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Autore: shine_gr    22/11/2010    1 recensioni
…ad invocare il mio perdono,
questa è la mia vendetta,
il mio piatto prelibato
e non voglio rinunciare
al sapore del tuo dolore.
Per niente potrei rinunciare
Al piacere del tuo dolore…
-La vendetta- Alessandro Bianchi
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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Perdono, perdono, perdono... vi chiedo scusa per non aver postato prima ma in questi ultimi giorni, anche domenica ho lavorato e quindi non son riuscita a postare. Oggi però eccomi qui, pronta a farmi perdonare col prossimo capitolo. Be' allora che posso dire... Siamo a Volterra e la nostra Bella riuscirà a penetrare nei segreti più intimi dei Volturi? Quei segreti che nemmeno la guardia stessa conosce? Vi ho incuriosito? Spero di si, perchè era proprio questo il mio intento XD
Comunque come ripeto da tanto tempo, ormai voi vi siete pure seccate a leggere, in questi capitoli ho messo tutta me stessa, compresi anche i miei interessi, chiamiamoli così XD Spero che il capitolo vi piaccia. 

@Martogola: Grazie cara, sono contenta che ti piaccia. Per Edward ho fatto un capitolo a parte proprio per descrivere i suoi sentimenti lontano da Bella, però sarà un po' più in là. Ciao =*

Bene buona lettura e alla prossima.

Abyss

Libro secondo


16 ° capitolo 

 

Aprì l’enorme porta in mogano ed entrai nello studio di Aro. La stanza era immensa, velata di mistero, illuminata dal delicato chiarore di luna. Grazie ad esso i tesori racchiusi in questo scrigno esteso brillavano ed attiravano i miei occhi. Opere dal valore inestimabile, statue e reperti tutt’ora sconosciuti dalla popolazione terrestre.

Una oggetto mi colpì particolarmente, venni completamente attratta da esso: una coppa in oro, rivestita di pietre preziose e di una luce propria accecante ed affascinante.

Rimasi a fissare i giochi di luce della sua superficie apparentemente morbida e soffice come ovatta nel cielo per diversi minuti, finché la voce di Aro non mi ridestò.

Bella cara, prego accomodati.” Prese le mie mani per condurmi ad un divano di velluto rosso sangue dall’altra parte della camera ma non trovavo la forza per allontanarmi da quell’oggetto così intrigante.

“ Oh vedo che hai notato forse uno degli oggetti di più valore in questa camera.” Esclamò Aro interessato e fiero. Si avvicinò a quella coppa e sfiorandola come se fosse una bolla di sapone mi disse: “ sicuramente sai cos’è.”

“ Non ne sono sicura, ne ho sentito parlare in tanti libri, soprattutto di origine anglosassone ma non pensavo che esistesse davvero.”

“ Credi e vivi nel mondo dei vampiri, dei mutaforma, dei licantropi e non credi a queste piccole meraviglie che rendono il nostro mondo sovrannaturale ancora più affascinante agli occhi degli umani?”

“ Beh anche se sono una creatura sovrannaturale mi vien difficile pensare ad un mondo fatto di magie, di misteri, di intrighi, miracoli e leggende. Esistono, ma venirne a conoscenza ti turba lo stesso.”

“ Cosa sono dunque tutti i misteri inspiegabili dell’uomo? L’arca dell’alleanza è solo una finzione? O gli dei dell’antico olimpo sono solo stupide paure dell’uomo? O gli alieni e le strane apparizioni che la terra è soggetta sono solo allucinazione o megalomani che si divertono  a far spaventare la gente? No! In tutto c’è un fondo di verità e un fondo di bugia.
Il mondo sovrannaturale si nasconde bene ma non per questo non può non essere scoperto. Ecco perché tengo tanto alla segretezza della nostra specie. Lo faccio anche per preservare questi pezzi di storia che senza di noi andrebbero perduti.”

Non prestavo molto attenzione al suo discorso anche se sicuramente era molto interessante. Quella coppa mi attirava a se e non riuscivo a opporgli resistenza. Volevo prenderla, stringerla tra le mie mani, adorarla e contemplarla in eterno.

“ Voglio saperne di può su questo.” Dissi indicando la coppa.

