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Autore: LaMicheCoria    21/11/2010    9 recensioni
[Da una RECENSIONE di Persefone Fuxia]"Ad essere precisi, definire James Tiberius Kirk un uomo “paziente” era una grande, mostruosa, galattica, universale, incalcolabile, ridicola, stupefacente, incredibile, impensabile, indicibile, astronomica, assurda, massima ca..volata.(...)Era da una settimana che il suo Primo Ufficiale, ridotto ad un soldo di cacio alto un metro e una noce messa di traverso, se ne andava in giro per i corridoi e i ponti e le Sale della Enterprise, recuperando la sua giovinezza perduta nei rigidi schemi mentali Vulcaniani..."
Uno Spock di tre anni, un'Autrice che riprende in mano le redini del demenziale.
Questa è pazzia. Questa è follia. Questa.E'.Nemeryal!
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Spock
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
Se il buongiorno si vede dal mattino..un tribolo nel caffè non è mai un buon segno.

 
(Una settimana prima)
Avete presente quei giorni in cui vi alzate e già che capite che marca male?
Avete presente magari il primo giorno dell’ultimo anno di liceo, c’è un tempo da lupi mannari, l’amica con cui fate la strada non riesce a venire ma voi vedete il messaggio in ritardo, la Vice-preside sembra prendervi già male per un motivo a voi ignoto, finite per il quinto anno di fila nel posto bello spiaccicato davanti alla cattedra che non è una normale cattedra, ma è un vecchio cimelio di un altrettanto vecchio botanico semi-sconosciuto, con autoctone scritte in bianchetto che recano slogan intelligenti quali “Padania Libera”, poi dopo tutto questo scoprite di avere come ultima ora religione, e si aggiunge anche l’amara sorpresa per cui in sei giorni di scuola avrete sei ore di matematica e fisica spalmate con molta logica anche per due ore consecutive, per due giorni di seguito, e quando poi volete andare al mare con i vostri amici dell’altro plesso della città per “festeggiare” e prendere con filosofia tutto quanto, viene giù un’acqua che neanche Noè, proprio a causa di una battuta infelice della prof di religione che, dopo aver guardato la finestra, dice “Mah, non mi sembra proprio il tempo adatto per il mare!”? No? Già, in effetti sembra proprio fantascienza.
Comunque.
Kirk aveva imparato a riconoscere queste giornate “no” e anche con qualche settimana di anticipo.
Preveggenza?
Naa.
Oracoli?
Ma per favore!
Mazzette al produttore?
..Questa non è una ipotesi da scartare, ma qui siamo in una fan fiction e al massimo il nostro caro capitanucolo dalle divise lacero contuse potrebbe offrire qualche mazzetta all’Autrice.
Peccato che i crediti della Federazione nel 2010 non valgano e il Capitano sopra citato non sia disposto a lasciare nelle grinfie della suddetta Autrice il suo Primo Ufficiale, anche solo per qualche giorno.
A nulla valgono le proteste dell’Autrice di iniziare a scrivere Fan Fiction Yaoi-Rating Bordeaux con sfumature scarlatte, pois vermigli e striature rosso cardinale, non per stomaci delicati, vietati ai minori di 85 anni anche se accompagnati da Matusalemme (altro nome infausto per il povero Capitano!).
A nulla vale nemmeno l’insinuazione da parte dell’Autrice per cui il  nostro amato Kirk non troverebbe quell’ipotesi aberrante, anzi, metterebbe su la sua miglior faccia da scapolo-incallito-ma-sempre-seducente-nonostante-le-serie-i-film-e-gli-anni per saltare addosso al suo Primo Ufficiale in pieno stile Pon Farr.
Ma senza la Lirpa. O T’Pring. O Stonn. O T’Pau. O McCoy. O i Vulcaniani senza nome. O le campanelle. O il martello. O..okay basta, prendete il Pon Farr e poi cancellate con la gomma ogni altro particolare tranne i due.

