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Autore: elyl    19/11/2010    15 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
Capitoli:
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Ok, vi avviso: sono troppo esaltata per dire qualsiasi cosa. OGGI E' IL D-DAY! Il giorno dei giorni! 19 Novembre 2010! Finalmente Harry Potter and The Deathly Hallows *_* Ed io stasera alle 11 lo vado a vedere *_* Ok, basta, vi lascio al capitolo u.u

E dato che efp ha la tanto figa opzione “rispondi ai commenti” uso quella per rispondere ai vostri commenti u.u


Ah, altra cosa: il secondo contest indetto da me, remvsg e piperina :D :D :D :D :D :D

Il Sound&Music Contest!!! Mi raccomando, partecipate numerosi u.u


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p.s.: un grazie gigantesco a tutti voi: ho superato le 300 recensioni *__________* Ancora non ci credo <3<3<3



Chapter XXV:

Trust Me, Bella, I'Ve Great Plans For The Two Of Them


Ognuno vive la propria vita e paga il suo prezzo per viverla.

Peccato solo che per un'unica colpa si debba pagare più volte

Anzi pagare e ripagare continuamente.

Nei suoi rapporti con l'uomo il destino non chiude mai i conti.”

-Il ritratto di Dorian Gray, Oscar Wilde-


I primi giorni del nuovo trimestre trascorsero tranquilli. Tutti i professori aumentarono la mole di compiti assegnati e richiesero un impegno ancor maggiore agli studenti di quinto e settimo anno.

Per sua fortuna, Alistair non aveva mai avuto alcun problema con lo studio e continuava a non averne. Era avido di sapere ed era uno dei pochi studenti che aveva del tempo libero grazie alla sua incredibile capacità di svolgere rapidamente i suoi compiti ed apprendere rapidamente.

Sdraiato sul suo letto, lanciò un'occhiata all'orologio, sorrise e chiuse il libro di Pozioni, poi si sedette ed indossò le scarpe.

Uscì dalla stanza fischiettando e quando arrivò in Sala Comune trovò tutti i suoi compagni riuniti attorno ad uno dei divanetti. Allungò il collo per cercare di capire cosa stesse succedendo, poi vide Draco e gli si avvicinò.

Che succede, Dra?” Domandò curioso.

Al!” Esclamò il biondo con un sorriso felice. “Guarda.”

Corrugò la fronte, prese la coppia de “La Gazzetta del Profeta” che il giovane Malfoy gli passava ed iniziò a leggere.


EVASIONE DI MASSA DA AZKABAN

IL MINISTERO TEME CHE BLACK SIA

IL “PUNTO DI RIFERIMENTO”

PER GLI EX MANGIAMORTE


Il Ministero della Magia ha annunciato nella tarda serata di ieri un'evasione di massa da Azkaban.

Parlando con i giornalisti nel suo studio privato, il Ministro della Magia Cornelius Caramell ha confermato che dieci prigionieri dell'ala di massima sicurezza sono evasi nelle prime ore della serata di ieri e che il Primo Ministro Babbano è già stato informato della natura pericolosa di questi individui.

Ci ritroviamo purtroppo nella stessa condizione di due anni e mezzo fa, quando fuggì il pluriomicida Sirius Black” ha dichiarato Caramell. “E riteniamo che le due evasioni siano collegate. Una fuga di questa entità presuppone un aiuto dall'esterno, e occorre ricordare che Black, il primo che sia riuscito a evadere da Azkaban, sarebbe nella posizione ideale per aiutare altri a seguire le sue orme. Riteniamo probabile che questi individui, tra i quali c'è anche la cugina di Black, Bellatrix Lestrange, si siano raccolti attorno a lui facendone il loro leader. Stiamo comunque tentando il possibile per ritrovare i criminali e raccomandiamo a tutta la comunità dei maghi la massima cautela. Per nessun motivo questi individui devono essere avvicinati.”


Non è una notizia fantastica?” Chiese esaltato Draco

N-notizia fantastica?” Balbettò scosso Alistair. Dieci Mangiamorte erano evasi, come poteva essere una notizia fantastica? Poteva significare solo una cosa: guai in vista. Il Signore Oscuro stava riacquistando rapidamente il suo antico potere.