“ Questo è il Sacro Graal, solo i puri potrebbero toccarlo e riceverne la felicità terrena ed eterna ed esso attira a loro essi e i peccatori per punirli. Io ad esempio non posso toccarlo, mi limito a sfiorare l’aria intorno ad esso, già misteriosa ed irresistibile.
Molteplici leggende son nate intorno alla sua figura che ha affascinato i popoli della terra in ogni tempo, stimolando la fantasia dell’uomo. In alcune leggende il Santo Graal viene descritto come il calice usato da Cristo nell'Ultima Cena, mentre per altre esso rappresenta la coppa in cui Giuseppe d'Arimatea, avrebbe raccolto il sangue di Cristo crocifisso.
In un’altra leggenda sorta in Spagna e in Francia intorno al 1100, il Graal è un oggetto sacro e misterioso che viene custodito in un tempio o castello in Bretagna, e solo i puri possono toccarlo conquistando la felicità terrena e celeste. Altre versioni risalenti al IV secolo: raccontano che la Maddalena fuggita dalla terra santa portò il Santo Graal con sé a Marsiglia dove sono tuttora venerate le sue presunte reliquie.
La verità? Resta ancora sconosciuta anche al sottoscritto. E’ tutto un affascinante mistero. Che questo oggetto abbia in se un enorme potere è accertabile, si sente l’immensa potenza che scaturisce da esso ma le sue origini restano ancora sconosciute.
Presi questa meravigliosa reliquia prima che cadesse nelle mani sbagliate, nelle mani del Vaticano e del Clero. Come tutto quello che vedi in questa stanza e nel resto del castello è stato preso prima che cadessero in mani sbagliate.”

Solo adesso i miei occhi contemplavano i reperti che questa stanza accoglieva. Dai numerosi resti della magnifica e sommersa città d’Atlantide, agli scritti dei grandi filosofi greci, ai tesori dei Templari, , alle opere sconosciute di Da Vinci, a numerose formule alchemiche, a vecchie rune. Potevo stare per ore intere cercando e contemplando i numerosi oggetti che quella stanza aveva ma non era questo il momento adatto. La mia mente difatti tornò alla realtà, a quel luogo che in realtà odiavo o dovevo odiare.

“ Comunque tornando con i piedi per terra. Aro mi hai chiamato? Cosa vuoi dirmi?”

“ Come ti ho detto ti sei resa conto di uno dei soli oggetti di valore che questa stanza contiene.”

Dove voleva arrivare? “ Qual è l’altro?”

“ O gli altri? O non ce n’è più? Dopotutto tutto ciò che è in questa stanza è di enorme valore e fa parte della mia collezione privata. Ed anche tu ne fai parte.”

Lo guardai sconvolta senza capire dove volesse arrivare.

“ Vedi cara la prima volta che ti vidi notai in te subito qualcosa di diverso, di potente, di strabiliante ma non pensavo che arrivassi a tanto.”

“ Aro io sono una vampira come tutte le altre.” Cercai di ripetere per la millesima volta senza successo.

“ Eh qui che ti sbagli. Tutti noi siamo diversi gli uni dagli altri e per questo che ognuno di noi è unico e prezioso per quel poco che è. Ma tu, o cara tu sei ancora più preziosa di questo Sacro Graal, sei più preziosa di tutto ciò che c’è dentro questa stanza e ancora tu non lo sai e logicamente non puoi saperlo dato che anche io ero all’oscuro di tutto qualche anno fa.”

“ Aro potresti evitare i giri di parole o tutti questi enigmi e dirmi cosa mi devi dire?”

Mi guardò dritto negli occhi come a voler scrutare dentro la mia anima ma ciò che vide o non vide non lo sorprese.

“ E’ così difficile parlare con te Bella, anche solo starci. Capisco adesso come Edward inizialmente era affascinato da te e non riusciva a non starti accanto. Anche io vorrei farlo ma non per innamorarmi ma per capire in realtà chi è la vera Bella Swan.”

“ Cullen!”

“ Prego?”

“ Il mio cognome non è più Swan ma Cullen! Ancora dopotutto son sposata con Edward e faccio parte della sua famiglia.”

“ Ma certo certo… Il vostro amore dopotutto supera tutto.”

Lo guardai dritta negli occhi cercando il significato delle sue parole ma anche lui era un bravo occultatore e non riuscì a comprenderlo. Gli rivolsi soltanto una banalissima occhiataccia.

