- Ceeeerto! E  tutto il peso sta nel Cervello?
- Ovviamente!
Scoppiarono a ridere contagiando anche gli altri (eccetto Shikamaru che ritenne il tutto troppo faticoso).
La risata venne interrotta quando una mano gelida si posò sulla spalla del biondo.  
Naruto ebbe un brivido mentre la voce atona da Sai lo salutava contornata da un sorriso finto.
-ciao Naruto - fece allontanandosi quasi subito.
Naruto lo guardò storto. Era ancora li?
- è un ghiacciolo, ha le mani fredde! - Disse per giustificare il suo sguardo torvo.
- Come mai sta ancora qui? Non doveva rimanere solo per un breve periodo?- chiesa Naruto rivolto a Kiba. Il moro scosse le spalle.
- bho, prima della vacanze ha detto che la sua famiglia rimarrà qui per tutto l'anno e quindi abiterà a casa del cugino fino alla fine dell'anno scolastico e farà gli esami con noi. -
Alla parola cugino lo sguardo di Naruto si era spostato istintivamente sul volto di Sasuke che guardava torvo l'altro.
Ovviamente i due non erano veramente cugini e quindi poteva solo immaginare quanto la situazione irritasse il compagno. Ridacchiò internamente, un po’ di compagnia all’asociale per eccellenza poteva solo fare bene, anche se trattandosi di Sai....
La campana segnò l'inizio della lezione e si diressero tutti in classe.
Naruto man mano venne accolto da suoi compagni che gli davano il bentornato mentre spiegava brevemente che le sue settimane di assenza erano dovute all'influenza
e poi al viaggio con Tsunade.
L'aria primaverile non era ancora arrivata del tutto e fuori si respirava il vento gelido dell'inverno che non voleva andarsene, ma in aula si stava abbastanza caldi.
Naruto trovò piacevole il calore dell'aula e dei suoi compagni, gli erano mancati.
Contento si tolse la giacca arancione con i risvolti neri (un nuovo regalo di pronta guarigione fatta da Tsunade) rimanendo con una leggera maglietta a maniche lunghe, d'altra parte lui era un tipo focoso.
Quasi a voler ricordare la sua presenza una leggera catenina si sollevò appena dal collo per poi ricadere sul petto, mentre il magnifico ciondolo azzurro che vi era appeso scintillava alla luce.
Naruto lo sfiorò contento, solo lui (più qualche altra persona) sapeva cosa aveva passato per recuperare quel ciondolo.
Si sentiva estremamente soddisfatto.
Stava per sedersi quando sentì la voce di Sai chiamarlo.
Lui non era un tipo che si faceva condizionare da pregiudizi ma Sai era davvero una persona  che non gli riusciva a risultare simpatica.
Si avvicinò cauto con fare interrogativo.
- Che c'é?
- Che splendida collana hai al collo…- disse allungando un braccio e sfiorandola, - ha una splendida pietra …-Quel gesto che trasudava un’intimità che i due non avevano attirò non poco l’attenzione.
Naruto vide chiaramente Sakura, seduta qualche fila più avanti, sgranare gli occhi a cominciare ad agitarsi.  Sperò che la ragazza non facesse troppo caos per una cosa da nulla.
- Già - rispose guardando Sai - mi è piaciuto subito, l'ho preso qualche giorno fa…- disse vago.
- Davvero? Per me somiglia alla collana che ha tentato di rubare kyo....
Sakura ormai stava attraversando una crisi di panico, a Naruto fece quasi tenerezza…
- Infatti, - disse calmo - è proprio quella, non è fantastica?-  tutti rimasero un po’ sorpresi ma il ragazzo continuò subito.
- Dopo l'ultimo colpo la fama del ladro Kyo è aumentata, adesso se cerchi in giro puoi trovare anche dei gadget, questa è uno dei gadget più gettonati! - disse mostrando la collana che aveva al collo.
- E'... è vero – fece una vocina timida dietro di loro.
A parlare era stata la piccola Hinata che si stava frugando le tasche alla ricerca di qualcosa. Dopo poco estrasse dalla tasca una collana apparentemente identica a quella che indossava il biondo.
- Anche io l'ho comprata su internet… - disse arrossendo - mi piaceva...
Naruto le sorrise profondamente.
Quella ragazza era troppo dolce e aveva, senza volerlo, confermato la sua bugia.
Con una scrollata di spalle Naruto si riprese il ciondolo, nascondendolo sotto la maglia, e tornò al suo posto accanto a kiba, della professoressa ancora nessuna traccia.
