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Autore: barbyg90    22/11/2010    9 recensioni
Questa è la mia seconda fanfiction!!! La mia mente contorta ha partorito questa idea... vediamo se vi piace!!! Diaciamo che vi troverete ad immaginare Edward e Bella in un contesto completamente diverso.. Entrambi parteciperanno ad una serie di Corse Clandestine.. avete sentito bene.. anche Bella!! La vicenda è piena di colpi di scena (inseguimenti.. e nn vi dico altro!) Correte a leggerla!!!
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Eccoci con un nuovo capitolo :D mmm… non so se mi piace ma non ho saputo fare di meglio. Volevo continuarlo o terminare in modo diverso ma mi è uscito così!!! Non so ancora se questo è l’ultimo capitolo (si, lo so, avete pensato: ma avrà mai fine????)Ah, date uno sguardo anche alla mia nuova storia!!! (il titolo è ancora da definire XD)  XD

Buona lettura!!!

 

Bella

Buio… intorno a me non c’era nient’altro che un immenso spazio buio. Non riuscivo a distinguere nulla, neanche il mio corpo mi sembrava percepibile.

Ipotizzai che se iniziavo a concentrarmi sui miei cinque sensi, sarei sicuramente arrivata a qualche conclusione che in quel momento sembrava sfuggirmi.

Tatto.

Niente, assolutamente nulla. Mi sentivo come avvolta da una gigantesca nuvola inconsistente che impediva al mio corpo di avvertire attrito.

Olfatto.

Come se fosse stata in lontananza, sentivo una leggera scia che somigliava tanto all’odore di Edward, quella fragranza alla vaniglia che mi faceva compagnia tutte le notti nella mia camera. L’odore era lieve, quasi inavvertibile, ma era diverso, come se fosse più dettagliato.

Vista.

Provai ad aprire gli occhi, credevo quasi di esserci riuscita, ma continuavo a non vedere nulla.

Gusto.

Inutile parlarne, questo senso, in questo momento, non mi era molto utile. Anche se sentivo uno strano sapore in bocca, sotto il palato. Come un formicolio…

Udito.

Stranamente, ora che ci facevo caso, percepivo diversi rumori. Un leggero tum-tum, lo sfrusciare di qualcosa, trambusto di passi in lontananza…

In effetti, erano tanti i rumori che mi circondavano.

All’improvviso mi bloccai, smisi all’istante di pensare e di cercare di capire qualcosa.

Mi ricordai cosa mi era successo e capii…

Ero morta…

Ma allora perché stavo immobile a pensare?

Quando si muore non si va da qualche parte? Non si attraversa qualcosa?

<< Edward, la funzione sta per cominciare, vieni… >>

Alice? Perché sentivo la sua voce? Ed Edward?

La “funzione” era il mio funerale?

Per caso ero un fantasma?

Aspettavo di sentire la voce di Edward, dovevo capire come stava… ma nulla, non le rispose. L’unica cosa che udii furono i loro passi che si avvicinavano.

 

Incominciavo a capire cosa mi stesse accadendo.

Ascoltare il proprio funerale è molto illuminante!

Non ero morta, non ero un fantasma o uno spirito… mi stavo trasformando!

Lo avevo capito dai rumori e gli odori che percepivo distintamente anche se in lontananza, da una voglia irrefrenabile di bere… del sangue…

Avrei urlato dal dolore? Cosa sarebbe successo?

Alice non l’aveva previsto? O era stato inscenato tutto?

Cercavo di frenarmi, di continuare a rimanere immobile. L’idea che il mio corpo fosse in una bara non mi aiutava molto, se solo i miei pensieri si fossero soffermati di più su quel piccolo dettaglio, non sarei riuscita a rimanere immobile.

Finalmente la funzione finì, tutti gli invitati stavano lasciando la sala… forse tra loro c’era anche mio padre, mia madre… non li avrei più rivisti, giusto?

Con i miei nuovi sensi cercavo di tenere tutto sottocontrollo, e soprattutto di distinguere Edward.

Potevo immaginare come si sentisse e avevo paura che potesse commettere qualcosa di grave.

Avevo un brutto presentimento…

Edward… Edward, noo….

Dovevo seguirlo, non poteva fuggire in quel modo. Gli sarebbe capitato qualcosa di brutto…

 

 

Abito, bouquet, strascico, acconciatura, trucco… tutto era pronto.

Stavo per sposarmi!

Non l’avrei mai detto.

Non avevo mai pensato al matrimonio.  Quando le mie amiche sognavano il giorno perfetto, a me veniva da ridere sentendo tutte quelle idiozie. E l’idea di dover dividere, e condividere, la mia vita con qualcun altro, per sempre, mi faceva venire i brividi.

Non ero predisposta per il ruolo di moglie o, ancor peggio, di madre. Non ci avevo mai pensato proprio perché non credevo sarebbe mai successo.

Eppure…

Tra dieci minuti avrei incatenato la mia vita a quella di Edward, avrei detto il fatidico “si” e saremmo stati per sempre marito e moglie.

