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Autore: Pallina    16/11/2010    5 recensioni
-Lils! Calmati!- disse, scuotendola leggermente. –Allora, tu sei sicura di non stare con Malfoy, Scorpius Malfoy? Guarda che me lo puoi dire, non mi arrabbio!-
-NO! Ma come te lo dev-
-Bene, allora credo che tu stia in grande bel pasticcio! Perché, ora come ora, siete la coppia del giorno e non credo sarà molto facile, fermare questo pettegolezzo, visto che ha già fatto il giro di tutta la scuola!-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PARTE QUARTA - L’ATTACCO
 

 

 

08 Gennaio 2026, 8.30, Sala Grande, Hogwarts.

 

Purtroppo le vacanze di Natale erano finite e Lily, insieme a i suoi cugini, aveva fatto ritorno ad Hogwarts. Staccare da tutto per un po', e soprattutto da Malfoy, le aveva fatto bene, ma ormai il ritmo frenetico della vita scolastica era tornato a soffocarla.

In quel momento si trovava, mezza addormentata, seduta alla tavolata di Grifondoro, mentre beveva il suo caffè. La Sala Grande era abbastanza silenziosa, a fare colazione c’erano solo i giocatori delle due squadre avversarie che si sarebbe sfidate quel giorno. La ragazza era parecchio tesa per la partita che l’aspettava, ma stava comunque cercando rilassarsi in quella quiete momentanea.

Malauguratamente le venne l’idea di alzare lo sguardo per osservare le poche persone presenti insieme a lei a fare colazione. La sua attenzione fu subito attirata dal tavolo verde-argenteo dove, a fianco di suo fratello, era seduto un ben noto ragazzo biondo che, proprio in quel momento, alzò lo sguardo incrociando quello della giovane Potter.

Lily accortasi dello sbaglio appena fatto abbassò, arrossendo, le iridi nocciola verso la tazza che teneva in mano, sperando inutilmente che il Serpeverde non pensasse che lo stesse fissando.

Purtroppo però quei mesi invernali non le stavano portando molta fortuna.

-Potter.- affermò poco dopo una voce, che ormai avrebbe riconosciuto fra mille.

-Malfoy.- borbottò, senza alzare lo sguardo dalla tazza di caffè.

-Come sono andate le vacanze?-

Lily, continuando a dare le spalle al ragazzo, alzò gli occhi al cielo. Ma che domande le faceva?

-Bene.- rispose dopo qualche minuto di silenzio.

-Bene.- replicò atono Malfoy.

Quella situazione la imbarazzava parecchio. Se ne stavano lì, lei che fissava il muro davanti a sé e l’altro che le guardava la nuca, entrambi aspettandosi chissà che.

-Beh, volevo farti gli auguri per la partita di oggi. Ci si vede Potter.- e dicendo questa frase, il giovane Serpeverde si allontanò.

Lily appena metabolizzò veramente quello che lui le aveva detto, si voltò di scatto, ma il ragazzo era ormai lontano.

Malfoy le aveva fatto davvero gli auguri per la partita di Quidditch contro Serpeverde?

 

 

08 Gennaio 2026, 12.45, Spogliatoi di Quidditch, Hogwarts.

 

La partita era finita male. Doveva aspettarselo, era stata tutto il tempo con la testa fra le nuvole a pensare perché Malfoy si fosse comportato in quel modo quella mattina e avercelo in campo come avversario non era stato certo d’aiuto. Si era fatta sfuggire più volte la pluffa dalle mani e non aveva mai centrato gli anelli. Un disastro!

I suoi compagni di squadra se ne erano andati già da parecchio tempo e negli spogliatoi rimaneva solo lei.

Aveva aspettato che tutti fossero usciti, prima di mettersi sotto la doccia. Aveva bisogno di pensare, di capire.

Mentre l’acqua calda le scendeva lungo il corpo si rilassò, riuscendo così a liberare tutti i pensieri che fino a quel momento l’avevano tormentata.

 Non riusciva proprio a comprendere il comportamento del Serpeverde, ma la cosa che ancor meno si spiegava erano i suoi di sentimenti. Cosa le interessava alla fine cosa facesse Malfoy? Era andato a fargli gli auguri per la partita, e allora? Era forse un buon motivo per non giocare per niente e lasciargli la vittoria a tavolino?

Che l’avesse fatto apposta? No, era una cosa troppo malata persino per lui.

