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Autore: Pallina    25/11/2010    10 recensioni
-Lils! Calmati!- disse, scuotendola leggermente. –Allora, tu sei sicura di non stare con Malfoy, Scorpius Malfoy? Guarda che me lo puoi dire, non mi arrabbio!-
-NO! Ma come te lo dev-
-Bene, allora credo che tu stia in grande bel pasticcio! Perché, ora come ora, siete la coppia del giorno e non credo sarà molto facile, fermare questo pettegolezzo, visto che ha già fatto il giro di tutta la scuola!-
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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PARTE QUINTA - LA DICHIARAZIONE

 

 

10 Febbraio 2026, 11.30, Sala Comune di Grifondoro, Hogwarts.

 

Era passato un mese. Un mese in cui Lily era riuscita, abilmente, a rispettare il programma di non incontrare il Serpeverde e il suo ricordo, non certo scomparso, era leggermente sbiadito. La vita della giovane Potter era tornata più o meno alla normalità e Scorpius Malfoy non ne faceva più parte.

In quel momento Lilian si trovava seduta in una comoda poltrona della sua Sala Comune, le gambe rannicchiate sotto al sedere, mentre leggeva appassionatamente un libro. Il rumore del fuoco scoppiettante, insieme a un lieve brusio di sottofondo, erano gli unici rumori che l’accompagnavano.

Finalmente la pace.

Rose in quel mese si era messa ufficialmente con Lysander e i loro incontri erano diminuiti drasticamente, infatti era quasi una settimana che le due cugine non trovavano un attimo per incontrarsi. Da un lato si sentiva messa da parte, ma quando vedeva quella luce gioiosa che illuminava gli occhi dell’amica, tutta la sua frustrazione passava in secondo piano. In fondo quello era il momento di Rose ed era giusto che lei se lo godesse.

Aveva avuto quindi tempo per pensare e cercare di convincersi che a lei Scorpius Malfoy non interessava. Cosa che era riuscita a fare quasi del tutto.

C’erano, purtroppo, quegli istanti in cui i loro sguardi si incrociavano, quando stavano in Sala Grande o per i corridoi della scuola, in cui tutti i suoi buoni propositi veniva spazzati via, ma era solo un attimo. Immediatamente dopo Lily continuava per la sua strada come se nulla fosse successo.

Scorpius Malfoy era definitivamente fuori dalla sua vita.

 

 

 10 Febbraio 2026, 21.13, Dormitorio di Serpeverde, Hogwarts.

 

Scorpius Malfoy entrò nella stanza sbattendo la porta. Dopo essersi guardato qualche secondo intorno ed aver notato che l’unico presente era Albus, andò a buttarsi con un tonfo sul proprio letto.

Stava seriamente incominciando ad impazzire. Non capiva che gli succedesse, ma improvvisamente, ovvero da quando era tornato dalle vacanze di Natale, sentiva il bisogno di vedere e parlare con la piccola di casa Potter. Peccato che la giovane, negli ultimi tempi, avesse preso ad ignorarlo e questo lo confondeva enormemente, perché proprio non riusciva a spiegarsi i suoi comportamenti.

Cavolo, quella ragazza lo stava facendo uscire di testa.

Sdraiato supino prese, con un sbuffo, un cuscino, spiaccicandoselo in faccia.

- È successo qualcosa?- chiese Albus, alzando il volto dal libro che stava leggendo.

Scorpius borbottò qualcosa di incomprensibile, rimanendo immobile nella medesima posizione.

-Ne vuoi parlare?-

Un altro mormorio indistinto uscì da sotto il cuscino e il giovane Potter, intuitivamente, lo prese come un assenso.

-Allora che cosa è successo?- domandò chiudendo il libro che teneva in mano e prestando tutta la sua attenzione all’amico.

Il ragazzo biondo si tolse il cuscino da sopra il volto, guardando il soffitto per qualche minuto prima di decidersi a parlare.

-Tua sorella mi sta facendo impazzire.- dichiarò infine, evitando accuratamente lo sguardo del compagno.

