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Autore: MeganZac    19/11/2010    2 recensioni
Hermione Granger da quache mese a questa parte prova un sentimento verso una persona di cui non si sarebbe mai aspettata di avere. La sua amica Ginny la aiuetrà in questa impresa...
Però il nostro sottoscritto ragazzo è turbato da altri problemi riguardanti la sua famiglia, in un primo momento cercarà di stare lontano dalla nostra bella Grifoncina, ma poi piano piano inizierà anche lui a provare qualcosa....Se vi interessa questa storia, apriteeeeeeeeeee :D
Premesse: La storia è ambientata durante il sesto anno. Non tiene conto del libro, ma qualche scena potrà sembrare uguale. Draco è diventato un mangiamorte e avrà lo stesso compito che il sesto libro gli ha affidato, però qualcuno lo aiuetrà...Ginny già è fidanzata con Harry da un anno, quindi Cho Chang viene decisamente eliminata e Ron ed Hermione restano esclusivamente amici, nè lui nè lei provano qualcosa al di fuori dell'amicizia. Infine....sopresaaaaaaaaaaaaaaaa!!! :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Secondo Capitolo
Lacrime Amare




Quella mattina decisi di andare prima in Sala Grande per fare colazione da sola con Ginny. Avevamo cose importanti di cui parlare e dopo le lezioni dovevo anche recarmi da Silente il più presto possibile prima che mia madre potesse prevenire una mia mossa e dare di matto per aver chiesto un test di gravidanza. Scesi le scale e mi addentrai tra la folla delle poche persone che come me, erano mattiniere. Avevamo deciso di incontrarci direttamente in Sala Grande per evitare qualche curiosità da parte di Harry, che era abituato a vedere Ginny fare colazione solo accompagnata da lui stesso. Harry, anche se non sembrava, era un tipo molto geloso e da quando lui e Ginny si erano avvicinanti maggiormente, a volte cadeva anche nella possessività. Però io lo adoravo lo stesso anche come fidanzato|rompipalle...perchè in fondo gli volevo bene. Presi posto nella grande tavolata dei Grifoni e iniziai a fare colazione. Addentai un cornetto al cioccolato; tutte le altre ragazze a differenza mia si preoccupavano della loro linea e quindi della dieta che dovevano incessantemente seguire. Io non ero assolutamente d'accordo, adoravo mangiare e nessuno mi vietava di farlo, nemmeno qualche chiletto di troppo che alle altre poteva sembrare una tragedia ma a me rappresentava puro e dolce piacere. Bevvi del caffè-latte e aspettai l'arrivo della mia amica che non tardò.
-Buongiorno-
-Buondì...hai visto chi c'è?- mi chiese facendo segno con la testa nella tavolata opposta.
-No, e se c'è colui che solo io e te siamo a conoscenza del sentimento che provo nei suoi confronti, non dirmelo proprio!- dissi cercando di essere il più tranquilla possibile.-Anche perchè abbiamo cose più importanti a cui pensare-
-Ok...- disse Ginny con l'aria un pò accigliata.-Anche se non mi riferivo al tavolo dei Serpeverde, ma a quello dei Corvonero-
Mi voltai incuriosita e subito fui a conoscenza dell'inganno della mia amica. Malfoy era seduto accanto al suo migliore amico e discutevano silenziosamente; di tanto in tanto si mordicchiava il labbro e quel gesto mi fece rabbrividire. Mi rigirai e con un ghigno fulminai Ginny con lo sguardo. La ragazza se la rideva non riuscendo ad assumere un'aria più rilassata e tranquilla. La lasciai fare, dato che forse avrebbe scoperto qualcosa che non l'avrebbe fatta ridere così spiensieratamente come stava facendo ora.
