10 Febbraio
2026, 11.30, Sala Comune di Grifondoro, Hogwarts. Era passato un
mese. Un mese in cui Lily era riuscita, abilmente, a rispettare il
programma di non incontrare il Serpeverde e il suo ricordo, non certo
scomparso, era leggermente sbiadito. La vita della giovane Potter era
tornata più o meno alla normalità e Scorpius
Malfoy non ne faceva più parte. In quel momento
Lilian si trovava seduta in una comoda poltrona della sua Sala Comune,
le gambe rannicchiate sotto al sedere, mentre leggeva appassionatamente
un libro. Il rumore del fuoco scoppiettante, insieme a un lieve brusio
di sottofondo, erano gli unici rumori che l’accompagnavano. Finalmente la
pace. Rose in quel
mese si era messa ufficialmente con Lysander e i loro incontri erano
diminuiti drasticamente, infatti era quasi una settimana che le due
cugine non trovavano un attimo per incontrarsi. Da un lato si sentiva
messa da parte, ma quando vedeva quella luce gioiosa che illuminava gli
occhi dell’amica, tutta la sua frustrazione passava in
secondo piano. In fondo quello era il momento di Rose ed era giusto che
lei se lo godesse. Aveva avuto
quindi tempo per pensare e cercare di convincersi che a lei Scorpius
Malfoy non interessava. Cosa che era riuscita a fare quasi del tutto. C’erano,
purtroppo, quegli istanti in cui i loro sguardi si incrociavano, quando
stavano in Sala Grande o per i corridoi della scuola, in cui tutti i
suoi buoni propositi veniva spazzati via, ma era solo un attimo.
Immediatamente dopo Lily continuava per la sua strada come se nulla
fosse successo. Scorpius Malfoy
era definitivamente fuori dalla sua vita. 10
Febbraio 2026, 21.13, Dormitorio di Serpeverde, Hogwarts. Scorpius Malfoy
entrò nella stanza sbattendo la porta. Dopo essersi guardato
qualche secondo intorno ed aver notato che l’unico presente
era Albus, andò a buttarsi con un tonfo sul proprio letto. Stava seriamente
incominciando ad impazzire. Non capiva che gli succedesse, ma
improvvisamente, ovvero da quando era tornato dalle vacanze di Natale,
sentiva il bisogno di vedere e parlare con la piccola di casa Potter.
Peccato che la giovane, negli ultimi tempi, avesse preso ad ignorarlo e
questo lo confondeva enormemente, perché proprio non
riusciva a spiegarsi i suoi comportamenti. Cavolo, quella
ragazza lo stava facendo uscire di testa. Sdraiato supino
prese, con un sbuffo, un cuscino, spiaccicandoselo in faccia. - È
successo qualcosa?- chiese Albus, alzando il volto dal libro che stava
leggendo. Scorpius
borbottò qualcosa di incomprensibile, rimanendo immobile
nella medesima posizione. -Ne vuoi
parlare?- Un altro
mormorio indistinto uscì da sotto il cuscino e il giovane
Potter, intuitivamente, lo prese come un assenso. -Allora che cosa
è successo?- domandò chiudendo il libro che
teneva in mano e prestando tutta la sua attenzione all’amico. Il ragazzo
biondo si tolse il cuscino da sopra il volto, guardando il soffitto per
qualche minuto prima di decidersi a parlare. -Tua sorella mi
sta facendo impazzire.- dichiarò infine, evitando
accuratamente lo sguardo del compagno. Un sorriso
malizioso si formò sulle labbra di Albus, mentre
quest’ultimo si sistema in una posizione più
comoda sul letto. -Ah si?-
replicò, ostentando un tono sorpreso. –E in che
modo?- Scorpius si
sedette di scatto, passandosi successivamente una mano nei capelli, in
un chiaro gesto di esasperazione. -Ma non lo so!
