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Autore: shine_gr    26/11/2010    1 recensioni
…ad invocare il mio perdono,
questa è la mia vendetta,
il mio piatto prelibato
e non voglio rinunciare
al sapore del tuo dolore.
Per niente potrei rinunciare
Al piacere del tuo dolore…
-La vendetta- Alessandro Bianchi
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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Eccomi qui ragazze, pronta a postarvi il capitolo... Come si sarà sentita Bella dopo aver allontanato Edward per salvargli la vita? Lo scoprirete in questo capitolo.

@Mortagola:  grazie  cara, sono contenta che ti piaccia, ogni volta che posto qualche capitolo mi viene un ansia pazzesca, però leggere i tuoi c commenti mi tranquillizza ^^ Capitoli positivi?? Si certo!A presto =*

Buona Lettura a tutti

Abyss

Libro secondo

18° capitolo

Cos’è la morte?

            E sentire al posto del cuore un dolore arso ed immenso…

E soffrire anche solo respirando…

E maledirsi ogni secondo e sperare che tutto questo non sia accaduto.

         E procurarsi dolore non serve a niente,

perché quel dolore non è lontanamente paragonabile

a quello che senti.

        E soffri e vorresti piangere ma non puoi…

E non sai più chi tu sia

perché non ti riconosci,

perché tu sei legata a lui da un filo invisibile e

tagliando quel filo cosa diventi?

                Niente.

Diventi solo una sagoma senza più ne contorni ne colori.

Non c’è più luce, non c’è più sole…

Non c’è più male, non c’è più bene…

              Niente, non c’è più niente!

E una macchina del tempo o un viaggio nel futuro

Non può cambiare la tua vita,

perché se la sorte ce l’ha con te…

ti farà soffrire sempre di più…

giocando con la tua vita e con i tuoi sentimenti.

 

Morire e questa la fine alla tua morte,

E morire vuol dire trovare la pace e, chi lo sa, forse anche il tuo amore.

 

Non so quanto tempo è passato, non so quanti minuti son passati dalla punizione che stavo facendo subire al mio corpo inutilmente.

Esso non soffre per quelle piccole bruciature; soffre per altro, per qualcosa di più intenso, per qualcosa che nessuno più capire tranne me stessa.

Ho rinnegato tutto, ho rinnegato il mio amore, la mia vita.

Ho rinnegato me stessa.

L’ho fatto perché pensavo che fosse la cosa giusta. Ma chi può sapere qual è la cosa giusta?

Nessuno.

Adesso io soffro e son contenta.

Adesso lui soffre e maledico me stessa per questo.

Ma tutto questo non basta per punirmi, ne il potere di Jane ne il mio dolore.

 ***************************************************************************

“ Basta così Jane.” Tuonò Aro, alzandosi dal trono. Si avvicinò a me e mi porse la mano.

Lo guardai con disprezzo e rimasi a terra aspettando Jane o chiunque altro.

“ Jane continua.” Urlai mentre lei mi guardava allibita e con compassione?

“ Bella ho detto basta.” Mi rimproverò Aro.

Qualcosa scattò in me, forse rabbia, forse angoscia, forse tutte e due, ma mi ritrovai ad urlare contro di lui.

“ E chi sei tu per decidere? Già mi hai allontanato da mia figlia, dalla mia famiglia, da Edward. Adesso me l’hai fatto soffrire, ho dovuto negare il mio amore, ho dovuto fare quel gesto orribile di cui mi punirò per il resto della mia vita. Adesso, fammi subire un po’ del dolore che merito Aro.”

“ Ma mia cara Bella, hai scelto tutto tu.” Disse Aro tranquillamente.

“ Come?”

“ Tu potevi scegliere di rimanere dai Cullen e di non abbandonarli. Tu potevi scegliere di non far soffrire Edward, di non negare il tuo amore e di non compiere quel gesto. Hai fatto tutto tu mia cara.”

“ Non fare questi giochetti con me Aro. Io potevo scegliere liberamente ma significava sacrificare delle vite innocenti, le persone a cui voglio bene e tu sai benissimo che io non lo avrei mai fatto.”

“ E’ questo il tuo punto debole mia cara Bella. E dobbiamo sistemare questo tuo difettuccio se voglio quel che voglio.”

“ Cosa vuoi? COSA VUOI DA ME ARO? PERCHE’? PERCHE’ TUTTO QUESTO E PERCHE’ PROPRIO A ME?”

“ Tutto Bella, da te voglio quel che mi aspetto. Tu sei speciale mia cara, tu hai un dono immenso ma questo dono deve essere coltivato e curato come un piccolo germoglio appena sbocciato.”

“ Non hai risposto alla mia domanda.”

“ Bella cara pensaci. Se tu fossi rimasta dai Cullen non avresti mai capito che potevi isolare i tuoi pensieri. Lì non ne avevi bisogno, ma questa occasione ti ha stimolata e ti ha fatto scoprire quest’altra meraviglia nel tuo dono.”

Non riuscivo a capire, o forse in questo momento la mia mente non voleva capire o non poteva.

Nei miei pensieri c’era ancora il volto dolorante di Edward, udivo l’urlo straziante del mio amore.