Un sorriso malizioso si formò sulle labbra di Albus, mentre quest’ultimo si sistema in una posizione più comoda sul letto.

-Ah si?- replicò, ostentando un tono sorpreso. –E in che modo?-

Scorpius si sedette di scatto, passandosi successivamente una mano nei capelli, in un chiaro gesto di esasperazione.

-Ma non lo so! Prima mi insulta, poi mi ignora, poi mi insulta di nuovo…Non la capisco! Voi Potter siete così…strani!-

Il mago bruno aggrottò le sopracciglia, perplesso per il termine che l’amico aveva appena utilizzato per descriverlo.

-Strani?- chiese dubbioso, visto che però non stava ottenendo nessuno risposta, riattaccò. –Senti Scorps non è che per caso, e dico per caso, ti piaccia mia sorella?-

Il ragazzo, dopo quest’ultima affermazione, si lascio cadere nuovamente sul letto.

-A questo c’ero arrivato anch’io…- mormorò dopo qualche minuto di silenzio, fissando il soffitto con ostinazione.

-Ah.-

-Me ne sono accorto durante le vacanze di Natale…e poi ho deciso di essere gentile! Capito? Gentile io! Sono persino andato a fargli gli auguri per la partita del mese scorso! Cioè ti rendi conto?-

Albus non riuscì a trattenere una risata, che mascherò immediatamente con un colpo di tosse.

-E lei come ha reagito alla mia gentilezza? Ma mandandomi al diavolo mi sembra ovvio! Ti sembra un comportamento normale?-

Scorpius riprese il cuscino e se lo riportò sul volto, sbuffando. Stava diventando pazzo.

-Senti…- riprese dopo qualche secondo il giovane Potter. –Non faresti prima a essere sincero con lei? A dirle che ti piace?-

Un altro borbottio indistinto uscì dalle labbra del ragazzo biondo.

Albus aveva ragione. Non poteva mica continuare a crogiolarsi nel dubbio all’infinito, no? Meglio togliersi subito il dente. O andava o amen, ci avrebbe messo una pietra sopra. In fondo era sempre Scorpius Malfoy e nessuna ragazza gli aveva ancora detto di no.

Sempre meglio di star lì a piangersi addosso, no?

 

 

11 Febbraio 2026, 12.49, Sala Grande, Hogwarts

 

Lily se ne stava seduta alla sua tavolata e le pietanze erano appena comparse sul piano di legno. Nel frattempo, una sua compagna di casata le stava parlando insistentemente, ma lei non riusciva proprio a prestarle attenzione. Infatti il suo sguardo continuava a ritrovarsi, casualmente, al tavolo Serpeverde, dove Malfoy la stava guardando con una strana espressione in volto.

La giovane Potter continuava a distogliere le sue iridi nocciola, ma poco dopo una forza sconosciuta la attraeva di nuovo verso quella tavolata. Perché la stava scrutando in quel modo?

Doveva ammettere che negli ultimi giorni era stato parecchio strano, si era ritrovata più volte a scoprirlo mentre la seguiva per i corridoi ed ai pasti non le toglieva un attimo gli occhi di dosso.

Ma si poteva sapere cosa voleva così di punto in bianco? Non si parlavano per un mese e improvvisamente lui si metteva a pedinarla?

Malfoy stava covando qualcosa, lo sapeva e questo le rendeva impossibile concentrarsi su altro che non fossero le sue iridi argentee dall’altro lato della sala.

Improvvisamente la sua attenzione fu, però, attirata da un bel esemplare di gufo reale che planò con grazia davanti al suo posto. Curiosa si affrettò a staccare il bigliettino ed ad aprirlo.

Quando lesse quello che c’era scritto sulla pergamena, per poco non svenne.

-Chi ti scrive?- chiese la sua compagna, cercando di sbirciare il foglio.

-Nessuno, mia madre.- si affrettò a rispondere Lily, prima di alzarsi e dirigersi verso l’uscita della sala.