Prima mi insulta, poi mi ignora, poi mi insulta di nuovo…Non
la capisco! Voi Potter siete così…strani!- Il mago bruno
aggrottò le sopracciglia, perplesso per il termine che
l’amico aveva appena utilizzato per descriverlo. -Strani?- chiese
dubbioso, visto che però non stava ottenendo nessuno
risposta, riattaccò. –Senti Scorps non
è che per caso, e dico per caso, ti piaccia mia sorella?- Il ragazzo, dopo
quest’ultima affermazione, si lascio cadere nuovamente sul
letto. -A questo
c’ero arrivato anch’io…-
mormorò dopo qualche minuto di silenzio, fissando il
soffitto con ostinazione. -Ah.- -Me ne sono
accorto durante le vacanze di Natale…e poi ho deciso di
essere gentile! Capito? Gentile io! Sono persino andato a fargli gli
auguri per la partita del mese scorso! Cioè ti rendi conto?- Albus non
riuscì a trattenere una risata, che mascherò
immediatamente con un colpo di tosse. -E lei come ha
reagito alla mia gentilezza? Ma mandandomi al diavolo mi sembra ovvio!
Ti sembra un comportamento normale?- Scorpius riprese
il cuscino e se lo riportò sul volto, sbuffando. Stava
diventando pazzo. -Senti…-
riprese dopo qualche secondo il giovane Potter. –Non faresti
prima a essere sincero con lei? A dirle che ti piace?- Un altro
borbottio indistinto uscì dalle labbra del ragazzo biondo. Albus aveva
ragione. Non poteva mica continuare a crogiolarsi nel dubbio
all’infinito, no? Meglio togliersi subito il dente. O andava
o amen, ci avrebbe messo una pietra sopra. In fondo era sempre Scorpius
Malfoy e nessuna ragazza gli aveva ancora detto di no. Sempre meglio di
star lì a piangersi addosso, no? 11 Febbraio
2026, 12.49, Sala Grande, Hogwarts Lily se ne stava
seduta alla sua tavolata e le pietanze erano appena comparse sul piano
di legno. Nel frattempo, una sua compagna di casata le stava parlando
insistentemente, ma lei non riusciva proprio a prestarle attenzione.
Infatti il suo sguardo continuava a ritrovarsi, casualmente, al tavolo
Serpeverde, dove Malfoy la stava guardando con una strana espressione
in volto. La giovane
Potter continuava a distogliere le sue iridi nocciola, ma poco dopo una
forza sconosciuta la attraeva di nuovo verso quella tavolata.
Perché la stava scrutando in quel modo? Doveva ammettere
che negli ultimi giorni era stato parecchio strano, si era ritrovata
più volte a scoprirlo mentre la seguiva per i corridoi ed ai
pasti non le toglieva un attimo gli occhi di dosso. Ma si poteva
sapere cosa voleva così di punto in bianco? Non si parlavano
per un mese e improvvisamente lui si metteva a pedinarla? Malfoy stava
covando qualcosa, lo sapeva e questo le rendeva impossibile
concentrarsi su altro che non fossero le sue iridi argentee
dall’altro lato della sala. Improvvisamente
la sua attenzione fu, però, attirata da un bel esemplare di
gufo reale che planò con grazia davanti al suo posto.
Curiosa si affrettò a staccare il bigliettino ed ad aprirlo. Quando lesse
quello che c’era scritto sulla pergamena, per poco non svenne. -Chi ti scrive?-
chiese la sua compagna, cercando di sbirciare il foglio. -Nessuno, mia
madre.- si affrettò a rispondere Lily, prima di alzarsi e
dirigersi verso l’uscita della sala. 11 Febbraio
2026, 12.58, Portone della Sala Grande, Hogwarts Ho bisogno di
parlarti, vieni alle dieci nella torre di Astronomia. Scorpius
Hyperion Malfoy Lily continuava
a rileggere il biglietto a ripetizione. Si era fermata appena uscita
dalla Sala Grande, lontana da occhi indiscreti, e subito aveva
riportato la sua attenzione sul foglio che stringeva in mano. Perché
cavolo le aveva mandato quel messaggio? Di cosa doveva parlarle? In ogni caso lei
non aveva nessuna intenzione di andarci, aveva deciso che Scorpius
Malfoy era fuori dalla sua vita e non sarebbe stato certo uno stupido
pezzo di pergamena a farle cambiare idea. Era pronta per
tornare in sala e finire il suo pranzo, quando il portone
d’entrata si aprì, lasciando fuoriuscire una
figura. Per un momento
Lily pensò di trovarsi davanti proprio il mittente di quella
missiva, ma tirò presto un sospiro di sollievo quando vide
il volto preoccupato di sua cugina. -Che
è successo?- chiese Rose, leggermente agitata.
