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Autore: Ellens    16/11/2010    13 recensioni
- Evans, le bugie non le sai dire- ridacchiò.
- Non mettere in risalto i miei difetti, Potter, potrei buttarmi a terra e iniziare a piangere-
- Sarebbe una giornata memorabile-
- Non credi che lo sia già? Un'altra opportunità simile quando ti ricapita?-
- Evans, la modestia dove l'hai lasciata?- disse lui, adocchiando il locale.
- Al castello, con la tua, stanno facendo amicizia-
- Perchè non seguiamo il loro esempio?- chiese a bruciapelo, mentre finalmente entrava ai Tre Manici di Scopa e si sedeva ad una sedia.
Ero sul punto di rispondere che noi non avremmo mai potuto farlo, perchè, come già ribadito, eravamo nati per odiarci, ma le parole mi morirono in bocca: la verità era che quella era una grande sciocchezza.
- Perchè è troppo difficile?- tentai, infine.
- Potremmo provarci-
- Ma non sarebbe divertente, Potter-
- Non lo sarebbe, hai ragione- convenne lui, ordinando due burrobirre.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Camminavo velocemente per i corridoi cercando di scansare quelli del primo che si guardavano impauriti intorno

Capitolo 2

 

 

 

 

Camminavo velocemente per i corridoi cercando di scansare quelli del primo che si guardavano impauriti intorno.

Cristo, io non ero così mocciosa.

No, sicuramente.

No.

- Evans!-

No.

Non risposi, ma allungai il passo: se mi sbrigavo, sarei riuscita a intrufolarmi nell'aula abbandonata alla fine del corridoio.

- Evans, non correre!-

Iniziai effettivamente a travolgere la gente che mi capitava a tiro.

Nel giro di pochi secondi James Potter mi camminava davanti, senza nemmeno sforzarsi più di tanto.

- Evans, sembra che tu mi stia evitando-

- Ma cosa te lo fa pensare, Potter?- chiesi, sarcastica.

- Evans, dovresti smetterla di sottovalutarmi-

- No, Potter, io sono molto ammirata, invece-

- Davvero?-

- Certo, quando pronunci frasi di senso compiuto è davvero emozionante! Mica poco per un cervello ridotto come il tuo-

Lui sbuffò- Evans, quando abbiamo la prima riunione con i prefetti?-

- Te lo farò sapere-

- Dovremmo organizzarci, no?-

- No, elimina il noi-

- Evans, sei consapevole che ti girerò intorno molto di più quest'anno? per forza di cose-

- Potter, ti pare che passi la notte a piangere per niente?-

- Io lo prenderei come un onore-

- Certo, perchè tu hai la maturità nel culo, e ogni volta che scorreggi ne elimini in grandi quantità. Credo che ormai sia evaporata-

- Evans, mi chiedevo- disse lui fermandomi con il braccio - Noi abbiamo un bagno riservato?-

- Sì- ero irritata, ero davvero tanto irritata. La gente intorno a noi iniziò a rallentare il passo, in attesa di una mia urlata.

Il che non stava tardando ad arrivare.

- Ah- disse lui, e sorrise.

Sorrise, e capii tutto.

- Potter, ci si va singolarmente al bagno-

- Ehi, Evans, sei tu che ti fai strane idee-

Inspirai.

Okay, dovevo ricordarmi quelle lezioni di yoga. No, non il saluto al sole, quella sull'autocontrollo.

- Potter, sparisci-

- ... però- continuò- se davvero ci tieni a sperimentare la cosa, io sono disponibile: la vasca è abbastanza grande per due- mi dette una gomitata.

Non mi doveva toccare.

- Potter- respiro- non entrerò nella vasca con te, ma se accetti un consiglio: affogaci dentro- altro respiro.

- Se vuoi lo facciamo nudi, così risparmiamo sui costumi- insistette lui.

- Potter- gracchiai. Dovevo contenermi- Potter, il costume lo compro e te lo lego al collo così stretto che non ti ricorderai neanche che gusto ha l'aria-

- Uuuuuh, sadomaso, eh? Non ti immaginavo così spinta-

Okay, potevo farcela senza ucciderlo - Potter, sparisci-

- Come sei ripetitiva-

- Potter, evapora, Smaterializzati, scompari, levati dai piedi, distruggiti- portai il pugno all'altezza della faccia e lo aprii, mimando con le labbra un "Puff", poi, senza dargli il tempo di incassare la supplica me ne andai.

- Ehi, Evans- urlò, restando indietro- Lo sai che il tuo sedere oggi è più bello del solito?-

Un paio di occhi maschili mi fissarono, tutti interessati.

Imbecille.

 

 

Entrai in Sala Comune di soppiatto.

Quando i miei occhi si accertarono che nessuna testa di cazzo vi fosse dentro, decisi di inoltrarmi.

- Lily- Marlene mi venne incontro.

Marlene era una mia compagna, era a posto.

Con lei, Mary e altre due mie amiche, Alice ed Emmeline, facevamo una sorta di gruppo.

Non un club dei deficienti, come quello di Potter, ma una cosa intelligente.

Eravamo amiche, ecco tutto.

- Oh, Lens - salutai, sprofondando nella poltrona accanto alla finestra.

- Non ti ho vista per niente in giro, oggi- constatò lei, sedendosi sul bracciolo.

- Lo so, è stato il primo giorno peggiore di tutta la storia di Hogwarts. L'ho praticamente trascorso ad evitare Potter- riflettei un minuto buono- Sai, credo che ormai Potter possa esere inteso come un insulto-

Lei ridacchiò - Poverino-

- Non compatirlo, quello è più ricco di noi due messe insieme-

- Probabile-

Mi voltai a guardarla - Domani hai Pozioni, no?-

Lei annuì solenne- Giuro, quest'anno m'impegno-

Se, mia nonna.

