Fanfic su attori > Cast Twilight
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Autore: __siddy__Lol    21/11/2010    4 recensioni
Ora mi ritrovo sul mio letto
a due piazze a contemplare una rivista con la SUA foto: eh già alla fine è diventato famoso, così famoso che me lo ritrovo davanti agli occhi ogni santo giorno, o sulle
riviste del locale dove lavoro o su cartelloni che sponsorizzano il suo nuovo film:
la saga di Twilight, uno squallido filmetto per adolescenti che credono nell'amore
eterno. Se solo sapessero che il loro idolo ha messo incinta una ragazzina e che
poi se l'è svignata oh, quella sì che sarebbe stata una vera batosta.
(dal 1°capitolo)
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Taylor Lautner
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

 

Il risveglio è sempre la parte più traumatica della giornata, la veranda leggermente

alzata che fa

 

passare dei piccoli raggi di sole che stranamente vanno sempre a fendere i tuoi occhi. Li apri e

 

cominci a invocare contro tutti gli dei dell'universo per mettere a tacere la tua rabbia distruttiva al

 

mattino. Ed ecco come mi sento io la mattina quando mi sveglio, ed in più ci si mette

 

pure la mia sveglia a ricordarmi che oggi è un'altro fottuto giorno, un'altro giorno

 

senza i miei genitori e Taylor. Sono scesa in cucina con passo pesante per preparare

 

la colazione, accendo la tv e la prima persona che vedo sei tu. Tu con il tuo sorriso

 

celestiale e sincero riempi le mie giornate monotone, tu con il tuo fascino mi ammali

 

e mi fai sognare. Ed era così anche a scuola.

 

 

 

INIZIO FLASH-BACK

 

 

- Amy, guarda quant'è fico Taylor...”- disse Lena la mia migliore amica con sguardo

 

trasognante, io mi girai nel punto da lei indicato e lo vidi : fisico scolpito nel

 

bronzo, capelli neri lisci e arruffati, camicia bianca della divisa leggermente slacciata

 

che mostrava quel ben di dio di pettorali e poi il suo sorriso, così bello quanto

 

dannato. Non mi ero accorta del suo sguardo che dal suo amico passo ai miei occhi

 

inchiodandomi con i suoi , neri e profondi. Non riuscivo a distogliere il mio sguardo

 

dal suo, era così magnetico...quando mi accorsi della figuraccia che stavo facendo

 

avvampai sotto il suo sguardo divertito e tornai a guardare la mia amica che stava

 

illustrando le varie doti sportive di Taylor. Lui era il capitano della squadra di basket

 

e di conseguenza aveva l'intera squadra delle cheerleaders ai piedi, non che gli

 

dispiacesse, quelle ragazze avevano un fascino incredibile; io non avrei mai potuto

 

competere con loro. Il mio cuore andava avanti a singhiozzi e le mie orecchie erano

 

come ovattate, tanto che non sentii neanche il suono della campana che annunciava

 

la fine della pausa pranzo. Come uno zombie mi alzai senza ascoltare Lena che

 

continuava a ciarlare, appena alzi lo sguardo trovai quegli occhi fissarmi da una

 

distanza poco raccomandabile. Le mie funzioni celebrali andarono a farsi benedire e

 

mi ritrovai inchiodata al pavimento sotto il suo sguardo. Era altissimo e mi sovrastava

 

come un grattacielo, mi sentivo a disagio e mediocre “- hey ragazzina hai il piede

 

sulla cinghia del mio zaino”- ghignò divertito. Ecco la tanto attesa figura di merda

 

arrivò come una secchiata d'acqua gelida; balbettai delle scuse e tolsi il piede dalla

 

cinghia e con la vergogna nel cuore scappai nell'aula di biologia. Questo su il mio

 

primo e disastroso incontro con il ragazzo che mi avrebbe rovinato la vita.

 

 

FINE FLASH-BACK

 

 

mi ritrovai a fissare la tv anche quando era finito il TG. Ero una stupida innamorata

 

del ragazzo sbagliato, e in più avevo anche il frutto del nostro “amore”, il mio

 

piccolo fagiolino, che stava dando i primi segni di vita scalciando. Una lacrima

 

solcò il mio viso, una lacrima che sapeva di dolore e di sofferenza, perchè dovevo

 

soffrire così? Controllai l'orologio accorgendomi di aver fatto un ritardo pazzesco.

 

O cavolo fritto!!! fra cinque minuti dovevo essere al lavoro e ero ancora in pigiama

 

mannaggia a te Taylor lo vedi che mi fai fare tardi? Mi fiondai di corsa in camera,

 

mi infilai una felpa al volo e un paio di jeans strappati sulle ginocchia, mi legai

 

i capelli e come un razzo scesi le scale, presi le chiavi di di casa e della macchina e ,

 

salita in macchina mi diressi verso il mio posto di lavoro. Le strade di L.A erano poco

 

trafficate il sabato, per fortuna, e quindi raggiunsi il bar in poco tempo. Parcheggiai

 

nel mio posto riservato e a passo di carica varcai la soglia dell'entrata laterale

 

del bar scontrandomi con il mio capo “- Amy!! pensavo fossi sparita, qui nel locale

 

c'è tanta gente, strano...c'è anche un bel ragazzo se vuoi...”- ammiccò lui, Malcom

 

il mio capo omosessuale. Con lui era divertentissimo lavorare ed era molto elastico

 

riguardo i miei ritardi. La mia pancia leggermente pronunciata, si vedeva da sotto la

 

maglietta aderente del bar e questo mi metteva un po' a disagio. Ma decisi di andare a

 

lavorare così, chissene frega delle domande che mi avrebbero fatto i clienti abituali

 

vedendo il mio pancino. Con un sorriso falso come un cd tarocco varcai la soglia

 

della cucina e mi diressi verso il bancone. Non avrei mai immaginato che dietro di

 

esso ci fosse stato IL ragazzo...

  
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