 

Amore mio… Perdonami ti prego…

Perdonami per quel che ti sto facendo patire,

perdonami per tutto il dolore che stai provando,

perdonami…

Non rinnegare il nostro amore per un gesto inutile.

Come hai potuto credere a tutto questo,

come hai potuto credere alle mie infide parole.

Come non hai potuto vedere il mio disprezzo, il mio dolore…

Perché non riusciamo più a capirci da un solo sguardo.

Mi manchi Edward,

mi manca il tuo abbraccio,

il tuo calore, il tuo amore…

Ho rinnegato tutto, ho rinnegato tutto questo

e adesso me ne pento.

Ho sbagliato tutto, ho sempre sbagliato tutto nella mia vita

e adesso ti ho perso,

adesso tu non sei qui con me.

Amore mio… Perdonami ti prego…

Torna da me…

 

Ecco che un dubbio si insinuò nella mia mente. Edward è rimasto molto tempo con loro senza la protezione del mio scudo, perché leggendo nei loro pensieri non aveva capito tutta questa falsa?

“ Perché Edward non ha capito tutto?” Chiesi ad Aro, mentre lui e Caius sghignazzavano divertiti. Marcus se ne stava seduto tenendosi la testa con le mani e accanto a lui aveva Chelsea.

“ Pavel…” Chiamò Aro il nuovo acquisto, quel vampiro che riusciva a manipolare l’odore dei vampiri.

“ Pavel non c’entra niente…” Espressi il mio pensiero ad alta voce.

“ Infatti.”

Insieme a Pavel entrarono altri due vampiri.

“ Bella ti presento Fabian…” e il vampiro alla destra di Pavel s’inchino.

Era alto e apparentemente smilzo. La chioma era di un biondo intenso e le onde dei suoi capelli scendevano morbide fino alle spalle. Il viso era tondo e i lineamenti erano molto simili al viso di un bimbo piccolo. “C'est un honneur pour moi de vous rencontrer Isabelle.”

Di francese ci capivo poco o niente ma penso che voleva dire che per lui era un onore conoscermi.

“… e questo mia cara è Italo.” Rimase solo i vampiro alla sinistra di Pavel.

I lineamenti di questo vampiro erano a dir poco affascinanti, rimasi incantata nel contemplare gli occhi a mandorla neri, le foltissime chiglia e il velo scuro nel contorno dei suoi occhi.

Gli zigomi erano leggermente pronunciati e il suo volto era di un vero e proprio uomo.

 I setosi capelli castani con riflessi dorati e il corpo muscoloso di questo vampiro mi lasciarono ancora più interdetta. “ Bella…” Si avvicinò a me e mi baciò la mano.

Non so cosa mi fece questo vampiro ma sicuramente al suo tocco mi sciolsi.

Aro ricominciò a parlare e gli e ne fui grata. “ Bella come avrai capito questi sono i tre vampiri che son entrati nella mia guardia. Sono davvero rari e preziosi.”

Odiavo Aro quando parlando considerava i vampiri come oggetti e non esseri viventi.

“ Vedi mia cara, Fabian è in grado di creare un falso pensiero e di insinuarlo nella mente di chi vuole. Edward grazie a lui non ha letto i nostri pensieri, ma i pensieri che Fabian gli trasmetteva. Bravissimo Fabian hai fatto davvero un ottimo lavoro.”

“Merci monsieur Aro.”

Quindi la colpa era sua… Il dolore che sto patendo era tutto per causa sua.

Edward non è riuscito a capire tutta la scenetta montata dai Volturi per colpa del suo potere.

Bella la colpa non è sua. No, la colpa è sua. Ma diciamo meglio: la colpa è anche di Aro.

Lui, tutti loro poteva sottrarsi a questi ordini talmente malefici.

Chiunque poteva dire no, ma nessuno l’ha fatto.

E adesso soffriamo, e adesso ogni respiro mi fa male, adesso ad ogni attimo il mio corpo è trafitto da mille chiodi che trafiggono la mia pelle esangue.

“E Italo? Qual è il suo potere?” Chiesi avida di sapere, cercando una via di fuga dal vortice di dolore che pian piano mi attira sempre di più. Ci andrei volentieri, ma non mi farò scappare l’opportunità di sapere qualcosa di più.

“ Pensaci mia cara.” Mi rispose Aro mettendomi alla prova.

 *******************************

“Come hai fatto a trovarmi?”

“ Quando arrivò la sera e non ti vidi tornare mi preoccupai. Andai subito da Leah che mi disse che tu te n’eri andata da un pezzo. Iniziammo le ricerche, tutti sia noi che i lupi. Sentivamo le stesse tracce che da mesi sentivamo e sentivamo il tuo odore insieme a loro. Poi a un chilometro da casa nostra il tuo odore è scomparso. Ci siamo divisi, ti abbiamo cercato tutta la notte, una parte di me mi diceva di andare alla nostra radura, ma non sapevo il perché. Decisi di seguire il mio istinto e lì trovai il tuo messaggio. Non potevo crederti, non potevo. Continuammo a cercarti senza fermarci un attimo. Alice non era nemmeno d’aiuto perché non aveva più tue visioni era come se fossi morta. Ma non potevo crederci e continuavo, continuammo, finche non mi vennero in mente i Volturi. Inizialmente non potevo crederci ma sono loro gli unici vampiri talmente meschini e malvagi da fare una cosa simile. Non ho detto niente a nessuno, mi son preso l’aereo e adesso sono qui. E’ ho fatto bene a venire perché avevo ragione.”