Assolutamente! E mia zia è tra loro.” Annuì. “Sai cosa significa, vero?”

Cosa?” Sussurrò chiudendo gli occhi.

Il Signore Oscuro è tornato, più forte che mai. Presto noi Purosangue saremo trattati come meritiamo.” Rispose con tono solenne.

Già.” Abbozzò un sorriso. “Vero. Che scemo, come ho potuto non pensarci?”

Certo, dovrai stare attento alla tua Sangue Sporco...” Scherzò dandogli una pacca sulla spalla.

Chiamala ancora così davanti a me e non arriverai neanche ai tuoi G.U.F.O.” Lo minacciò gelido.

Draco impallidì e fece un passo indietro, terrorizzato.

Ci vediamo, Dra.” Lo salutò.

Superò il gruppetto ed uscì dalla Sala Comune, ritrovandosi nei sotterranei. Iniziò a camminare lentamente, lo sguardo a terra, stringendo i pugni, poi aumentò il passo finchè non si mise a correre e si ritrovò nella Sala d'Ingresso. Percorse in pochi attimi la scalinata in marmo e si diresse in biblioteca, senza mai rallentare nonostante la milza gli facesse male.

Dieci Mangiamorte erano evasi da Azkaban. Erano tornati in libertà, dal loro Signore. Erano liberi di uccidere di nuovo, erano pericolosi. Non voleva pensare a ciò che sarebbe successo, ne era terrorizzato. Anche se molti non volevano crederci, erano tutti in pericolo: coloro che erano contro il Signore Oscuro, i Nati Babbani, i Babbani ed ogni singolo mago.

Ali?”

Sollevò il capo e davanti a sé vide Hermione che lo aspettava fuori dalla biblioteca. In pochi attimi fu da lei, la strinse e chiuse gli occhi, inspirando il suo profumo, accertandosi che non fosse un sogno ma realtà.

Ali, è tutto a posto?” Domandò preoccupata prendendogli il viso tra le mani.

Fece un respiro profondo per calmarsi, poi la baciò. Era incredibile come un semplice bacio lo tranquillizzasse. Gli bastava la sua presenza per rilassarsi.

Sono solo un po' agitato.” Sussurrò.

E' successo qualcosa?” Gli accarezzò i capelli con dolcezza, guardandolo negli occhi.

No, niente.” Scosse il capo, separandosi da lei. Si diresse alla finestra più vicina e fece vagare lo sguardo nel buio della sera.

Sei sicuro?” Posò delicatamente una mano tra le sue scapole.

Dieci Mangiamorte sono evasi.” Sussurrò dopo qualche minuto, poi si voltò verso di lei. “Dieci Mangiamorte sono evasi.” Ripetè guardandola, passandosi una mano tra i capelli.

Sì, ho letto.” Lo prese per mano ed iniziarono a camminare.

Sta diventando sempre più potente se riesce a far evadere i suoi seguaci con questa facilità.”

I Dissennatori sono al suo servizio, è da giugno che Silente cerca di mettere in guardia Caramell.”

Che cosa?” Esclamò fermandosi.

Già.” Si strinse nelle spalle ed andò a sedersi su una panchina in marmo. “Stando a quanto dice Silente l'ultima volta era così: i Dissennatori erano suoi alleati.

E Caramell li ha messi a guardia di Azkaban? Dove sono rinchiusi i suoi Mangiamorte?” Si portò una mano alla fronte, scioccato. “Ma è pazzo?”

Ali, calmati.”

Calmarmi?” Scosse il capo, iniziando a camminare nervosamente avanti e indietro. “Come faccio a calmarmi sapendo che i Dissennatori potrebbero allearsi con il Signore Oscuro da un momento all'altro? Quel pazzo ci sta condannando tutti.”

Amore, calmati.” Disse Hermione allungando la mano, sfiorandolo.

Nel sentirsi chiamare < amore >, il suo cuore iniziò a battere allegro. Sospirò, si lasciò cadere accanto a lei e la guardò.

Dai, fatti abbracciare. Magari mi tranquillizzo.” Sorrise malizioso.

