PARTE QUARTA - L’ATTACCO
08 Gennaio 2026,
8.30, Sala Grande, Hogwarts.
Purtroppo le
vacanze di Natale erano finite e Lily, insieme a i suoi cugini, aveva
fatto ritorno ad Hogwarts. Staccare da tutto per un po', e soprattutto
da Malfoy, le aveva fatto bene, ma ormai il ritmo frenetico della vita
scolastica era tornato a soffocarla.
In quel momento
si trovava, mezza addormentata, seduta alla tavolata di Grifondoro,
mentre beveva il suo caffè. La Sala Grande era abbastanza
silenziosa, a fare colazione c’erano solo i giocatori delle
due squadre avversarie che si sarebbe sfidate quel giorno. La ragazza
era parecchio tesa per la partita che l’aspettava, ma stava
comunque cercando rilassarsi in quella quiete momentanea.
Malauguratamente
le venne l’idea di alzare lo sguardo per osservare le poche
persone presenti insieme a lei a fare colazione. La sua attenzione fu
subito attirata dal tavolo verde-argenteo dove, a fianco di suo
fratello, era seduto un ben noto ragazzo biondo che, proprio in quel
momento, alzò lo sguardo incrociando quello della giovane
Potter.
Lily accortasi
dello sbaglio appena fatto abbassò, arrossendo, le iridi
nocciola verso la tazza che teneva in mano, sperando inutilmente che il
Serpeverde non pensasse che lo stesse fissando.
Purtroppo
però quei mesi invernali non le stavano portando molta
fortuna.
-Potter.-
affermò poco dopo una voce, che ormai avrebbe riconosciuto
fra mille.
-Malfoy.-
borbottò, senza alzare lo sguardo dalla tazza di
caffè.
-Come sono
andate le vacanze?-
Lily,
continuando a dare le spalle al ragazzo, alzò gli occhi al
cielo. Ma che domande le faceva?
-Bene.- rispose
dopo qualche minuto di silenzio.
-Bene.-
replicò atono Malfoy.
Quella
situazione la imbarazzava parecchio. Se ne stavano lì, lei
che fissava il muro davanti a sé e l’altro che le
guardava la nuca, entrambi aspettandosi chissà che.
-Beh, volevo
farti gli auguri per la partita di oggi. Ci si vede Potter.- e dicendo
questa frase, il giovane Serpeverde si allontanò.
Lily appena
metabolizzò veramente quello che lui le aveva detto, si
voltò di scatto, ma il ragazzo era ormai lontano.
Malfoy le aveva
fatto davvero gli auguri per la partita di Quidditch contro Serpeverde?
08 Gennaio 2026,
12.45, Spogliatoi di Quidditch, Hogwarts.
La partita era
finita male. Doveva aspettarselo, era stata tutto il tempo con la testa
fra le nuvole a pensare perché Malfoy si fosse comportato in
quel modo quella mattina e avercelo in campo come avversario non era
stato certo d’aiuto. Si era fatta sfuggire più
volte la pluffa dalle mani e non aveva mai centrato gli anelli. Un
disastro!
I suoi compagni
di squadra se ne erano andati già da parecchio tempo e negli
spogliatoi rimaneva solo lei.
Aveva aspettato
che tutti fossero usciti, prima di mettersi sotto la doccia. Aveva
bisogno di pensare, di capire.
Mentre
l’acqua calda le scendeva lungo il corpo si
rilassò, riuscendo così a liberare tutti i
pensieri che fino a quel momento l’avevano tormentata.
Non
riusciva proprio a comprendere il comportamento del Serpeverde, ma la
cosa che ancor meno si spiegava erano i suoi di sentimenti. Cosa le
interessava alla fine cosa facesse Malfoy? Era andato a fargli gli
auguri per la partita, e allora? Era forse un buon motivo per non
giocare per niente e lasciargli la vittoria a tavolino?
Che
l’avesse fatto apposta? No, era una cosa troppo malata
persino per lui.
Basta, doveva
metterci una pietra sopra. Basta con Scorpius Malfoy. Con i suoi baci e
i suoi auguri.
Scuotendo la
testa per auto convincersi dei suoi pensieri, la Grifondoro
uscì dalla doccia.
08 Gennaio 2026,
13.07, Corridoi, Hogwarts.
Ci aveva messo
più tempo del dovuto a vestirsi e ora si trovava a camminare
da sola per i corridoi della scuola, diretta verso la Sala Grande.