Una volta ritornate serie, mi avvicinai più alla mia amica per raccontarle della lettera che avevo spedito a mia madre. Poi le dissi dell'idea di andare a parlare con Silente e Ginny mi implorò di andare insieme, in quanto il vero problema era suo e non mio. Attuammo un piano e decidemmo di darci appuntamento dopo pranzo accanto all'ufficio del preside. Lasciai la Sala Grande e mi diressi verso la Sala Comune. Ginny invece si era incontrata con Harry e aveva dovuto rifare colazione per non dare sospetti. Problema futile dato che anche lei come me aveva un abbondante appetito. Una volta arrivata davanti il ritratto della Signora Grassa entrai e mi diressi verso la mia stanza. Riempì la cartella di libri, pergamene, inchiostro e tutto ciò di cui avevo bisogno e uscì chiudendomi la porta alle spalle.
-Herm- voltai lo sguardo al suono del mio nome e vidi Ron che cercava di farmi cenno con la mano.-Herm, ti dovrei chiedere un favore...-
-Cosa vuoi copiare?- dissi tranquilla, perchè già sapevo che aveva avuto difficoltà con i compiti assegnatogli da Piton.
-Nono...non mi riferisco a questo- Si avvicinò.- Sai tra una settimana è il compleanno di Ginny e mi domandavo se...- Deglutì e continuò- Allora mi chiedevo se ti andrebbe di organizzare una festa a sorpresa-
Cavolo, mi ero proprio dimenticata del compleanno della mia migliore amica. Menomale che Ron me lo aveva ricordato.
-Certo...non ti preoccupare organizzo tutto io- sorrisi, anche se in realtà mi ero messa in un vero e proprio casino dato che non sapevo cosa fare. Salutai Ron e mi avviai giù nei sotterranei per arrivare in anticipo alla lezione di Pozioni. Piton soprattutto sull'orario era molto transigente. Meno cinquanta punti a chi arrivava in ritardo. Regola messa in atto solo per i Grifondoro, Tassorosso e Corvonero. Entrai in aula e presi posto, non c'era ancora nessuno nemmeno lo stesso professore. Presi: libro, calderone e ingredienti base per una semplice pozione e aspettai che qualcuno arrivasse. Iniziai a leggere e di tanto in tanto davo qualche sbirciatina all'entrata dell'aula. Proprio in quel momento entrò qualcuno; non osai girarmi e aspettai che questi mi salutasse o prendesse posto facendosi rivelare. Dopo un assordante silenzio di ben cinque minuti, mi voltai e rimasi sorpresa alla visione di Malfoy seduto nell'ultimo banco a destra. Aveva il capo chino e notai che non si era nemmeno accorto della mia presenza. Mi rigirai di scatto facendo cadere di proposito un libro per attirare la sua attenzione. Il biondo lentamente alzò la testa e i nostri occhi si scontrarono. Spontaneamente sorrisi e lui al contrario abbassò lo sguardo e si dedicò ai suoi pensieri. Delusa mi rigirai di nuovo e mi morsi un labbro. Perchè? Perchè non ti interessi a me? Cosa c'è che non va?...
L'entrata di altri ragazzi mi fece distrarre da quelle domande che spesso mi ponevo nella mia testa. Ron ed Harry presero posto, seguiti da Neville e Dean. Regalai ai miei amici un ampio sorriso garantendogli che al compleanno di Ginny stavo pensando tutto io. Non li avrei convolti nell'organizzazione, anche perchè loro mi servivano per far allontanare la mia amica prima che potesse sospettare qualcosa. Piton entrò in classe e regnò il silenzio. La lezione passò veloce, oppure si trattò solo di una mia impressione dato che oramai ero molto abile a preparare pozioni soprattutto se si trattava della pozione polisucco. C'era chi, come me, eguagliava la mia bravura, ma costui era esattamente il mio contrario, purtroppo. Uscì dall'aula e notando di aver dimenticato un libro ritornai in classe. Però non ero sola, ma bensì ancora seduto sul suo banco c'era lui: Draco Malfoy.
-Granger, si può sapere per quale motivo mi stai sempre tra i piedi?-
Lo guardai torva. Ma come si permetteva di fare tale supposizione? Ero solo entrata per prendere il mio libro.
