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Autore: ROY    25/11/2010    1 recensioni
Ultimo anno alla scuola di Hogwarts. Draco e il suo atteggiamento da mago purosangue, Draco e il suo carattere duro, Draco e le sue convinzioni che lo portano ad essere così selettivo con chi decide possa stargli accanto... ma se un giorno qualcuno di davvero speciale entrasse a far parte della sua vita cosa cambierebbe o meglio chiedersi, lui cambierebbe?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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“Draco… Draco mi senti

Capitolo 13

 

 

 

 

La giornata seguente passò lenta e monotona come il pomeriggio in biblioteca. Cinthia non riusciva a concentrarsi su nulla se non sul come riuscire a sgattaiolare fuori dalla scuola quella sera, per seguire Draco e riuscire a capire finalmente cosa sarebbe dovuto accadere. Stette per conto suo il più possibile isolandosi dagli altri compresa Hermione che non mancava di lanciarle occhiate preoccupate ma mantenendo la promessa fatta nonostante le insistenti domande di Harry e Ron che cominciavano ad avere forti sospetti.

Quando finalmente arrivò l’ora, per gli studenti di ritirarsi nelle proprie case, Cinthia fu la prima a rientrare e dicendo di sentirsi particolarmente stanca si coricò senza rimanere quella mezz’oretta o più in compagnia dell’amica e degli altri nella sala di ritrovo. Aspettò pazientemente che tutte le sue compagne si mettessero a letto, fingendo di dormire profondamente ma appena udì trasformarsi i respiri delle ragazze in quelli particolarmente leggeri dati dal sonno, scivolò via dalle coperte e in punta di piedi facendo pianissimo uscì dalla stanza.

Si soffermò per la breve scalinata che scendeva nella sala di ritrovo, appiattita contro il muro, sondando attentamente il silenzio che incombeva nella casa dei Grifondoro, assicurandosi che non ci fosse più nessuno in giro. Percorse poi lo stretto cunicolo che la portò al corridoio su cui dava il quadro della donna grassa. Era buio e deserto. Anche lì u silenzio quasi surreale invadeva ogni millimetro del castello addormentato, solo i prefetti incaricati della guardia di notte giravano per i vari piani cercando studenti che infrangevano le regole. Regole come quella che proibiva di andarsene in giro a quell’ora tanto tarda, proprio come stava facendo Cinthia.

Stando molto attenta a non farsi vedere, arrivò alla scalinata principale e raggiunto il sotterraneo, si appostò dietro la statua di un Gargoyle situata proprio di fronte all’entrata della casa dei  Serpeverde.

Non dovette attendere a lungo, infatti, pochi minuti dopo con la sua stessa aria furtiva vide Draco uscire dalla casa. Aspettò che si allontanasse un po’ e poi rimanendo nascosta nelle ombre e dal buio lo seguì fino alla torre più alta di Howard, dove si trovava la guferia.

Quando lo vide entrare si accostò al muro aspettando qualche minuto, alzò lo sguardo e vide la finestrella che si apriva sopra di lei. Si aggrappò al bordo tirandosi sulla punta dei piedi e cercò di sbirciare all’interno dello stanzone che ospitava gufi/postini di tutte le razze e dimensioni.

La visuale era minima ma l’acustica perfetta.

“Figlio mio, perché mi hai fatto venire qui?” una voce maschile dal tono profondo e severo fece trasalire Cinthia che cercò di tirarsi ancora più su per vedere meglio chi ci fosse lì dentro oltre Draco.

“Padre, volevo parlarti di quello che mi avete chiesto… della pergamena… della prova… io… io non posso farlo!” gli rispose cercando di mantener la voce ferma e sicura.

“Che intendi con NON posso farlo?” ribatté Lucius indurendo tono ed espressione del viso. Alzò un sopracciglio e sdegnandosi di quel che aveva udito, lo fissò come stesse guardando un pazzo.

“Intendo che non posso fare quello che mi chiedete per la prova, non voglio farlo… io… io… chiedetemi qualunque altra cosa ma non quello!”

Lo schiocco di uno schiaffo riecheggiò per la gelida aria notturna seguita da severissimi rimproveri che a dire il vero assomigliavano più a insulti.

