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Autore: Silver_Hex    16/11/2010    2 recensioni
Dal secondo capitolo.
«Donne, Sirius. Parliamo di donne...» disse Harry tra l'esasperato e il divertito. «Sai un piccolo Black e magari un piccolo Potter, in giro per Hogwarts non sarebbe male?»
«Ma sentitelo il poppante che vuol parlare di donne...» disse ridendo Sirius.
«Di che parlano gli scapoli d'oro della società magica.» disse James raggiungendo i due. «Ehi non c'è bisogno di guardarmi così lo siete.»
«Chiedevo a Sirius se aveva intenzione di fare un piccolo Black.»
«Ah, non è una cosa facile. Prima bisogna trovare qualcuna disposta a sopportare quel vecchio borbottone...» spiegò al figlio. «Poi dovremo aiutarlo a capire che è la sua occasione migliore... in pratica una missione impossibile.»
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Una serata movimentata.


Era arrivato il 31 luglio, Harry quel giorno compiva diciannove anni. Quella sera erano attesi molti invitati, ma la mattina era destinata agli amici più stretti, come la famiglia Lupin. Il piccolo Teddy era una vera peste, cambiava colore ai capelli con una rapidità incredibile, ed era affezionatissimo a Harry e non perdeva ma l'occasione di fargli fare un giro sulla scopa volante. E proprio in quel momento Sirius vide Hermione osservare con un po' di preoccupazione le acrobazie del suo amico. Sapeva benissimo che il volo non era tra le sue attività preferite e per questo non mancava mai di prometterle di portarla a fare un giro sulla sua nuova moto volante. 
«Nemmeno sotto Imperius riusciresti a convincermi a salire» rispose anche questa volta nel solito modo con un sorriso.
«Ti sembro così poco affidabile?» replicò nel suo solito tono scherzoso.
«Non mi piace l'idea di restare sospesa nel vuoto, ho bisogno di sentire la terra sotto i piedi.»
«Paura di lasciarti andare Granger?» disse la voce di Malfoy che si era appena materializzato a casa Potter. «Ehi sfregiato auguri!»
«Furetto ben arrivato.» disse Harry scendendo dalla scopa. «Tra un po' devo andare a prendere mio cugino vieni con me?»
«Potter, non si è mai visto un Malfoy entrare in casa di un babbano. Passo volentieri il piacere a qualcun altro.» rispose sarcastico.
«Spiritoso come sempre.»
«Malfoy, speravo di non vederti prima di questa sera...» disse Sirius seccato dalla presenza del biondo.
«Ah Black, ci sei anche tu... sì, mi sono liberato prima. Poi ho saputo che la nostra cara mezzosangue era qui» disse facendo il baciamano ad Hermione. «Devo parlarti del corso che iniziamo a settembre. Ci vediamo più tardi gente.» e si portò via un Hermione piuttosto contrariata.
«Idiota» borbottò Ron.
«Tranquillo se ronza troppo intorno ad Hermione stasera gli spiego bene cosa può e cosa non può. Dovrebbe smetterla di fare l'imbecille con lei, visto che non ha intenzione di mollare quella bionda da strapazzo.»
«Non ha bisogno di voi due per rimettere Malfoy al suo posto.» disse Ginny. 
«Sì, beh non ci sarebbe niente di male nel farglielo capire meglio» aggiunse Sirius di pessimo umore.
«Mi dispiace Ginny ma concordo con Sirius, e con Harry. Non può comportarsi in questo modo e pensare di farla franca.» disse James intervenendo nella discussione.
«Secondo me è solo un assurda gelosia. La verità è che a Hermione basterebbe poco per far sparire quella bionda dalla circolazione, ma lei non lo vuole e Malfoy non osa andare oltre il consentito.» cercò di spiegare Ginny. 
«Questo sarebbe vero se lui fosse una persona corretta e leale. Ma non lo è. Sa pensare solo a se stesso.» rispose Harry.
«Anziché pensare a cosa dovrebbe fare Herm, pensa a goderti il tuo compleanno Potter.» disse Ginny seccata da quell'atteggiamento che spesso e volentieri sfoggiava anche il suo fratellino e detto questo sparì dentro casa molto arrabbiata.
«Vado a prendere Big D. Ron vieni con me?»
«Ok, come andiamo?»
«Ci smaterializziamo a casa sua e poi veniamo qua in macchina.»
«Non sarebbe meglio se andassi a scusarti con Ginny, potevi evitare di risponderle così.» disse James scatenando le risate di Sirius.
