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Autore: Sophie Ondine    18/11/2010    5 recensioni
quattro ragazze, giovani, belle, passano l'ultima estate della loro adolescenza nella casa al mare di una di loro. Tra amori, delusioni e tristezza, scopriranno che la vita non è facile come la immaginavano. Ma la loro amicizia sarà la base di tutto, e le terrà sempre unite... e, chissà! Magari le aiuterà a trovare anche l'amore...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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IL SOSTEGNO DI SANGO E LA PERSPICACIA DI BANKOTSU

Erano le due di notte e in casa Russel non volava neanche una mosca.
Le ragazze dormivano beatamente nei loro letti.
Beh... quasi tutte.

Sango , ad esempio, non riusciva a chiudere occhio. Si sentiva stranamente inquieta, agitata senza un apparente motivo.
Eppure di motivi ne aveva tanti.
Primo fra tutti c'era il fatto che era iniziato luglio, quindi la vacanza iniziava ad "accorciarsi", anche se Kagura quando aveva sentito quel commento le aveva rivolto uno sguardo perplesso perchè avevano davanti ancora due mesi di vacanza. Ma per Sango due mesi erano comunque pochi.
Poi c'era Kagome che aveva iniziato una dieta davvero strana per poter perdere quei dannatissimi due chili in più. Aveva riempito la dispensa di casa con quintali di gallette integrali, che secondo il modesto parere di Sango era come mangiare polistirolo, se non peggio. Anche questa volta era intervenuta Kagura, arrabbiatissima anche con Rin che non aveva cercato neanche per un secondo di distogliere Kagome da quel folle piano.
Il vero problema era che Kagome non le mangiava poi tanto volentieri quelle gallette, ma siccome tutte e quattro le ragazze si erano trovate d'accordo sul fatto di non sprecare del cibo (e soprattutto i soldi che ci avevano speso) avevano deciso di mangiarle loro, con non poche difficoltà.

Altra fonte di inquietudine era Miroku. Così appiccicoso, così insistente, così stressante e ,soprattutto, così maniaco.
Dopo la serata passata a casa di Kagura poche sere prima, era diventato un vero incubo per lei, non lo sopportava. In particolar modo quando faceva il cascamorto con le altre.
Più e più volte aveva tentato di toccare il sedere a Kagura, che aveva risposto con un bel pungo, così come con Rin, che invece riusciva ,ogni volta con la sua agilità, a scampare a quelle mani troppo lunghe. Quando aveva appena sfiorato Kagome ad intervenire era stato Inu-Yasha ancora prima delle diretta interessata. E questo Sango lo aveva notato con estremo piacere.

E poi ultimo, ma non meno importante anzi, da qualche giorno avvertiva una strana aria in casa. Non c'erano stati litigi tra di loro, stranamente riuscivano ad andare d'amore e d'accordo, e questo voleva dire riuscire a sopportare qualche sfuriata di Kagura.
Sentiva che c'era qualcosa che non andava.
O forse sarebbe stato meglio dire che Rin aveva qualcosa che non andava. Dopo la serata passata tutti insieme a casa era diventata ancora più silenziosa.

E questo era un problema a cui non sapeva davvero trovare una soluzione.

La ragazza sollevò in alto il suo busto e si ritrovò seduta sul letto, con le lenzuola fresche e leggere tutte spiegazzate per colpa del suo continuare a girarsi invano. Si voltò verso la finestra e respirò profondamente.

Poi sentì che qualcuno stava bussando davanti la porta,rigorosamente chiusa, della sua stanza.
Si alzò ,toccando con i piedi nudi il delicato parquet, e andò ad aprire.

-Rin, che ci fai qui?- domandò non appena riconobbe nell'oscurità della casa l'esile figura della sua amica.

-Scusami... è che non riesco a prendere sonno e poi ho un disperato bisogno di parlarti- confessò Rin.
Pronunciò quelle parole quasi si sentisse in colpa. E Sango non ne vedeva davvero il motivo. Non conosceva al mondo persona più buona di Rin.

Sango chiuse con delicatezza, per evitare di fare rumore, la porta alle loro spalle e Rin subito si tuffò nel grande letto della sua amica.

-Cosa devi dirmi di così tragico?- chiese ironicamente la castana per spezzare quell'aria di tensione.

Rin non sorrise nemmeno, non era in vena di scherzi. Non in quel momento almeno.
Con la mano destra si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardò senza alcun interesse il copriletto a righe del letto di Sango.
L'altra, che stava in piedi con le braccia incrociate al petto, continuava ad aspettare. preferì non mettere fretta a Rin, l'avrebbe innervosita inultimente. Quindi aspettò pazientemente.