Marlene era una delle ragazze più simpatiche e brillanti che conoscessi, ma allo stesso tempo la più svogliata.

Più di Mary, oserei.

- Mary e le altre hanno abbandonato- annunciai.

- Scherzi?-

Feci un cenno negativo- No, Mary è convinta che sia una lezione inutile e che comunque sia Lumacorno non la calcola. Alice ed Emmeline l'hanno seguita a ruota-

- Allora siamo ufficialmente compagne di banco- disse allegramente.

Alzai un sopracciglio.

- Ti giuro, mi impegno-

Ridacchiai - Farò finta di crederci-

- Fossi in te mi farei altri problemi-

- Esempio?-

- Metto la mano sul fuoco che Potter si siederà dietro-

- Io metto la mano su Potter, e giuro che 'sta volta gli faccio male-

- Ma coooome- disse lei- siete così carucci-

La guardai, alzando per l'ennesima volta il sopracciglio - Potter- le dissi, infine.

- Lo devo prendere come un insulto?-

- Uno pesante- annuii, convinta.

- Sei una dittatrice, non si può mai esprimere la propria idea con te-

- Non se questa è una scemenza-

- E' la pura verità! Vi completate a vicenda-

- Potter- risposi.

- Dai, sono seria. Devi affrontare l'argomento-

- No, Potter-

- Lily!-

- No, non hai capito, sta arrivando Potter- Saltai su come una molla e scappai verso il dormitorio femminile.

- Ehi, Evans, non scappare! Voglio intraprendere una discussione civile con te!-

Mi girai a guardarlo, dall'alto delle scale - Potter, l'unica cosa vagamente civile in te è il fazzoletto sporco nella tasca destra-

Lo vidi frugare e tirarlo fuori, per osservarlo.

Mentre marciavo verso la mia camera, udii chiaramente la sua voce - Sirius, lo trovi così sporco?-

- James, quel fazzoletto ha l'età di mia nonna-

 

* * *

 

- Entrate e tirate fuori i libri-

Secondo giorno, seconda battaglia per rivendicare la mia tranquillità.

Mi sedetti in prima fila, nell'aula di Trasfigurazione, accanto ad Alice: le altre erano in ritardo, ovviamente.

Un mormorio generale crebbe pian piano, mentre la classe si riempiva.

- Oggi ci eserciteremo negli incantesimi di Evocazione-

Ci guardò uno ad uno - Tengo a precisare che questi saranno richiesti ai M.A.G.O.- il suo sguardo vagò verso gli ultimi banchi - Questo è l'ultimo anno, da oggi tutto ciò che farete lo farete solo ed esclusivamente per il vostro imminente futuro- i suoi occhi trovarono quattro prede- Da oggi è necessario che ognuno di voi abbandoni la bambinaggine che lo assilla-

Black, tre file più indietro, lanciò un areoplanino di carta a Mary, davanti a lui.

- Per non fare nomi, Sirius Black- concluse la professoressa.

- Professoressa- protestò questo- Io sono più che maturo-

- Black, portarsi a letto qualunque essere femminile non è segno di maturità- commentai acida, voltandomi.

- Signorina Evans- la McGranitt mi fulminò- Comprendo il suo rancore, ma limiti gli insulti-

abbassai lo sguardo, mentre l'indignazione mi ribolliva dentro.

Insulti? Insulti?

Black era un insulto all'umanità, andava soppresso alla nascita, lui e tutta la sua combriccola.

Passai la restante ora e mezza a evocare qualunque cosa mi venisse a tiro.

- Lily?- Alice, accanto a me, osservava la scena preoccupata.

- Eh?- chiesi, irritata.

- Stai cercando di evocare una mazza da baseball-

I miei sogni segreti di ficcarla in testa a qualcuno andarono in frantumi.

Alla mia destra, ogni genere di arma contundente spiccava pericolosamente.

- Io... Io amo il baseball-

- E anche i coltelli?- azzardò lei.

- Certo, i babbani fanno la collezione- mi schiarii la voce, sulla difensiva.

Lei deglutì, poi tornò a evocare margherite, su margherite su margherite.

 

 

 

 

 

- Lily, passami il pane-

Mary si sedette accanto a me; avevo appena concluso una tragica lezione di Pozioni, amabilmente decorata con la presenza di palline di carta lanciate dai Serpeverde.

- Come è andata?- chiedi, porgendole una pagnotta.

- Mh. Praticamente ho dormito un'ora intera in Sala Comune- alzò le spalle.

Mi alzai per prendere la caraffa d'acqua, sul tavolo accanto.

Un ragazzo del quinto mi squadrò tutta, poi si girò verso il suo compagno - Oh, Potter ha ragione, ha davvero un bel culo-

Sentii il sangue darmi alla testa, mentre mi schiaffavo un cucchiaio di purè in bocca.

Potter me l'avrebbe pagata, prima o poi; avrebbe pagato ogni singolo momento d'odio provato nei suoi confronti.

 

 

 

 

Eccomi, gente :D

Questo è il secondo capitolo ^^ sono stata veloce *O*

Non illudetevi, di solito sono sempre in ritardo cronico -_-

Comunque sia, sono strastrafelice che sia piaciuto a così tanta gente il primo!

Ringrazio le sei persone che hanno recensito e le 28 persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite, le seguite o le ricordate, davvero!

Dovrei ringraziarvi uno ad uno, ma sto per uscire, e sono ancora un disastro!

Il prossimo capitolo prometto di farlo :D

Alla prossima, carissimi

 

Caramella <3

   
 
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