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Autore: STACY    10/05/2011    2 recensioni
Naruto è tornato ad essere un normale ragazzo al suo ultimo anno di scuola, inconsapevole del fascino che trasmette.
Sasuke e Gaara cominceranno una guerra aperta per la comquista del biondo, ma prima dovranno fare i conti con il suo totale disinteresse verso le questioni sentimentali. una au scolastica con una spruzzata di romanticismo.
ATTENZIONE questa storia è il seguito di DEEP BLUE occorre averla letta per comprenderla.
il raiting probabilmente si alzerà con l'andare della storia , anzi sicuramente!
lasciate traccia del vostro passaggio!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sabaku no Gaara , Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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cosa dire se non l’università non mi da tregua? Università – lavoro- lavoro – letto
più o meno è questa la mia vita.
Ma non lascio mai storie incomplete e ho una voglia matta di tornare a scrivere. Vi adoro tutte davvero.
Grazie e buona lettura.













 
 

QUANDO LE COSE NON  VANNO COME PREVISTO

   

 

Quella mattina Naruto varcò i cancelli della scuola estremamente soddisfatto: entrare due giorni di fila in perfetto orario era un suo nuovissimo personale record e quindi aveva tutti i motivi per gioirne.
Quel giorno poi si era svegliato prestissimo per aiutare Tsunade e aveva ancora l’adrenalina addosso.
Sarebbe stata una giornata intensissima: la vecchiaccia aveva organizzato una sorpresa per i membri della sua scuola di magia e lui non vedeva l’ora di osservare la reazione dei suoi compagni.
Poi era ansioso di arrivare in classe per sperimentare un nuovo trucchetto che aveva escogitato il giorno prima sperando che nessuno dei bidelli si fosse accorto del meccanismo e l’avesse manomesso, e sperando che Sakura  fosse disponibile per lo scherzo altrimenti non sarebbe stato così divertente.
Ripensò al comportamento ambiguo della ragazza: voleva mostrargli la sua gratitudine chiedendogli di uscire con lei? non riusciva a capirlo.
Quando entrò in aula fece per cercare lo sguardo di Kiba e lo vide allontanarsi in fretta e furia dal banco di … Ino? Possibile? Ma che avevano le ragazze in questo periodo? Ino che cercava sempre in tutti i modi di evitare Kiba come la peste adesso chiacchierava con lui?
Il modo fin troppo amichevole con cui lo salutò il compagno fu un segno chiarissimo del fatto che stava combinando qualcosa, lui era fin troppo esperto nel riconoscere le facce sospette e Kiba aveva scritto in faccia a caratteri cubitali: sono in fuga!
Fece finta di niente, Kiba era un libro aperto avrebbe scoperto dopo.
Ora aveva cose più importanti da fare.
Si avvicinò verso la cattedra salendoci sopra con un bel salto.
Come era prevedibile tutti si girarono e si zittirono per vedere che stava combinando.
Soddisfatto del risultato ottenuto si schiarì la voce indicando con un sorrisetto furboche aveva qualcosa da dire.

  • Allooora, oggi ho deciso che vi voglio mostrare ancora una volta la mia bravura, vi sono mancati i miei giochi di prestigio vero?  -

Qualcuno, Kiba su tutti, lo incitò a continuare con un urlo da stadio mentre alcune ragazze scossero la testa rassegnate e allo stesso tempo curiose.

  • Naruto siamo in un aula, non combinare danni – fece con tono ammonitorio Sakura, rispettando il suo ruolo da capoclasse.

Naruto allargò il suo sorriso,  se Sakura si irritava tutti si divertivano di più.

  • Tranquilla Sakura-chan non distruggerò nulla , spero –

  • Spero? –

  • Muoviti fratello che se ti trovano li sopra ti becchi una nota! – fece Kiba interrompendo la loro conversazione.

Naruto sorrise al compagno di banco e si abbasso a prendere il registro di classe per poi mostrarlo a tutti.
A voce alta disse:

  • Questa si chiama magia a tempo  - fece, ricordandosi dei tempi in cui nei panni di Kyo spiegava al suo pubblico il trucco che stava per fare – significa che faro sparire il registro e lo farò riapparire a tempo debito –

  • Che vuol dire a tempo debito? –

  • Se te lo spiegassi dove sarebbe la magia? Mi rovineresti la scena! –

  • Fratello muoviti o sarà il professore a rovinarti la scena! –

Naruto adocchiando la porta scese velocemente dalla cattedra e porse il registro alla prima persona che aveva davanti.
Una Ino scettica prese il registro con circospezione.

  • Allora? – fece con l’oggetto in mano.

  • Tu devi controllare che non ci sia niente di strano e che il registro non sia stato manomesso. –

Ino diede una rapida occhiata al registro: lo aprì, lo sfogliò, lo capovolse.
Sembrava normale.

  • Sembra ok- disse restituendolo al biondo che lo riprese con un sorriso.