«Sei davvero forte James. Tu facevi di peggio, almeno loro discutono per cose serie...» disse Sirius appena Harry e Ron si smaterializzarono.
«Vedo che sei impaziente di rendermi il favore... beh sappi che sei un idiota, e stai perdendo la tua occasione e in questo momento è chi sa dove con il biondo.»
Nessuna risposta solo un feroce ringhio cui James non prestò molta attenzione. 
Sirius decise di andarsene a casa e fare finta di nulla, forse non sarebbe nemmeno andato alla festa di Harry.
Cosa ci andava fare? Per vederla tra le braccia del biondo che non perdeva occasione per mettersi in mostra, no grazie. 
Fu raggiunto da Remus a casa sua.
«Ciao Sirius, mi serve un favore...»
«Ehi Remus dimmi.»
«Come sai, stasera non sarò con voi.» quella notte ci sarebbe stata la luna piena, meglio evitare la festa. «E avevo promesso a Hermione questi libri, non è che potresti darglieli tu? Lily avrà molte cose da fare e non voglio darle un altro incarico, e James è troppo sbadato.»
«Sì certo lasciali pure qua. Glieli farò avere, tranquillo.» disse prendendo in custodia i libri. «Vuole diventare davvero Animagus?» disse guardando i titoli dei libri.
«Per ora mi ha chiesto solo i libri, voleva capire bene come avviene la trasformazione, la scelta dell'animale. Immagino che se deciderà di andare avanti ne parlerà anche con te e James.»
«Sì, ricordo quando ne parlammo tempo fa. Speravo avesse deciso di non farlo, non è una cosa facile. Pensa se dovesse trasformarsi in un volatile, con la sua paura per il volo resterebbe bloccata.»
«E pensi che questo possa bastare per fermarla?» chiese Remus scettico.
«Beh tentare non è comunque una cattiva idea.»
«Ti dirò una cosa, ho tentato anch’io di far cambiare idea a Harry per gli esercizi con i patronus e guarda cosa è successo. Forse è stato uno tra i più giovani a imparare e padroneggiare quell'incantesimo. Puoi anche provare a bloccare certi desideri, ma sembra che abbiano una vita propria e sopravvivano a tutto.» disse con uno sguardo piuttosto severo all'amico.
«E quindi dovrei assecondare?»
«No, ma ti ritroverai a cedere e non capire come mai.» disse in modo eloquente. «Io sono la testimonianza vivente, su tutti i fronti. Ho dovuto cedere alla vostra testardaggine che vi ha portato a non lasciarmi solo durante le mie trasformazioni; sono venuto meno ai miei principi con Harry, gli ho dato lezioni; e alla fine ho ceduto anche a Tonks.» spiegò con un sorriso.
«Tu e James siete dei rammolliti.» disse senza crederci davvero. In realtà ammirava quei due uomini. Lui non sarebbe mai stato alla loro altezza.
«Sì, forse è vero.» disse Remus per niente offeso dal commento. «Vieni anche tu a pranzo?»
«Certo, non mi perderei il pranzo in famiglia per niente al mondo.» rispose felice di avere una famiglia e con un buon motivo per godere di quella compagnia.
«Meno male sembrava che non ne volessi sapere di stare con noi oggi.»
Tornarono a casa Potter proprio mentre rientravano anche Harry, Ron e Big D., Dudley non gli si addiceva proprio.
«Tutti a tavola. Il pranzo è pronto.» disse Lily uscendo dalla cucina.
«Ma manca qualcuno...» disse Ron.
«Sì, Hermione resta a pranzo fuori, a quanto pare lei e Draco sono stati invitati a pranzo da qualche parte.» spiegò Lily cercando di nascondere un po' di delusione, cosa che non sfuggì a James e Sirius.
Harry non disse nulla memore dell'ultima discussione con Ginny, ma appena vide la sua espressione contrariata si rasserenò, nemmeno lei sperava di vedere l'amica con il furetto.
«Ma ci sarà alla festa questa sera?» chiese Big D. curioso, guadagnandosi molte occhiatacce.
«Sì, a costo di andare a prenderla in capo al mondo.» disse James risoluto.
La sua risposta, ovviamente, consolò molti dei presenti che non volevano o non potevano esprimersi.
Il pranzo passò tranquillamente e per rendere definitivamente perfetto quel momento di festa in famiglia Hermione apparve per il taglio della torta.
