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Autore: visbs88    17/11/2010    10 recensioni
Degli spaccati sulla vita dei miei due personaggi preferiti della Squadra dei Sette, gruppo che adoro... Bankotsu e Jakotsu!
Genere: Azione, Slice of life, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bankotsu, Jakotsu, Squadra dei Sette
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita da mercenari'
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Il fatidico 6° capitolo sulla prima morte dei Sette è arrivato!!!
Vi avviso già da subito, la mia è una versione MOOOLTO personale…
Insomma, non vi tengo sulle spine!
Buona lettura!
 
Ridevano.
Erano lì a chiacchierare, come semplici umani, pur non essendolo. Perché erano la Squadra dei Sette. Il gruppo più temuto in circolazione.
Ridevano, e non sapevano del destino che li attendeva.
All’improvviso, un gruppo di soldati sbucò dal bosco.
Bankotsu si voltò, scocciato: ancora non ne avevano abbastanza, quei seccatori? Avevano già affrontato quell’esercito, e molti uomini codardamente se l’erano data a gambe. Tornavano a sfidarli? Benissimo, le avrebbero prese.
Ginkotsu si fece avanti per eliminarli.
Prima però che potesse agire, quello strano comandante con la maschera, colui che li aveva ingaggiati, spuntò in cima alla rupe sotto la quale si erano fermati i Sette.
Bankotsu capì che qualcosa non quadrava. La Squadra doveva essere l’avanguardia dell’esercito… perché quell’uomo era lì?
- Ne state uccidendo troppi. I signori hanno cominciato ad avere paura di voi, che siate alleati o nemici.
Il capo dei Sette si sentì invadere da un brivido gelido. Non si scompose. Anzi, rispose all’uomo:
- Che illusi… e voi pensate di poterci eliminare in questo modo?
Non era però il caso di fare troppo gli spacconi. Avevano tutti i signori contro.
Bankotsu sentì l’agitazione crescere, insieme ad un funesto presentimento, mentre fredda neve cominciava a cadere.
Si girò verso destra, e vide nuovi uomini armati. Si voltò poi verso sinistra, e ce n’erano altri ancora. Cominciò a perdere il sangue freddo. Mai avevano avuto così tanti nemici.
- Primo fratello – lo chiamò Renkotsu, avvicinandoglisi.
- Correte – disse Bankotsu, cercando di non mostrare la propria preoccupazione.
Ad un cenno del comandante, una pioggia di frecce cadde sui mercenari, che avevano iniziato a correre per uscire da quella trappola.
I soldati, però, li inseguirono.
“Non moriremo così” pensò Bankotsu, stringendo i denti “Ce possiamo fare. Ce la faremo!”.
- Renkotsu, Mukotsu, Ginkotsu! Copriteci! – gridò poi.
Sempre correndo, i tre eseguirono l’ordine.
Fiamme, veleno e lame volanti si diramarono in diverse direzioni, mentre il giovane con la treccia, Suikotsu, Jakotsu e Kyokotsu, che non potevano colpire da lontano, andavano avanti.
Corsero così per ore, fino ad arrivare a bianche montagne innevate. Che presto si sarebbero tinte di rosso. I Sette cominciavano ad affaticarsi. Erano forti, forti come demoni, ma umani. Specialmente Bankotsu sembrava affannato. Spesso i soldati erano riusciti ad avvicinarsi al gruppo, e lui aveva dovuto, oltre che a proteggere la propria vita, aiutare gli altri.
- Puntate in particolare quello che sembra una donna – ordinò ai suoi uomini il comandante. Tutti lo guardarono un po’ stupiti, ma obbedirono.
Il generale, infatti, aveva notato qualcosa di strano. Il capo della Squadra dei Sette difendeva tutti i suoi uomini, ma in particolare stava vicino a Jakotsu, sembrava più preoccupato per la sua vita che per quella degli altri, lo difendeva con più foga. C’era un attaccamento maggiore, bastava poco per notarlo. Se mentre combatteva per sé sembrava più stanco, quando si trattava di salvare quella “donnicciola” tirava fuori un’energia incredibile anche per uno come lui.
Il comandante sapeva fare due più due. Uccidendo Jakotsu, forse avrebbe fatto infuriare il capitano dei Sette, ma l’avrebbe anche privato della sua maggior fonte di forza.
 