 

 

11 Febbraio 2026, 12.58, Portone della Sala Grande, Hogwarts

 

Ho bisogno di parlarti, vieni alle dieci nella torre di Astronomia.

Scorpius Hyperion Malfoy

Lily continuava a rileggere il biglietto a ripetizione. Si era fermata appena uscita dalla Sala Grande, lontana da occhi indiscreti, e subito aveva riportato la sua attenzione sul foglio che stringeva in mano.

Perché cavolo le aveva mandato quel messaggio? Di cosa doveva parlarle?

In ogni caso lei non aveva nessuna intenzione di andarci, aveva deciso che Scorpius Malfoy era fuori dalla sua vita e non sarebbe stato certo uno stupido pezzo di pergamena a farle cambiare idea.

Era pronta per tornare in sala e finire il suo pranzo, quando il portone d’entrata si aprì, lasciando fuoriuscire una figura.

Per un momento Lily pensò di trovarsi davanti proprio il mittente di quella missiva, ma tirò presto un sospiro di sollievo quando vide il volto preoccupato di sua cugina.

-Che è successo?- chiese Rose, leggermente agitata. –Hai ricevuto quella lettera e sei corsa fuori! È di casa? Qualcuno sta male? James si è messo nei casini?-

La Grifondoro poggiò una mano sulla spalla dell’amica per tranquillizzarla.

-Ehi Rose, calmati. Non è successo niente! Stanno tutti bene.- dichiarò, sorridendole incoraggiante.

Rose si poggiò una mano sul cuore, prendendo successivamente un respiro profondo.

-Per fortuna, mi hai fatto prendere un colpo!- affermò, cambiando subito dopo la sua espressione in una sospettosa. –Ma allora perché sei uscita come una furia dalla sala?-

La giovane Potter si guardò intorno alla ricerca di una via di fuga.

-Niente…- mormorò con aria poco convinta.

-Lily?- chiese la Corvonero, poggiando le mani sui fianchi in un atteggiamento che ricordava tanto nonna Molly.

-Si?- replicò la ragazza, evasiva.

-Chi ti ha scritto?-

-Ma nessuno…-

-Lily…-

-E va bene! Malfoy! Mi ha scritto Malfoy!- sbottò infine la maga, portandosi un una ciocca ramata dietro l’orecchio.

Rose spalancò le sue iridi azzurre, sorpresa.

-E cosa ti ha scritto?- domandò curiosa, abbassando il tono di voce alla comparsa di un ragazzo che usciva dalla Sala Grande.

-Ma niente, mi ha dato appuntamento alla torre di Astronomia per parlare!- affermò Lily, muovendo la mano per ostentare che la cosa non la toccava. –Comunque non ho intenzione di andarci.-

-Ma devi andarci!- replicò rapida sua cugina. –Sicuro deve dirti qualcosa di importante! Magari vuole dichiararti amore eterno!-

La giovane Potter la guardò stupita. Era uscita completamente fuori di testa? Malfoy che le dichiarava amore eterno? Questa si che era bella…

-Per favore, fallo per me! Te lo chiedo come favore personale…- continuò imperterrita Rose, stringendo le mani al petto in preghiera.

Lily sbuffò, rinunciando a continuare quella conversazione.

-E va bene, se ci tieni tanto ci andrò.- affermò, mentre la Caposcuola le saltava al collo felice.

In fondo in questo modo avrebbe chiuso per sempre la situazione con Malfoy, avrebbe sentito quello che lui aveva da dirle e poi gli avrebbe detto la sua. Ovvero che non voleva più avere niente a che fare con lui, che doveva lasciarla stare e che lei non era una delle sue solite conquiste che gli cadevano ai piedi.

 

 

11 Febbraio 2026, 22.15, Corridoi, Hogwarts

 

Era in ritardo, cavolo Malfoy l’avrebbe uccisa.