–Hai ricevuto quella lettera e sei corsa fuori! È
di casa? Qualcuno sta male? James si è messo nei casini?- La Grifondoro
poggiò una mano sulla spalla dell’amica per
tranquillizzarla. -Ehi Rose,
calmati. Non è successo niente! Stanno tutti bene.-
dichiarò, sorridendole incoraggiante. Rose si
poggiò una mano sul cuore, prendendo successivamente un
respiro profondo. -Per fortuna, mi
hai fatto prendere un colpo!- affermò, cambiando subito dopo
la sua espressione in una sospettosa. –Ma allora
perché sei uscita come una furia dalla sala?- La giovane
Potter si guardò intorno alla ricerca di una via di fuga. -Niente…-
mormorò con aria poco convinta. -Lily?- chiese
la Corvonero, poggiando le mani sui fianchi in un atteggiamento che
ricordava tanto nonna Molly. -Si?-
replicò la ragazza, evasiva. -Chi ti ha
scritto?- -Ma
nessuno…- -Lily…- -E va bene!
Malfoy! Mi ha scritto Malfoy!- sbottò infine la maga,
portandosi un una ciocca ramata dietro l’orecchio. Rose
spalancò le sue iridi azzurre, sorpresa. -E cosa ti ha
scritto?- domandò curiosa, abbassando il tono di voce alla
comparsa di un ragazzo che usciva dalla Sala Grande. -Ma niente, mi
ha dato appuntamento alla torre di Astronomia per parlare!-
affermò Lily, muovendo la mano per ostentare che la cosa non
la toccava. –Comunque non ho intenzione di andarci.- -Ma devi
andarci!- replicò rapida sua cugina. –Sicuro deve
dirti qualcosa di importante! Magari vuole dichiararti amore eterno!- La giovane
Potter la guardò stupita. Era uscita completamente fuori di
testa? Malfoy che le dichiarava amore eterno? Questa si che era
bella… -Per favore,
fallo per me! Te lo chiedo come favore personale…-
continuò imperterrita Rose, stringendo le mani al petto in
preghiera. Lily
sbuffò, rinunciando a continuare quella conversazione. -E va bene, se
ci tieni tanto ci andrò.- affermò, mentre la
Caposcuola le saltava al collo felice. In fondo in
questo modo avrebbe chiuso per sempre la situazione con Malfoy, avrebbe
sentito quello che lui aveva da dirle e poi gli avrebbe detto la sua.
Ovvero che non voleva più avere niente a che fare con lui,
che doveva lasciarla stare e che lei non era una delle sue solite
conquiste che gli cadevano ai piedi. 11 Febbraio
2026, 22.15, Corridoi, Hogwarts Era in ritardo,
cavolo Malfoy l’avrebbe uccisa. Non sapeva per
quale assurda e contorta ragione, ma aveva deciso di voler essere
più che perfetta per l’incontro. Infatti indossava
un vestito di lana grigio, che le arrivava a metà coscia e
si era anche truccata. Merlino, si era persino truccata! Questo
però le aveva fatto perdere più tempo del
previsto e ora si ritrovava a correre per i corridoi, sperando di non
essere beccata da qualche professore. Finalmente, si
fermò di scatto ritrovandosi davanti alla porta che
introduce nella torre, prendendo un profondo respiro. Era arrivata,
adesso doveva solo entrare e far finire, definitivamente, quella storia. Con una mano
abbassò la maniglia, aprendo l’uscio, mentre il
cuore le batteva furiosamente in petto. 11 Febbraio
2026, 22.15, Corridoi, Hogwarts Lily si
guardò intorno nella penombra della stanza, sbattendo le
palpebre più volte per cercare di abituarsi
all’oscurità, alla ricerca di Malfoy. Il ragazzo se ne
stava seduto sul davanzale di una finestra con una gamba piegata contro
il petto, mentre l’altra era lasciata dondolare su un lato.