“Se superiamo le montagne, forse saremo in salvo” pensò disperato Bankotsu. Bisognava raggiungerle, però.
Quello era probabilmente il momento peggiore. Si trovavano in una larga valle ai piedi dei monti, vicino ad un villaggio. Camminavano ormai, spossati. Erano riusciti a distanziare i nemici, ma ciò non sarebbe durato per molto. I soldati avevano cavalli, loro solo le proprie forze. Ed infatti, poco dopo sopraggiunsero i nemici. Non sembravano nemmeno diminuiti, malgrado le perdite incredibilmente crudeli inflitte loro dai Sette.
La Squadra fu circondata.
Cominciava il combattimento finale.
Continuarono per ore. Fino a che, sotto gli occhi inorriditi di tutti, Mukotsu non fu catturato e decapitato.
Il primo di loro ad andarsene. Bankotsu sentì il sangue gelarsi nelle vene, e non certo per il clima montano. Sarebbe stata quella la loro fine? Guardò Jakotsu. Sembrava totalmente terrorizzato. No, non l’avrebbe permesso.
Dopo quel colpo così duro, la Squadra cominciò inesorabilmente a cedere. La paura li invadeva, sbagliavano i colpi nell’agitazione, le energie mancavano.
Il secondo fu Kyokotsu. E poi Suikotsu, Ginkotsu.
Schiena contro schiena, i tre rimanenti tentavano di fronteggiare i nemici. Ma erano troppi. Bankotsu sentì di perdere il contatto con Renkotsu.
- NO! – gridò, guardando gli uomini che lo portavano via.
Si fece largo, con la forza della disperazione, e riuscì ad uccidere il boia. Troppo tardi, però. L’ascia era già stata calata. Ed ora rimanevano solamente in due.
Con un balzo immenso, Bankotsu raggiunse Jakotsu, che teneva disperatamente i nemici a distanza grazie alla spada. I suoi movimenti, però, non erano più quelli controllati ed abili di quando combatteva di solito, ma sembravano menati a caso, senz’ordine.
Se avesse continuato così, sarebbe stato di sicuro preso.
Un pensiero che Bankotsu non poteva sopportare.
Gli si avventò contro, lo prese per la vita e se lo caricò in spalla, senza che l’altro osasse opporre resistenza, poi con uno scatto incredibilmente rapido avanzò facendo roteare la Banryu per aprirsi un varco. I soldati, stupiti da tanta vitalità in un avversario che credevano ormai già vinto, non riuscirono a chiudergli il passo.
Bankotsu continuò a correre senza voltarsi dietro, senza sapere dove stesse andando. In quel momento di disperazione, riuscì a distanziare tutti i soldati di parecchie centinaia di metri.
Era vicino alle montagne, le vedeva, erano poco distanti.
Il peso di Jakotsu, la neve, la Banryu e la paura lo fecero però cadere a terra, con uno schianto sordo, e trascinò con sé l’amico. Tutta la forza che era riuscito ad attingere svanì come nel nulla in seguito a quel doloroso colpo. Aveva le guance rosse come il fuoco per via del gelo, la testa gli girava, forse aveva la febbre. Si voltò a guardare Jakotsu. Lo vide lì, in ginocchio, il viso trasformato in una maschera di dolore e paura.
- Jakotsu… ce… ce la possiamo fare – tentò di dire, strisciando verso di lui.
L’altro aveva le lacrime agli occhi.
- Sono morti tutti – disse, con una sofferenza ed un terrore inimmaginabili nella voce – Moriremo…
- No… no, non dire così – ringhiò Bankotsu, afferrandolo per le spalle e tentando di alzarsi in piedi e di sorreggerlo. Sforzi vani. Caddero di nuovo tutti e due nella neve.
Il ragazzo con la treccia, tremante, si rimise in ginocchio. Jakotsu, in uno scatto di disperazione, lo afferrò per il kimono e si strinse al suo petto.