Probabilmente a quest’ora tutti stavano già
mangiando il dolce.
Affrettò
il passo, sperando di arrivare in tempo per mettere almeno una fetta di
pane sotto i denti, quando una voce la fermò.
-Potter,
finalmente ce l’hai fatta.-
Lily si
bloccò, mentre la figura di Charlotte Parkinson seguita
naturalmente dalle sue due tirapiedi, Jenny e Sally, le si parava
davanti.
-Ce ne hai messo
di tempo per lavarti!- esclamò la Serpeverde, ridacchiando
divertita, seguita immediatamente dalle sue compagne.
La giovane
Potter aggrottò le sopracciglia, perplessa.
C’era
qualcosa che non le tornava, perché Charlotte Parkinson,
l’essere più vanitoso e presuntuoso di tutta
Hogwarts, l’aveva aspettata mentre si faceva la doccia? Non
si erano nemmeno mai rivolte la parola e adesso la fermava in mezzo ad
un corridoio per chiacchierare?
La cosa era
molto sospetta.
-Che vuoi
Parkinson?- replicò brusca, per niente interessata a saltare
la cena.
Le tre ragazze
si avvicinarono, accerchiando Lily, mentre la Parkinson continuava a
ridacchiare stupidamente.
-Niente Potter,
giusto fare due chiacchiere.-
Lilian
spostò i suoi occhi da una all’altra, diffidente.
Qualcosa le diceva che quelle tre non erano affatto amichevoli come
volevano sembrare.
-Non so se sai
dell’assurdo pettegolezzo che gira su di te e
Scorpius…-
La ragazza
ramata non riuscì a trattenere un sbuffo che le
uscì dalle labbra, mentre alzava le sue iridi nocciola al
cielo.
Ci si mettevano
anche loro adesso? Era passato tanto di quel tempo che pensava che la
gente se ne fosse finalmente dimenticata…Non poteva credere
che davvero le stesse parlando per quella stupida diceria.
-Arriva al
dunque, Parkinson.- la interruppe seccata.
La Serpeverde
sembrò presa leggermente in contropiede, ma si riprese
subito.
-Bene.-
affermò, infatti, sorridendo malignamente. –Volevo
solo avvertirti che la prossima volta che ti vedo girare intorno a
Scorpius per te saranno guai, troietta.-
Lily strinse i
pugni lungo i fianchi per trattenere la rabbia che l’aveva
colta sentendosi insultare. Ma come si permetteva?
Improvvisamente,
però, cambiò idea, decidendo che nessuno la
obbligava a contenersi dal dare una lezione a quelle tre. Pertanto
tirò fuori la bacchetta dalla tasca e a guardò
con aria minacciosa le Serpeverde.
-Ripetilo se hai
il coraggio.- disse ostile, mentre osservava le ragazze che estraevano
la proprio bacchetta in risposta.
Tre contro uno,
non era leale, ma di sicuro non poteva aspettarsi un comportamento
corretto da loro. Tanto era comunque sicura che le fattura Orcovolante
di sua madre sarebbe bastata per metterle al loro posto.
-Ti ho chiamato
come ti chiama tutta la scuola.-
-Farai una
brutta fine, Parkinson.- replicò lei, sorridendo
maliziosamente alla sua avversaria, pronta a colpirla con un
incantesimo.
Ma, proprio nel
momento in cui stavano per pronunciare un sortilegio, si sentirono
distintamente dei passi arrivare.
Lily si
bloccò, la bacchetta ancora stretta in pugno pronta a
difendersi da qualsiasi attacco della sua rivale, aspettando che il
rumore si allontanasse. Essere scoperta da un professore non era
proprio quello che desiderava.
Purtroppo,
però, i passi non si allontanarono, ma anzi sembrava quasi
che si stessero dirigendo verso di loro.
-Che sta
succedendo qui?- chiese una voce, mentre la figura di Scorpius Malfoy
sbucava da dietro l’angolo.
Il ragazzo
passò le sue iridi argentee da Lily, i cui occhi mandavano
scintille, alle sue compagne di casata, chiaramente in atteggiamenti
ostili.
-Charlotte?-
domandò, non avendo ricevuto risposta.
-Si, Scorpius?-
fece quest’ultima con aria angelica, abbassando
immediatamente la bacchetta.