With Star Trek, you can!
D’accordo, basta con le divagazioni, e torniamo alla storia.
Kirk aveva imparato a riconoscere le giornate “no” in modo molto semplice e logico: guardando il calendario.
Il Capitano della USS Enterprise aveva infatti compreso che le sfighe non capitavano così, a caso, ma avevano una sequenza ben precisa.
I giorni pari aveva un incontro sexy con un’aliena e una Divisa Rossa ci lasciava le penne.
I giorni dispari una Divisa Rossa veniva uccisa, lui veniva prelevato a forza dalla sua nave insieme a Spock e McCoy e poi aveva un incontro sexy con un’aliena o, se era Marzo, con una terrestre altamente psicolabile.
Nelle prime due settimane di un mese invernale-autunnale la Nave avrebbe incontrato un sbuffo alieno di vapore senziente che li avrebbe trascinati a forza su di un pianeta sconosciuto, dove una Divisa Rossa sarebbe stata disintegrata, a meno che quelle due settimane non fossero cadute proprio durante un periodo di licenza, in quel caso lo sbuffo di vapore alieno avrebbe invaso direttamente la Nave. Purtroppo per lui, in quei casi nessuna sexy aliena. 
L’ultima settimana di un mese estivo-primaverile era quello preferito da tutti, amato così tanto da dare i natali ad un nuovo tipo di gioco d’azzardo: il toto incontri storici-fantastici. Nessuna Divisa Rossa moriva in quelle settimane e lui era costretto a sanzionare la Sezione Tecnica per il largo e improprio uso di alcolici e stupefacenti vari.
Inoltre, c’erano alte probabilità di incontrare una sexy aliena, una terrestre oppure una androide. In ogni caso, buon per lui!
E poi c’era il giorno dopo la fine di una licenza priva di qualsivoglia incidente. In quel caso, il suo Primo Ufficiale avrebbe spiccato un salto degno di una lepre e gli avrebbe fatto scudo col proprio corpo, cacciandosi nelle situazioni più assurde, dal rischio di finire come una Divisa Rossa al perdere uno dei cinque sensi per poi recuperarlo magicamente grazie alla sua biologia Vulcaniana.
Ovviamente, prima che ciò accadesse, una Divisa Rossa doveva mostrare al Primo Ufficiale quale sarebbe potuto essere la sua sorte, dimenticandosi un piccolo, sottile, minuscolo particolare: la divisa di Spock era azzurra, non scarlatta.
Oh triste destino..
Fortunatamente per Kirk, quello era un giorno di assoluta calma, per quanto preannunciasse l’imminente pseudo sacrificio di Spock: era l’ultimo giorno di una licenza di due mesi passata senza alcun incidente.
Il che fece supporre al Capitano che l’entità del danno subita dal suo Primo Ufficiale, e dal quale poi si sarebbe miracolosamente salvato, sarebbe stata enorme, gigantesca, indicibile e..i signori lettori sono pregati di prendere il dizionario dei sinonimi posto alla loro destra, grazie!
Decise di prendere la cosa con molta filosofia e, senza nemmeno lanciare una rapida occhiata al calendario Play Starship appeso alla parete, si diresse balzellando verso la Sala Ricreativa.
Di norma, James Tiberius Kirk non dava retta ai presagi, ma quel giorno il suo intuito da Capitano cominciò a trillare e squittire peggio di un topo a cui hanno fatto ingoiare a forza un campanellino: tutti rimanevano fermi e composti dietro i tavolini, pronti a scattare.
Al tavolino della Sezione Tecnica un sornione Scotty giocava bello bello a carte coi suoi amichetti, bianchi e con la faccia tirata, due o tre con un rosario fra le dita tremanti e uno che stava leggendo il suo testamento a quello davanti, per vedere se c’erano errori e/o dimenticanze.
Chekov, che lo si sarebbe solitamente trovato a sostenere a gran voce che il Petrarca era un russo trapiantato a forza in Italia perché facente parte di un programma di protezione testimoni del KGB, parlottava con Sulu, sfogliando un piccolo libretto nero con su scritti nomi e percentuali e puntate.
Il giapponese annuiva con fare meditabondo, correggendo di quando in quando alcuni calcoli sbagliati e mormorando
E io continuo a dire che si beccherà un altro phaser nella schiena”
Al che Chekov ribatteva, scuotendo la testa
Pensa fuori dagli schemi, amico mio! Non vedi che danno l’essere tentacolato neuro-armato per favorito?”
-Bah- sospirò Kirk, alzando le spalle e dirigendosi verso il sintetizzatore –Che cosa assai bizzarra-
Si piegò verso la macchina e sfoderò il suo ghignò più sexy
-Caffelatte..shakerato, non mescolato-
-Ecco a lei, signor Bond- cinguettò il sintetizzatore.
-Ancora?!- tuonò il Capitano –Scotty!- urlò –Quando metterai in testa a questa macchina che non mi chiamo Bond?!-
Il Capo Ingegnere alzò la testa dal suo solitario e si grattò l’accenno di baffi
-Non tratti così la poveretta, Capitano! È solo una bambina!-
Kirk decise di rinunciarci e, senza neanche degnarlo di uno sguardo, prese il caffelatte e fece per berlo.
La voce di prima gli stava più simpatica, però. Quando chiedeva un Espresso “lei” lo chiamava George, e gli sussurrava che era so charming e so sexy..poi gli fregava il caffè.
No, meglio quella attuale.
Sicuramente, tutte e due meglio di quella che si dichiarava voce di San Pietro.
 Si bloccò e corrugò le sopracciglia quando si accorse che c’era qualcosa che non andava nella sua colazione..
-Che strano- meditò, schioccando le labbra –Questo caffelatte ha una strana consistenza. Quasi..battufolosa-
Il risucchio di risate trattenute a stento convinsero il Capitano che forse e ribadisco il forse qualcosa non quagliava.
Gettò un’occhiata alla tazza e orrore! Raccapriccio! Un tribolo! Un maledetto, peloso, battufoloso e puccioso tribolo nel suo caffelatte! Qualche testa sarebbe caduta per quell’infamia!..come si chiamava quella Divisa Rossa che aveva dimenticato di allacciarsi una scarpa..?