Non sapeva per quale assurda e contorta ragione, ma aveva deciso di voler essere più che perfetta per l’incontro. Infatti indossava un vestito di lana grigio, che le arrivava a metà coscia e si era anche truccata. Merlino, si era persino truccata!

Questo però le aveva fatto perdere più tempo del previsto e ora si ritrovava a correre per i corridoi, sperando di non essere beccata da qualche professore.

Finalmente, si fermò di scatto ritrovandosi davanti alla porta che introduce nella torre, prendendo un profondo respiro.

Era arrivata, adesso doveva solo entrare e far finire, definitivamente, quella storia.

Con una mano abbassò la maniglia, aprendo l’uscio, mentre il cuore le batteva furiosamente in petto.

 

 

11 Febbraio 2026, 22.15, Corridoi, Hogwarts

 

Lily si guardò intorno nella penombra della stanza, sbattendo le palpebre più volte per cercare di abituarsi all’oscurità, alla ricerca di Malfoy.

Il ragazzo se ne stava seduto sul davanzale di una finestra con una gamba piegata contro il petto, mentre l’altra era lasciata dondolare su un lato. Sembrava molto preso dai suoi pensieri, tanto che non si accorse della presenza appena entrata.

La giovane Potter si schiarì la voce per attirare la sua attenzione.

-Sei in ritardo…- borbottò il ragazzo mentre si voltava, allargando successivamente le sue iridi argentee in un’espressione sorpresa. –Cavolo Potter, non pensavo ti saresti messa così in tiro.-

Le gote della maga si imporporavano leggermente, mentre scostava lo sguardo per non essere fissata negli occhi, imbarazzata.

Mannaggia a lei e alla sua voglia di essere perfetta, come le era venuto in mente? Sicuro poteva sembrare che si fosse vestita così per lui, cosa che non era assolutamente vera.

Cioè era vero, ma non per il motivo che si era messo senza altro in testa Malfoy.

-Non farti strane idee.- affermò impacciata, cercando di ostentare un tono distaccato, mentre si scostava un ricciolo ramato da davanti agli occhi. –E’ che dopo devo andare da una parte…-

Le sopracciglia del Caposcuola si aggrottarono perplesse, mentre quest’ultimo faceva qualche passo in direzione della ragazza.

-Ah si?- chiese, mentre un sorriso malizioso gli si andava a formare sulle labbra. –E io che pensavo che ti fossi messa in ghingheri per me.-

Lily se possibile arrossì ancora di più. Perché doveva sempre metterla in difficoltà? Si divertiva forse?

Improvvisamente strinse i pugni lunghi i fianchi, mentre veniva colta da una rabbia imprevista.

Era arrabbiata con lui perché non aveva nessun diritto di prenderla in giro, ma soprattutto con se stessa. Perché si faceva influenzare in quel modo? Malfoy non doveva essere uscito dalla sua vita?

-Smettila!- sbottò, alzando lo sguardo per fissare le iridi argentee del giovane. –Dimmi che cosa vuoi o me ne vado…-

Il ragazzo alzò lo sguardo al cielo, mentre si avvicinava per raggiungere la sua interlocutrice.

-Potter, scherzavo…non serve che reagisci ogni volta così.-

Ma Lily non sembrava essere intenzionata a lasciargli passare quella piccola battuta. Infatti il suo comportamento distaccato non faceva che innervosirla ancora di più. Perché lei si doveva imbarazzare per un piccolo commento, mentre lui era sempre calmo e pacato?

-Non mi interessa che scherzavi! Sei insopportabile, si può sapere cosa vuoi da me?- ribadì alzando notevolmente il tono di voce.

Il giovane Malfoy la guardò aggrottando le sopracciglia in un’espressione perplessa.

-Ma sei pazza? Ti sembra una reazione normale, la tua?- chiese esasperato, mentre si passava una mano tra i capelli.

Lily strinse gli occhi nocciola in un’espressione irata.

Odiava il fatto che i suoi sentimenti fossero così chiari, mentre quelli di lui era così difficili da capire, almeno per lei. Sentirsi debole davanti a un’altra persona era una cosa che la mandava in bestia e soprattutto non riusciva a spiegarsi perché proprio Malfoy dovesse farle quell’effetto.