L’idea non mi repelleva, al contrario.

Quando mi fece la proposta nel bosco, in modo così inaspettato e imprevedibile, l’unica risposta che avrei mai potuto dargli era proprio un “si”.

Non avrei potuto rispondere in modo diverso perché il mio cuore non avrebbe mai accettato una risposta diversa.

Il matrimonio non era per me, vero, ma Edward sì, e avrei fatto di tutto per lui.

E poi, l’idea di sposarlo non mi dispiaceva affatto.

Nelle settimane successive mi ritrovavo spesso ad immaginarmi in abito da sposa, a fantasticare su quale sarebbe stata la sua espressione appena mi avesse vista, a sognare il nostro futuro insieme… per l’eternità.

L’unico dettaglio che non avrei mai potuto prevedere era proprio lui…

Era piombato nella mia vita come un fulmine a ciel sereno e avrebbe praticamente cambiato tutto…

 

<< Siamo qui riuniti per celebrare la Sacra unione tra… >>

Dovevo farlo ora, non potevo più rimandare.

<< Un momento Padre Julian, la prego. Devo assolutamente dire una cosa >>.

Mi voltai lentamente verso Edward e mi feci coraggio per parlare.

<< Io non posso sposarti senza prima dirti tutta la verità. Devi sapere cosa ho tenuto nascosto durante queste settimane. Non te l’ho detto prima perché aspettavo il momento giusto, ma sembrava non arrivare mai… e credo che sia questo, il momento >>.

Il suo sguardo si spense, come se si aspettasse ciò che stavo per dirgli e che la notizia non gli facesse piacere.

Forse avevo fatto bene a non dirglielo prima… se non l’avesse presa bene?

Ma forse avevo semplicemente sbagliato a non dirglielo subito… avevo bisogno di tempo per riflettere, vero, ma non avevo scusanti.

Immaginai subito una sua reazione negativa…

L’edificio, probabilmente, sarebbe stato da ricostruire… come anche la mia vita, me ne sarei andata per sempre…

Mi guardò, come per suggerirmi di continuare, e lo feci.

<< Edward, vedi, io… >>

Mi sentivo gli occhi di tutti i presenti addosso.

L’avevo scelto bene il momento!

I Cullen smisero di respirare, e i Quileute – con il quale avevamo sancito una tregua – avevano il respiro affannato, come se si sentissero in allarme.

Dovevo farlo… adesso!

<< Edward… io… aspetto-un-bambino! >>. Lo dissi velocemente e a bassa voce, ma ero sicura che Edward aveva capito benissimo.

Aspettavo una sua risposta, che non arrivò.

Mi guardava fisso negli occhi, con un’espressione afflitta. Sembrava che il mondo gli fosse crollato addosso in un istante.

Mi rendevo conto che l’idea di avere un erede non l’aveva sfiorato perché, tecnicamente, ero quasi una vampira, ma il suo sguardo non mi sembrava sorpreso…

<< Edward, per favore, dì qualcosa… >>

Avrei voluto urlare, fare qualsiasi cosa per smuoverlo, ma dovevo mantenere un certo contegno.

<< Io… >>.

Ma perché non rispondeva?! Come avevo fatto a mettere in crisi un vampiro?

<< Edward, ma come puoi! Io aspetto il tuo bambino e tu non dici nulla? Non mi rispondi neanche in modo accettabile? >>. Forse erano i miei ormoni a parlare, a rendermi così nervosa, ma non poteva non rispondere!

<< Cosa? Il bambino è mio? Com’è possibile? >>. Ma che credeva?!

Mi imposi di calmarmi, era solo shockato, potevo cercare di comprenderlo.

<< TU! Vampiro da strapazzo! Di ci credevi che fosse? Come hai potuto minimamente pensare che non fosse il tuo? >>.

Mi ero trattenuta…

Inaspettatamente, mi abbracciò prendendomi in braccio.

<< Oh, Bella, ma è fantastico! Non immaginavo fosse possibile ma forse una spiegazione c’è! Ora ho capito tutto! Bella… Bella… Dio quanto ti amo >>.

Dovevo avere un’espressione a dir poco sorpresa perché tutti gli invitati scoppiarono a ridere.

Si fermò, e mi prese il viso tra le mani, i suoi occhi fissi nei miei.

<< Lo chiameremo David… >>.

Mi incuriosii…

<< David mi piace ma… come fai ad essere così certo che sarà un maschietto? >>.

<< Vedrai >>. Fu l’unica risposta che ottenni.

 

 

 

ALLORA??? COSA VE NE PARE???

LE RISPOSTE ALLE RECENSIONI LE HO INVIATE A TUTTE VOI CHE MI AVETE COMMENTATO!!! GRAZIE INFINITEEEEE :D

E GRAZIE ANCHE A CHI MI HA AGGIUNTA NEI PREFERITI E QUANT’ALTRO, O  A CHI LEGGE SOLTANTO :D

   
 
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