«Scusatemi per l'assenza, ma sono finita in un covo di serpi! Son contenta di essere con voi. Sembrava non voler finire quel pranzo.» disse andando ad abbracciare Harry. Gli diede un bacio sulla guancia e andò a sedersi accanto all'amica.
Tutti mangiarono la torta in allegria. Subito dopo pranzo Remus accompagnò a casa la moglie e il figlio prima di andare in una vecchia casa di campagna dove avrebbe atteso che passasse la notte.
«Bene Hermione in piedi abbiamo da fare. Ci vediamo più tardi!» disse Ginny con aria folle, tanto che Hermione si pentì di essere tornata a casa.
«Che cosa dovete fare?» chiese Ron, ingenuo.
«Fratellino resterei qua a discutere con te, ma abbiamo cose più importanti da fare.» disse tirando fuori la bacchetta per rimettere a posto il fratello e minacciare Hermione che tentava la fuga. «Granger fila di sopra, senza fiatare.» disse poi a Hermione scatenando le risate di tutti. L'unico che non rideva era Big D., come biasimarlo.
«Ron hai deciso di morire? Lo sai cosa devono fare, ragazze.» disse Harry con un sospiro, «Come se ne avessero bisogno, sono già perfette.» disse guadagnandosi la stima di tutti i maschi presenti.
«Harry caro, fossero tutti come te...» disse Lily con un sospiro, per poi proseguire. «Poi se qualcuno si decidesse a farglielo sapere magari non dovrebbero prepararsi con ore di anticipo.» commentò Lily sarcastica.
Harry e Sirius decisero di andare a fare quattro passi fuori, si sentivano troppo osservati, da tutti.
«La vecchia Hermione non avrebbe mai permesso una cosa del genere a Ginny. Tutta colpa di quel furetto, da quando c'è lui pensa a tutte quelle cose ridicole.» commentò Harry abbattuto.
«Il furetto lo cuciniamo allo spiedo o lo diamo direttamente a Fierobecco?» chiese Sirius sarcastico.
Le ore passarono e sparì anche Lily, inghiottita nel buco nero che era diventato la camera dove stavano le ragazze. I primi ospiti arrivarono verso le sette di sera. James e Harry facevano gli onori di casa, dopo poco furono raggiunti da Lily.
«Sono quasi pronte, scendono presto.» disse in risposta agli sguardi interrogativi dei presenti.
Dopo quasi un’ora erano arrivati tutti gli ospiti, anche il biondo. Sirius non lo aveva perso di vista un attimo, lo aveva visto cercare in mezzo a tutta quella gente lei. Era un attaccamento assurdo quello dimostrato dal ragazzo. Quando si avvicinò Sirius non resistette alla tentazione.
«Come mai non sei qui con la tua fidanzata. Ho saputo che ne hai una.»
«Ci dovrò passare il resto della mia vita, fino a che non sarò obbligato a farlo, ho deciso di stare alla larga.»
«Certo, divertiti ora che puoi.»
«Ed è esattamente ciò che intendo fare.»
A bloccare il loro scambio di battute ci pesò l'ingresso in scena di Ginny che fu raggiunta da un Harry stregato dalla bellezza della sua amata.
«Sei bellissima» le disse dandole un bacio lieve sulla guancia.
«Tutto per te. Buon compleanno, Harry.» sussurrò lei dolcemente facendogli accapponare la pelle.
«Grazie, spero di riuscire a meritarmelo.»
«Rossa, dov'è la nostra mezzosangue.» disse Draco interrompendo il loro scambio di dolcezze.
«Sta per arrivare furetto platinato.» rispose Ginny a tono.
E come se fosse stata evocata, Hermione apparve nella stanza.
Indossava un abito corto blu, che con la luce assumeva delle sfumature grigie stretto in vita da una fascia nera che si chiudeva con un fiocco, scarpe con un tacco alto nere e i capelli lisci e morbidi erano trattenuti in alto da una crocchia e poi lasciati liberi di cadere verso il basso.
Era una visione bellissima. Harry e Ron scattarono in avanti, per scortare la parte migliore di loro in forma umana, cosa che fece adirare Draco e sorridere Sirius.
La serata proseguì tranquilla, Sirius cercò di tenersi lontano da Malfoy per non rovinare la festa a nessuno e per non vederlo ballare, ridere e chiacchierare con lei; arrivò a pensare che forse per lei fosse meglio uno come lui, ma si ricordò di cosa si erano detti prima e la rabbia montò dentro lui.
E pensò che Harry dopotutto non si sbagliava, per quanto Hermione sarebbe riuscita a non cedere allo strenuo corteggiamento? E perché non doveva cedere, lei era libera e decideva per sé. Lui non poteva fare nulla per cambiare le cose.