Sembrava molto preso dai suoi pensieri, tanto che non si accorse della
presenza appena entrata. La giovane
Potter si schiarì la voce per attirare la sua attenzione. -Sei in
ritardo…- borbottò il ragazzo mentre si voltava,
allargando successivamente le sue iridi argentee in
un’espressione sorpresa. –Cavolo Potter, non
pensavo ti saresti messa così in tiro.- Le gote della
maga si imporporavano leggermente, mentre scostava lo sguardo per non
essere fissata negli occhi, imbarazzata. Mannaggia a lei
e alla sua voglia di essere perfetta, come le era venuto in mente?
Sicuro poteva sembrare che si fosse vestita così per lui,
cosa che non era assolutamente vera. Cioè
era vero, ma non per il motivo che si era messo senza altro in testa
Malfoy. -Non farti
strane idee.- affermò impacciata, cercando di ostentare un
tono distaccato, mentre si scostava un ricciolo ramato da davanti agli
occhi. –E’ che dopo devo andare da una
parte…- Le sopracciglia
del Caposcuola si aggrottarono perplesse, mentre quest’ultimo
faceva qualche passo in direzione della ragazza. -Ah si?- chiese,
mentre un sorriso malizioso gli si andava a formare sulle labbra.
–E io che pensavo che ti fossi messa in ghingheri per me.- Lily se
possibile arrossì ancora di più.
Perché doveva sempre metterla in difficoltà? Si
divertiva forse? Improvvisamente
strinse i pugni lunghi i fianchi, mentre veniva colta da una rabbia
imprevista. Era arrabbiata
con lui perché non aveva nessun diritto di prenderla in
giro, ma soprattutto con se stessa. Perché si faceva
influenzare in quel modo? Malfoy non doveva essere uscito dalla sua
vita? -Smettila!-
sbottò, alzando lo sguardo per fissare le iridi argentee del
giovane. –Dimmi che cosa vuoi o me ne vado…- Il ragazzo
alzò lo sguardo al cielo, mentre si avvicinava per
raggiungere la sua interlocutrice. -Potter,
scherzavo…non serve che reagisci ogni volta così.- Ma Lily non
sembrava essere intenzionata a lasciargli passare quella piccola
battuta. Infatti il suo comportamento distaccato non faceva che
innervosirla ancora di più. Perché lei si doveva
imbarazzare per un piccolo commento, mentre lui era sempre calmo e
pacato? -Non mi
interessa che scherzavi! Sei insopportabile, si può sapere
cosa vuoi da me?- ribadì alzando notevolmente il tono di
voce. Il giovane
Malfoy la guardò aggrottando le sopracciglia in
un’espressione perplessa. -Ma sei pazza?
Ti sembra una reazione normale, la tua?- chiese esasperato, mentre si
passava una mano tra i capelli. Lily strinse gli
occhi nocciola in un’espressione irata. Odiava il fatto
che i suoi sentimenti fossero così chiari, mentre quelli di
lui era così difficili da capire, almeno per lei. Sentirsi
debole davanti a un’altra persona era una cosa che la mandava
in bestia e soprattutto non riusciva a spiegarsi perché
proprio Malfoy dovesse farle quell’effetto. -Ma come ti
permetti?- affermò, dando una piccola spinta sul petto del
ragazzo. –Vai al diavolo, Malfoy!- E quella,
purtroppo, fu la goccia che fece traboccare il vaso. Infatti il
ragazzo prese un profondo respiro, stringendo le mani lungo i fianchi
per trattenere la rabbia, mentre avvicinava il proprio volto a quello
di Lily con aria minacciosa. -Smettila di
mandarmi al diavolo.- affermò in un bisbiglio intimidatorio,
mentre fissava con astio le iridi nocciola della Grifondoro.