“Stupido ragazzino viziato, osi dire  di no all’Oscuro Signore?” gli tuonò contro “Ma che ti passa per quella testa vuota, vuoi portare il disonore sulla nostra nobile famiglia?” poi voltandosi continuò”Non puoi rifiutare e proprio ora che hai l’occasione di far vedere il tuo valore ed onore rinforzando quello della casta dei Malfoy!” e dicendo questo scagliò un incantesimo che fece saltare in aria una parte del muro della guferia che si sbriciolò come fosse di pane secco rivelando la presenza di Cinthia.

Draco la guardò sbalordito con occhi che assunsero poi un’espressione spaventata “Che ci fai qui?” le chiese abbracciandola stretta come se la volesse proteggere da chissà quali pericoli.

Lei era senza parole, quell’abbraccio l’aveva sconcertata quasi quanto le parole che aveva udito poco prima. Continuava a non capire cosa stesse succedendo e di cosa stessero parlando ma poi le tornò in mente quello che aveva letto nella pergamena e tutto le fu chiaro.

Fece un passo indietro allontanandosi da Draco e lo fissò seria.

“Cosa ti hanno chiesto di fare?” gli domandò non distogliendo lo sguardo da quello del ragazzo “Dimmelo!” continuò con tono autoritario!

Draco non riusciva a sopportare quel suo sguardo limpido e senza paure ma ancor di meno voleva rispondere a quello che gli chiedeva.

“Fallò figlio mio, dimostra che sei un vero Malfoy… ORA!” tuonò ancora il padre strattonando Draco per una spalla e obbligandolo ad allontanarsi ulteriormente da lei.

“Ora Draco… fallo!”

Tirò fuori la bacchetta e con occhi supplichevoli guardò prima il padre e poi Cinthia che capì finalmente quale fosse la prova che doveva superare per entrare a far parte dei Mangiamorte. Si portò una mano al cuore socchiudendo gli occhi e con voce dolcissima gli disse “Se è questo che ti può rendere felice… se è quello che vuoi… fallo! Ma se solo una piccola parte di te non vuole… ribellati!”

A quel punto riaprì gli occhi che erano diventati di un profondo infinito, sembravano quasi vuoti e allo stesso tempo colmi di emozioni indescrivibili.

Draco non sapeva dove guardare, la vista di Cinthia li davanti che gli si offriva senza remore lo faceva star male, ma anche la vista del padre con quell’espressione così malvagia lo faceva star male…. Lo terrorizzava.

Un forte vento si alzò e un profumo di rose si espanse nella stanza circolare della guferia. Draco si rivide nella radura e rivide l’immagine della ragazza nel vestito bianco che gli chiedeva di rispettare la promessa che aveva fatto. Tornò a voltarsi verso Cinthia e dopo tanto tempo che non ci pensava, la riconobbe come la ragazza misteriosa di quelle notti nel parco dei Khoocs. I capelli le svolazzavano selvaggi intorno al viso e un misterioso alone luminoso la circondò. Come aveva fatto a dimenticarla? Come aveva potuto dimenticarla?

Lucius rimase per qualche istante sorpreso rimanendo con la bacchetta a mezz’aria ma si riprese subito e rivolto verso  il figlio cercando di sovrastare il forte rumore del vento, gli urlò con tutto l’odio che aveva accumulato in quegli anni.

“Uccidila, uccidila adesso!”

Draco al contrario, indietreggiò e si girò verso di lui per ribadirgli che non avrebbe mai fatto quello che gli chiedeva, che lui non avrebbe mai più fatto nulla solo per compiacerlo e che da quel momento sarebbe stato una sua decisione agire in un modo oppure in un altro. Non fece in tempo a finir di parlare, che vide scaturire un raggio luminoso dalla bacchetta di Lucius mentre questi pronunciava la più terribile delle maledizioni!

“Avada Kedavraaaaaaaa!”

Quelle parole si persero nel vento mentre un altro urlo si sovrapponeva alla maledizione. Draco si era gettato verso Cinthia per proteggerla facendogli scudo con il corpo.

“Nooo Draco, noooooo!”

In quel momento altri raggi di luce si fecero strada nella stanza in cui ormai regnava il caos più totale andando a cozzare contro quello lanciato poco prima dal mangiamorte deviandolo verso l’alto. Harry, Ron e Hermione erano tutti e tre schierati davanti a loro. Con le gambe divaricate tenevano una posizione d’attacco puntando le bacchette contro Lucius.

Gufi e piume svolazzavano in ogni dove, voci e stridii di uccelli si mischiavano tra loro portati dal forte vento che contribuiva altamente ad aumentare la confusione e quel profumo di rose si faceva sempre più pungente.