-Malfoy...ti sbagli! Sono venuta a prendere questo...-e indicai con la mano il libro lasciato sul banco.
-Tu menti- disse in tono glaciale.
-Ma cosa dici...- non riuscì a finire la frase che lui mi interruppe...
-Granger, non mi riferisco al libro che hai dimenticato...io mi riferisco al fatto che da due mesi, non fai altro che guardarmi, seguirmi, e tutto ciò che fa una ragazza innamorata e impressionata dal mio fascino.-
-Ma che diavolo stai dicendo...tu non mi piaci Malfoy!- dissi a denti stretti.
-Si come no...-sorrise.-Ma sai...non mi stupisco...parecchie Mezzosangue mi amano. Illuse. Io non guarderò, toccherò, bacerò mai e poi mai una sangue sporco!-
Rimasta allibita da quelle parole; scappai piangendo da quell'aula non solo per la duplice offesa, ma anche perchè mi aveva spezzato il cuore quel maledetto stronzo. Lui non era nessuno per trattare così le persone. Vero...ero una mezzobabbana e quindi mezzosangue ma mica me ne potevo fare una colpa? E poi non me ne ero mai vergognata, anzi ne ero orgogliosa, e allora perchè quando lui mi insultava così mi setivo uno schifo e quindi una persona emarginata come un ebrea al tempo dei nazzisti? Abbandonai quei pensieri e me ne ritornai in Sala Comune. Avevo voglia di sfogarmi con Ginny.




Grazie all'ora di buca che entrambi avevamo, le raccontai tutto ciò che era successo l'ora prima e la mia amica rimase sbalordita. Mi disse che erano giorni che vedeva Malfoy strano ed era possibile che era incavolato per affari di famiglia e ciò che mi aveva detto non lo pensava affatto ma era dovuto al nervosismo. Io non condividevo la teoria di Ginny poichè sapevo che Malfoy era uno stronzo e rimaneva tale anche se fosse stato il ragazzo più felice del mondo. Parlammo per tutta l'ora che ci rimaneva a disposizione, finchè poi fui costretta ad andare ad Antiche Rune, lasciando Ginny in Sala Grande in dolce compagnia di Harry che come Ron, non frequentava la mia stessa lezione. Un pò li invidiavo, non ce la facevo proprio più a sopportare tutte quelle lezioni. La mia testa ne risentiva ogni qual volta non dormivo per studiare. Poi si aggiungeva anche il mio compito di Caposcuola. Mi recai al terzo piano e incontrai l'odiosa Pansy che se ne stava beatamente appoggiata ad un muro. Mi guardò dalla testa ai piedi e poi con un ghigno e finto sorriso mi rivolse la parola.
-Mezzosangue...-
La ignorai, continuando a camminare per non arrivare tardi a lezione. Ma la ragazza dai capelli color corvino mi si parò davanti con le gambe leggermente divaricate e le mani sui fianchi.
-Ehy come ti permetti di ignorarmi, sudicia mezzosangue?-
-Lasciami in pace...-urlai e sorpassai Pansy per correre in aula, ma la bruna mi prese un polso e quasi mi fece cadere. Cercai di divincolarmi, ma niente...la sua stretta era sempre più forte, mi stava davvero facendo male.-Lasciami, lasciami...- con la mano libera cercai di prendere la bacchetta e con facilità ci riusciì. La puntai verso Pansy, fortunatamente non se ne era accorta.-Stupeficium!- La bruna cadde a terra e ricomponendomi la guardai torva e mi diressi verso l'aula di Antiche Rune lasciandola con il suo dolore al sedere.




Pranzai insieme ai miei amici. Parlammo del più e del meno, finchè dissi loro dell'attacco di Pansy mentre mi dirigevo ad Antiche Rune. Ridemmo per la caduta bizzarra che la brunetta aveva fatto e poi lasciandoci quell'episodio alle spalle ci tuffammo sul banchetto. Adoravo i miei amici; insieme ne avevamo passate di tutti i colori. Soprattutto io, Ron ed Harry. Ginny era entrata da poco a far parte delle nostre avventure. Di questo ne ero assolutamente felice, dato che ero l'unica ragazza di quel trio. Invece, così, eravamo alla pari e nessuno ci poteva fermare. Feci cenno con il capo alla mia amica, cercando di non farmi vedere da Harry e Ron e mi alzai per andare verso l'ufficio del preside. Era arrivato il momento.