-Ma come ti permetti?- affermò, dando una piccola spinta sul petto del ragazzo. –Vai al diavolo, Malfoy!-

E quella, purtroppo, fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Infatti il ragazzo prese un profondo respiro, stringendo le mani lungo i fianchi per trattenere la rabbia, mentre avvicinava il proprio volto a quello di Lily con aria minacciosa.

-Smettila di mandarmi al diavolo.- affermò in un bisbiglio intimidatorio, mentre fissava con astio le iridi nocciola della Grifondoro. –Si può sapere che cavolo ti faccio ogni volta?-

La ragazza indietreggiò leggermente spaventata, rimanendo in silenzio guardando l’espressione furiosa sul volto di Malfoy. Non l’aveva mai visto così arrabbiato.

Passò qualche minuto in cui i due studenti si fissarono con ostilità negli occhi, poi, senza dire una parola, Lily si voltò, correndo fuori dalla stanza.

Voleva allontanarsi il più possibile da lui, da quella stanza e soprattutto dai propri sentimenti che la confondevano sempre di più. Cosa le stava capitando?

 

 

20 Febbraio 2026, 21.01, Aula in disuso, Hogwarts

 

Lily si trovava tutta intenta a mescolare in senso orario la sua pozione, mentre un odore pungente le solleticava le narici. Era quasi sicura che il colore che aveva l’intruglio all’interno del calderone non fosse quello giusto, ma era troppo distratta per cercare di porre rimedio.

La sua testa, infatti, come le succedeva ormai da qualche tempo, era presa da altri pensieri e non riusciva proprio a concentrarsi sul presente.

Si vergognava ad ammetterlo anche a se stessa, ma ormai Scorpius Malfoy era diventato una presenza importante nella sua vita. Non che si parlassero, ma i suoi pensieri correvano quasi ogni giorno verso di lui.

E lei aveva ormai rinunciato a provare a farli cambiare strada.

La situazione era precipitata dopo che avevano avuto quella strana conversazione alla Torre di Astronomia, infatti Lily il giorno dopo si era resa conto di aver avuto un comportamento esagerato ed era stata tentata perfino dal chiedergli scusa. Peccato che lui, dopo quella sera, avesse deciso di iniziare a ignorarla completamente e lei, da brava Potter qual’era, non aveva avuto nessuna intenzione di fare il primo passo per riconciliarsi con il Serpeverde.

Così si trovavano in questa situazione di stallo dove entrambi si ignoravano a vicenda senza che nessuno dei due facesse niente. Questo la portava, innegabilmente, a pensare molto più del solito al giovane Malfoy, chiedendosi cosa lo facesse comportare in quel modo.

-Lils!- strillò una voce, facendo sobbalzare la Grifondoro. –Che cosa stai combinando?-

Rose si era improvvisamente avvicinata al suo calderone e guardava il liquido all’interno con aria spaventata.

Doveva ammettere che non aveva proprio un aspetto invitante, con quel colorito verdognolo e le bolle che scoppiavano ogni pochi secondi, ma lei era sicura di aver seguito le istruzioni alla lettera, quindi doveva essere giusta per forza.

-Perché è di questo colore?- si chiese sua cugina, mentre spostava la sua attenzione su di lei che continuava imperterrita a mischiare la pozione.

–Lily!- strillò poco dopo, facendola sussultare nuovamente. –Perché cavolo stai girando in senso antiorario? Ti avevo detto di farlo in senso orario!-

-Merda!- affermò, prima di cambiare con aria mortificata il senso del suo movimento, ma Rose la bloccò facendo scomparire con colpo di bacchetta il suo intruglio.

-Ormai tanto era da buttare…- dichiarò, stringendosi nelle spalle, prima di spostare tutta la sua attenzione sulla giovane Potter. –Lily si può sapere cosa ti sta succedendo?-

La Grifondoro sbuffò, cercando di evitare lo sguardo indagatore di sua cugina, mentre si scostava un ricciolo ramato da davanti agli occhi.