Basta, doveva metterci una pietra sopra. Basta con Scorpius Malfoy. Con i suoi baci e i suoi auguri.

Scuotendo la testa per auto convincersi dei suoi pensieri, la Grifondoro uscì dalla doccia.

 

 

08 Gennaio 2026, 13.07, Corridoi, Hogwarts.

 

Ci aveva messo più tempo del dovuto a vestirsi e ora si trovava a camminare da sola per i corridoi della scuola, diretta verso la Sala Grande. Probabilmente a quest’ora tutti stavano già mangiando il dolce.

Affrettò il passo, sperando di arrivare in tempo per mettere almeno una fetta di pane sotto i denti, quando una voce la fermò.

-Potter, finalmente ce l’hai fatta.-

Lily si bloccò, mentre la figura di Charlotte Parkinson seguita naturalmente dalle sue due tirapiedi, Jenny e Sally, le si parava davanti.

-Ce ne hai messo di tempo per lavarti!- esclamò la Serpeverde, ridacchiando divertita, seguita immediatamente dalle sue compagne.

La giovane Potter aggrottò le sopracciglia, perplessa.

C’era qualcosa che non le tornava, perché Charlotte Parkinson, l’essere più vanitoso e presuntuoso di tutta Hogwarts, l’aveva aspettata mentre si faceva la doccia? Non si erano nemmeno mai rivolte la parola e adesso la fermava in mezzo ad un corridoio per chiacchierare?

La cosa era molto sospetta.

-Che vuoi Parkinson?- replicò brusca, per niente interessata a saltare la cena.

Le tre ragazze si avvicinarono, accerchiando Lily, mentre la Parkinson continuava a ridacchiare stupidamente.

-Niente Potter, giusto fare due chiacchiere.-

Lilian spostò i suoi occhi da una all’altra, diffidente. Qualcosa le diceva che quelle tre non erano affatto amichevoli come volevano sembrare.

-Non so se sai dell’assurdo pettegolezzo che gira su di te e Scorpius…-

La ragazza ramata non riuscì a trattenere un sbuffo che le uscì dalle labbra, mentre alzava le sue iridi nocciola al cielo.

Ci si mettevano anche loro adesso? Era passato tanto di quel tempo che pensava che la gente se ne fosse finalmente dimenticata…Non poteva credere che davvero le stesse parlando per quella stupida diceria.

-Arriva al dunque, Parkinson.- la interruppe seccata.

La Serpeverde sembrò presa leggermente in contropiede, ma si riprese subito.

-Bene.- affermò, infatti, sorridendo malignamente. –Volevo solo avvertirti che la prossima volta che ti vedo girare intorno a Scorpius per te saranno guai, troietta.-

Lily strinse i pugni lungo i fianchi per trattenere la rabbia che l’aveva colta sentendosi insultare. Ma come si permetteva?

Improvvisamente, però, cambiò idea, decidendo che nessuno la obbligava a contenersi dal dare una lezione a quelle tre. Pertanto tirò fuori la bacchetta dalla tasca e a guardò con aria minacciosa le Serpeverde.

-Ripetilo se hai il coraggio.- disse ostile, mentre osservava le ragazze che estraevano la proprio bacchetta in risposta.

Tre contro uno, non era leale, ma di sicuro non poteva aspettarsi un comportamento corretto da loro. Tanto era comunque sicura che le fattura Orcovolante di sua madre sarebbe bastata per metterle al loro posto.

-Ti ho chiamato come ti chiama tutta la scuola.-

-Farai una brutta fine, Parkinson.- replicò lei, sorridendo maliziosamente alla sua avversaria, pronta a colpirla con un incantesimo.

Ma, proprio nel momento in cui stavano per pronunciare un sortilegio, si sentirono distintamente dei passi arrivare.

Lily si bloccò, la bacchetta ancora stretta in pugno pronta a difendersi da qualsiasi attacco della sua rivale, aspettando che il rumore si allontanasse. Essere scoperta da un professore non era proprio quello che desiderava.

Purtroppo, però, i passi non si allontanarono, ma anzi sembrava quasi che si stessero dirigendo verso di loro.

-Che sta succedendo qui?- chiese una voce, mentre la figura di Scorpius Malfoy sbucava da dietro l’angolo.

Il ragazzo passò le sue iridi argentee da Lily, i cui occhi mandavano scintille, alle sue compagne di casata, chiaramente in atteggiamenti ostili.