–Si può sapere che cavolo ti faccio ogni volta?- La ragazza
indietreggiò leggermente spaventata, rimanendo in silenzio
guardando l’espressione furiosa sul volto di Malfoy. Non
l’aveva mai visto così arrabbiato. Passò
qualche minuto in cui i due studenti si fissarono con
ostilità negli occhi, poi, senza dire una parola, Lily si
voltò, correndo fuori dalla stanza. Voleva
allontanarsi il più possibile da lui, da quella stanza e
soprattutto dai propri sentimenti che la confondevano sempre di
più. Cosa le stava capitando? 20 Febbraio
2026, 21.01, Aula in disuso, Hogwarts Lily si trovava
tutta intenta a mescolare in senso orario la sua pozione, mentre un
odore pungente le solleticava le narici. Era quasi sicura che il colore
che aveva l’intruglio all’interno del calderone non
fosse quello giusto, ma era troppo distratta per cercare di porre
rimedio. La sua testa,
infatti, come le succedeva ormai da qualche tempo, era presa da altri
pensieri e non riusciva proprio a concentrarsi sul presente. Si vergognava ad
ammetterlo anche a se stessa, ma ormai Scorpius Malfoy era diventato
una presenza importante nella sua vita. Non che si parlassero, ma i
suoi pensieri correvano quasi ogni giorno verso di lui. E lei aveva
ormai rinunciato a provare a farli cambiare strada. La situazione
era precipitata dopo che avevano avuto quella strana conversazione alla
Torre di Astronomia, infatti Lily il giorno dopo si era resa conto di
aver avuto un comportamento esagerato ed era stata tentata perfino dal
chiedergli scusa. Peccato che lui, dopo quella sera, avesse deciso di
iniziare a ignorarla completamente e lei, da brava Potter
qual’era, non aveva avuto nessuna intenzione di fare il primo
passo per riconciliarsi con il Serpeverde. Così
si trovavano in questa situazione di stallo dove entrambi si ignoravano
a vicenda senza che nessuno dei due facesse niente. Questo la portava,
innegabilmente, a pensare molto più del solito al giovane
Malfoy, chiedendosi cosa lo facesse comportare in quel modo. -Lils!-
strillò una voce, facendo sobbalzare la Grifondoro.
–Che cosa stai combinando?- Rose si era
improvvisamente avvicinata al suo calderone e guardava il liquido
all’interno con aria spaventata. Doveva ammettere
che non aveva proprio un aspetto invitante, con quel colorito
verdognolo e le bolle che scoppiavano ogni pochi secondi, ma lei era
sicura di aver seguito le istruzioni alla lettera, quindi doveva essere
giusta per forza. -Perché
è di questo colore?- si chiese sua cugina, mentre spostava
la sua attenzione su di lei che continuava imperterrita a mischiare la
pozione. –Lily!-
strillò poco dopo, facendola sussultare nuovamente.
–Perché cavolo stai girando in senso antiorario?
Ti avevo detto di farlo in senso orario!- -Merda!-
affermò, prima di cambiare con aria mortificata il senso del
suo movimento, ma Rose la bloccò facendo scomparire con
colpo di bacchetta il suo intruglio. -Ormai tanto era
da buttare…- dichiarò, stringendosi nelle spalle,
prima di spostare tutta la sua attenzione sulla giovane Potter.