“ Sai non tutti erano d’accordo con me a parte Jane che non riesce a reggere ad una salutare competizione…”

Continuava a guardarmi mentre parlava quando all’improvviso si bloccò.

Con lo sguardo cercai di invogliarlo a continuare e così fece.

“ Son sempre più convinto di quello che sto facendo ma c’è chi è diverso da me, chi ha una mentalità diversa ed adesso si sta facendo sentire sempre di più e più prepotentemente. E tutto per colpa di chi? Te.”

“ Aro veramente non so di cosa tu stia parlando.” Gli rivolsi questa domanda insicura.

“ Durante tutti questi anni qualunque decisione presa dal sottoscritto veniva accettata volentieri e mai messa in discussione. Ma da quando ti abbiamo incontrata Bella ci hai disgregato. Non siamo più i Volturi ma Aro, CAius e Marcus e questo ci rende solo più deboli. Nemmeno alla morte di Didyme.” Era sovrappensiero ma riuscivo ugualmente a comprenderlo sentendo i leggeri suoni prodotti dalle sue corde e leggendo il labiale. Son gesti che inizialmente possono essere ritenuti inutili ma in questo caso chiunque si ricredeva.

“ Chi era Didyme?” Chiesi curiosa.

“ Mia sorella e la moglie di Marcus.” Mi rispose automaticamente senza pensarci.

“ E com’è morta?” Chiesi dispiaciuta.

“ Lo uccisa io, era una fonte di distrazione per Marcus e in quel periodo avevo bisogno di lui.” Continuò a parlarmi come se questa discussione in lui non suscitasse alcuna emozione.

Io non riuscivo a credere a ciò che avevo appena udito. Il mio cervello smise di pensare e ragionare per qualche minuto fin quando Aro non riprese la parola.

“ Non so cosa tu, o Edward o entrambi abbiate fatto a Marcus.”

Ancora non riuscivo a capire.

“ Col tempo capirai tutto mia cara. Ancora è troppo presto. Mi stupisce solo il comportamento del tuo adorato Edward. Me lo aspettavo già qui in tutta la sua furia a reclamare sua moglie e invece…”

Anche io ci pensavo parecchie volte. Forse ha creduto alle mie parole? Forse mi cerca chissà dove, forse mi ha veramente dimenticato, forse non mi ama più.

“ Forse il potere di… è molto più efficace e potente di quel che credevo. Il piano è riuscito meglio di quanto speravo. Comunque anche se così fosse, se il tuo caro Edward ti ama veramente non tarderà molto e avremo il piacere di fare due chiacchiere.”

Edward non doveva venire o sarebbe stata la fine mia, sua e dell’intera famiglia Cullen.

“ Di quale potere stai parlando?”

“ Ti ho già detto troppo per oggi, e lo scopo della mia chiamata è stato compiuto, adesso se vuoi mia cara puoi andare.”

“ Tu hai capito chissà quale cosa ma io resto ancora all’oscuro di tutto. Se devo stare qui, se devo soffrire, se devo sottostare alle vostre fetite richieste devo avere qualche risposta.”

“ Le risposte le avrai a suo tempo e comunque tu stai qui per dare ancora qualche giorno di vita alla tua amata famiglia. Questo secondo me, per te e un validissimo motivo, senza bisogno che tu abbia delle risposte.”

Mi alzai sconfitta, arrabbiata e malinconica e mi avviai verso l’uscita.

Non appena la mia mano tocco il pomello in ottone per aprire la porta, Aro mi chiese: “ Di notte non hai sentito niente?”

Di notte? “ Cosa dovrei sentire?”

“ Ti ho fatto una domanda e voglio una risposta.” Non si era mai rivolto a me in quel tono. Mi fece spaventare. Per la prima volta vidi il sanguinario Aro dei Volturi.

“ No non ho sentito assolutamente niente.”

“ Devo fidarmi della tua parola. A presto Bella e ricordati, fai qualunque cosa che a me possa recare dispiacere e farò fare una brutta fine al tuo caro maritino e alla tua cara famigliola.” Si congedò così.

Aprì la porta e iniziai a vagare nei corridoi del castello finche le mie gambe non ressero più il mio peso e mi ritrovai distesa a terra.

Quanto vorrei poter piangere, quanto vorrei sfogare il mio dolore in qualche modo.