Una volta uscita dalla Sala Grande, mi ritrovai Ginny dietro.
-Herm...mi dispiace, ma non posso! Ho promesso ad Harry che sarei stata con lui questo pomeriggio-
-Dai, non fa niente...vado sola- dissi sorridendo.
-Grazie amica mia...allora...a dopo!-
La salutai e proseguiì il mio cammino. Cavolo, Ginny mi aveva lasciata sola in questa situazione alquanto bizzarra e il bello che non potevo scegliere un altro giorno per incontrare Silente, dato che se mia madre avesse saputo del test e lo avesse riferito al preside, sarebbero stati guai amari. Non temevo una reazione da parte del mago più forte di tutti i tempi; ma temevo la furia babbana che aveva le sembianze di mia madre. Feci un lungo respiro e accellerando il passo arrivai proprio difronte l'ufficio. Con gran coraggio pronunciai la parola d'ordine e salì le scale che portavano all'ufficio del preside. La stanza apparentemente era vuota, solo immensi quadri di ex presidi mi guardavano da capo a piedi. Feci un sorriso ad ognuno di loro, facendogli capire che ero lì solo per parlare con Silente e non per rubare o fare qualche malefatta. Mi accomodai sulla comoda poltrona ed aspettai.
-Signorina Granger...-
Mi voltai e vidi Silente che aveva tra le mani un esile libro, assomigliava per lo più ad un diario. Il diario di Tom Riddle. Feci un lungo respiro e guardai il preside negli occhi.
-Le devo chiedere un enorme favore...-
-Oh. Se si tratta del "famoso test di gravidanza", signorina Granger, non si preoccupi. Già ho riferito a sua madre che serviva per la lezione di Babbanologia. Ma ora mi domando, non si sarà messa nei guai, vero? Dopotutto dubito che serva realmente a lei. Chi sta aiutando? O chi sta cercando di proteggere?...-
Lo guardai sbalordita. Evidentemente mia madre era subito andata all'azione e Silente senza dirmi o avvisarmi aveva fatto a modo suo, salvandomi la vita. Ma come faceva a sapere che il test non era per me? Ok era un ottimo anzi potente mago, ma questo di certo non valeva come ipotesi.
-Mi dispiace...ha ragione, non è per me e la ringrazio con tutto il cuore per averemi coperto con mia madre-
-Prego- sorrise.
Sorrisi a mia volta e un istinto di abbracciare quell'uomo così vecchio mi balenò nella mente. Lo vedevo un pò come un nonno, quel nonno che non avevo mai conosciuto, dato che entrambi i nonni, sia materni che paterni, erano morti prima che venissi al mondo. Mi venne un po' di angoscia, ma subito fu rimpiazzata dalla visione di Silente nonno-babbano. Certo un giovincello di ben duecento o non so quanti anni, di certo non restava inosservato. Lasciai l'ufficio del preside e mi avviai verso la Sala Comune. Appollaiato su una statua vi era un gufo, tra le zampette c'era un pacchettino ed un biglietto. Presi la piccola busta bianca e iniziai a leggere...



Cara Hermione,
io e tuo padre stiamo benissimo. Devo dire che quando mi hai scritto del test, leggendo mi è venuto un colpo. Ma poi mi sono assicurata, grazie al professor Silente che ti serviva realmente per Babbanologia. Ecco il test, è nel pacchettino. Cambiando discorso: tu come stai? Mi manchi davvero tanto amore mio, non vediamo l'ora di riaverti per Natale. A presto un bacio mamma e papà.