Salutò James e Lily, cercò Harry ma vide che era sparito nel nulla, così come Ginny. Almeno qualcuno quella sera avrebbe coronato il suo sogno di felicità. Quando Lily gli chiese di restare e di non andare via, sorrise triste e volse lo sguardo verso la coppia che in un angolo lontano da tutti ballava un lento.
James gli posò una mano sulla spalla e per consolarlo gli disse che presto il furetto sarebbe svanito nel nulla, Hermione era troppo intelligente per cadere nella trappola.
La cosa non passò inosservata a Hermione, si era spesso sentita osservata e aveva notato lo sguardo di Sirius, che certamente disapprovava il suo comportamento. Lei stessa si era sentita in colpa quando l'avevano convinta a saltare quel pranzo e quella sera Draco aveva monopolizzato la sua attenzione con un’insistenza non sempre semplice da gestire.
Quando vide Sirius andar via senza nemmeno un cenno di saluto lasciò Malfoy e corse, per quanto potevano permettere i tacchi, da Sirius. Lily e James alla vista di Malfoy abbandonato da Hermione e con un’espressione seccata sorrisero felici. Quello che non sapevano e che i due avevano appena discusso.
«Granger, Granger. Ti sei messa in tiro per uno che nemmeno ti considera, almeno io sono qui.» disse sicuro di averla stretta all'angolo.
«Malfoy quanto sei cafone. È la festa di Harry non potevo presentarmi vestita con la tuta.»
«E tutto questo è per Potter. Granger non sono così sciocco, è chiaro che è per un uomo. Uomo che non ti ha guardato per tutta la sera e che ora se ne sta andando senza salutarti.»
«Ma si può sapere di chi parli?» chiese lei seccata.
«Quindi non sei vestita di tutto punto per Black?»
«Anche se ti dicessi di no sarebbe come non aver detto nulla, dunque ora sarai costretto a cercarti qualcun altro da scocciare con le tue chiacchiere.»
«Andiamo ci stiamo divertendo...» sussurrò con voce roca all'orecchio di Hermione e facendo scendere una mano dalla spalla verso la schiena e avvicinandola ancora di più a sé.
«Stasera non sei per nulla divertente, scusa ma io ho da fare. E di certo non intento intrattenere un principino viziato e annoiato. Quando ritorni in te, fai un fischio.» disse indignata e offesa per il comportamento di Draco.
Era stata chiara molto tempo prima, non era interessata a quel tipo di relazione e lui non aveva intenzione di annullare il fidanzamento. 
Finalmente raggiunse Sirius, aveva deciso di andargli incontro quasi certa di trovarlo in uno dei sentieri di cui le aveva parlato Harry. E proprio vicino al lago lo trovò accucciato. Si avvicinò.
«Ciao Felpato, cercavo proprio te.» disse al grosso cane nero. «Avevo bisogno di parlarti. Se ti va, se no torno alla festa, non voglio essere invadente.» disse e visto che non riprendeva forma umana si alzò per andarsene quando la voce di Sirius la fermò.
«Non potresti mai essere una seccatura, Hermione.»
«Volevo scusarmi per il comportamento di oggi, vi ho trascurato. Mi dispiace.»
«Non devi certo giustificarti con me, non hai nulla di cui scusarti. Devi essere libera di disporre del tuo tempo come meglio credi.» rispose lui.
«Quindi non è per questo che mi hai evitato tutta la sera?» chiese dubbiosa.
«No, certo che no. È più che giusto che tu, Harry e gli altri passiate il vostro tempo assieme. Noi siamo i vecchi.»
«Non dire sciocchezze non sei vecchio.»
«Grazie Hermione, ma forse dovresti tornare alla festa. Il biondo non l'avrà presa bene.»
«Credimi è solo un suo problema, le regole le conosce. Se si offende, è solo un suo problema. Non sono io quella scorretta tra i due.»
«Allora Harry ha ragione, sei interessata a lui?»
«No, non più. È chiaro come la luce del sole abbiamo idee e obiettivi diversi. I suoi non sono di mio gradimento.»
«E allora ha ragione a non tollerare la sua presenza...» commentò sottovoce.
«Normalmente non è così insopportabile come oggi.» disse levandosi le scarpe e andandosi a sedere su una grossa roccia liscia vicino alla riva del lago. 