–Lily si può sapere cosa ti sta succedendo?- La Grifondoro
sbuffò, cercando di evitare lo sguardo indagatore di sua
cugina, mentre si scostava un ricciolo ramato da davanti agli occhi. -Quante volte
dovrai farmi questa domanda?- chiese con aria leggermente esasperata. Rose
sospirò, facendo qualche passo per avvicinarsi. -E’
che sono preoccupata per te! Sei sempre con la testa fra le nuvole e
sono secoli ormai che non ti vedo sorridere!- dichiarò la
Corvonero, con aria animata. –Cavolo, dobbiamo proprio far
qualcosa per toglierti Malfoy dalla testa!- Lily
sussultò, sentendo le parole dell’amica, alzando
immediatamente le sue iridi nocciola sul volto di Rose, che sorrideva
con aria furba. -Sapevo che era
questo!- affermò con aria vittoriosa. La giovane
Potter, non riuscì a trattenere uno sbuffò,
mentre si lasciava cadere sopra una sedia. -E anche se
fosse?- dichiarò con voce leggermente infastidita. Rose la
guardò allargando i suoi grandi occhi azzurri, sorpresa. -Beh, che
aspetti allora ad andare a dichiararti?- replicò, mentre una
strana luce le illuminava le iridi. -Non ho nessuna
intenzione di andare a dichiararmi!- affermò stizzita Lily.
–Lui mi evita, quindi mi sembra chiaro che non voglia
più avere a che fare con me e io non ho nessuna intenzione
di corrergli dietro come una qualunque delle sue stupide fan!- Passarono
parecchi minuti, prima che la Caposcuola si decidesse a rispondere alla
frase della sua amica. -Beh, allora
forse…dovresti uscire con altri ragazzi…-
dichiarò, titubante dalla sua stessa idea. –Sai
Lorcan ha da tempo una cotta per te…- Lily
aggrottò le sopracciglia perplessa. Era proprio sua cugina
quella che le stava consigliando di usare un ragazzo per dimenticarne
un altro? -In fondo non si
può mai sapere…magari ti innamorerai di lui!-
continuò subito dopo, quasi cercasse di convincere se stessa. -Sai Rosie,
penso tu abbia ragione…- affermò la giovane
Potter, mentre un sorriso si andava a disegnare sulle sue labbra. 23 Febbraio
2026, 15.27, Paiolo Magico, Hogmeade Alla fine aveva
accettato e per questo, quel giorno, si trovava seduta a un tavolo del
Paiolo magico in compagnia di Rose e dei due gemelli Scamandro. Il calore del
sala le imporporava le guancie, mentre chiacchierava amabilmente con i
suoi amici. Doveva ammettere che l’idea di sua cugina non era
così male, infatti Lorcan le era sempre stato simpatico e
adesso, in sua compagnia, si stava veramente divertendo. L’unica
pecca a tutta quella situazione era che, pochi tavoli distanti da loro,
si erano da poco accomodati suo fratello insieme ad altri Serpeverde,
tra cui naturalmente c’era anche Malfoy. E il ragazzo non le
aveva tolto un attimo gli occhi di dosso, fulminando con lo sguardo il
suo accompagnatore. Lily
sbuffò leggermente, mentre intercettava ancora una volta lo
sguardo irritato del Serpeverde. -Che succede
Lily?- le chiese gentilmente Lorcan. -Oh…-
rispose la giovane voltandosi verso il suo interlocutore.