-Cosa sta
succedendo qui?-
La Parkinson si
guardò intorno come se stesse decidendo sul da farsi, prima
di avvicinarsi al ragazzo abbracciandogli un braccio.
-Oh Scorpius, la
Potter ci ha minacciate e stava per attaccarci…non so
proprio perché…- affermò, guardando il
giovane negli occhi e sbattendo le sue lunghe ciglia.
Lily la
guardò sorpresa. Cosa si stava inventando quella gallina?
-Potter, essendo
Caposcuola potrei punirti. Dammi una sola buona ragione per non farlo.-
replicò Malfoy, osservando la Grifondoro in attesa di una
sua risposta.
Ma la giovane
Potter era troppo stupita per spiccicare parola, non poteva credere che
lui le stava credendo. Certo, doveva aspettarselo da Malfoy, ma la cosa
la lasciava comunque senza parole. Come poteva pensare che lei avesse
minacciato quella cretina della Parkinson? Quale buon motivo avrebbe
mai potuto avere per fare una cosa del genere?
-Ha detto che
dovevo starti lontana, altrimenti me l’avrebbe fatta
pagare…- mormorò la Serpeverde, simulando poi
perfettamente un singhiozzo trattenuto.
Malfoy si
voltò verso la sua compagna di casata con aria perplessa,
prima di riportare la sua attenzione su Lily, sorridendole
maliziosamente.
-Ah…è
così?- chiese con aria divertita. –Bene Potter,
visto che non hai niente da replicare, sono costretto a togliere venti
punti a Grifondoro per il tuo atteggiamento aggressivo!-
Lily strinse i
pugni lungo i fianchi, irata. Non poteva crederci che lui potesse anche
solo pensare una cosa del genere.
-Ma andate al
diavolo tutti quanti!- affermò infuriata, prima di volgere
le spalle ai Serpeverde e allontanarsi dal corridoio.
08 Gennaio 2026,
13.25, Corridoi, Hogwarts.
Lily camminava
come una furia, la bacchetta ancora stretta in mano. I suoi passi che
rimbombavano nel silenzio del corridoio.
Non capiva come
Malfoy avesse potuto credere a quella gallina. Lei che minacciava loro?
Ma erano tutti impazziti?
Non sapeva
perché la cosa le avesse dato tanto fastidio. La sua parte
razionale, infatti, le diceva che la sua reazione era esagerata e che,
non avendo replicato niente a quelle insinuazioni, la situazione poteva
essere fraintesa. Ma il fatto che lui avesse creduto a loro la mandava
in bestia.
-Potter,
fermati!- affermò una voce, prima che una mano si stringesse
sul suo polso costringendola a voltarsi.
Una volta girata
e accortasi di chi l’aveva fermata, Lily alzò la
bacchetta, puntandola contro il suo interlocutore.
-Malfoy, mollami
immediatamente.- ordinò furiosa, puntando la stecca verso il
volto del ragazzo.
Il giovane,
guardando la sua espressione, liberò velocemente il polso
dalla sua stretta.
-Mi vuoi
spiegare cosa è successo poco fa?- chiese dopo qualche
secondo di silenzio, in cui i due si erano guardati con astio negli
occhi.
-Perché
non lo chiedi alla Parkinson? Mi è sembrata abbastanza brava
a spiegarti la sua versione dei fatti!- replicò lei,
voltandosi successivamente e riprendendo a camminare.
Ma ben presto fu
costretta nuovamente a fermarsi, dalla presa sul suo polso.
-Potter,
smettila!- esclamò lui con tono irato. –Mi stai
facendo diventar matto!-
Lily lo
fulminò con lo sguardo. Lei stava facendo diventar matto
lui? Questa si che era bella, perché era lei che baciava le
persone senza motivo o che faceva strani auguri? Ma certo!
-Vai al diavolo!-
Il ragazzo si
passò una mano tra i capelli, esasperato.
-Si
può sapere ora che ti ho fatto! Smettila di mandarmi al
diavolo e spiegami!- replicò lui, abbassando leggermente il
tono di voce.
Lily lo
guardò in silenzio per un attimo, improvvisamente tutta
l’arrabbiatura era scomparsa, mentre osservava
l’espressione scoraggiata delle sue iridi argentee. Cosa le
stava implicitamente dicendo?
Meglio non
saperlo.
-Lasciami in
pace, per favore.- mormorò alla fine, prima di allontanarsi.
E il giovane la
guardò andare via fino a che non svoltò
l’angolo.