Senza più dire una parola e facendo attenzione a tenere il registro bene in vista Naruto si diresse verso la porta. Restando con il corpo dentro l’aula portò la mano con il registro fuori dalla porta, nascondendolo dietro il muro .
Poi fece un paio di movimenti strani con la mano libera all’interno dell’aula.

  • Ecco ora mi sto concentrando: uno due e woilà! – fece alzando la voce mentre riportava dentro l’aula la mano con il registro che era dietro al muro solo che non c’era più nessun registro.

Naruto mostrò le mani vuote alla classe sussurrando con aria misteriosa “ sparito”.
Kiba con qualche altro compagno furono i primi a reagire. Si alzarono dai loro posti e corsero nel corridoio per trovare il registro. Naruto avrebbe potuto semplicemente lasciar cadere il registro nel corridoio o averlo dato a qualcuno.
Kiba guardo a terra, poi scruto con attenzione i corridoi, a destra e sinistra.
Non c’era nessuno. Non poteva essere sparito così in fretta. Non c’erano rumori di passi.
Le altre classi avevano tutte la porta chiusa loro erano ancora gli unici senza insegnate, Kakashi non era mai stato un maestro della puntualità.
Rimase comunque a fissare il corridoio per svariati secondi con fare indagatore.
Quando si convinse che non c’era e non poteva esserci nessuno tornò in classe sconfitto.

  • Avanti , sputa il rospo dove lo hai messo? – fece avvicinandosi all’amico cose se potesse avere addosso il registro magari nascosto sotto la giacca arancione.

  • Eh, kiba te l’ho detto è sparito ! dove avrei potuto nasconderlo in così poco tempo? –

Mormorii sorpresi e scettici si alzarono dalla classe, qualcun altro andò in corridoio a controllare.
Dov’era il registro?
Naruto sorrise. Conosceva bene quella reazione, il pubblico si comportava sempre nello stesso modo.
Aveva gettato uno sguardo alla sua destra poco prima di lasciare il registro, furtivo ma ben visibile visto che tutti gli occhi erano puntati su di lui,  e adesso tutti cercavano in quello direzione convinti che dovesse esserci per forza qualcosa.
Conosceva bene quella reazione, il pubblico si comporta sempre nello stesso modo, fissa il mago e attende il momento della sparizione pronto a “ capire il suo trucco”.
Ma non basta, non è ancora soddisfatto.
Come citava un famosi film che adorava * la sparizione da sola non strappa un applauso. Il pubblico attende ancora il momento più importante, il momento in cui chissà da dove l’oggetto in questione riappare misteriosamente. Il momento del prestigio.
Ed è in quel momento che le bocche si spalancano, gli occhi si sgranano e le mani si congiungono più volte fino a far esplodere il tanto agognato applauso.
La conferma di questo desiderio arrivò proprio da Ino.

  • E quindi ? adesso dov’è il registro? Lo devi far riapparire se vogliamo fare lezione! –

  • Appunto! Non che io voglia fare lezione ma dove lo hai messo? – incalzò Kiba.

  • Ehi ragazzi calma! Ricordate cosa vi ho detto all’inizio? Si chiama magia a tempo quindi datele tempo! –

  • Certo, il tempo per farti nascondere il bottino! Sono certo che ce l’hai ancora addosso! –

  • Se vuoi Kiba posso spogliarmi per te… -

  • Per pietà no! - Fece schifata Ino tra le risate generali.

  • Il registro è vittima della magia a tempo quindi come detto apparirà a tempo debito tutto qui – sentenziò Naruto chiudendo così la conversazione e dirigendosi al suo banco tra le proteste dei compagni.

Più o meno da quel momento in poi tutte le conversazioni ebbero come tema “il registro scomparso” mentre Naruto si era volutamente messo le cuffie sulle orecchie anche se non stava ascoltando niente, ma almeno aveva una scusa per evitare di rispondere alle mille domande che continuavano a fargli.
Quando proprio non poteva evitare rispondeva un semplice “apparirà a tempo debito”.
Qualcuno azzardava ipotesi altri si alzavano a controllare ancora i corridoi facendo finta di voler prendere una boccata d’aria, come se non volessero essere sorpresi ad interessarsi alla questione.
Shikamaru incrociò per un attimo il suo sguardo e sussurrò qualcosa come” non guardano nel posto giusto” prima di poggiare la testa sul banco e continuare a sonnecchiare.
Naruto trattenne una risata, quel ragazzo era pura intelligenza, riusciva a capire i suoi trucchi più semplici quasi sempre ma fortunatamente aveva troppa poca voglia per svelarli.
Ad un certo punto si alzò Sakura e si diresse al banco di Naruto con una faccia per nulla amichevole.