Rimasi con il viso illuminato da un lieve bagliore della luna per tutta la notte, mentre con la mia mente rivisitavo i 6 anni trascorsi felici con la mia famiglia.

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Mi alzai non appena un raggio di sole colpi il mio corpo riscaldandomi la schiena.

“ Ma bene guarda chi c’è, la preziosa Bella?”

Ecco Jane, l’unico mio svago in queste mura. “ Jane siamo di buon umore oggi?”

“ Sarò di buon umore non appena toglierò quel sorriso odioso stampato sulla tua faccia.”

“ Tesoro ma perché tutta questa rivalità nei miei confronti, vuoi Felix? E' tutto tuo.”

Resto basita per un attimo, si ricompose e divenne una furia. “Io… come… tu… cosa…. ma… COME TI PERMETTI.” Mi guardò negli occhi infuriata, stava sicuramente utilizzando il suo potere contro di me.

“ Quante volte dovrò dirtelo che il tuo potere su di me non funziona.” Sogghignai.

“ E’ impossibile, ci deve essere un punto debole nel tuo scudo e prima o poi lo troverò fidati.”

“ E io sarò qui ad aspettarti.”

Girò sui tacchi e con la sua solita grazia si allontanò.

Mi avviai verso la mia stanza per avere un po’ di tranquillità, poi sarei andata a caccia. Nutrendomi solo di sangue di capra o volpe o cinghiale la sete non passava quindi dovevo cacciare più spesso.

Sentì Demetri avvicinarsi a me.

“ Buongiorno.”

“ Buongiorno Demetri, hai bisogno di qualcosa?”

“ No, ma a quanto vedo tu hai sete e molta.”

“ Stavo andando giusto a cacciare.”

“ Heidi è tornata con un banchetto veramente squisito, perché non ti unisci a noi?”

“ Ne faccio a meno grazie…”

Si avvicinò a me e sussurrandomi nell’orecchio mi disse: “ Come fai a resistere? Come resisti alla tentazione di affondare le zanne nel corpo caldo e morbido e squisito di un umano? Come non cedi di fronte al liquido rosso, caldo, dolce, pastoso che scorre nelle vene degli umani? Come fai a non desiderare quel sangue scendere nella tua gola e idratarla col suo calore?”

Rimasi allibita e la fame crebbe. Aumentò quando l’odore del sangue umano arrivo alle mie narici.

Non cedere Bella, tu sei diversa, tu sei più forte. Io non ti farò mai commettere questo errore. Ti voglio bene bambina mia. Mia madre mi venne in soccorso.

“ Dato che il cibo ti aspetta non farlo attendere oltre.” Sorpreso, entrò nella porta alla fine del corridoio ma prima si fermò per qualche secondo senza però voltarsi. " Sei strana Isabella." Dicendo questo entrò.

Quanto volevo salvare quelle anime sacrificate per l’ingordigia di questi demoni, ma come potevo farlo?

Urli, pianti e tormenti giunsero a me e capì che ormai era troppo tardi.

Un'altra figura mi trovai davanti. Composta, fiera e bellissima. La sua camminata era elegante ed austera. Gli occhi di fuoco spiccavano nel viso bianco e cristallino, le labbra rosse e carnose, i boccoli biondi accarezzavano il viso e le spalle, il mento e le mascelle virili insieme al suo corpo sodo e muscoloso resero quel vampiro una figura celestiale e peccatrice.

Incontrò i miei occhi e restammo in silenzio a fissarci, finche non presi parola. Sapevo chi era, era il vampiro che mi affascinava in questo castello, l’unico che realmente volevo conoscere.

“ Buongiorno Afton.”

Lui continuò a guardarmi, dopo si allontanò senza degnarmi di una parola. Arrivato alla fine del corridoio disse:“ Buongiorno Bella, buon pasto." E scomparì.

 ******************************************************************

Tornata da una caccia accettabile, sentì nell’aria un odore talmente familiare e irresistibile che inizialmente non compresi ma appena la mia mente capì un grido spaventato usci dalle mie labbra.

Scappai verso la sala grande, dove tutti i volturi e lui erano riuniti.

Perché l’ha fatto? Cosa succederà adesso?

Solito momento di suspance. XD chi sarà arrivato? Lo scoprirete al prossimo capitolo. Ciaoooooooooo!

Shine_gr
   
 
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