-Quante volte dovrai farmi questa domanda?- chiese con aria leggermente esasperata.

Rose sospirò, facendo qualche passo per avvicinarsi.

-E’ che sono preoccupata per te! Sei sempre con la testa fra le nuvole e sono secoli ormai che non ti vedo sorridere!- dichiarò la Corvonero, con aria animata. –Cavolo, dobbiamo proprio far qualcosa per toglierti Malfoy dalla testa!-

Lily sussultò, sentendo le parole dell’amica, alzando immediatamente le sue iridi nocciola sul volto di Rose, che sorrideva con aria furba.

-Sapevo che era questo!- affermò con aria vittoriosa.

La giovane Potter, non riuscì a trattenere uno sbuffò, mentre si lasciava cadere sopra una sedia.

-E anche se fosse?- dichiarò con voce leggermente infastidita.

Rose la guardò allargando i suoi grandi occhi azzurri, sorpresa.

-Beh, che aspetti allora ad andare a dichiararti?- replicò, mentre una strana luce le illuminava le iridi.

-Non ho nessuna intenzione di andare a dichiararmi!- affermò stizzita Lily. –Lui mi evita, quindi mi sembra chiaro che non voglia più avere a che fare con me e io non ho nessuna intenzione di corrergli dietro come una qualunque delle sue stupide fan!-

Passarono parecchi minuti, prima che la Caposcuola si decidesse a rispondere alla frase della sua amica.

-Beh, allora forse…dovresti uscire con altri ragazzi…- dichiarò, titubante dalla sua stessa idea. –Sai Lorcan ha da tempo una cotta per te…-

Lily aggrottò le sopracciglia perplessa. Era proprio sua cugina quella che le stava consigliando di usare un ragazzo per dimenticarne un altro?

-In fondo non si può mai sapere…magari ti innamorerai di lui!- continuò subito dopo, quasi cercasse di convincere se stessa.

-Sai Rosie, penso tu abbia ragione…- affermò la giovane Potter, mentre un sorriso si andava a disegnare sulle sue labbra.

 

 

23 Febbraio 2026, 15.27, Paiolo Magico, Hogmeade

                            

Alla fine aveva accettato e per questo, quel giorno, si trovava seduta a un tavolo del Paiolo magico in compagnia di Rose e dei due gemelli Scamandro.

Il calore del sala le imporporava le guancie, mentre chiacchierava amabilmente con i suoi amici. Doveva ammettere che l’idea di sua cugina non era così male, infatti Lorcan le era sempre stato simpatico e adesso, in sua compagnia, si stava veramente divertendo.

L’unica pecca a tutta quella situazione era che, pochi tavoli distanti da loro, si erano da poco accomodati suo fratello insieme ad altri Serpeverde, tra cui naturalmente c’era anche Malfoy. E il ragazzo non le aveva tolto un attimo gli occhi di dosso, fulminando con lo sguardo il suo accompagnatore.

Lily sbuffò leggermente, mentre intercettava ancora una volta lo sguardo irritato del Serpeverde.

-Che succede Lily?- le chiese gentilmente Lorcan.

-Oh…- rispose la giovane voltandosi verso il suo interlocutore. –Niente, è che ho un po’ di mal di testa.-

Il Grifondoro si sporse verso di lei, con aria preoccupata, mentre Lilian si portava una mano sulla fronte per rendere più credibile la sua affermazione.

-Vuoi tornare al castello?-

-Si, forse è meglio…- dichiarò, mentre le sue iridi nocciola tornavano per un secondo a osservare il tavolo occupato dai Serpeverde.

Non voleva stare in quel luogo un secondo di più.

 

23 Febbraio 2026, 15.40, Strada per Hogwarts, Hogmeade

 

Rose e Lysander avevano deciso di accompagnarli al castello, perché entrambi dovevano rimettersi a studiare.