 

***

La fortunata è bendata.
L’amore è cieco.
..la sfiga ci vede benissimo. Oh, se ci vede bene!
-Ti dico che non è possibile, Bones!-
-Jim, ascoltami..-
-Lo sapevo che qualcosa non andava quando mi è spuntato quel tribolo nel caffè!-
Il Medico inarcò un sopracciglio
-Oh, certo- replicò –Ti accorgi che qualcosa non va nella Licenza quando trovi un tribolo nel caffelatte, non perché hai ricevuto una misteriosa chiamata dal pianeta L’Oreal-Garnier, figurati!-
-Colgo del sarcasmo, Bones?-
-Colto e pronto per la prossima semina-
-..bababa!- facendo sfoggio di notevole maturità, il nostro Capitano preferito si strinse la radice del naso, stropicciando la faccia altrimenti composta in un’espressione seria e terribilmente secsi.
-Riflettiamo..-
Allora. Dopo aver inveito contro il tribolo ed aver ordinato ad una addetta delle Sezione Costumi di usare l’animaletto per farne un nuovo scendi-cuccetta, si era diretto in plancia, borbottando peggio di una delle ricette coi fagioli di Bones e si era spaparanzato bellamente sulla sedia, crucciato in volto e col labbro sporto in fuori. Dopo qualche ora immerso nel silenzio, con Sulu e Chekov davanti a sé che chiacchieravano su scommesse e compagnia bella –chissà poi perché- era arrivato un messaggio dal pianeta di ricerca L’Oreal-Garnier.
Aveva aperto la comunicazione e si era ritrovato davanti con la sorella liftingata di Barbie, che si era presentata come Dior Cinque. Lo stano essere plastificato lo aveva gentilmente invitato a scendere sul planetoide. Kirk ci aveva pensato qualche istante: bhè, non era quell’esemplare di sexy aliena cui era abituato, ma chissà..
E poi, era successo.
Il solito maniaco con l’ossessione per la conquista dell’Universo, il solito piano astruso che sembrava uscito fuori da una sbronza triste di Birra Romulana corretta con Brandy Sauriano e la solita risata malvagia prima di attivare il solito congegno dai colori talmente sgargianti che gli occhi erano andati a protestare al sindacato (Ma perché nessuno faceva notare ai cattivi che troppo marrone fa cafone e che il rosa salmone non andava propriamente a braccetto col verde acido a pois giallo ambra?).
Oh, e non dimentichiamo il piano altamente e malvagiamente malvagio, degno del più cattivo dei cattivi, del più temibile Klingon con la carie che ha appena visto la propria squadra del cuore perdere a Star Soccer contro i Real Tribbles per 1 a 0 su rigore inesistente..
Il capo della brigata delle Barbie e dei Ken con la plastica facciale andata (a) male, tale Collistair, aveva ideato una macchina per soggiogare tutto l’Universo (Clichè..).
Come? Ma trasformando ogni essere vivente in un bambino, ovvio!
…Sì lo so che così facendo si sarebbe ritrovato a dover cambiare pannolini in ogni Galassia esistente, ma si vede che la crema antirughe gli ha stirato anche quelle del cervello, non solo quelle facciali.
Ovviamente, Kirk aveva scoperto tutto e Shiseido, il leccapiedi di Collistair, aveva attivato la macchina per impedire che spifferasse tutto. Ah, ovviamente, la Divisa Rossa che aveva portato con sé era stata disintegrata dalla guardie Dolce e Gabbana poste a difesa del macchinario.
Un raggio bianco e poi..
-Aggiungi un altro phaser, che c’è un nemico in più! Se sposti un po’ la mira, la nave farà BUM! I Klingon a questo servono, se vanno in avaria: un'altra navicella, non farli andare via! Dividi in due la Nave, raddoppia l’allegria!!-
Uno Spock di tre anni batté felice le manine e scoppiò a ridere, agitandosi sulle gambe di Kirk, che in quel momento aveva tutta l’aria di voler avere un tetè a tetè con una parete dell’Enterprise.
-Jim!- gridò Bones, scandalizzato –Non insegnare certe canzoni al bambino!-
-Ehi, non sono stato io!-
-E chi, allora?!-
-Lo zio Scotty!- pigolò il marmocchio con le orecchie a punta, con espressione assai pucciosa.
Silenzio.
-E comunque- ribadì Kirk, mentre Spock canticchiava “Alla fiera di Starfleet, per due crediti, un nuovo phaser il mio Capitano comprò” –Non doveva succedere! Era impossibile!-
-E perché mai, scusa?-
-Perché è il 29! Oggi è l’ultimo giorno di licenza! Spock mi zompa davanti per salvarmi la vita il giorno dopo la fine della licenza!-
La faccia di Bones fece intuire al Capitano che aveva detto la cacchiata numero uno della giornata...