-Promettimi che quello che sto per dirti non ne farai parola nè con Kagome nè con Kagura, anzi soprattutto con lei!-

-Prometto!-

Rin allora raddrizzò la schiena e incrociò le gambe. Guardò Sango dritta negli occhi, velati da una leggera tristezza.
Prese fiato e poi disse.

-Due giorni fa sono andata a fare una passeggiata sulla spiaggia con Kagura. Mi ha confessato di provare interesse per Sesshomaru...- e si fermò per qualche secondo.

-Ma in realtà Sesshomaru interessa a te, vero?- concluse Sango , mentre si accendeva una sigaretta. Ultimamente quando era in California ogni scusa sembrava perfetta per fumare.

Rin dilatò lo sguardo in un'espressione smarrita. Per un minuto la fissò senza nemmeno sbattere le palpebre.
Poi quando il fumo della sigaretta le entrò nelle narici, dandole piuttosto fastidio, scosse la testa come per svegliarsi da uno stato di trance.

-E tu come fai a saperlo?- chiese.

-Mi ci sono voluti pochi sguardi attenti per capire. Non sono come Kagome, io!- sottolineò Sango.

Rin riuscì ad abbozzare un sorriso, che subito scomparve. Spronfodò nuovamente in quel seccante stato di depressione.
Sango la osservò, inclinò leggermente la testa , come per studiarla meglio. Schiacciò la sigaretta, non del tutto finita, nel posacenere poggiato sul suo comodino bianco.
Poi, lentamente, si sedette sul letto e si avvicinò a Rin e le mise un braccio intorno alle spalle e l'attirò leggermente verso di sè.
La testa della piccolina poggiava sulla forte spalla di Sango.

-Rin, credo che quella che sto per porti sia una domanda retorica... Preferisci rinunciare a Sesshomaru o a Kagura?- domandò a bassa voce e dolcemente.

-Beh è ovvio... preferisco rinunciare a lui che perdere un'amicizia che va avanti sin dall'infanzia. Non ho alcun dubbio. Ma il punto non è questo, Sango! Io non riesco a capire come possa essere successo tutto questo, come abbia fatto a non accorgermene subito dell'interesse di Kagura nei confronti di Sesshomaru...-

-Non crearti problemi inutili. In questo momento è come se tu stessi lottando contro i mulini a vento. Non puoi farci niente, è successo. Adesso devi solo cercare di comportarti nel modo che ritieni più giusto.- disse Sango stringendola di più a sè e sorridendo mentre pronunciava queste parole.

Rin chiuse gli occhi.
La sua amica aveva ragione.
Era inutile lottare contro i mulini a vento. Non aveva nulla da rimproverarsi, era successo punto e basta. Doveva solo rimediare.
Ma ci sarebbe riuscita?

Sentì improvvisamente l'impulso di piangere, ma ricacciò dentro le lacrime perchè non voleva essere troppo pesante per Sango.

-Senti, posso dormire da te?- domandò poi Rin.

-Ma certo! Come quando eravamo piccole. Mi ricordo che una volta siamo rimaste sveglie per tutta la notte perchè eravamo troppo emoziate all'idea di dormire insieme- ricordò con entusiasmo l'altra ragazza, sciogliendo il proprio braccio dalle spalle della sua amica e buttandosi sul materasso di schiena. Rin la seguì.
E rise.
Rise con Sango tutta la notta rievocando ricordi lontani... eppure così felici.


***

Kagome continuava a sbadigliare. Era più forte di lei.
Eppure aveva dormito molto quella notte.

-Ehi Kagome... sembri davvero stanca!- esclamò Ayame da dietro il bancone mettendole davanti una tazzinadi caffè.

Le ragazze quella mattina si erano svegliate piuttosto tardi, soprattutto Rin e Sango. Siccome Kagura , alla vista delle gallette integrali aveva iniziato a sbraitare come una furia contro Kagome perchè non ne poteva più di mangiare gallette con la marmellata, senza zuccheri aggiunti per di più, Rin e Sango avevano proposto di fare colazione al bar... magari evitando di trangugiare brioches piene di cioccolata o crema.
Ed eccole là, dopo una breve doccia e un cambio di vestiti, sedute al bancone del bar di Ayame, sempre pimpante e allegra.

-Ma dove la trovi tutta questa energia?- domandò Kagome.

La ragazza sollevò le spalle non riuscendo a trovare una risposta e tornò al suo lavoro.

-Buongiorno a voi, ragazze!- trillò subito una voce alle loro spalle.

Tutte e quattro si voltarono di scatto.
Jakotsu, seguito da Suikotsu e Renkotsu aveva fatto il suo ingresso nel bar.

Il primo indossava un costume piuttosto appariscente, giallo con dei fiori rossi. Non proprio la definizione di discreto. Come sempre si muoveva e si atteggiava da femmina.