Sirius si accomodò accanto a lei. Per un po' stettero a sedere in silenzio a guardare le stelle. Poi si ricordò dei libri di Remus. «A casa ho dei libri che mi sono stati lasciati da Lunastorta per te. Hai deciso di diventare anche tu un animagus?»
«Volevo leggere qualcosa in più. Poi se tu vorrai aiutarmi...»
«Sei sicura, è difficile e pericoloso. Che cosa farai se dovessi scoprire che il tuo animale è un'aquila o un altro volatile?»
«Chiederò a Harry di insegnarmi a volare!» disse ridendo.
«Risposta sbagliata Granger.» disse con un ghigno perfido. «Io t’insegnerò a volare, ma prima di iniziare le lezioni dovrai farti un giro in moto con me.»
«No, lo sai che ho paura...» tentò lei.
«Ah con Harry sì e con me no... bene, quando cambierai idea, fammelo sapere Granger» rispose lui mettendo su un broncio da premio oscar.
Quel broncio sciolse Hermione, era così bello e non resistette alla tentazione e gli scompigliò i capelli. Per vendetta Sirius la bloccò e le disfò l'acconciatura.
«No ti prego Ginny mi ucciderà.»
«Non ti lamentare altrimenti finisci nel lago. Allora verrai con me in moto?» chiese con aria da malandrino.
«E va bene verrò, ma un giro piccolo.»
«Ah credimi Granger una volta in volo mi chiederai di non scendere più!» rispose lui.
Era finalmente felice, e si convinse che quegli attimi di felicità erano tutto ciò che poteva chiedere a lei. Sperare in qualcosa di più sarebbe stato da sciocchi.
«Quanto siamo presuntuosi! Che fai torni con me alla festa? Harry dovrebbe essere tornato non ti vorrai perdere la scena...» disse con un sorrisino malizioso.
«Che cosa sai che io non so?»
«Ginny ha deciso di tentare il tutto per tutto. Anche se non credo che abbia incontrato molte difficoltà. No?»
«Donne! Siete la nostra rovina, sai?»
«Ah sentilo... e cosa dovremmo fare noi? Aspettare che voi decidiate di accorgervi di noi? Personalmente ammiro Ginny, io mi sarei scoraggiata già da qualche tempo.» disse triste.
«Ehi per quanto possa dar fastidio al momento, Malfoy non merita tutto questo.»
«Uff pensate sempre e solo a lui. Nemmeno lui pensa a se stesso con così tanta frequenza, il che è tutto dire dato il personaggio in questione!» disse seccata alzandosi per tornare alla festa.
«Aspettami vengo con te. Il bosco non è un posto sicuro a quest'ora della notte.»
Camminavano in silenzio lungo il sentiero che portava dal lago a casa Potter quando dal nulla sbucò fuori una persona incappucciata e Hermione tirò subito fuori la bacchetta per rispondere all'attacco. Sirius era disarmato.
Hermione cercava di disarmare l'aggressore, ma quello riuscì a scansare l'incantesimo e rispose con uno Stupeficium che fece perdere i sensi a Hermione. Sirius prese la bacchetta di Hermione e riuscì a schiantare l'aggressore.
Mandò un patronus a James e dopo aver immobilizzato e legato per bene quell'uomo, si dedicò a Hermione che cadendo aveva battuto la testa. La portarono subito dentro casa. Lily corse dentro a prendere alcune pozioni per medicare le ferite.
«Nuova bacchetta?» chiese James a Sirius.
«No è di Hermione, la mia è a casa.»
«E dove aveva la bacchetta?» chiese James perplesso.
«Non lo so amico. Comunque funziona bene come la mia, non credevo fosse possibile.»
«Non è poi così strano, la bacchetta sa che tu sei un amico e non la useresti contro di lei.» spiegò Lily. «Infondo è una grande magia anche questa no?»
«Come sta?» chiese Sirius.
«Sì riprenderà, ora è sveglia. Hai già chiamato Harry e Ginny? Non sono tranquilla.»
«Sì, mi ha risposto. Saranno qui a minuti.»
«Bene, torno subito. Vado a prendere una pozione per il sonno.»

✎ Info & Co.  

Non ho parole per ringraziarvi per le letture e i commenti che ho ricevuto fino ad ora. I primi "guai" e i primi dubbi si affacciano all'orizzonte! Aspetto numerosi commenti!
Jalilah♔ .
©Tutti i personaggi sono stati creati da J.K. Rowling.

Storia modificata nel 2014. Tutti i capitoli sono oggetto di sostanziose modifiche, tagli e correzioni.

   
 
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