  • Naruto non ho nessuna intenzione di farmi rimproverare, sappi che se il registro non salta fuori prima che il professore si sieda alla cattedra la colpa sarà solo ed esclusivamente tua, sono stata chiara? –

Naruto ridacchiò, era la parte che stava aspettando.
Togliendosi le cuffie dalle orecchie prese una posizione teatrale con una gamba sulla sedia e l’altra per terra e, con una mano sul petto, si rivolse alla ragazza :

  • O dolce fanciulla non ti crucciare così, il registro non era poi così importante! Ho usato quei fogli inanimati per creare qualcosa di più poetico. Accetta umilmente questo piccolo dono da parte mia. –

Così dicendo prese dalla tasca interna della giacca dei fogli di carta piegati. Diede una piccola scossa e i fogli presero una forma concreta di un piccolo mazzi di fiori di carta dall’aspetto grazioso.

  • Ti dispiace se con i resti del registro ho fatto questi  - disse aspettandosi un ovvia sfuriata da parte della ragazza, sfuriata che non arrivò, non quel giorno.

Normalmente la ragazza si sarebbe arrabbiata e gli avrebbe tirato un pugno ma quel giorno accettò i fiori con un lieve rossore.
Naruto era senza parole e da una rapida occhiata intorno non era l’unico.

  • Ehm Sakura scherzavo, non sono i resti del registro – disse cercando di interpretare la situazione.

  • Lo so che scherzavi , non l’avresti mai fatto – fece sorridente andando al suo posto.

Naruto ormai era davvero convinto che la ragazza stesse poco bene.

  • Sakura  è strana  - fece rivolto a Kiba in cerca di sostegno morale.

  • Per me sei tu quello strano  - rispose l’amico.

  • Eh? –

  • Non hai sempre fatto la corte a Sakura ? –

  • Si ma … - cavolo come poteva spiegarlo? Sakura era come una sorella, una delle persone a cui voleva più bene e farle la corte era diventato quasi un gioco ….ma lui non voleva veramente …

  • Un po’ di tempo fa avresti fatto fa carte false per un appuntamento con lei – rincarò Kiba per capire il motivo di questo cambiamento.

Naruto immaginò un mazzo di carte truccate offerto alla ragazza ma scosse la testa rendendosi conto di avere un cervello monotematico. Kiba aveva preso la questione di Sakura troppo a cuore, si sentiva in dovere di spiegare il suo rapporto con la ragazza anche se non ne capiva pienamente il bisogno.

  • Vedi Kiba – disse con espressione seria – era diventato quasi un gioco, un’abitudine; a lei piaceva essere considerata e adulata e a me piaceva farla arrabbiare. Credo che anche lei lo abbia sempre saputo … - “ e poi adesso fa la gentile con me solo perché l’ho salvata” avrebbe voluto aggiungere ma non potava farlo.

  • Quindi tu…, fammi capire tu non hai una cotta per Sakura? Non sei innamorato di lei? –

Naruto sgranò gli occhi ….  Dal regalare dei fiori di carta  a dire di essere innamorato di una persona ci passava in mezzo un infinità .

  • No – fece secco cercando di capire come mai il ragazzo ne fosse così convinto, non gli pareva di aver dato l’impressione di essere follemente innamorato … aveva persino più intimità con Gaara rispetto a Sakura, come potevano pensarlo?-

  • Ma allora perché le chiedevi di uscire? –

  • Perché non avrebbe mai accettato, perche si imbarazza e si arrabbia ed è adorabile quando lo fa te l’ho appena detto! E poi è una delle ragazze più belle che io conosca a te non piacerebbe uscire con lei? -

Kiba sembrava sempre più senza parole, per lui quel discorso non aveva alcun senso. Non riusciva a capire se il suo amico lo stesse facendo apposta o fosse veramente idiota.

  • E allora perche non hai accettato di uscire con lei? – chiese .

Naruto sembrava spazientito, possibile che Kiba ancora non riuscisse a capire?

  • Perché mi sembrava che lei volesse un appuntamento non un uscita tra amici e per ora io cerco solo l’amicizia, mi dispiace – fece un po’ stufo di dover stare a discutere su quali dovessero essere i sentimenti che doveva provare, secondo Kiba, nei confronti della ragazza.

Era sicuro che il discorso sarebbe ripreso più in là magari durante la lezione, o nell’intervallo, Kiba non era persona da arrendersi facilmente.
Forse se riusciva a sgattaiolare da Gaara al suono della campana poteva passare 15 minuti in tranquillità e raccontargli della sorpresa di Tsunade… si era una buona idea…
Ma doveva trovare anche un modo per sopravvivere allo sguardo di Kiba che sembrava pronto da subito a riprendere il discorso … si guardò intorno disperato cercando un modo per sfuggirgli … se solo ci fosse stato Sasuke, lui si che scoraggiava l’avvicinarsi delle altre persone con un solo sguardo…
Un momento, dove diavolo era Sasuke?
Nel guardare con attenzione si rese conto che all’appello mancava anche Sai…
Dov’erano finiti?
 


 







Comtinua..... 
 

 
   
 
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