Un sorriso si disegnò sul mio viso, ma appena alzai lo sguardo vidi Malfoy con in mano il mio pacchettino scartato.
-Granger...non sapevo che tu e Weasley eravate arrivati fin a questo punto!-
-Ridammelo...e fatti i cazzi tuoi, Malfoy!- dissi glaciale, cercando di prendere ciò che mi apparteneva. Ma niente, lui non mollava e per di più se la rideva come uno stupido. Mi fermai. Cavolo stava ridendo, era la prima volta che lo vedevo ridere così ed era assolutamente bellissimo. Imbarazzata da quei pensieri divenni rossa e lui se ne accorse.
-Oddio Mezzosangue, non dirmi che sei incinta...- e continuò a ridere.
-E anche se fosse?...Lasciami in pace- con rabbia presi il pacchettino e me ne andai. Però il biondo mi seguì e con tutta la forza che aveva mi sbattè al muro, mi fece cadere pacchetto e biglietto a terra e mi intrappolò tra le sue braccia. Il cuore iniziò a palpitare, forte, sempre più forte finchè anche io riuscivo a sentirlo. Avvicinò il suo viso al mio.
-Io faccio e mi interesso di quello che cazzo mi pare- cercai di divincolarmi da quella presa, ma con scarso successo.
-Tipo?- lo provocai.
I suoi occhi si fecero immediatamente freddi e con più forza mi spintonò di nuovo di spalle al muro. Poi chinò la testa sul mio collo e iniziò a baciarlo. Inizialmente solo con le labbra, ma poi quando i miei sensi chiedevano di più, utilizzò anche l'arma del delitto: la sua lingua. Sentì brividi percorrermi la schiena. Volevo di più, volevo baciarlo, volevo assoporare la sua saliva, volevo...
-Granger, Granger, Granger...- aprì gli occhi e me lo trovai a cinque centimetri dal mio volto.-Come...prima mi chiedi di lasciarti in pace e poi ti lasceresti anche baciare?-
-Stronzo- urlai. Come si permetteva di trattarmi così? Mi aveva solo usata quel maledetto bastardo. Con disprezzo mi allontanai ma a gran voce disse:
-Lo hai voluto tu...mi hai chiesto un esempio...eh bè io te l'ho dato! Un Malfoy ottiene sempre quello che vuole...RICORDATELO!-
Evitando una risposta scappai con le lacrime agli occhi verso la Sala Comune.







Mi trovavo nel bagno dei prefetti insieme alla mia amica che in questo momento era alle prese con il test di gravidanza. Le raccontai tutto. Di come quell'orribile feccia mi aveva trattato e di come io sia stata stupida nel farmi trattare così. Ginny, ovviamente era preoccupata e di sicuro di quello che le avevo detto non ricordava poco e niente. Chiuse gli occhi e sorrise.
-Sai...diventare mamma a questa età...-
Due lacrime scesero sul suo bel volto, senza sapere se fossero per gioia o tristezza. Povera Ginny, lei si che si trovava in un grosso guaio, non io che mi ero fatta abbindolare da quello stupido di Malfoy. Cercai di avvicinarmi, ma con un cenno della mano mi chiese di rimanere al mio posto. Mancavano pochi minuti e ben presto il test avrebbe dato i suoi frutti. Con un occhiata guardai quel piccolo oggetto appoggiato su un lavabo e notai che la risposta era arrivata. Incitai Ginny ad avvicinarsi e una volta preso il test fra le mani...urlò.






Ciao ragazze questo è il secondo capitolo. Si, lo so...non sono brava molto a scrivere, ma ce la metto tutta lo giuro...a presto kiss
TerryDreamy 93: Ciau grazie dei tuoi commenti sono mlt carini...comunque per il momento draco ed herm litigheranno solamente..hihi...XD
lory1989: Hey grazie per i complimenti e anke per le osservazioni. Comunque si sono errori di battitura e distrazione e per gli altri errori, beh devo dire che non sono mlt brava hihi...quindi mi scuso! XD
  
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