Erano proprio una bella coppia!

 Lily si chiedeva chi mai volesse studiare di sabato pomeriggio, ma erano tempo ormai che evitava di spiegarsi il comportamento della cugina per quanto riguardava lo studio.

In quel momento il gruppo camminava allegramente sulla strada sterrata che conduceva ad Hogwarts. I tre ragazzi che l’accompagnavano chiacchieravano amabilmente tra di loro, mentre lei era parecchio silenziosa.

Il comportamento di Malfoy le aveva rovinato la giornata, impedendole di concentrarsi su Lorcan. Forse non era stata poi un’idea così geniale quella di uscire con lui.

Lily si toccò il collo, infreddolito dall’aria gelida di Febbraio.

-Oh, cavolo.- mormorò, arrestando la sua andatura, mentre i suoi compagni si voltavano verso di lei. –Ho dimenticato la sciarpa al Paiolo.-

Lorcan le fu subito a fianco, mentre la ragazza si batteva una mano sulla fronte maledicendosi per la propria stupidità.

Chi poteva dimenticarsi una sciarpa?

-Vuoi che ti accompagno?- chiese gentilmente.

-No, non preoccuparti.- si affrettò a risponde. –Voi avviatevi, io torno indietro e vi raggiungo in cinque minuti.-

Così dicendo voltò le spalle al gruppo di persone che l’accompagnava e prese a correre verso il centro del paese.

 

 

23 Febbraio 2026, 15.45, Ingresso Paiolo Magico, Hogmeade

 

Arrivata a pochi metri dall’ingresso del bar, la ragazza si bloccò, riconoscendo una figura che, con le braccia conserte al petto, stava appoggiata al muro dell’edificio.

-Cercavi forse questa?- le chiese, prendendo dalla tasca del mantello una sciarpa rosso-oro per mostrarla alla ragazza.

E chi se non Scorpius Malfoy poteva aspettarla con la sua sciarpa in mano?

Lily si maledì ancora di più per la sua dimenticanza, mentre si avvicinava al giovane.

-Grazie Malfoy.- affermò, tendendo la mano verso di lui per riprendersi il suo oggetto.

Le labbra del Serpeverde si spiegarono in un sorriso malizioso.

-E perché mai dovrei ridartela?- domandò con un’espressione divertita sul volto.

La giovane Potter non riuscì a trattenere uno sbuffo che le uscì dalla bocca, mentre alzava le sue iridi nocciola al cielo.

E ti pareva! Doveva aspettarsi da Malfoy qualcosa del genere. Mica poteva, per una volta nella vita, essere gentile.

-Malfoy, ridammi la sciarpa.- ordinò con tono duro, portando i suoi occhi ad incontrare quelli del ragazzo.

A quel contatto, un brivido le corse lungo la schiena, mentre notava lo sguardo dello studente, forse un po’ troppo intenso e irritato per i suoi gusti. Immediatamente distolse le iridi nocciola, mentre sentiva le guancie imporporarsi.

-Spiegami perché dovrei ridartela.-

-Oh, non fare il bambino.- dichiarò lei, mentre si scostava un ricciolo ramato che una folata di vento freddo le aveva portato davanti al volto. –E’ mia ed è ovvio che la rivoglio.-

Malfoy la guardò intensamente, prima di rimettersi la sciarpa in tasca.

-Malfoy!- protestò Lily, muovendo qualche passò in più verso il ragazzo.

-Che ci facevi prima con Scamandro?- le chiese, cambiando argomento come se nulla fosse.

La Grifondoro allargò le sue iridi nocciola arrestando la sua camminata, perplessa.

-Che ti interessa?- domandò dopo qualche secondo di silenzio.

Un lampo di irritazione passò negli occhi del Caposcuola, mentre portava le mani all’interno delle tasche dei jeans.

-Potter, non farmi ripetere la domanda.-

-Geloso, Malfoy?- affermò lei, ostentando un’aria maliziosa.

-Si, qualcosa in contrario?- rispose lui, atono.

