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Autore: michi_isbell_    23/11/2010    0 recensioni
un amico, un padre, l'amore della propria vita...chi sarà mai?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ok, lo capiva. Aveva sbagliato quella volta a farsi Amy.
Però era ubriaco, Izzy poteva anche cercare di capire, sapeva meglio di chiunque altro cosa voleva dire essere completamente andati di testa.
Eppure continuava a tirar avanti sempre la stessa, penosa storia con la stessa, indicibile motivazione.
Non era confuso quella volta, Duff lo sapeva benissimo.
Forse non capiva cosa provava realmente per lui, forse aveva solo bisogno di affetto.
Il biondo tirò un calcio a un sasso, camminando con passo svelto nel viottolo buio, illuminato solo dalla luce della Luna.
<< Cazzo...>> sospirò, alzando gli occhi al cielo, a guardare le stelle che lo avevano sempre affascinato da quando era bambino.
Canticchiò un motivetto che si era impossessato della sua testa da quando erauscito di casa, nervosissimo.
Non ricordava nemmeno lui che canzone fosse, la sua conoscenza di testi era molto ampia.
Stava pensando a lei, alla sua bellezza fiorente, e a Izzy, ancora ragazzino, che sembrava far coppia perfetta con Amy, ma che la trascurava troppo.
Pensava alla litigata, avrebbe voluto tornar indietro a chieder scusa, per aver fatto un casino del genere, ma l'orgoglio era troppo grande.
Si fermò nel mezzo della strada, fischiettando ancora, e cercando di levarsi dalla testa quegli strani pensieri.
Quando ad un certo punto, dalla stradina che si univa a destra, sbucò una figura esile, alta e quasi vaporosa, per la leggiadria dei movimenti.
Si fermò proprio nel mezzo della strada, sistemandosi un po' i capelli, e fissando Duff avvicinarsi, senza dimostrare alcuna paura.
Il biondo non l'aveva nemmeno notata, aveva ripreso a camminare a testa bassa, scalciando sassi a destra e a manca, svagato.
Lei furba, notando che il giovane non l'aveva adocchiata, finse di andargli addosso sbadatamente, e fece cadere a terra la sua borsetta con tutte le cose in essa contenute.
<< Scusi, scusi davvero, proprio non l'avevo vista! Che sbadata sono!>> bofonchiò lei, mostrando il suo sorriso più smagliante.
Duff la guardò, rimase folgorato dall'azzurro dei suoi occhi, visibili come un riflesso nel buio della notte, e senza staccarle gli occhi di dosso, si mise a raccogliere le cose da terra e a offrirgliele con gentilieeza.
Poi rispose con un sommesso << Niente...>> e la seguì con lo sguardo allontanarsi con andamento elegante.
Per un attimo si era dimenticato dei penseiri, nel veder quegli occhi, ma poi ritornarono, ancora più forti di prima.
Si rimise in cammino, ma si sentiva osservato, da ogni dove.
Si fermava ogni tanto, si guardava intorno e si accertava di non aver nessuno che lo seguiva, poi continuava per atri dieci metri.
Ripeè l'operazione per una ventina di volte, poi quando fu totalmente certo che qualcuno, o qualcosa lo stava seguendo, per un rumore proveniente da dietro un cespuglio, si bloccò di colpo, e si diresse cautamente verso il luogo da cui proveniva il rumore.
Pian piano mosse le foglie dell'alto cespuglio, sperando in bene, e mise la testa al di là, osservando bene per avvertire la presenza di qualcuno.
Ma niente, neanche stavolta.
Forse i troppi pensieri gli stavano dando letteralmente alla testa, forse avrebbe dovuto tornar indietro, distendersi un po' nel letto e riposare e la soluzione sarebbe venuta con la notte.
Ma quel fottuto orgoglio glielo impedì nuovamente.
Chiuse gli occhi, tirò un sospiro  e li riaprì determinato a camminare in cerca di una buona panca su cui riposare.
L'unica cosa che si ritrovò davanti furono due occhi, azzurri accesi, comparsi dal nulla.
<< Bu!>>
Il biondo si trattenne dall'urlare per lo spavento solo per non sembrare una donnina di fronte alla tipa di prima.
<< Che...che cazzo c'è?? Che vuoi adesso?? E...eri tu che mi seguivi vero?>> bofonchiò disperato Duff cercando di riprendersi dallo shok.
<< SIIIIIIIIIIIIIIII...>> Sospirò lei, avvicinandosi di più al suo viso, e prendendolo per il fazzoletto che aveva legato al collo.
Duff deglutì. Che fosse la sua sera fortunata?
<< Eeee cosa vuoi da me?>> Chiese cercando di mantenere un tono di voce il più calmo possibile.
<< Mmmmm beh io in verità penso che tu sappia già cosa voglio...>> continuò la donna, bionda e alta, bellissima, soffiandogli nell'orecchio.
<< No, non penso di saperlo...>> Mentì il ragazzo.
<< Oh si che lo sai..>>
Lo attirò completamente a sè, lo baciò violentemente senza che il ragazzo opponesse alcuna resistenza, poi si staccò ansimando e disse << Ora lo sai?>>
<< Penso proprio di si...>> SI arrese lui, ardente di desiderio, lasciandosi trasportare dalla ragazza, di cui non conosceva neanche il nome, dietro ad un cespuglio  abbandonandosi completamente a lei che con foga lo mise a nudo, dai vestiti ma anche dai suoi problemi.


   
 
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