Solo perché sono buona.” Gli concesse divertita, abbracciandolo.

Sì, sì: dicono tutte così.” Scherzò Alistair.

Tutte?” Hermione inarcò un sopracciglio.

Cioè, ecco…è un modo di dire.” Balbettò imbarazzato, arrossendo.

La riccia sorrise soddisfatta, gli mise una mano sulla coscia e gli diede un piccolo bacio sul collo, sentendolo rilassarsi.

Mi spieghi come fai?” Le domandò accarezzandole una guancia, piegando il capo.

A far cosa?” Lo guardò negli occhi.

Il Serpeverde sospirò, le sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e la baciò ad occhi chiusi.

A tranquillizzarmi così.”

Non ne ho idea. Ti va bene come risposta?” Sfiorò il suo naso con la punta del suo.

Me la farò andare bene.” Le concesse, iniziando a giocherellare con le sue dita.

Comunque devi stare tranquillo.” Sorrise. “Non ti devi preoccupare e devi avere fiducia. Ci penserà l’Ordine. L’unica cosa di cui ti devi preoccupare sono i tuoi M.A.G.O.”

Lo so.” Sbuffò. “E’ solo che non riesco ancora a credere che il Signore Oscuro sia tornato.”

La ragazza lo guardò attentamente arricciando il naso.

Come mai lo chiami così?”

Così come?” Sbattè le palpebre, senza capire.

Signore Oscuro.”

L’ho sempre chiamato così.” Si strinse nelle spalle. “Papà l’ha sempre chiamato così, fin da quando ho memoria.”

I suoi seguaci lo chiamano così.” Disse la Grifondoro prima di riuscire a fermarsi.

Che cosa vuoi dire?” S’irrigidì.

La ragazza si morse il labbro, titubante.

Hermione che cosa vuoi dire?”

Tuo padre…” Iniziò.

Era un Mangiamorte. Era.” La interruppe bruscamente. “Lavora per l’Ordine.”

Tra loro calò il silenzio.

Che cosa sai di lui?” Le domandò aggressivamente. “Niente! Non lo conosci.” Aggiunse prima che potesse rispondergli. “Lui lavora per Silente.”

Lo so.”

Mette in pericolo la sua vita per passare informazioni a quelli dell’Ordine.” Le ricordò.

Alistair, lo so.” Lo bloccò guardandolo negli occhi. “Lo so.”

Papà fa la spia.” Ripetè sottovoce. “Era un Mangiamorte, non lo è più. Fa solo finta.”

Hermione sorrise dolcemente e gli strinse la mano.

Gli vuoi molto bene.” Era più un’affermazione che una domanda.

E’ l’unica persona che ho nella mia vita.” Rispose fissando il pavimento. “Ho solo lui.” < Ed ora anche te > aggiunse dentro di sé.

Non parlate molto, vero?”

E’ impossibile farlo.” Sospirò. “Ogni volta che gli chiedo qualcosa su mamma o sul suo passato cambia argomento, non dice niente o si arrabbia. E’ per questo che ho smesso di fargli domande.”

La riccia lo guardò dispiaciuta, gli mise le braccio attorno al collo e si appoggiò a lui chiudendo gli occhi. Per tutta risposta, il moro la strinse a sé, accarezzandole la schiena con dolcezza infinità.

Rimasero in silenzio a lungo, senza sentire il bisogno di palare. Non era un silenzio imbarazzante o carico di tensione, era uno di quelli rilassati, tranquilli. Si godevano la compagnia l’uno dell’altro, le loro dita intrecciate, abbracciati stetti. Hermione aveva l’orecchio appoggiato al suo petto e sentiva il suo cuore battere quasi all’unisono del suo, mentre il loro respiro era in sincronia.

Signorina Granger, signor Piton.”

Aprirono gli occhi e davanti a loro videro la professore McGranitt che li guardava basiti.

Subito si allontanarono l’uno dall’altra, imbarazzati.

Professoressa McGranitt.” La salutò la Grifondoro con lo sguardo basso.

Professoressa.” Disse semplicemente Alistair.

Per Merlino, che state facendo in giro a quest’ora?” Domandò mettendo le mani sui fianchi e stringendo gli occhi.