–Niente, è che ho un po’ di mal di
testa.- Il Grifondoro si
sporse verso di lei, con aria preoccupata, mentre Lilian si portava una
mano sulla fronte per rendere più credibile la sua
affermazione. -Vuoi tornare al
castello?- -Si, forse
è meglio…- dichiarò, mentre le sue
iridi nocciola tornavano per un secondo a osservare il tavolo occupato
dai Serpeverde. Non voleva stare
in quel luogo un secondo di più. 23 Febbraio
2026, 15.40, Strada per Hogwarts, Hogmeade Rose e Lysander
avevano deciso di accompagnarli al castello, perché entrambi
dovevano rimettersi a studiare. Erano proprio
una bella coppia! Lily
si chiedeva chi mai volesse studiare di sabato pomeriggio, ma erano
tempo ormai che evitava di spiegarsi il comportamento della cugina per
quanto riguardava lo studio. In quel momento
il gruppo camminava allegramente sulla strada sterrata che conduceva ad
Hogwarts. I tre ragazzi che l’accompagnavano chiacchieravano
amabilmente tra di loro, mentre lei era parecchio silenziosa. Il comportamento
di Malfoy le aveva rovinato la giornata, impedendole di concentrarsi su
Lorcan. Forse non era stata poi un’idea così
geniale quella di uscire con lui. Lily si
toccò il collo, infreddolito dall’aria gelida di
Febbraio. -Oh, cavolo.-
mormorò, arrestando la sua andatura, mentre i suoi compagni
si voltavano verso di lei. –Ho dimenticato la sciarpa al
Paiolo.- Lorcan le fu
subito a fianco, mentre la ragazza si batteva una mano sulla fronte
maledicendosi per la propria stupidità. Chi poteva
dimenticarsi una sciarpa? -Vuoi che ti
accompagno?- chiese gentilmente. -No, non
preoccuparti.- si affrettò a risponde. –Voi
avviatevi, io torno indietro e vi raggiungo in cinque minuti.- Così
dicendo voltò le spalle al gruppo di persone che
l’accompagnava e prese a correre verso il centro del paese. 23 Febbraio
2026, 15.45, Ingresso Paiolo Magico, Hogmeade Arrivata a pochi
metri dall’ingresso del bar, la ragazza si bloccò,
riconoscendo una figura che, con le braccia conserte al petto, stava
appoggiata al muro dell’edificio. -Cercavi forse
questa?- le chiese, prendendo dalla tasca del mantello una sciarpa
rosso-oro per mostrarla alla ragazza. E chi se non
Scorpius Malfoy poteva aspettarla con la sua sciarpa in mano? Lily si
maledì ancora di più per la sua dimenticanza,
mentre si avvicinava al giovane. -Grazie Malfoy.-
affermò, tendendo la mano verso di lui per riprendersi il
suo oggetto. Le labbra del
Serpeverde si spiegarono in un sorriso malizioso. -E
perché mai dovrei ridartela?- domandò con
un’espressione divertita sul volto. La giovane
Potter non riuscì a trattenere uno sbuffo che le
uscì dalla bocca, mentre alzava le sue iridi nocciola al
cielo. E ti pareva!
Doveva aspettarsi da Malfoy qualcosa del genere. Mica poteva, per una
volta nella vita, essere gentile. -Malfoy, ridammi
la sciarpa.- ordinò con tono duro, portando i suoi occhi ad
incontrare quelli del ragazzo. A quel contatto,
un brivido le corse lungo la schiena, mentre notava lo sguardo dello
studente, forse un po’ troppo intenso e irritato per i suoi
gusti. Immediatamente distolse le iridi nocciola, mentre sentiva le
guancie imporporarsi. -Spiegami
perché dovrei ridartela.- -Oh, non fare il
bambino.- dichiarò lei, mentre si scostava un ricciolo
ramato che una folata di vento freddo le aveva portato davanti al
volto. –E’ mia ed è ovvio che la
rivoglio.- Malfoy la
guardò intensamente, prima di rimettersi la sciarpa in tasca. -Malfoy!-
protestò Lily, muovendo qualche passò in
più verso il ragazzo. -Che ci facevi
prima con Scamandro?- le chiese, cambiando argomento come se nulla
fosse. La Grifondoro
allargò le sue iridi nocciola arrestando la sua camminata,
perplessa. -Che ti
interessa?- domandò dopo qualche secondo di silenzio. Un lampo di
