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Autore: Mimichan    21/11/2005    15 recensioni
La trama non è ancora ben delineata perché ho deciso di scrivere una ff insieme a voi fan di Shaman King! Spero che la mia idea vi possa piacere quindi adesso leggete e poi pensateci!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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TA-DAN! Sono di nuovo qui! Questa volta con un’idea diversa! Ho visto che gira e rigira, chi scrive e commenta le ff su Shaman King sono quasi sempre gli stessi. Quindi ho pensato: perché non scriverne una tutti insieme? Magari la prima cosa che penserete è: “Ma chi me lo fa fare? Ho già la/e mia/e da scrivere!”. Cioè quello che ho detto anch’io, ma poi ci ho riflettuto: in fondo un capitolo a testa non è troppo e sarà anche divertente! Perciò siate con me e aiutatemi! Non vi chiedo niente di galattico, ognuno scriva secondo il suo stile e stravolga pure la storia se lo ritiene! Io intanto la comincio, spero che mi appoggerete!! Ah, un’ultima cosa, se qualcuno che non è registrato volesse continuare, mi mandi il suo lavoro (adesso mi sembra di parlare come la mia prof di italiano!!) via e-mail!

 

3, 2, 1, VIA!

 

CAPITOLO 1

REN, UN MISTERIOSO HOUSE-FRIEND CHE BEVE SOLO LATTE

 

Anche quella mattina Yoh si alzava alle sette per andare a scuola. Era stufo di condurre una vita così noiosa. Gli sembrava quasi che qualcuno la stesse manovrando dall’alto a suo piacimento. Ma no, cosa andava a pensare? Però, effettivamente, non se n’era mai andato da lì; ogni giorno, puntualmente, il vicino passava a salutarlo con un sonoro “Buon giorno, buon pomeriggio, buona notte”. Si infilò distrattamente i pantaloni con quel pensiero in testa. Ecco le cose sciocche che gli facevano perdere tempo, era ovvio che poi andasse male a scuola. Indossò la maglietta e scese al piano inferiore per la colazione. I nonni erano già usciti, per fortuna. Mangiare con loro significava sentirsi ripetere infinite volte richiami come “Mangia così cresci” oppure “Non mangiare tanto che poi stai male”. Si avvicinò al frigo sul quale spiccava un biglietto rosa shocking che gli aveva probabilmente lasciato la nonna. “Scalda il polpettone” c’era scritto in un colore altrettanto fluorescente.

Yoh – Che è? Impazzita? Chi si mangia un polpettone di prima mattina?

Invece tirò fuori una bottiglia di latte, cavò il tappo e si chinò a prendere un pentolino per scaldarlo dallo scaffale più in basso. Qualcuno suonò la porta, Yoh trasalì e sbatté la testa sul lavandino, facendo cadere la pila di piatti e tazzine che i nonni avevano lasciato dentro. – Maledetto Lyserg, come mai oggi è arrivato così presto? – Corse velocemente ad aprire immaginando di trovare il suo amico dai capelli verdi, invece gli si piazzò di fronte un ragazzino che doveva avere pressappoco la sua età, dai capelli neri e una strana acconciatura. – Lyserg, hai cambiato acconciatura? –

– Brutto sc…ehm ehm, no, non sono Lyserg. Il mio nome è Ren, piacere di conoscerti – gli afferrò la mano stringendola saldamente e abbozzando un sorriso.

– Scusa Sam..

– Ren, Ren! Mi chiamo Ren!

– Scusa Ren, ma che diavolo ci fai a casa mia?

– è quello che mi sto chieden…volevo dire, sono qui per lo scambio! Sono il tuo house-friend! –

– Il mio House che?

– Bisogna spiegarti tutto? Non ti potevano informare loro? – sbraitò contro uno Yoh alquanto perplesso. Ren si pentì subito di aver pronunciato quelle parole. Improvvisamente il lampione, senza alcun preavviso, cadde da un lato, sfiorandolo di pochi centimetri. Il ragazzo si morse un labbro e, fingendosi noncurante di ciò che stava accadendo intorno a loro, accennò una risatina e bloccò il “loro chi?” di Yoh con una pacca sulla spalla. – Poche ciance, ti spiegherò più tardi chi sono e cosa faccio qui. Ora su, che aspetti? Fammi entrare! – e così dicendo spinse Yoh da una parte e entrò in casa. – Mmh, carina... – disse scrutandola ed esplorandola in ogni angolo, alzando tutti i souvenir, lanciandosi da una poltrona all’altra. Yoh lo seguiva in ogni sua mossa sempre più perplesso. Da dove era spuntato quel tipo? E ora, perché si stava dirigendo in cucina? Era meglio rincorrerlo e badare che non combinasse guai.