Renkotsu si avviò subito verso Kagura.
Lei gli rivolse un sorriso gentile e lo salutò così:-Buongiorno, pelatino! Come va?-
Quel soprannome gliel'aveva affibbiato il giorno precedente.

Tutto il gruppo era uscito fuori per bere qualcosa e durante la serata, fatta di risate per i continui tentavi di stupro di Jakotsu nei confronti di Inu-Yasha, Kagura, forse un po' troppo brilla, aveva chiamato Renkotsu in quel modo, facendo sbellicare dalle risate Bankotsu, Inu-Yasha, Koga e Miroku.
Ovviamente il povero ragazzo se l'era presa molto, non tanto con Kagura, ma con il suo fratellastro che si era permesso di ridere di lui in maniera così plateale.

Mentre Jakotsu,con la sua tipica voce da checca isterica, si sporgeva sul bancone, mettendo in imbarazzo Suikotsu e attirando l'attenzione di tutti i presenti nel bar, disse:-Ayamucciaaaa, mi puoi dare una bella bibita ghiacciata? Sto morendo dal caldo!-

Contemporaneamente Kagome, con la tazzina ancora sulle labbra, si sporse con il busto indietro per poter dire qualcosa a Rin e Sango, che erano sedute vicino e parlavano per fatti loro.

-Ehi ragazze...- disse le sottovoce.

Subito Rin e Sango smisero di parlare e le prestarono attenzione.

-Cosa c'è?- domandò Sango.

-Non è che per caso Kagura è interessata a Renkotsu?- chiese lei.

Sia Rin che Sango inarcarono le sopracciglia con un espressione disperata. Possibile che Kagome a volte fosse così tonta?

-Ciao ragazze!- un'altra voce intervenne nel piccolo locale.

Rin conobbe subito quella voce, senza alcun bisogno di voltarsi come invece aveva fatto con Jakotsu.
Subito sentì il corpoimmobilizzarsi.
Si voltò poi lentamente, sperando che quella persona non fosse con lei.

Ma quando completò la lieve torsione del collo lo vide.

Sesshomaru era proprio accanto a Kanna, la sua sorellina pestifera.
Sulle sue labbra era stampato un sorriso furbetto.

In piedi, sulla soglia della porta, attaccata al braccio di suo fratello, che come al solito non batteva ciglio per allontanarla, Kanna guardava con un certo piacere il posto che occupava Rin.
E notava pure che Kagura era impegnata a parlare amabilmente con Renkotsu. Chissà, forse l'impressione che a Kagura interessasse Sesshomaru era una sua fantasia...

Invece Rin, sentendo che le guance erano diventate più rosse di un peperone maturo, aveva subito rivolto lo sguardo a Kagura, e aveva visto chiaramente il cambiamento di espressione della yasha non appena Sesshomaru aveva fatto il suo ingresso.
Lo sguardo si era fatto più intenso e interessato.

Non ce la faceva... non poteva stare lì a guardare.
Prima che Kanna la potesse "rapire", rivolse uno sguardo complice a Sango, che aveva assistito a tutta la scena, e a bassa voce le disse:-Io vado via... non me la sento di rimanere-

L'altra non rispose. Era meglio così, condivideva la scelta di Rin.

Si alzò di scatto e ad alta voce disse:- Ragazzi io devo andare... da Bankotsu! Ha detto che doveva farmi vedere una cosa...-
Pronunciò queste parole arrossendo ancora di più. Non sapeva perchè le era venuto in mente il nome di Bankotsu, ma dalle facce degli altri ragazzi, aveva capito che non era stata la scelta più azzeccata da fare.
Difatti Sango si era coperta gli occhi con le mani in segno di rassegnazione.
Kagome corrugò la fronte.

Rin non indagò oltre con lo sguardo. Non era per niente interessata a vedere lo sguardo di Renkotsu, Suikotsu o Jakotsu. Ancora meno di Kagura e Kanna.

E infatti fece bene perchè la diciassettenne l'avrebbe volentieri incenerita con lo sguardo. Si era permessa di andarsene? Per lei era inconcepibile.

Non appena Rin sentì sotto i suoi piedi la sabbia calda si sentì al sicuro. Era come stare in una fossa con dei leoni famelici.

-Conoscendo Bankotsu, di sicuro Rin non vedrà la sua collezione di farfalle...- disse Jakotsu malizioso, sorseggiando la sua aranciata ghiacciata.

Ma la ragazza non aveva sentito quel commento.

E adesso cosa poteva fare?

Beh... pensò Rin, poteva davvero a fare visita a Bankotsu. Non c'era niente di male. Si sarebbe fatta quattro risate.
Di sicuro il bel bagnino si sarebbe messo a criticare Renkotsu per la sua testa rasata oppure Jakotsu per i suoi tratti femminili così evidenti.