Prima che potesse sedersi però lo raggiunse Sakura.
Non appena la notò Naruto cambiò di nuovo direzione e la raggiunse indicando un banco vuoto dove avrebbero potuto parlare con più tranquillità.
- Sakura-chan calmati, sei troppo apprensiva sai? Pensavo che saresti esplosa per la tensione, anche se in effetti sarebbe stato divertente… -
- Smettila di dire cose stupide! -
- Ahaha haha quando ti arrabbi fai una faccia ahhahh.
- Cosa? Come osi io..... - Sakura sembrava sul punto di fare una sfuriata poi sembrò ricordarsi del motivo per cui era andata dal biondo.
Cercò di controllarsi e di cambiare la sua espressione buffa in una carina (o almeno sperò che sembrasse tale)
- Ah... emh... ecco io volevo sapere…tu stai bene?-
Naruto la guardò perplesso.
- certo che sto bene Sakura! Me lo chiedi proprio tu? Fino a 2 settimane fa ero bloccata in un letto con gessi e fasciature, per non parlare dei lividi! Adesso sono in perfetta forma non credi anche tu?-terminò con un largo sorriso: Sakura rifletté sul fatto che in fin dei conti il ragazzo aveva ragione.
- Quella – fece indicando la collana che Naruto aveva mostrato poco prima al resto della classe – è quella vera? – Naruto sorrise semplicemente in maniera affermativa.
- me l'ha data tua madre un giorno mentre era in visita all’ospedale. Ha detto che l'ha custodia proprio perché un giorno qualcuno venisse a prenderla e quindi era più che felice di ridarmela - fece giocherellando con il ciondolo.
- Ma io non ho capito perché quella collana era cosi importante per te, perché non…-
- Sakura? Ricordi cosa mi hai promesso?-
A malincuore la ragazza chiuse la bocca. Naruto continuò.
 - mi hai promesso che non ne avremmo più parlato, che non mi avresti chiesto niente! so che è difficile ma è davvero la cosa migliore da fare... per favore....- chiese fissando la ragazza negli occhi.
E Sakura si perse... non se ne era mai accolta prima, o forse era troppo distratta per notarlo, ma gli occhi di Naruto erano così intensi e profondi che non potevi non rimanerne incantata.
Così, senza pensare, disse la cosa che aveva in mente da quando era entrata in aula e che stava rimandando da quando avevano iniziato a parlare.
- Naruto, vuoi uscire con me ? –
Il ragazzo sgranò gli occhi
-Eh?-
- ah… io non intendevo nel senso, … cioè pranziamo insieme, andiamo che so a fare una passeggiata al parco, cose di questo genere....-
- No.- rispose secco il biondo per poi rendersi conto, un secondo dopo, di essere stato fin troppo sgarbato. - - Ecco io non intendevo dire che non voglio, solo che non mi sembra corretto, credo che dovresti uscire solo con la persona che ti piace, quella che ti fa battere il cuore, giusto? – fece cercando di terminare la frase con uno dei suoi migliori sorrisi anche se non era troppo sicuro del risultato.
L'ingresso della professoressa e il rumore di sedie che si ricomponevano decretò la fine della conversazione coprendo il piccolo sussurro di Sakura che assomigliava tanto a “appunto te l'ho chiesto”.
Mentre si sistemava accanto al suo compagno di banco, questi lo fissava con sguardo consolatore.
-Un altro rifiuto fratello?-
- Eh?- Naruto sembrava non capire più nulla, quella mezza dichiarazione di Sakura l'aveva profondamente scioccato.
- oh terra chiama Naruto! Non stavi dinuovo tentando di corteggiare Sakura?- fece sventolando una mano in faccia all’amico mentre ignorava la professoressa che aveva cominciato l'appello.
- Veramente no. Questa volta è stata lei a chiedermi di uscire. –
- ma è fantastico! – esultò il castano evitando di esternare la sua contentezza con un balletto sul banco, non tutti sicuramente avrebbero apprezzato.
- E quando uscite? -
Naruto guardò Kiba quasi in colpa.
- Veramente ho rifiutato –
L’amico smorzò la sua felicita per lasciare il posto ad una espressione stupefatta.
- COOOSA? E perché mai avresti rifiutato? -
Naruto rispose con una scrollata di spalle e Kiba non poté più ribattere visto che era stato chiamato dalla
professoressa a svolgere un esercizio visto la sua smisurata voglia di chiacchierare.
 