La maledizione senza perdono rimbalzò sulle parti della guferia e tornò a dirigersi verso il basso proprio nella direzione di Draco. Fu Cinthia questa volta ad intervenire spingendo via il biondo mago che cadde a terra perdendo l’equilibrio.

Un urlo strozzato riempì l’aria e quando si voltarono verso il punto da cui proveniva rimasero tutti senza parole, gelati nelle loro posizioni.

Hermione si portò una mano alla bocca che a stento riuscì a chiudere mentre Harry e Ron non osavano quasi respirare. Anche Lucius era impietrito dall’immagine che gli apparve davanti agli occhi quando la coltre di polvere e detriti si abbassò rivelando due sagome a terra.

Draco con fatica si tirò a sedere, scrollò il capo liberandosi dei calcinacci che aveva tra i capelli e poi abbassò lo sguardo ritrovandosi il corpo di Cinthia addosso. La spostò e delicatamente la girò su se stessa.

L’espressione che assunse il suo viso fu indescrivibile. A dire il vero era un susseguirsi di espressioni… sconvolto, stupito, disperato, arrabbiato… anzi furibondo e poi di nuovo disperato.

Prese a scuoterle gentilmente la spalla, le accarezzò i capelli e le parlò dolcemente. Cercò poi di prenderle una mano che però gli scivolò e cadde inerme sul pavimento.

Rimase a guardarla per un lungo istante e poi tirò indietro la testa, gli occhi si socchiusero e un grido assordante e straziante gli uscì dalle labbra. Un dolore lancinante lo travolse mentre la vista gli si offuscava. Calde ed amare lacrime avevano cominciato a scendere copiose sul suo volto disegnando strade irregolari sulla pelle chiara.

Il respiro si fece rapido e affannato, quasi facesse fatica a respirare.

Affondò la testa nell’incavo del collo, strinse il corpo senza vita di Cinthia a se cominciando a singhiozzare senza più nascondere i sentimenti che provava.

All’improvviso si fece serio e si voltò verso il padre. Guardandolo con puro odio negli occhi gli ringhiò contro.

“L’hai uccisa, hai ucciso l’unica persona che mi volesse veramente bene a questo mondo per quello che ero…  a parte mia madre…”

La rabbia che trapelava da quelle parole era immensa, faceva rabbrividire anche i tre amici che erano rimasti immobili come  spettatori di un film.

“TU L’HAI UCCISA!” gridò con tutta la forza che aveva in corpo e senza farsi problemi di sorta puntò la bacchetta contro Lucius che, incredibile a dirsi, spaventato da quell’atteggiamento del figlio indietreggiò mettendosi spalle a muro.

“Draco, sono tuo padre!” esclamò con voce tremante sperando di farlo ragionare “Tu non puoi farlo?”

“Ne sei sicuro… papà!” rispose Draco sottolineando l’ultima parola e avanzando verso Lucius prese a roteare la bacchetta.

“No Draco non farlo!” intervenne Hermione “Diventeresti come lui… e questo non ti ridarà Cinthia…”

Draco si fermò per un istante e prima che potessero intervenire gli altri puntò la bacchetta contro il padre e lanciò una maledizione senza perdono

“Sectumsempraaa!”

La luce che scaturì dalla bacchetta fu abbagliante e velocissima ma andò a scontrarsi contro la parete della guferia infilandosi tra il braccio e il corpo di Lucius sfiorandolo appena. Questi guardò l’enorme voragine aperta nel muro e poi si voltò verso il figlio lasciando cadere la bacchetta a terra e inginocchiandosi in gesto di resa.

Draco tornò accanto al corpo di Cinthia e prendendola tra le braccia s’incamminò giù per la scalinata che riportava verso Howard mentre il cielo si tingeva stranamente di rosso. Il profumo di rose svanì lentamente e il vento si placava mentre il silenzio riprendeva a far da padrone in quella notte infausta.

 

 

 

 

Nota dell’Autrice: x terryborry – Felicissima che ti sia piaciuto così tanto^^ Me gongola tutta ^__^ Ora non rispondo alle tue domande perché penso che questo di capitolo parli da solo… o almeno lo spero! :-P

Volevi tristezze e battaglie? Eccotele! ^__^ Fammi sapere^^

Baciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!

 

Un sacchissimo di bacini a chi mi segue ancora e ancora^^

 

 

 

 

  
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