Niente.” Rispose Alistair facendo spallucce.

Lo sguardo della donna si posò sulle loro mani.

Si è fatto tardi.” Gli fece notare.

Ma…” Iniziò il Serpeverde.

Non vorrei che qualcuno vi trovasse in atteggiamenti intimi.” Sottolineò le parole < qualcuno > e < intimi >.

Hermione sentì le sue guance andare a fuoco: colta in flagrante da una professoressa mentre era abbracciata con il suo ragazzo. La cosa era alquanto imbarazzante.

Inutile arrossire, Granger.” La professoressa fece schioccare la lingua. “Vi voglio nelle vostre rispettive Sale Comuni.”

Subito la ragazza scattò in piedi, trascinandosi dietro Alistair.

Buona notte professoressa.” La salutò educatamente.

“’Notte prof.” Borbottò il ragazzo.

Buona notte.”

La donna annuì soddisfatta e si allontanò rapidamente.

E’ stato alquanto imbarazzante.” Disse il Caposcuola dopo qualche istante di silenzio.

Abbastanza.” Concordò lei. “Sarà sempre così?” Aggiunse preoccupata.

Tesoro, sono un Serpeverde e tu una Grifondoro.” Le mise un braccio attorno alle spalle ed iniziarono a camminare. “Sarà anche peggio.”

La Prefetto gemette, sentendosi quasi male: odiava essere al centro dell’attenzione.

E se non lo dicessimo a nessuno?” Propose illuminandosi.

Vuoi davvero vivere una relazione clandestina?” Inarcò un sopracciglio, scettico. “Ti fa così schifo essere la mia ragazza?”

No.” Protestò scandalizzata: adorava essere la sua ragazza. “Semplicemente, non mi piace essere un pettegolezzo.”

Si fermarono uno di fronte all’altra, giunti al ritratto della Signora Grassa. Le sorrise, prese il suo volto tra le mani e la baciò.

Andrà tutto bene.” Le diede un altro bacio. “E poi voglio che tutti sappiano che sei mia, così ti stanno lontani ed io non devo cruciare nessuno.”

Questa tua frase ha un non so che di inquietante, sai?”

Assolutamente.” Annuì solennemente.

Scosse il capo divertita e gli diede un pizzicotto sulla pancia facendogli il solletico, rimanendo piacevolmente stupita nel sentire i suoi addominali.

Tesoro, mi spiace ma non soffro il solletico.” Le disse con un sorriso prendendole i polsi.

Ma non vale allora.” Si lamentò imbronciata.

Devo farmi perdonare?” Le sussurrò in un orecchio.

Assolutamente si.” Chiuse gli occhi. Ancora doveva abituarsi alle reazioni scatenate dalla sua vicinanza.

Va bene.”

Alistair si passò la lingua sulle labbra, le lasciò i polsi e le scostò i capelli.

Che cosa vuoi fare?” Domandò in un soffio, posandogli le mani sulle spalle, trattenendo il respiro.

Ora vedrai.” Rispose enigmatico.

Si piegò, le accarezzò delicatamente il collo e posò le labbra sulla sua pelle nuda. Continuò a darle dei piccoli baci, poi le diede un piccolo morso mentre con le mani la stringeva a sé.

Hermione sentì il suo cuore accelerare, la pelle sotto le sue labbra bruciare e le sue guance infiammarsi mentre il caldo l’assaliva.

Continuò a torturarla dolcemente a lungo, poi le prese il viso tra le mani e le diede un bacio tranquillo. Fece per parlare, ma la ragazza glielo impedì, coprendogli la bocca con la sua, attirandolo a sé. Lo spinse contro il muro senza mai staccarsi da lui, accarezzandogli il collo, passando alla sua clavicola, scivolando lungo il busto, fermandosi ai jeans. Gli sollevò maglione e camicia e ci infilò sotto le mani, iniziando ad accarezzargli gli addominali, sentendo i suoi muscoli contrarsi per poi rilassarsi immediatamente.

