“Hai da accendere?” mi chiese mostrandomi la sigaretta, e in quel momento mi rimproverai sul perché non avevo il vizio di fumare. Ormai ero andata, al punto di non risponderlo ma facendo cenno di no con il capo.
“ah peccato” disse sedendosi di fianco a me. Ero un tantino molto imbarazzata,non sapevo perchè ma questo ragazzo del tutto sconosciuto mi faceva un certo effetto. Grande non sapevo più cosa dire dire che ero imbarazzata era poco...
”bhe io andrei in hotel” gli dissi, almeno una frase di senso compiuto ero riuscita a formularla. Lui si lasciò sfuggire un sorrisino.
“Bhe le tue compagne già sono state accompagnate, se vuoi posso accompagnarti”, no no no e no avrei voluto poterlo urlare.
“Se mi dici come si arriva posso andarci anche a piedi...da sola”. Sottolineai bene le ultime due parole. Eccolo che mi ri-sorrideva sarei svenuta se continuava così...
“Non credo che tu possa arrivarci a piedi. E i mezzi pubblici ci sono soltanto la mattina presto.” aaa! Non avevo scelta. Il destino era del tutto contro di me quest'oggi.
“ok,vengo con te” mi arresi, speravo che questa situazione sarebbe finita il più presto possibile!
“Ehm... non ti hanno insegnato che non si sale in auto con uno sconosciuto?” mi rimproverava? Questo era matto. Prima che potessi rispondergli continuò...”Quindi signorina posso sapere il suo nome?” Sorrisi e gli porsi la mano...
“Mi chiamo Isabella, ma ti prego chiamami Bella!”
“E io mi chiamo Edward”
Durante tutto il tragitto Edward mi raccontò un po di se, facendo molte e sottolineo molte affermazioni insensate. Aveva 23 anni. Mi ha confessato che è stato costretto a venire qui dal padre. E mi confessò anche che la sua più grande passione è volare. Si ritiene uno dei migliori piloti, ma io gli ho detto che non lo credo e lui un po deluso mi ha risposto che mi pentirò di quello che avevo appena detto. Mi accorsi subito che era un bravo ragazzo. Mi accompagnò fin fuori la mia stanza dove mi salutò con un semplice gesto della mano. Quel ragazzo mi piaceva... ma io sicuramente non gli interessavo!Come poteva uno come lui bellissimo, essere interessato ad una sempliciotta come me . Io non ero nulla in confronto a lui. E poi chi sa, poteva anche essere fidanzato. Una volta in camera mi gettai sotto il getto della doccia fredda. Mi avvolsi nel mio telo verde acqua e mi guardai allo specchio, e come un flash avanti i miei occhi apparve la donna dei miei sogni occhi rossi, pelle bianca come la neve e labbra rosse. Sbattei le palpebre per cacciare via quell'immagine dalla mente . Dopo essermi rivestita sentì bussare la porta. Andai ad aprire e mi ritrovai Jessica ed Angela due delle mie compagne forse quelle a cui sono più affezionata, fuori la porta.