La lezione continuò più o meno tranquilla, Kiba era riuscito a strappare un 6 in storia ma erano tutti consapevoli che la professoressa era stata fin troppo generosa. Voleva riprendere il discorso con Naruto ma per evitare altre interrogazioni a sorpresa decise di aspettare l'intervallo di metà giornata.
Purtroppo quando suonò la campanella passarono solo pochi secondi prima che il biondo, ripresa la sua fidata giacca arancione, sparisse catapultandosi fuori dalla classe.
Anche Sakura dal suo banco accanto a quello di Ino aveva osservato la fuga del biondino con area sconsolata.
Ino aveva notato l'aria depressa della ragazza per tutta la mattinata e stava pensando a come poteva sollevarle il morale.
- Ehi Sakura, su alzati da quella sedia, andiamo a sentire come sta Sasuke-kun? -
- veramente volevo parlare con Naruto ma é andato via....
- come mai questo improvviso interesse?-
Sakura guardò l'amica quasi sorpreso.... improvviso interesse? Riflette sulla risposta da dare.
- Bhe non saprei, perché a te non piace? non hai mai notato quanto è affascinante? I capelli e quegli occhi, sono stupende sai? -
- Ma è Naruto! E goffo e... bhe è sbruffone! –
- Non è vero, non lo è, non è per niente goffo, forse solo un pochino sbruffone, ma chi non lo è?-
- Sakura, ti senti bene?
Sakura sospirò – SI - disse. Ormai si era esposta, tanto voleva vuotare il sacco.
- Gli ho chiesto di uscire.
- Cosa?-
- Non fare quella faccia schifata Ino-pig tanto mi ha rifiutata...
La faccia di Ino, se possibile, divento ancora più sorpresa
-Ti ha rifiutata? Lui? E per quale motivo?
- Non ne ho idea, pensavo di piacergli almeno un pò...
Ino stava per lanciare invettive contro Naruto quando notò la faccia seriamente dispiaciuta di Sakura. Decise di mettere da parte quello che pensava, se l’ amica era interessata a quel tipo lei l'avrebbe aiutata, non si dica mai che lei non aiuti un'amica.
- Sakura, tu va a parlare con Sasuke o con Hinata, fa qualcosa, io vado ad indagare....
-Indagare?
-Certo! Kiba non è forse il suo migliore amico? Sicuramente lui saprà darmi qualche spiegazione... - e con aria determinata si diresse al banco dal castano.
Sakura con area sconsolata andò verso il banco di Sasuke che fissava torvo la porta dell'aula.
Si sedette al banco di frante lasciato vuoto sperando di attirare la sua attenzione per cominciare una conversazione ma il ragazzo non distolse lo sguardo dalla porta.
Sospirò, con Sasuke anche solo parlare era difficile, con Naruto invece no.
- Ehm ciao Sasuke-kun
Sasuke la guardò per un attimo  facendo un breve cenno con la testa e poi tornò a fissare la porta.
Si sentì abbastanza stupida. Con Ino accanto era più facile.
- Ehm hai visto, è tornato Naruto, ha anche la catenina al collo.  Prima mi ha detto che in realtà quella è l'originale che...
-Si l'avevo capito....
- Ah.... .
Si guardò intorno per trovare nuovi spunti di conversazione. Vide Ino parlare con kiba mentre il castano scuoteva la testa.
-Sai mi stavo chiedendo, se Kiba è il suo migliore amico, possibile che non si sia mai accorto di nulla riguardo a Naruto? –
Sasuke finalmente prese a guardare la ragazza ma non lo fece con amore o interesse, lo fece con uno sguardo di pura furia.
E stavolta che aveva fatto, perché s'era arrabbiato?
Il moro s'avvicinò un secondo per sibilarle – non è il suo miglior amico evidentemente - e poi si alzò ed uscì dall'aula lasciando la ragazza senza parole.
Non che gli importasse, si stava interessando fin troppo per i suoi gusti.
Avevo già troppi rivali. Come a voler dare conferma di ciò, appena uscito dall’aula Sasuke vide Naruto chiacchierare allegramente con Gaara.
Era uscito dall'aula per trovare lui?
Il fatto che quei due stessero con una tale naturalezza a parlare nei corridoi gli dava fastidio.
Quasi masochisticamente rimase in disparte a guardarli.  Gaara sembrava felice. Aveva sempre avuto l'impressione che fosse un tipo chiuso, privo di emozioni, o almeno non in grado di esternarle. Invece adesso sembrava felice, sorrideva.
Si chiese se non fosse Naruto l'artefice di questi effetti. Anche a lui succedeva la stessa cosa?
Ad un tratto di punto in bianco il biondo vide qualcuno tra la gente e salutò Gaara allontanandosi.
Sasuke non seppe dire da chi fosse diretto e per il momento non gli interessava, la persona con cui voleva parlare ora era ferma nel corridoio.
Sasuke si diresse verso il rosso senza esitazione.
 
