Biblioteca di
Hogwarts…
 
 
 
Il Caposcuola Granger si era rifugiata nel suo banco preferito, quello vicino alla finestra, dove dal quale ad  un certo punto della giornata si sarebbe intavisto un tramonto mozzafiato.
Hermione che sapeva tutto della biblioteca, ogni angolo, ogni sezione, quel giorno era convinta di essere sola, anche perché Madama Prince era talmente assorta nella sua lettura che nemmeno una catastrofe l’avrebbe potuta distrarre.
Il libro che stava dettagliatamente divorando diceva testuali parole:- Verrà il giorno in cui la bella Sandrin sceglierà cosa ne sarà del giovane Dukò. Gli perdonerà tutte le gravi ingiustizie, le mancanze verso la corte, gli inganni, tutto, tutti i suoi crimini… e blablabla.- Il testo del libro era –Dukò e l’egoista Sandrin-. Il titolo diceva tutto, decise di riposarlo perché quello degli amori impossibili non era genere letterario appartenente al suo bagaglio culturale.
Mentre vagava per le varie sezioni si soffermo su di un libro, la sua copertina attirava, forse era solo una sua impressione, ma c’era qualcosa di magnetico in quel libro. Infatti lo prese e torno’ al suo posto, l’unico punto che non tornava? Semplice che ci faceva quel deficiente di Malfoy seduto al suo posto?
Ottimo se era stata un giornata tranquilla, il fato ci stava giusto ripensando. –Cosa ci fai qui Malfoy? Che io sappia questo non è posto per te! O sbaglio?- Il suo capo sembra quasi girarsi quando torna nella stessa indentica e precisa posizione di due minuti prima. –Granger non devo dar conto a te o ai tuoi amichetti se voglio stare in biblioteca a leggere, lo so che per te sono una calamita ma pr il momento fatti bastare quei due pezzenti di Auror che ti ritrovi alle calcagna-
Ecco il destino ha fatto il suo corso, ed anche questa giornata è andata da regolamento.

• Piton che sega le gambe ai voti di Ron, Harry e Navil.
• I Serpeverde che continuavano a stuzzicarci e noi da perfette vittime non potevamo ribellarci( logico le vipere hanno scelto l’ora di Piton).
• Harry che mentre copiava Trasfigurazione strappa il tema mentre cade e mi costringe a farne un altro.
• Ginny che si lascia e si rimette con i suoi ragazzi.
• I miei tanto amati libri preferiti sembrano volatilizzarsi, restano solo libri inutili come Sandrin e quell’altro.
• Malfoy che mi perseguita come la sfiga, (Dio che ti ho fatto di male).

Per non rispondere alla provocazione che mi lancia decido di prendere le mie cose, e che per oggi il tramonto lo guarderò dalla sala comune.
Mentre esco dalla Biblio sento una strana sensazione su di me, faccio per voltarmi e vado a sbattere su di un petto morbido.
-Per Salazar, Mezzosangue ma dillo che ti piace stare a contatto con la mia pelle.-, il bastardo sghignazza e mi supera, ma non gli do questa soddisfazione, no, oggi no.
-Malfoy credo che sia tu quello che mi perseguita, e non il contrario, ovunque io vada o sei lì per motivi burocratici o per cazzeggiare, non sono io quella che sta dietro a te! E inoltre la sera del ballo guarda caso chi mi ritrovo fuori dalla sala grande? Te quindi non sono io che ti seeguo.-
Dicendo questo decido che per oggi ne abbiamo abbastanza, ma lui non la pensa così, infatti mi prende un braccio e mi sporge verso il muro, mi guarda con una strana luce negli occhi, debbo supporre che sia odi.

• Cosa c’è Granger, oggi nessun Auror che ci faccia la corte? Anche loro si sono stancati di te? E beh si li capisco avere attorno un insopportabile So-tutto-io è qualcosa che ti uccide.-

Un movimento spontaneo parte dalla mia mano, lui istintivamente porta la mano sulla guancia dove si nota appena sulla pelle chiarissima un lieve macchia rosa, il segno del mio ceffone.
-Malfoy vedo che con te si devono usare sempre le stesse carte . Non cambi mai, il solito immaturo bambino viziato che parla tanto per far prendere aria al cavo orale.-
Dicendo questo mi libero facilmente dalla sua trappola e mi diriggo alla torre, dove penso che in pochi giorni ho incontrato Malfoy in circostanze differenti pero’ c’era qualcosa di diverso, ed anche stasera l’ho notato, pero’ con le mie ultime parole credo di… ma ..- no che dico,  se l’è meritato, tutto compreso il ceffone, quel furetto.-
Pensndo a Malfoy e al suo modo di fare non mi rendo conto che il tramonto è passato da un pezzo  e che anche la cena è  finita, ma non fa niente perché già mi sono accoccolata sotto le mie lenzuola priva di forze.
Spero che domani quando la Preside ci assegnerà i compiti che dovremo svolgere in ruoli da Caposcuola Malfoy non mi innaguri bene la giornata.
 
 
 
Intanto nei sotterranei….
-Draco dove sei stato? Zab ti cercava.- mi informa Theo non appena mi vede entrare.
-Oh, mi son dimenticato di avvertirvi che avrei tardato, beh quell’ idiota di un italiano dov’è?-
-Credo stia già dormendo, pero’ in camera di Daphne, sai vanno molto d’accordo, anzi sembrano due sorelle.-
-Ah, buon per loro un matto di meno, io vado a letto soo stanco.-
-Si ci si vede domattina.-
Così dicendo cade anch’esso nel mondo dei sogni, pensando al ceffone , e alle parole di quella stupida Grifondoro.
 
Spero vi piaccià J