Alistair la prese per i fianchi e la strinse a sé, facendo aderire perfettamente i loro corpi. Le mise una mano dietro la nuca, stuzzicandole la lingua con la sua, mentre con l’altra scendeva a sfiorarle il seno. Le scostò il maglione e si azzardò a mettere la mano sotto la camicia, sentendo la sua pelle calda, godendo per quel minimo contatto. Quando sentì il suo reggiseno sotto le dita si lasciò sfuggire un gemito. L’attirò ancora più a sé, pieno di desiderio, torturandola e torturandosi a sua volta. Non aveva mai desiderato tanto una ragazza, non aveva mai provato sensazioni del genere e il rigonfiamento nei suoi pantaloni ne era la prova eclatante. Solitamente, per perdere il controllo e raggiungere quei livelli aveva bisogno di molto tempo: con lei erano bastati neanche dieci minuti.

Hermione lo baciò sul collo, spinse il bacino contro il suo e si allontanò, gli occhi spalancati dalla sorpresa.

Alistair respirava a fatica e quando si era allontanata era stato come fare una doccia gelida.

La ragazza lo guardava incredula.

Che c’è?” Le chiese stordito.

Ho…ecco…tu…c’è…” Balbettò imbarazzata arrossendo.

Che cosa?”

Abbassò lo sguardo e subito capì a cosa si stava riferendo: il soldato che era sull’attenti.

Oh, quello.” Sospirò sollevato. Aveva temuto che gli dicesse che aveva esagerato.

Sì, quello.” Annuì senza guardarlo.

Amore, è normale se mi baci in quel modo.” Le disse con un sorriso, accarezzandole la guancia. “E’ una reazione fisiologica.”

Lo so, però…” Iniziò fermandosi subito, non sapendo come continuare. Come poteva dirgli che era la prima volta che le accadeva una cosa del genere?

Il Serpeverde le mise le mani sulle guance, nascondendo la sua lotta interna. Se avesse seguito il suo istinto avrebbe ripreso a baciarla, l’avrebbe spinta contro il muro e avrebbe dato il via alle danze sotto lo sguardo famelico dei quadri, ma sapeva che non era il caso. Non in corridoio davanti alla Signora Grassa che li guardava con interesse: le mancavano solo pop corn e un bel bicchierone di succo di zucca gelido.

Stai bene?” Le domandò.”

Sì, certo.” Rispose ravvivandosi i capelli.

Sicura?” Aggrottò la fronte.

Assolutamente.” Annuì.

Scusate, avete intenzione di continuare o avete già finito?” Intervenne la Signora Grassa.

Le guance di Hermione si infiammarono, Alistair scoppiò a ridere e le mise un braccio attorno alle spalle.

Abbiamo finito, mi spiace: era solo il bacio della buona notte.” Le spiegò.

Oh, capisco.” Disse con una nota di delusione nella voce.

Ci vediamo domani, amore.” Il moro prese il viso della sua ragazza tra le mani e la baciò con tenerezza.

E’ il minimo.” Sospirò Hermione abbracciandolo stretto. “Ali?” Aggiunse dopo qualche istante di silenzio.

Dimmi.” Alistair inspirò profondamente, ebbro del suo profumo.

E’…non ti è ancora passato.”

No.” Sorrise, intenerito dal suo imbarazzo. “Il piccolo Alistair ci metterà un po’ a calmarsi. Non che sia piccolo, intendiamoci. E’ solo per indicare…”

Il soldato che è sull’attenti.” Concluse per lui, divertita.

Esattamente.” Confermò con serietà.

La riccia si alzò in punta di piedi, lo baciò e si liberò dal suo abbraccio.

Buona notte, Ali.”

Buona notte, tesoro.”

Hermione gli sorrise, sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e pronunciò la parola d’ordine. Il ritratto si aprì, si voltò un’ultima volta e gli fece un cenno con la mano, poi sparì all’interno della Sala Comune.

Sorrise e si portò una mano alle labbra, felice. Non riusciva a trovare le parole giuste per dire come stava, quello che provava. Per la prima volta nella sua vita, aveva sentito la reazione di un uomo ai suoi baci e la cosa non le dispiaceva affatto. Anzi: era soddisfatta e felice.