Gaara notò quasi subito l'avvicinarsi dell’altro ragazzo, un po’ se l’era aspettato un chiarimento o quanto meno uno scambio di battute tra lui e l’Uchiha.
Quello che non si era aspettato fu la prima cosa che il moro disse non appena gli fu abbastanza vicino.
 - io non ti lascerò mai Naruto – fece con sguardo duro.
Gaara rimase sorpreso e ci mise un po’ a realizzare quanto effettivamente era stato detto ma si rese conto che la sua mente stava solo prendendo tempo per contenere la rabbia.
 - cosa? –
- hai capito benissimo. Sta lontano da lui, è mio.
- Naruto  non è di nessuno!
- ti sbagli, sarà presto mio …
- Sei tu che ti sbagli Uchiha, sto aspettando da troppo tempo. Non volevo mettergli fratta visto la situazione, ma adesso che si è risolto tutto non resterò a guardare…
Com’era previsto i due non avrebbero mai trovato un punto d’accordo.
Stettero in silenzio per un po’ con lo sguardo uno fisso negli occhi dell'altro.
Non c'erano altre parole da dire, loro non erano tipi che ne sprecavano molte, ma il concetto era chiaro per tutti e due: quella era una dichiarazione di guerra.
Adesso bisognava solo aspettare e vedere chi dei due avrebbe giocato la strategia migliore.
Dopo un cenno con la testa Sasuke tornò in aula pronto a preparare il suo piano d'attacco.
Attraversando la porta non poté fare a meno di sentire uno stralcio della conversazione tra Sakura e Ino.
- ti ho detto che è stato un buco nell'acqua, quel Kiba è proprio inutile, non mi ha saputo dire nulla sul motivo per cui ha rifiutato! continua a sostenere che probabilmente Naruto è andato in panico. Mah…Sakura seriamente adesso mi devi spiegare, come mai tutto questo interesse?-
Sakura indugiò imbarazzata spostando lo sguardo in giro e posandolo sulla figura del biondo che stava rientrando in classe.
- Ecco, io veramente... te l’ho già detto, lo trovo affascinante …-
Ino guardò Naruto di sottecchi notando che indossava una giacca larga e arancione.
- Dici? - fece palesemente scettica mentre Sakura scuoteva la testa in senso affermativo ringraziando gli dei per il fatto che nessuno sapeva cosa era nascosto lì sotto.
 