-Stupido!- si
sgridò, mentre dava un pugno al muro per scaricare la rabbia.
08 Gennaio 2026,
14.30, Prossimità del Lago, Hogwarts.
Davanti alle sue
iridi nocciola Hogwarts era una distesa innevata e non un solo rumore
si udiva per tutto il parco, attutito dalla neve. La calma regnava
sovrana.
Per questo si
era seduta sulla neve vicino al lago, la schiena appoggiata contro il
tronco di un albero, ignorando il freddo di Gennaio le penetrava nelle
ossa, troppo presa dai suoi pensieri per preoccuparsene.
Il comportamento
di Malfoy l’aveva confusa ancora di più.
Perché aveva quello sguardo così disperato mentre
le chiedeva di spiegargli? Che gli importasse veramente di lei?
No, impossibile.
Malfoy non era uno che si innamorava o che faceva cose del genere. La
stava semplicemente prendendo in giro, non doveva cascare nel suo
piano. Si sarebbe fatta troppo male e non poteva permetterselo.
Già
ora era più che coinvolta, lo dimostravano tutti i pensieri
che faceva su di lui, cercando di dare un senso ai suoi atteggiamenti.
Doveva
smetterla. Non doveva più pensarci. Da ora in poi lui non
esisteva. Punto.
Ma proprio non
riusciva a spiegarsi quello sguardo di poco
prima…Perché?
-Lily!- la
chiamò una voce, mentre la figura di Rose si avvicinava
correndo. –Ti ho cercato dappertutto, dove eri finita?-
La Corvonero,
una volta che la ebbe raggiunta, poggiò le mani sulle
ginocchia per riprendere fiato. Aveva le guancie arrossate dalla corsa
e dal freddo, i capelli che le ricadevano come una massa informe sulle
spalle, mentre una strana luce di felicità le illuminava gli
occhi.
Doveva essere
accaduto qualcosa.
-Non hai idea di
cosa è successo!- esclamò dopo qualche minuto,
spostando le sue iridi azzurre sulla giovane Grifondoro.
-Che
è successo?- le chiese senza troppa enfasi.
-Lysander mi ha
chiesto di uscire!- dichiarò Rose raggiante, mentre la sua
interlocutrice scattava in piedi.
-Oh Rose, sono
così felice per te!- affermò Lily, abbracciando
subito dopo la cugina.
Rimasero
così per quelli che sembravano secoli, prima di staccarsi
per guardarsi negli occhi.
Lily sorrise
contenta, aveva finalmente preso una decisione.
Basta Malfoy e
tutti i problemi che portava. Doveva smettere di immaginarsi le cose,
doveva lasciarlo perdere.
La notizia di
Rose l’aveva resa veramente allegra. Finalmente, dopo tutti i
sacrifici che aveva fatto, sua cugina era riuscita a conquistare il
ragazzo che le piaceva. Questo le dava un po’ di speranza,
magari anche lei prima o poi avrebbe trovato il uomo perfetto per lei.
Non
si sarebbe fatta togliere quella felice speranza da nessuno,
soprattutto non da Scorpius Malfoy.
Allora ecco ci qua con un nuovo "straordinario" -non so se si coglie l'ironia- capitolo! Che ne pensate?
Anche questo non è poi così lungo, ma mi serviva per preparare i personaggi per il prossimo, che "purtroppo" sarà l'ultimo!
Ho sempre paura che Lily e Scorpius mi vengano come due psicopatici, non so bene perchè, ma nella mia testa il loro comportamento ha un senso...Lily è confusa da tutta questa situazione, non capisce i propri sentimenti e vuole solo essere lasciata in pace, mentre Scorpius ha diciamo le idee un po' più chiare, ma non sa bene come cosa fare e perchè!
Volevo chiedervi un consiglio, secondo voi, dopo il prossimo capito, devo mettere un epilogo? Magari facendo passare qualche anno? Capisco che non sapendo come andrà a finire la storia è un po' difficile rispondere alla mia domanda, ma sono proprio indecisa e non so bene come fare...
Cmq passando ai ringraziamenti, ringrazio tutti quelli che hanno commentato la mia storia e tutti quelli che l'hanno inserita nelle preferite/seguite/ricordate...Grazie davvero! ;D
Un bacione
Pallina
PS: diavoletta88, mi spiace ma purtroppo non ho la più pallida idea di come si faccia a mettere l'avatar!