Lily aprì la bocca per replicare, ma per quanto si stesse imponendo di dire qualcosa, non riuscì a spicciare parola, troppo sorpresa per fare qualsiasi cosa che non fosse rimanere lì a guardarlo, boccheggiando.

Che cosa voleva dire?

-Puoi anche chiudere la bocca.- affermò, mentre un sorriso divertito si andava a disegnare sulle sue labbra.

Dopo quell’ultima affermazione, la giovane Potter si risvegliò, chiudendo la bocca di scatto e fissando il Serpeverde con aria irritata.

-Cosa intendi?- dichiarò brusca.

-Cosa vuoi che intenda? Non mi va che tu esca con quello Scamandro.-

La Grifondoro alzò le iridi al cielo, esasperata.

Ma era uscito completamente di senno? Adesso le vietava anche di vedersi con altra gente?

-Malfoy, ti saluto. Tieniti la sciarpa se vuoi.- dichiarò con stizza, mentre si voltava per allontanarsi il più possibile da lui.

Ma naturalmente la mano del ragazzo si strinse rapida intorno al suo polso, impedendole di allontanarsi.

Lily si girò, staccandosi con un movimento secco del braccio dalla sua presa, furiosa.

-Malfoy, che cosa vuoi da me?- strillò, incapace di trattenere le sue emozioni.

Il giovane la guardò, sbattendo le palpebre leggermente perplesso e rimanendo in silenzio.

-Non hai niente da dirmi?- continuò lei alzando il tono di voce, mentre lo scrutava con rancore. –Bene, allora io-

Ma non riuscì a finire la frase, perché si ritrovò appoggiata con forza contro il muro del Paiolo Magico, la botta le tolse il respiro per un attimo, mentre il sguardo tornava a fissare quello del Serpeverde che aveva le mani sulle sue spalle.

-Sei un’idiota!- affermò lui, guardandola intensamente, mentre avvicinava il suo volto a quello di lei.

Pochi secondi dopo il ragazzo fece incontrare le loro bocche, andando subito a stuzzicare con la lingua il labbro inferiore di Lily, che senza un minimo di esitazione si schiuse, consentendogli di approfondire il bacio. Nel frattempo le braccia della Grifondoro, senza che lei avesse potuto impedirglielo, si erano andate ad allacciare intorno al collo di lui, avvicinandolo maggiormente a sé.

Si staccarono solo quando entrambi ebbero bisogno di ossigeno, affannati.

-Questo…- mormorò la ragazza ramata, mantenendo le mani dietro al collo del giovane. -…cosa significa?-

Malfoy portò le sue iridi argentee a osservare intensamente quelle nocciola di lei. In uno sguardo che diceva molto di più di quello che il ragazzo avrebbe voluto.

-Che mi piaci, stupida.- dichiarò tranquillo, mentre il suo sguardo si abbassava sulla bocca arrossata della sua interlocutrice.

Un sorriso spontaneo nacque sulle labbra di Lily, prima che quest’ultima si sporgesse per unire nuovamente la propria bocca a quella del Serpeverde.

Mentre le sue mani andavano a scompigliare i capelli biondi, attirando il ragazzo ancora più vicino, un solo pensiero razionale le passò per la testa: “Non se lo sarebbe lasciato scappare tanto facilmente”.

 

Fine.

Spazio dell'Autrice:

Ci ho messo un po' più di tempo a scrivere questo capitolo, perchè la prima stesura non mi convinceva molto e tuttora non sono del tutto convinta di alcuni pezzi...ma cmq, che ne pensate?

Con questo si conclude la storia e, sperando di non avervi annnoiato troppo, ringrazio tutti quelli che mi hanno seguito fino a qua!

Un grazie particolare va a chi ha inserito la sua storia nelle preferite/ricordate/seguite e naturalmente a chi l'ha commentata, aiutandomi ad andare avanti!

Grazie, grazie, grazie! :D

Spero che vi sia piaciuta!

Un bacione

Pallina




   
 
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