Film > Troy
Segui la storia  |       
Autore: phoebe91    25/11/2010    2 recensioni
Salve a tutti!Come avrete capito questa storia è una rivisitazione della storia d'amore tra l'eroe Achille e la sacerdotesa di Apollo Briseide!Una tormentata relazione in mezzo ad una guerra sanguinaria...un amore impossibile tra due persone di popoli opposti e in guerra fra loro...l'amore che supera anche la guerra e la morte...in un odiessea senza fine!
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Achille/Briseide
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Capitolo 1

 

Il vecchio se ne stava tranquillo ad ammirare la propria città. Le forti mura di Troia si ergevano minacciose sul mare,nessun nemico era mai riuscito ad espugnarla ed Ettore, figlio primogenito del re Priamo,comandava il più forte esercito della zona. Il vecchio re aveva ormai la barba canuta e portava il peso dei suoi anni,ma era sempre orgoglioso di osservare la sua città. Anche quel giorno, che doveva essere un giorno di festa. Infatti Ettore e Paride, il secondogenito di Priamo, stavano rientrando da un viaggio in Grecia. Avrebbero dovuto stipulare un accordo di pace con il re di quelle terre,Agamennone. Ma nessuno poteva immaginare che quella sarebbe stata la fine di Troia. Quando le porte si aprirono entrarono, accolti dalle urla del popolo,Ettore,Paride e una parte dell’esercito Troiano. Si presentarono al re che baciò la fronte al figlio maggiore 

<<  Bentornato Ettore!E’ una vera gioia per me riaverti a casa!  >>

<<  Grazie padre,è lo stesso per me!  >> detto ciò si scansò perché il vecchio padre potesse salutare anche Paride,

<<  Paride,è bello rivederti!  >>

<<  Anche per me padre,ma permettimi di presentarti lei…  >> una donna si fece avanti inchinandosi con grazia. Era davvero una rara bellezza e in tutta la Grecia non ve ne era una che la eguagliasse, i capelli biondi e la carnagione bronzea della terra Greca si potevano riconoscere facilmente. 

<<  …Elena di Troia!  >> la presentò Paride. Priamo baciò anche lei sulla fronte 

<<  Benvenuta a Troia!Mi avevano parlato molte volte della tua bellezza,ma nessuna di quelle voci era tanto vera quanto ciò che ho davanti!  >> Elena si inchinò leggermente per ringraziare il re. Poi il re accolse tutti nel suo palazzo per festeggiare il ritorno dei figli. Ma Ettore non era in vena di festeggiamenti e chiese udienza privata a suo padre

<<  Cosa ti angustia figliolo?  >>

<<  Padre,l’ha portata qui,quella è la sposa del fratello di Agamennone!Tu hai costruito con tanta fatica la pace con la Grecia,e ora questo!Avremmo tutta la Grecia contro, verranno qui a riprendersela, e porteranno i loro guerrieri più forti!  >>

<<  Calmati figliolo,se verranno li affronteremo!Nessuno è mai riuscito ad espugnare Troia!Non lo faranno nemmeno questa volta!  >>

<<  Padre, ti prego dammi retta almeno per una volta, mettila su una nave e riconducila a casa!  >>

<<  Tuo fratello la seguirebbe,lo conosci!  >> 

<< Ma se non facciamo qualcosa presto si scatenerà il finimondo!  >>

<<  Allora prepara le truppe Ettore!Tu difenderai Troia come hai sempre fatto!Ora però riposati,il viaggio è stato lungo,e poi tua moglie non ti ha ancora salutato!  >> detto questo se ne andò. Dalle scalinate del palazzo apparve una donna, recava un bimbo in braccio. Era bella,e suoi capelli erano neri, <<  Ettore…  >> l’uomo la baciò dolcemente <<  Andromaca,è bello rivederti!Com’è cresciuto!  >> prese in braccio il neonato che lo fissava con i suoi occhioni azzurri. <<  Com’è andata?  >> chiese lei 

<<  Sembrava tutto a posto,finchè mio fratello non ebbe la splendida idea di portare qui Elena!  >>

<<  E’ quella donna?!  >>

<<  Già, presto ci ritroveremo l’esercito Greco addosso!  >>

<<  Quindi ci sarà un'altra guerra! E tu combatterai ancora?  >>

<<  Proteggerò la mia patria,come ho sempre fatto!  >>

<<  Appunto, hai combattuto valorosamente per tante volte,perché ora non lasci che siano gli altri a combattere per te?   >>

<<  Non posso e lo sai!L’esercito ha bisogno di un comandante, e Paride è troppo giovane e inesperto per guidarlo!  >> restituì il bambino alla donna e la baciò sulla fronte <<  Vedrai andrà bene!  >> la donna annuì,ma in fondo al suo cuore nutriva un brutto presentimento, quella volta sarebbe stata diversa…

 

Sulla città di Ftia in Tessaglia,aveva regnato un re,di nome Peleo,questi aveva preso come moglie Teti,che si diceva fosse una giovane nereide. Dalla loro unione nacque un figlio, il suo nome era Achille…

 

Il giovane se ne stava tranquillo tra un mucchio di rovine della città di Ftia, era il suo posto preferito. Si allenava sempre lì con la spada,non che ne avesse bisogno. Fin ora nessun guerriero era riuscito mai a batterlo. Mentre rifletteva su quale sarebbe stato il suo futuro fu interrotto dalla squillante voce del giovane Patroclo,suo cugino 