irritazione passò negli occhi del Caposcuola, mentre portava
le mani all’interno delle tasche dei jeans. -Potter, non
farmi ripetere la domanda.- -Geloso,
Malfoy?- affermò lei, ostentando un’aria maliziosa. -Si, qualcosa in
contrario?- rispose lui, atono. Lily
aprì la bocca per replicare, ma per quanto si stesse
imponendo di dire qualcosa, non riuscì a spicciare parola,
troppo sorpresa per fare qualsiasi cosa che non fosse rimanere
lì a guardarlo, boccheggiando. Che cosa voleva
dire? -Puoi anche
chiudere la bocca.- affermò, mentre un sorriso divertito si
andava a disegnare sulle sue labbra. Dopo
quell’ultima affermazione, la giovane Potter si
risvegliò, chiudendo la bocca di scatto e fissando il
Serpeverde con aria irritata. -Cosa intendi?-
dichiarò brusca. -Cosa vuoi che
intenda? Non mi va che tu esca con quello Scamandro.- La Grifondoro
alzò le iridi al cielo, esasperata. Ma era uscito
completamente di senno? Adesso le vietava anche di vedersi con altra
gente? -Malfoy, ti
saluto. Tieniti la sciarpa se vuoi.- dichiarò con stizza,
mentre si voltava per allontanarsi il più possibile da lui. Ma naturalmente
la mano del ragazzo si strinse rapida intorno al suo polso, impedendole
di allontanarsi. Lily si
girò, staccandosi con un movimento secco del braccio dalla
sua presa, furiosa. -Malfoy, che
cosa vuoi da me?- strillò, incapace di trattenere le sue
emozioni. Il giovane la
guardò, sbattendo le palpebre leggermente perplesso e
rimanendo in silenzio. -Non hai niente
da dirmi?- continuò lei alzando il tono di voce, mentre lo
scrutava con rancore. –Bene, allora io- Ma non
riuscì a finire la frase, perché si
ritrovò appoggiata con forza contro il muro del Paiolo
Magico, la botta le tolse il respiro per un attimo, mentre il sguardo
tornava a fissare quello del Serpeverde che aveva le mani sulle sue
spalle. -Sei
un’idiota!- affermò lui, guardandola intensamente,
mentre avvicinava il suo volto a quello di lei. Pochi secondi
dopo il ragazzo fece incontrare le loro bocche, andando subito a
stuzzicare con la lingua il labbro inferiore di Lily, che senza un
minimo di esitazione si schiuse, consentendogli di approfondire il
bacio. Nel frattempo le braccia della Grifondoro, senza che lei avesse
potuto impedirglielo, si erano andate ad allacciare intorno al collo di
lui, avvicinandolo maggiormente a sé. Si staccarono
solo quando entrambi ebbero bisogno di ossigeno, affannati. -Questo…-
mormorò la ragazza ramata, mantenendo le mani dietro al
collo del giovane. -…cosa significa?- Malfoy
portò le sue iridi argentee a osservare intensamente quelle
nocciola di lei. In uno sguardo che diceva molto di più di
quello che il ragazzo avrebbe voluto. -Che mi piaci,
stupida.- dichiarò tranquillo, mentre il suo sguardo si
abbassava sulla bocca arrossata della sua interlocutrice. Un sorriso
spontaneo nacque sulle labbra di Lily, prima che quest’ultima
si sporgesse per unire nuovamente la propria bocca a quella del
Serpeverde. Mentre le sue
mani andavano a scompigliare i capelli biondi, attirando il ragazzo
ancora più vicino, un solo pensiero razionale le
passò per la testa: “Non se lo sarebbe lasciato
scappare tanto facilmente”. Fine. Spazio
dell'Autrice: Ci
ho messo un po' più di tempo a scrivere questo capitolo,
perchè la prima stesura non mi convinceva molto e tuttora
non sono del tutto convinta di alcuni pezzi...ma cmq, che ne pensate? Con
questo si conclude la storia e, sperando di non avervi annnoiato
troppo, ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino a qua! Un
grazie particolare va a chi ha inserito la sua storia nelle
preferite/ricordate/seguite e naturalmente a chi l'ha commentata,
aiutandomi ad andare avanti! Grazie,
grazie, grazie! :D Spero
che vi sia piaciuta! Un
bacione Pallina
PARTE QUINTA - LA DICHIARAZIONE