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La lezione riprese più o meno tranquillamente fino alla fine della giornata.
Quel rientro a scuola aveva catalizzato l’attenzione intorno al ragazzo dagli occhi azzurri senza che quest’ultimo si fosse minimamente accorto di nulla.
Alla fine delle lezioni ci fu una convergenza di persone che intendevano parlare con lui.
Kiba voleva affrontare di nuovo l’argomento “rifiuto Sakura” e la stessa Ragazza si stava avvicinando per provare di nuovo a chiedere un'uscita a Naruto, mentre Ino lo seguiva a ruota pronta a darle man forte.
Però la persona su cui cadde per primo l'attenzione di Naruto fu però Sasuke...
Anche il moro si era avvicinato con lo zaino su una spalla e la giacca di Jeans in mano.
Kiba lo guardò interrogativo ma Naruto semplicemente sorrise, lo salutò prendendo lo zaino e raggiunse Sasuke.
- Andiamo a fare un giro? – chiese gia conoscendo la risposta.
L’Uchiha annuì e uscirono dalla classe.
 
La loro passeggiata fu silenziosa. Naruto aveva qualcosa da chiarire con l'altro ragazzo per questo l'aveva seguito ma essendo un tipo di poche parole avevano fatto quasi tutto il percorso in silenzio.
Per una volta riflettere non era poi cosi negativo…
- Sai Sasuke - disse poi come continuando un discorso lasciato in sospeso - questi giorni sono passati in fretta, in ospedale poi c'era sempre un sacco di gente che non credo sia mai capitata l'occasione per dirtelo quindi lo faccio adesso, grazie.
- Grazie per cosa dobe?
- Bhe per essermi stato accanto e poi per essere andato contro i tuoi principi…
Sasuke si fermò.
- Non capisco…
- si insomma, il fatto che tu non abbia arrestato ne me ne Gaara è già qualcosa per cui ringraziarti…
- è stata una decisione dell'ispettore - disse per non far credere a Naruto che lui, Sasuke Uchiha potesse aver fatto qualcosa di cosi sentimentale.
- Volevo ringraziarti lo stesso e ripeto, anche se sei libero di non credermi, che era una cosa che dovevo risolvere da solo… non avrei voluto mentirti…sono stato quasi costretto, scusami…-
Naruto finì il suo discorso con un semplice sorriso appoggiandosi con le spalle al muro.
Si aspettava una reazione da parte del moro adesso.
Sasuke cominciò a guardarlo fisso. Sembrava un semplice ragazzo indifeso se lo si vedeva in quel momento lì, poggiato al muro con quel sorriso stupido tipico di chi non aveva ancora capito nulla della vita…
Eppure lo sapeva, Naruto non era così disilluso come sembrava.
Spinto da qualcosa che non sapeva definire si avvicinò di scatto sorprendendo non poco l'altro ragazzo. Naruto cercò di indietreggiare ma si ricordò di essere con le spalle al muro, letteralmente parlando.
Il moro ne approfittò bloccandolo con le braccia ai lati della faccia.
- Anche io ho una cosa da dirti –fece il moro serio.
Naruto stava cercando una possibile via di fuga ma la sua mente non collaborava. Provò a dire qualcosa ma Sasuke continuò…
- Non ti azzardare a farmi spaventare mai più in questo modo. Non farlo mai più Naruto, non ti azzardare a lasciarmi così...-
Naruto rimase sorpreso … quello era davvero Sasuke?
Capì perfettamente cosa voleva dire il moro, il fatto che non esternava facilmente i suoi sentimenti e che adesso si fosse esposto in quel modo davanti a lui lo fece davvero felice.
Di slancio lo abbracciò.
- Prometto. Niente più cose pericolose. Grazie Sasuke, sei un vero amico! -
Sasuke si scompose appena allo slancio affettivo dell’altro e sospirò nell'abbraccio.... amico....
Pensò che non si voleva accontentare di quel ruolo, ma era meglio andare per gradi.
- Ehi dobe ora staccati!
- Certo Ghiacciolo mi stacco…
- A proposito … quella? - fece indicando la collana
- Ah si, questa. Ehm… è la collana che cercavo, sai la mamma di Sakura mi ha preso in simpatia quando ha scoperto che sono il figlio della sua vecchia amica e me l'ha regalata... più che altro restituita....
- no, non intendevo quello. Te lo dovevo chiedere ma poi… come facevi a sapere che era quella giusta?
Naruto sorrise furbo e si tolse la collana del collo, poi la porse a Sasuke.
 - mettila in controluce e guarda -  disse semplicemente.
Sasuke fece come gli era stato detto e vide che in effetti c'erano dei segni sulla superficie liscia e azzurra.
- sembrano graffi… -
- In realtà questa pietra è fatta da un minerale particolare che reagisce al calore. Prova a strofinarla per un minuto .
Sasu portò la collana sulla manica della sua giacca e strofinò forte, poi portò di nuovo la pietra in alto per guardare i segni. Solo che questa volta i segni mostravano qualcosa di comprensibile, forse una frase
Siamo fieri di te. Cresci bene.
- Sono parole di mio padre, - disse  - le sue ultime parole, ci tenevo a riaverla , tutto qui …- fece  con semplicità e riprese la collana per metterla al collo.
Sasuke in quel momento vede un nuovo aspetto del biondo, un aspetto malinconico e maturo, semplice ma non illuso... Vide quel sorriso che stava rivolgendo solo a lui e si convinse ancora di più che voleva quel ragazzo solo per se.
 
 
 
 
 
  

   
 
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