<<  Achille… eccoti finalmente!  >> il giovane sbuffò, gli voleva bene ma a volte sapeva essere davvero pedante <<  Patroclo…che ci fai qui?  >> 

<<  Avevi detto che ci saremmo battuti questo pomeriggio,e invece sei sparito!  >> Achille alzò gli occhi al cielo <<  E’ inutile che ti ostini, tanto lo sai che ti batto!  >> il giovane sbuffò tirando indietro i capelli biondi <<  Ma se non me lo insegni, come faccio a batterti?  >> 

<<  Non ci riusciresti nemmeno tra mille anni!  >> Achille era un giovane alto,biondo e muscoloso,in confronto suo cugino era una donniciola, Patroclo infatti era un giovinetto piuttosto esile,aveva grandi doti combattive, ma non poteva eguagliare Achille. 

<<  Cos’è? Ti tiri forse indietro cugino?  >> lo provocò Patroclo. Achille si alzò stizzito <<  Piantala! Dammi qua!  >> impugnò la spada di legno con cui si allenavano,e iniziarono a duellare. Ovviamente Achille lo faceva come fosse la cosa più naturale del mondo,e dopo solo cinque minuti Patroclo era già stanco.

<<  Che ti succede?Non c’è la fai già più?  >>

<<  Chiudi il becco…  >> si accanì su Achille con risultato penoso. Ricevette solo un calcio nel sedere dal guerriero. Mentre i due continuavano a combattere fece il suo ingresso un uomo in alta uniforme,e con l’elmo in testa. Achille lo osservò avvicinarsi continuando a parare i colpi del giovane,non aveva bisogno di vedere dove colpiva. Quando lo sconosciuto si tolse l’elmo e si avvicinò, Achille lo riconobbe 

<<  Ulisse re di Itaca!A cosa devo l’onore della tua visita?  >> con un colpo di spada cacciò l’arma dalle mani di Patroclo e andò a salutare il nuovo arrivato con una stretta di mano. Ulisse era un uomo a prima vista comune,barba e capelli castani,e non aveva un corpo possente,ma eccelleva per astuzia sugli altri uomini. Era uno dei pochi di cui Achille si fidasse.

<<  Achille…sempre con la spada in mano eh?!  >>

<<  Esercizio!Allora…che ci fai qui?  >> 

<<  Vengo per conto di Agamennone! Il re ti chiede di combattere al suo fianco con i tuoi Mirmidoni!  >>

<<  Contro chi?  >>

<<  Troia, pare che uno dei figli del vecchio Priamo abbia rapito la moglie di Menelao,fratello di Agamennone!  >> a questa affermazione Achille rise.

<<  Lo trovi divertente?  >>

<<  Già! Agamennone non sa cavarsela da solo? Perché mai dovrei affiancarlo in questa guerra che non mi riguarda!  >>

<<  Perché sarà una battaglia che rimarrà nella storia!Con le forze armate che abbiamo possiamo espugnare Troia,e basterebbero solo i tuoi uomini per farlo!  >> Achille non rispose,e Ulisse continuò <<  Ho sentito dire che Ettore,figlio primogenito di Priamo,guida il più forte esercito della Grecia, senza il tuo aiuto non potremmo farcela! Pensaci Achille,passerai alla storia!  >>

<<  E se dicessi di no?  >> Ulisse si alzò per tornare indietro <<  A te la scelta!Io ti lascio amico, spero che gli dei ti consiglino bene!  >> Ulisse se ne andò. Il giovane Patroclo era rimasto ad ascoltare e iniziò a ridere soddisfatto <<  Allora? Quando si parte?  >> Achille lo guardò in cagnesco <<  Sta zitto!  >> e se ne andò…

 

La donna raccoglieva conchiglie presso la riva del mare,quando sentì una presenza dietro di lei. Achille la guardava pensieroso <<  Achille, sai ti sto facendo una collana di conchiglie,come quella che ti ho fatto quando eri piccolo!  >> Teti era una donna dolce,ormai quasi anziana,ma la sua bellezza era ancora perfettamente visibile. I suoi capelli, un pò neri e un pò brizzolati, vennero scompigliati dal vento,Achille raccolse una conchiglia rigirandosela tra le mani, <<  Cosa mi consigli madre?Devo partire o rimanere qui?  >> Teti lo guardò dolcemente, era un uomo adesso,molte battaglie aveva combattuto,ma rimaneva pur sempre suo figlio. Gli mise una mano sulla guancia 

<<  Figlio mio,se resterai qui avrai una vita lunga,ti sposerai,e magari avrai dei figli,ma nessuno ricorderà il tuo nome!Se invece decidessi di partire diverresti famoso,però in questa guerra ci sono tanti pericoli,più di quanto tu ne abbia mai affrontato,potresti non tornare indietro!  >> Achille le porse la conchiglia <<  Allora saprai già cosa voglio fare!  >> la baciò sulla guancia e se ne andò. Teti rimirò la conchiglia datagli dal figlio,sapeva cosa avrebbe fatto si,lo sapeva benissimo…

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Troy / Vai alla pagina dell'autore: phoebe91