Si guardò attorno, stupendosi di quanto la Sala Comune fosse più bella rispetto a quel mattino, quando il suo sguardo si posò su un ragazzo seduto nella poltrona vicino al fuoco, gli occhi chiusi, gli occhiali storti sul naso e i capelli neri in disordine. Sorrise intenerita e si avvicinò al suo migliore amico.

Harry?” Lo chiamò mettendogli dolcemente una mano sulla spalla. “Harry, svegliati.”

Il moro mugugnò qualcosa, socchiuse gli occhi e mise a fuoco la ragazza.

Hermione? Che ore sono?”

Ben svegliato, Bell’Addormentato.” Sorrise e guardò l’orologio. “Sono le undici e mezza.”

Grazie.” Sbadigliò e si stiracchiò, notando che erano soli.

Dove sono tutti gli altri?”

Penso a letto, sono tornata solo ora.” Subito le sue labbra si incurvarono in un sorriso.

La guardò attentamente e si sistemò gli occhiali.

Eri con Alistair?”

Già.” Sospirò sognante.

Immaginavo.” Si alzò e si sistemò i pantaloni, poi posò lo sguardo sul suo collo. “Che cos’hai lì?” Le chiese.

Lì dove?” Sbattè le palpebre.

Qui.” Le posò un dito sulla pelle arrossata nell’esatto punto in cui Alistair l’aveva baciata a lungo.

La riccia arrossì e coprì con la mano il punto incriminato.

Niente.” Si affrettò a rispondere.

Harry spalancò gli occhi e capì cos’era.

Hermione Granger!” Esclamò. “Quello è un succhiotto. E che succhiotto.” Aggiunse sghignazzando.

Le guance della ragazza diventarono bordeaux e desiderò sparire mentre lui rideva divertito.

Non c’è niente da ridere.” Borbottò imbarazzata.

Sì invece, dovresti vedere la tua faccia.” Ridacchiò.

Hermione incrociò le braccia al petto, sbuffando.

Non ti ho mai vista così, lo sai?” Le sorrise, pieno d’affetto.

Così come?” Inarcò un sopracciglio.

Felice.” Disse semplicemente Harry.

La riccia sospirò sognante.

Perché non lo sono mai stata come ora.” Sistemò una ciocca che le era caduta davanti agli occhi.

Sono molto contento.” L’abbracciò stretta, poi fece un passo indietro e mise le mani in tasca. “Sai, credevo che non l’avrei mai detto, ma Alistair è un bravo ragazzo.” Si strinse nelle spalle. “E’ a posto. E se ti rende felice ancora meglio.”

Mi rende molto felice.” Gli sorrise. “E mi rende ancora più felice sentirti dire queste cose.”

E’ la verità, Mione.” Disse sbadigliando.

Direi che è meglio se andiamo a letto.” Propose Hermione.

Già.” Concordò.

Si avviarono e alla base delle scale si salutarono. Harry aspettò di sentire la porta del dormitorio femminile chiudersi, poi salì le scale ed entrò nella sua stanza.

E' tornata?” Gli chiese Ron, sdraiato sul suo letto.

Che ci fai ancora sveglio?” Sbattè le palpebre, sedendosi.

Non riesco a dormire.” Rispose semplicemente. “Allora?”

Sì, è tornata mezz'ora fa.” Tolse le scarpe e le posò accanto al suo comodino.

Sta bene?”

Harry inspirò profondamente e fissò la punta dei suoi piedi. Che cosa doveva dirgli? Era il suo migliore amico e, anche se non gli aveva mai detto nulla, sapeva perfettamente che era innamorato di Hermione, lo aveva capito da tempo. Lo aveva visto ingelosirsi al Ballo del Ceppo, non fidarsi di Krum, starle accanto, sognare ad occhi aperti e guardarla per ore. Senza mai fare niente. Non gli aveva mai detto di farsi avanti perchè era sicuro che anche lei provasse qualcosa e prima o poi si sarebbero messi insieme, ma era apparso Alistair che l'aveva conquistata. Cosa doveva dire a Ron? Doveva mentigli? Dirgli la verità? Se gli avesse detto che Hermione era felice come non mai lo avrebbe ferito, se avesse detto il contrario lo avrebbe illuso.