-Charlotte?- domandò, non avendo ricevuto risposta.

-Si, Scorpius?- fece quest’ultima con aria angelica, abbassando immediatamente la bacchetta.

-Cosa sta succedendo qui?-

La Parkinson si guardò intorno come se stesse decidendo sul da farsi, prima di avvicinarsi al ragazzo abbracciandogli un braccio.

-Oh Scorpius, la Potter ci ha minacciate e stava per attaccarci…non so proprio perché…- affermò, guardando il giovane negli occhi e sbattendo le sue lunghe ciglia.

Lily la guardò sorpresa. Cosa si stava inventando quella gallina?

-Potter, essendo Caposcuola potrei punirti. Dammi una sola buona ragione per non farlo.- replicò Malfoy, osservando la Grifondoro in attesa di una sua risposta.

Ma la giovane Potter era troppo stupita per spiccicare parola, non poteva credere che lui le stava credendo. Certo, doveva aspettarselo da Malfoy, ma la cosa la lasciava comunque senza parole. Come poteva pensare che lei avesse minacciato quella cretina della Parkinson? Quale buon motivo avrebbe mai potuto avere per fare una cosa del genere?

-Ha detto che dovevo starti lontana, altrimenti me l’avrebbe fatta pagare…- mormorò la Serpeverde, simulando poi perfettamente un singhiozzo trattenuto.

Malfoy si voltò verso la sua compagna di casata con aria perplessa, prima di riportare la sua attenzione su Lily, sorridendole maliziosamente.

-Ah…è così?- chiese con aria divertita. –Bene Potter, visto che non hai niente da replicare, sono costretto a togliere venti punti a Grifondoro per il tuo atteggiamento aggressivo!-

Lily strinse i pugni lungo i fianchi, irata. Non poteva crederci che lui potesse anche solo pensare una cosa del genere.

-Ma andate al diavolo tutti quanti!- affermò infuriata, prima di volgere le spalle ai Serpeverde e allontanarsi dal corridoio.

 

 

08 Gennaio 2026, 13.25, Corridoi, Hogwarts.

 

Lily camminava come una furia, la bacchetta ancora stretta in mano. I suoi passi che rimbombavano nel silenzio del corridoio.

Non capiva come Malfoy avesse potuto credere a quella gallina. Lei che minacciava loro? Ma erano tutti impazziti?

Non sapeva perché la cosa le avesse dato tanto fastidio. La sua parte razionale, infatti, le diceva che la sua reazione era esagerata e che, non avendo replicato niente a quelle insinuazioni, la situazione poteva essere fraintesa. Ma il fatto che lui avesse creduto a loro la mandava in bestia.

-Potter, fermati!- affermò una voce, prima che una mano si stringesse sul suo polso costringendola a voltarsi.

Una volta girata e accortasi di chi l’aveva fermata, Lily alzò la bacchetta, puntandola contro il suo interlocutore.

-Malfoy, mollami immediatamente.- ordinò furiosa, puntando la stecca verso il volto del ragazzo.

Il giovane, guardando la sua espressione, liberò velocemente il polso dalla sua stretta.

-Mi vuoi spiegare cosa è successo poco fa?- chiese dopo qualche secondo di silenzio, in cui i due si erano guardati con astio negli occhi.

-Perché non lo chiedi alla Parkinson? Mi è sembrata abbastanza brava a spiegarti la sua versione dei fatti!- replicò lei, voltandosi successivamente e riprendendo a camminare.

Ma ben presto fu costretta nuovamente a fermarsi, dalla presa sul suo polso.

-Potter, smettila!- esclamò lui con tono irato. –Mi stai facendo diventar matto!-

Lily lo fulminò con lo sguardo. Lei stava facendo diventar matto lui? Questa si che era bella, perché era lei che baciava le persone senza motivo o che faceva strani auguri? Ma certo!

-Vai al diavolo!-

Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, esasperato.

-Si può sapere ora che ti ho fatto! Smettila di mandarmi al diavolo e spiegami!- replicò lui, abbassando leggermente il tono di voce.

Lily lo guardò in silenzio per un attimo, improvvisamente tutta l’arrabbiatura era scomparsa, mentre osservava l’espressione scoraggiata delle sue iridi argentee. Cosa le stava implicitamente dicendo?

Meglio non saperlo.