- Ho paura, Oaniki – sussurrò a denti stretti, gli occhi sbarrati.
- Ce la faremo – ripeté quasi meccanicamente Bankotsu, senza nemmeno accorgersi di star stringendo a sé con tutta la forza possibile l’amico.
- No… sono felice di averti incontrato…
- Smettila!
- Ti voglio bene…
- STAI ZITTO!!! – urlò Bankotsu. Non voleva scoppiare in lacrime, non ora che sapeva di dover morire.
- Sopravvivremo! Sopravvivrai! – disse ancora, mentre con uno scatto si alzò in piedi. Era pronto a dare la vita per Jakotsu. Strinse debolmente la pesante Banryu, mentre guardava i nemici che accorrevano farsi sempre più vicini. Non riusciva quasi più a sollevarla.
Tremando in modo quasi convulso, anche Jakotsu si rialzò barcollando.
Provarono a correre, ma era chiedere troppo. Si trascinarono qualche decina di metri più in là, prima di venire raggiunti.
Una marea umana li travolse.
Bankotsu stringeva la mano di Jakotsu. Un dolore acuto gli trafisse il cuore, quando non la sentì più.
Gli sembrò che cento, mille uomini si insinuassero in quel minuscolo varco tra loro.
Con una fitta ancor più lacerante al muscolo vitale, sentì la voce di Jakotsu urlare il suo nome, urlare Aiutami
Non poteva, non ci sarebbe riuscito. Si divincolava, si dimenava, tenendo lo sguardo fissò su Jakotsu, steso a terra, troppo terrorizzato per potersi anche solo muovere. Fissò con un orrore impossibile a descriversi la lama tagliente alzarsi…
Quindi il mondo di Bankotsu crollò.
La Banryu gli sfuggì di mano e gli fu portata via, quasi dovesse venire uccisa anche lei. Cento mani lo afferrarono per le braccia e lo costrinsero in ginocchio. Urlò per un’ultima volta il nome di Jakotsu, della persona più importante della sua vita, che aveva visto morire, senza poter fare nulla.
Che senso avrebbe avuto, ora, vivere?
Le forze gli dissero addio, si accasciò su sé stesso.
Era un debole umano. Gli umani non riescono a proteggere ciò che hanno di più caro. Non ce l’aveva fatta nemmeno lui, Bankotsu, che sperava di stravolgere questa teoria, di dimostrarsi forte.
Sentì una risata alle sue spalle, e poi una voce, distante ma vicina:
- Forse, saresti riuscito a scappare, se non avessi aiutato i tuoi compagni così, fino all’ultimo. Hai dato la vita per loro. Che gesto nobile… tranne per il fatto che non sei riuscito a salvarne nessuno.
La vista gli si annebbiò, il dolore era troppo intenso. Quasi non notò l’ascia incombente su di lui.
Un lampo, e la candida neve si tinse di rosso.
 
To Be Continued…

 
Noooo Bankotsu! Sigh, non avete idea di quanto mi sia dispiaciuto farlo morire… ma sappiamo che tornerà! *.*
La prima parte è presa dall’anime, per il resto mi sono inventata quasi tutto di sana pianta…
Speriamo che mi sia venuto bene!
 
RINGRAZIAMENTI
 
Grazie mille ad harua_96 per aver messo la ff nelle preferite!!! ^.^
E grazie anche a Katy93 che mi ha messa negli autori preferiti!!!
 
RECENSIONI
 
Come avrete notato, ho già risposto grazie alla novità introdotta da Erika… tuttavia, ringrazio lovlygirl, Miss Adler, Blu Notte ed harua_96 per le recensioni! Spero che quest’altro capitolo vi piaccia!
 
Dunque dunque, il momento tanto temuto è passato!
Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate!
Grazie mille a tutte!
Visbs88
   
 
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