Sta benissimo.” Si decise a rispondere.

Il rosso chiuse gli occhi ed intrecciò le dita delle mani sotto la nuca.

Non l'ho mai vista così felice, Ron.” Disse Harry, sapendo di ferirlo.

Sentì il suo cuore fermarsi ed il respiro mancargli. Una pugnalata dritta al cuore: una cruciatus protratta gli avrebbe fatto meno male.

L'importante è che sia felice.” Continuò il moro.

Lo so.” Sussurrò.

Passerà.”

Ron fece un respiro profondo.

Lo so.” Disse, sapendo benissimo che non sarebbe mai successo.


Qualche piano più in basso, Severus Piton camminava rapidamente, i suoi passi che riecheggiavano per il corridoio deserto. Giunse al gargoyle, pronunciò la parola d'ordine e salì le scale. Senza neanche bussare entrò nell'ufficio e trovò Silente di spalle, in piedi accanto al suo Pensatoio, un filo d'argento che andava dalla sua tempia alla bacchetta.

Sapevo che saresti venuto.” Disse senza neanche voltarsi.

Prima o poi dovrai spiegarmi come fai a sapere sempre tutto.” Commentò sarcasticamente.

Te l'ho già ripetuto più e più volte, ti conosco.” Lasciò cadere i suoi pensieri nella bacinella, si voltò e lo guardò attraverso i suoi occhiali a mezzaluna. “E così dieci Mangiamorte sono evasi da Azkaban.”

Il pozionista annuì seriamente.

Ero sicuro che sarebbe successo.” Andò a sedersi alla sua scrivania. “I Dissennatori hanno deciso a chi va la loro fedeltà. Si sono schierati apertamente.”

Apertamente?” Inarcò un sopracciglio.

Mi sembra ovvio. Cornelius l'avrà capito, a questo punto.”

Caramell è attaccato al suo posto di Primo Ministro, non lo ammetterà mai.” Ringhiò.

Ci fu qualche attimo di silenzio.

Lo temo anche io.” Scosse il capo. “Non ci voleva questa evasione.”

Era prevedibile.” Incrociò le braccia al petto.

Assolutamente.” Concordò l'anziano. “La cosa che più mi preoccupa è che Belltatrix è di nuovo in circolazione.” Corrugò la fronte.

E' la sua seguace più fidata.” Confermò l'uomo. “Insieme a Rosier, è quella a cui affidava le missioni più importanti.”

Almeno di Rosier non ci dobbiamo più preoccupare.” Ricordò.

Ma dovremmo farlo di suo nipote.” Severus lo guardò intensamente negli occhi.

Eric?”

L'uomo annuì, rabbuiandosi.

Quel ragazzo è stato tempestato con storie sul suo fantastico zio e di quanto fosse fedele al Signore Oscuro: è il suo eroe.” Spiegò.

Lo immaginavo.” Intrecciò le dita delle mani, pensieroso. “Credi che si unirà a lui?”

Sai già la risposta.”

Il preside si alzò, si diresse al Pensatoio e si portò la bacchetta alla tempia. Depositò il pensiero nella bacinella e lo osservò intrecciarsi agli altri in una strana danza.

Voglio che tu vada da Voldemort.” Disse Silente senza troppi preamboli. “Abbiamo bisogno di informazioni.

Severus fece un cenno col capo, si voltò e lasciò l'ufficio del preside senza neanche salutarlo. Percorse veloce il castello, varcò la porta d'ingresso e rabbrividì sentendo l'aria gelida di gennaio sferzargli il viso. Attraversò il cortile, superò i cancelli e subito si smaterializzò, ritrovandosi in un parco giochi babbano. Si guardò attorno, accertandosi che nessuno l'avesse visto, poi si avviò. Camminava rapido, stringendo il mantello con una mano. La situazione stava degenerando rapidamente: in meno di due settimane c'erano state l'aggressione a Weasley e l'evasione. Serrò la mascella ed aumentò il passo. Bellatrix era la Mangiamorte più pericolosa, la più potente, la più fedele, pronta a morire per il suo Signore. Ed indubbiamente la più pazza.