L'immagine che le aveva presentato Kagura su Bankotsu non coincideva per niente con quello che invece si era fatta Rin.
La yasha lo aveva etichettato come uno stronzo, punto e basta. Ma non stronzo solo con le ragazze, stronzo in generale.
Eppure Rin, per quel poco che lo conosceva, non lo reputava affatto una cattiva persona.
Di certo non sarebbe stato un santo, ma era simpatico e gli piaceva stare in compagnia. Scherzava con tutti, andava d'accordo con Inu-Yasha, con Miroku, Koga e anche con Sesshomaru. Non aveva niente che non andasse.
Il fatto che fosse un po' farfallone alla fine non era neanche un lato tanto negativo. Era una sua peculiarità, per lei era difficile immaginarsi un Bankotsu che non guardava le ragazze. La cosa divertente era metterlo a confronto con Miroku, che il più delle volte riceveva dei rifiuti.

Rin camminava sulla sabbia calda e subito raggiunse la torretta del bagnino dove stava Bankotsu.
Lo vide seduto lì, annoiato.

Rin stava per salutarlo, ma con la coda dell'occhio vide una cosa che non le piacque.
Sesshomaru stava arrivando verso di lei.

No!
Non poteva essere!

Lei aveva detto una bugia, piuttosto improbabile, davanti a tutti, beccandosi anche sguardi maliziosi, per non vederlo e adesso lui era dietro di lei?

Doveva trovare una soluzione e al più presto.

Non c'era nient'altro da fare...

-Bankotsu! Ti prego nascondimi!- supplicò la ragazza , salendo sulla torretta e mettendosi dietro una tavola da surf rossa.

Il ragazzo all'inizio si spaventò, perchè Rin lo aveva preso alla sprovvista, poi si meravigliò.
Non capiva cosa potesse esserci di tanto pericolo da indurre la ragazza a nascondersi dietro la tavola da surf appoggiata sulla ringhiera della torretta.

-Rin, ma cosa fai?-

-Zitto... non parlare! Ti spiegherò dopo!- disse lei portandosi l'indice alle labbra e facendo segno al ragazzo di non proferire parola.

Bankotsu continuava a non capire.

Ma gli bastò un secondo per comprendere il comportamento strano della sua nuova amica, che nel frattempo si era fatta piccola piccola e cingeva le proprie gambe con le braccia per non farsi vedere.

-Bankotsu, Rin è ancora da te?- domandò poi Sesshomaru comparendo vicino alla torretta.

Il bagnino si alzò dalla sedia e si sporse dalla ringhiera e disse:-No, è appena andata via... è andata di là!- e indicò un punto qualsiasi.

Sesshomaru non ringraziò nemmeno. Si limitò a guardare nella direzione che Bankotsu gli aveva indicato e si avviò.
Non appena la folta chioma argentea dello youkai si fece piccola, Bankotsu si diresse verso una borsa termica vicino alla sedia e prese due lattine fresche di Coca-Cola.
Si avvicinò a Rin, che ancora era inginocchiata, si inginocchiò pure lui, trovandosi faccia a faccia con la ragazza e , porgendole una lattina, disse:-Adesso spiegami perchè vuoi evitare Sesshomaru...-


HOLA A TUTTI CARI LETTORI!
SONO TORNATA, FINALMENTE!
MI SCUSO CON TUTTI VOI PER NON AVER PIù AGGIORNATO LA STORIA MA HO PASSATO UN BRUTTO PERIODO NEGLI ULTIMI MESI E LE MIE FANFICTION SONO PASSATE IN SECONDO PIANO! MI SCUSO ANCORA!
VOGLIO ASSOLUTAMENTE FINIRE QUESTA STORIA, CERCHERò DI ESSERE PIù VELOCE (HO ANCHE STILATO UNA LISTA DELLE COSE CHE DOVRANNO SUCCEDERE).
SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E CHE QUESTI MESI DI LONTANANZA NON ABBIANO PEGGIORATO IL MIO MODO DI SCRIVERE.

AVVISO A TUTTE LE FAN DELLA COPPIA KAGOME- INU-YASHA: NEL PROSSIMO CAPITOLO CI SARà UN BEL PASSO AVANTI!!!

RINGRAZIO PP8, SELVAGGIA_CHAN E MARYKU PER AVER COMMENTATO IL CAPITOLO PRECEDENTE.
RINGRAZIO INOLTRE LE 41 PERSONE CHE HANNO MESSO LA STORIA TRA I PREFERITI, LE DUE PERSONE CHE L'HANNO MESSA TRA LE STORIE DA RICORDARE E LE 7 PERSONE CHE L'HANNO MESSA TRA LE STORIE SEGUITE!

GRAZIE A TUTTI E AL PROSSIMO CAPITOLO!

RAN UGAJIN92


  
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