-Lasciami in pace, per favore.- mormorò alla fine, prima di allontanarsi.

E il giovane la guardò andare via fino a che non svoltò l’angolo.

-Stupido!- si sgridò, mentre dava un pugno al muro per scaricare la rabbia.

 

 

08 Gennaio 2026, 14.30, Prossimità del Lago, Hogwarts.

 

Davanti alle sue iridi nocciola Hogwarts era una distesa innevata e non un solo rumore si udiva per tutto il parco, attutito dalla neve. La calma regnava sovrana.

Per questo si era seduta sulla neve vicino al lago, la schiena appoggiata contro il tronco di un albero, ignorando il freddo di Gennaio le penetrava nelle ossa, troppo presa dai suoi pensieri per preoccuparsene.

Il comportamento di Malfoy l’aveva confusa ancora di più. Perché aveva quello sguardo così disperato mentre le chiedeva di spiegargli? Che gli importasse veramente di lei?

No, impossibile. Malfoy non era uno che si innamorava o che faceva cose del genere. La stava semplicemente prendendo in giro, non doveva cascare nel suo piano. Si sarebbe fatta troppo male e non poteva permetterselo.

Già ora era più che coinvolta, lo dimostravano tutti i pensieri che faceva su di lui, cercando di dare un senso ai suoi atteggiamenti.

Doveva smetterla. Non doveva più pensarci. Da ora in poi lui non esisteva. Punto.

Ma proprio non riusciva a spiegarsi quello sguardo di poco prima…Perché?

-Lily!- la chiamò una voce, mentre la figura di Rose si avvicinava correndo. –Ti ho cercato dappertutto, dove eri finita?-

La Corvonero, una volta che la ebbe raggiunta, poggiò le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Aveva le guancie arrossate dalla corsa e dal freddo, i capelli che le ricadevano come una massa informe sulle spalle, mentre una strana luce di felicità le illuminava gli occhi.

Doveva essere accaduto qualcosa.

-Non hai idea di cosa è successo!- esclamò dopo qualche minuto, spostando le sue iridi azzurre sulla giovane Grifondoro.

-Che è successo?- le chiese senza troppa enfasi.

-Lysander mi ha chiesto di uscire!- dichiarò Rose raggiante, mentre la sua interlocutrice scattava in piedi.

-Oh Rose, sono così felice per te!- affermò Lily, abbracciando subito dopo la cugina.

Rimasero così per quelli che sembravano secoli, prima di staccarsi per guardarsi negli occhi.

Lily sorrise contenta, aveva finalmente preso una decisione.

Basta Malfoy e tutti i problemi che portava. Doveva smettere di immaginarsi le cose, doveva lasciarlo perdere.

La notizia di Rose l’aveva resa veramente allegra. Finalmente, dopo tutti i sacrifici che aveva fatto, sua cugina era riuscita a conquistare il ragazzo che le piaceva. Questo le dava un po’ di speranza, magari anche lei prima o poi avrebbe trovato il uomo perfetto per lei.

 Non si sarebbe fatta togliere quella felice speranza da nessuno, soprattutto non da Scorpius Malfoy.

 

 

Spazio dell'Autrice:
Allora ecco ci qua con un nuovo "straordinario" -non so se si coglie l'ironia- capitolo! Che ne pensate?
Anche questo non è poi così lungo, ma mi serviva per preparare i personaggi per il prossimo, che "purtroppo" sarà l'ultimo!
Ho sempre paura che Lily e Scorpius mi vengano come due psicopatici, non so bene perchè, ma nella mia testa il loro comportamento ha un senso...Lily è confusa da tutta questa situazione, non capisce i propri sentimenti e vuole solo essere lasciata in pace, mentre Scorpius ha diciamo le idee un po' più chiare, ma non sa bene come cosa fare e perchè!
Volevo chiedervi un consiglio, secondo voi, dopo il prossimo capito, devo mettere un epilogo? Magari facendo passare qualche anno? Capisco che non sapendo come andrà a finire la storia è un po' difficile rispondere alla mia domanda, ma sono proprio indecisa e non so bene come fare...
Cmq passando ai ringraziamenti, ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia storia e tutti quelli che l'hanno inserita nelle preferite/seguite/ricordate...Grazie davvero! ;D
Un bacione
Pallina

PS: diavoletta88, mi spiace ma purtroppo non ho la più pallida idea di come si faccia a mettere l'avatar!
 


   
 
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