“E venne il Klingon che uccise la Divisa Rossa che perse il nuovo phaser che alla fiera di Starfleet il mio Capitano comprò..”
-Jim- cominciò il medico, conciliante –C’è una cosa che devi sapere..-
“E venne la Nave che distrusse il Klingon che uccise la Divisa Rossa che perse il nuovo phaser che alla fiera di Starfleet il mio Capitano comprò..”
Kirk deglutì.
-Questo non è un anno bisestile..Febbraio non ha 29 giorni-

ARGH!

 

 

Ed ecco il nuovo capitolo!
Spero mi perdoniate l’enorme ritardo e, soprattutto, spero proprio vi faccia ridere!
Così, abbiamo scoperto perché Spocky-pooh è diventato un marmocchio e, dal prossimo capitolo, cominciano i guai sull’Enterprise!
Muahahahahahahahahahaha!!!

 

Risposta alle Recensioni!

 

Fatanera: Ma grazie, arrossisco! Spero che anche questo capitolo ti faccia ridere! Po’rello Kirk! Talmente sfigato! Uhuhuh! 

Lady Amber: I’m so happy you like it! Ahaha, grazie davvero!
E…hai indovinato! Ecco a te il peluche! *lanca pupazetto a forma di Spock* XD

 
Thiliol: Un’altra fan di Scrubs?! Ma io ti LoVVo! XD XD “o meglio niente sculacciate a meno che non sia fra Spock e Bones da gradi eheh” Ma che pensieri sconci che facciamo! XP

 
Pimplemi_chan: Mari!! XD Sono contenta che anche a te sia piaciuta, ma i miei neuroni, chissà perché, hanno deciso di disertare in massa! Credo si vergognino di essere nella mia testa!

 Nonna Papera: Ma grazie! Spero solo non si secchi! Spero che anche questo capitolo ti faccia ridere come il primo o anche di più! E Spock si ricorderà? Non si ricorderà? Mah! Muahahahahaha!!!

 

Vorrei ringraziare:

  • -       Birbabirba e Kiyara per aver inserito la storia fra le preferite!
  • -     ArinMiriamKane per aver inserito la storia fra le ricordate!
  • -       Aneglika_06, Birbabirba, Fatanera, Lady Amber, Mad Bad Witch, Nonna Papera e Thiliol per aver inserito la storia fra le seguite!

Grazie a tutti, non sapete quanto mi fate felice!!

E ora le risposte al gioco delle citazioni!
Il Premio Growly Awards fa riferimento all’urlo di Kirk “KHAAAAAAAANNNNNN” in “Star Trek II: The Wrath of Khan”
“Ammaccabanane” e “Uffamannaggia” arrivano dalla serie telesiva “Scrubs”
Bauregard è la piantina di Sulu in “The Man Trap”

E ora, la domanda di oggi!
-Quali canzoni ha “modificato” il nostro piccolo Vulcan?

   
 
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