– Ehi amico, che vuoi fare adesso? – lo chiamò Yoh.

Ren stava puntando con occhi languidi alla bottiglietta di latte che Yoh stava tentando di bere prima del suo arrivo. Si stava avvicinando famelico, passo dopo passo. Quando fu abbastanza vicino la afferrò ingurgitandola avidamente. La bevve tutta d’un sorso e poi la batté sul tavolo.

– Ancora! – corse verso il frigo, lo spalancò e ne afferrò altre due. Ma quando ci si trovò di fronte fu trattenuto da qualche forza invisibile. Incredibile! Stava lottando contro...se stesso! Che cosa gli era preso? – Fatevi gli affari vostri una volta tanto – urlò. E ora parlava da solo! Yoh era scioccato, non sapeva proprio cosa pensare di quel tipo che si era intrufolato così in casa sua e ora discuteva da solo! Cercò disperatamente tra i contenuti del latte, la parola alcol per poter attribuire la colpa a qualcosa ma senza risultato. Finalmente lo strano ospite afferrò altre due bottiglie di latte e sbatté la porta del frigo con furore. Aprì una delle due bottigliette e se la portò alla bocca.

– Ehi, ehi! Quelle sono mie, lasciale stare! –  troppo tardi. L’aveva già bevute tutte e due.

– Non ti ci mettere anche tu adesso! – ringhiò Ren

– Anche? Oltre a chi? – domandò Yoh confuso, ma l’altro preferì aggirare la domanda ponendone un’altra.

– Andiamo a chiamare Lyserg o passa lui? – e ora conosceva pure Lyserg!

– Senti, - cominciò Yoh

– Scusate! Ho sbagliato! – dichiarò esasperato l’altro rivolto al soffitto. Poi si voltò verso Yoh – Chi è Lyserg? – chiese con scarso interesse ma tentando di mascherarlo.

Yoh era a bocca aperta. Come faceva a mantenere quella naturalezza dopo essersi messo a parlare con un frigo e poi con il soffitto? Chi era quello strano personaggio? E soprattutto perché parlava apparentemente da solo o con degli oggetti? Per ora l’avrebbe assecondato, ma era deciso a fare chiaro sulla situazione il prima possibile!

Come prima, un forte Toc Toc alla porta lo richiamò alla realtà. Questo doveva per forza essere il suo amico. Ora nessuno avrebbe impedito loro di far luce sui fatti di quella mattina. Il bevitore di latte avrebbe dovuto confessare! House-friend o qualsiasi cosa fosse, non aveva il diritto di infiltrarsi dentro la rispettabile dimora di Yoh Asakura sottraendogli colazione, ispezionandogli i mobili e parlando con gli oggetti! Ren  aveva ormai i minuti contati!

 

- Ah, ah! Yoh Asakura! Se sapessi quello che ti aspetta in questi giorni! Ora Ren, il tuo fantomatico House friend! Ma se tu fossi a conoscenza di come si sconvolgerà la tua vita a partire da oggi, non saresti lì a sprecare tanto fiato con il primo di tutti coloro che ti capiteranno! Neanche nella vita reale si possono fare tanti incontri! Un giorno mi ringrazierai per averti fatto vivere una vita speciale se mai saprai quello che ti sta capitando!

- Signore, io posso andare? –

- Vai Anna, fra poco tocca a te. Mi raccomando, svolgi un buon lavoro –

 

TO BE CONTINUED (Ich hoffe!)

 

Non è molto lungo, non volevo tediarvi già dal primo capitolo!! Spero che anche dopo aver letto qualcuno voglia partecipare! Chi ha magari in mente di fare il secondo capitolo, me lo lasci scritto nei commenti, così si evitano guai! Ringrazio già da ora chi aderisce! Ricordate di mettere l’autore in ogni capitolo! Bye! MiMi

 

  
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