Sollevò il viso e davanti a sé vide il profilo di villa Riddle. Si fermò, chiuse gli occhi e liberò la mente. Attese qualche minuto, fece un respiro profondo e li riaprì, poi si incamminò. Era riuscito a scacciare ogni singolo pensiero e preoccupazione, nessuno sarebbe stato in grado di intuire i suoi più intimi segreti.

Bussò alla porta e dopo pochi istanti questa venne aperta. Codaliscia lo guardava stupito, non aspettandosi di vederlo.

Spostati, Codaliscia.” Gli disse gelidamente e con disprezzo.

Minus emise uno squittio terrorizzato, si spostò e Severus potè entrare. Gli lanciò un'occhiataccia, lo superò e si diresse verso la grande sala. Bussò, poi entrò.

Il Signore Oscuro era seduto a capotavola, il suo fidato compagno serpente accanto ed un calice pieno di liquido ambrato nella mano. Sollevò il capo, lo vide e sulle sue labbra apparve un ghigno.

Severus.”

Mio Signore.” S'inchinò rispettosamente.

A cosa devo la tua visita?” Domandò freddamente.

L'uomo si alzò e guardò il suo padrone.

Sono venuto a conoscenza dell'evasione.” Rispose.

Sì.” Annuì. “I miei fedeli servi si stanno ricongiungendo a me.” Accarezzò Nagini.

Posso fare qualcosa per lei, padrone?” Chiese guardandolo negli occhi.

Ci fu qualche attimo di silenzio, poi Lord Voldemort parlò.

Ah, Severus. Sei l'unico che ha il coraggio di guardarmi negli occhi.” Si portò il calice alle labbra, per poi riporlo sul tavolo. “Non ho nessun compito preciso da affidarti. Devi continuare il tuo lavoro: illudi Silente, ottieni informazioni e comunicamele.”

Sì, Signore.”

Quando avrò bisogno di altro te lo comunicherò.”

Si sentì bussare, la porta si aprì e nella stanza entrò Bellatrix Lestrange. Portava tutti i segni della sua prigionia ad Azkaban: i capelli corvini e ricci erano disordinati, aveva grosse occhiaie e il volto scavato e provato. Erano tutte cose che le conferivano un aspetto di inquietante follia.

Posò lo sguardo sul pozionista, poi lo spostò sul suo maestro ed infine tornò a guardare Severus.

Piton.” Sibilò.

Bellatrix.” La salutò freddamente.

Che cosa ci fai qui?” Domandò aggressivamente.

Eseguo gli ordini.” Rispose compostamente.

Quelli di Silente?” Lo attaccò.

Bella, come sei aggressiva.” Intervenne il Signore Oscuro.

Padrone, non mi fido. Chi ci dice che non stia lavorando per Silente?” Chiese, avvicinandosi a lui.

Mi credi uno stolto?” La fulminò con lo sguardo.

No, mai!” La donna impallidì, il viso che era diventato una maschera di terrore.

Lo spero per te.” Distrattamente posò la mano sul capo del serpente. “Abbi fiducia, Bellatrix, abbi fiducia. Severus è un mio fidato servitore, così come lo sei tu.” Sul suo volto apparve un ghigno perverso e guardò l'uomo. “Ho grandi progetti per lui. Per lui e suo figlio.”

Bellatrix gli si avvicinò adorante e sorrise.

E' meglio se torni a Hogwarts, Severus.” Gli ordinò il Signore Oscuro mentre posava una mano sul capo della donna che nel frattempo gli si era inginocchiata accanto.

Severus annuì, si inchinò e lasciò soli i due. Senza degnare Codaliscia di uno sguardo, uscì dalla casa, tremante.

Se solo Lord Voldemort l'avesse guardato in faccia, avrebbe visto tutta la rabbia e l'odio che provava.




Tadadadadada! Tadadadada! Vi erano mancati i finali bastardi alla elly? :D :D :D


BUAHAHAHAHAHAH!


Ok, è la pazzia pre Harry Potter u.u No, non è vero, sono sempre così u.u


As usual, ringrazio chi mi preferisce come autrice, chi preferisce, segue e ricorda Father u.u


Grazie <3

E al prossimo capitolo :D


elyl

   
 
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