*********************************** 

Percorsi questo flash back.

E mi senti finire. Risentire la voce di Edward era un regalo troppo grande per me, anche se risentirla mi fa male.

Capì tutto.

“ E a causa del suo potere che Alice non riesce ad avere una mia visione?”

Italo sorrise e mi ammiccò. Aro batte le mani elettrizzato.

“ Si, si… E’ proprio merito suo mia cara. E’ inutile che ti spieghi il suo potere perché l’avrai sicuramente capito.”

Certo che l’avevo capito. Anche se non mi spiegavo alcune cose.

“ Vedi il suo dono è molto simile al potere dei vostri cari amici mutaforma. Da quel che ho potuto capire tempo fa la nostra cara Alice non riesce a vedere il futuro dei mutaforma. Bene lui fa la stessa cosa. In questo momento e come se tu fossi racchiusa in una bolla e Alice non riesce a superarla. A lei tu sei invisibile e così tutti noi.”

Guardai nuovamente Italo. Che strana la vita, tempo fa quando volevo scappare per andare di nascosto a trovare Jake, il potere di Italo l’avrei accolto a braccia aperte. Ma adesso lo odiavo. Odiavo lui, odiavo Fabian, odiavo tutti, odiavo anche me stessa.

Volevo urlare, volevo mandare al diavolo tutti, volevo restare sola col mio dolore, non volevo nessuno accanto a me. Volevo stritolare con le mie mani la faccia di quell’odioso vampiro che avevo davanti ai miei occhi.

“ Vedo che in questi anni ti sei dato da fare Aro. Che fortuna aver trovato questi 3 vampiri.”
“E si mia cara. Per 5 anni ho mandato la guarda in tutto il mondo alla ricerca di qualcosa che riuscisse a bloccare i poteri dei Cullen. E be’ la divina provvidenza è stata molto gentile con me. Anche se adesso non si direbbe.”

“ Ma come Aro… sei riuscito ad avermi, non ti basto?” Gli sputai queste parole con quanto più odiavo avevo.

Rise. “ O si mia cara, tu mi basti. Farei morire metà della mia guardia per te.”

Morire? Lo guardai confusa.

“ E da quando sei arrivata tu che ogni notte in questo castello vengono uccisi dei soldati. Inizialmente pensavamo ad uno dei Cullen ma non si percepisce nessun odore, niente, quindi li abbiamo esclusi subito. Non sappiamo chi sia o siano.”

Questo si che era un bel mistero per i Volturi. MA chiunque esso o essi siano avranno la mia riconoscenza in eterno. Aro riusciva bene a mascherare i suoi sentimenti e le sue sensazioni ma si vedeva che aveva paura, timore per questo giustiziere notturno.

Ero stanca, volevo andarmene, volevo sparire.

“ Posso congedarmi?” Chiesi.

“ Certo cara, dopo la prova di oggi abbiamo potuto dirti tutto questo. Adesso fai parte a tutti gli effetti della guardia reale dei Volturi. A domani.”

Mi voltai senza proferire parole. Mentre mi girai vidi Felix guardarmi negli occhi e abbassare lo sguardo. Cosa volesse dire quel gesto non lo sapevo e non mi importava.

 

Iniziai a correre. Corsi più veloce che potevo, senza fermarmi con la leggere brezza che scompigliava i miei capelli.

Cercavo di abbandonare i miei pensieri ma loro continuavano imperterriti a seguirmi.

Pensieri, troppi pensieri, troppo dolorosi.

 

Ero in un massiccio lontano da Volterra e lontano da tutto.

E lì, in quel nulla come il mio cuore, urlai.

Ed urlai per sfogare il mio dolore e la mia rabbia mentre le stelle e la luna mi confortavano.

E continuai a urlare mentre la terra ai miei piedi pian piano si sgretolava e tremava.

“ Edward… ti amo…” Dissi voltandomi e guardando la luna piena e dietro di me il mare, il mare nero, un infinito oscuro proprio come il mio futuro. Mi sentivo una nave senza il timone, un figlio senza più la sua mamma. Mi sentivo persa, abbandonata. Mi sentivo vuota.

Bella… I vampiri potevano impazzire? Perché sentì la voce di mia madre. Bella…Non m’importava, ero diventata pazza? Non ci fa niente, avevo bisogno di qualcuno e lei era la mia migliore medicina.

“Mamma, mamma ho sbagliato tutto.”

Non dire così amor mio… Hai fatto ciò che credevi giusto. Stai sacrificando te stessa.

“No mamma, sto sacrificando Edward. Sta soffrendo, non dovevo… no...” La mia voce si ruppe per il nodo alla gola.

Amore di mamma vedrai che tutto si sistemerà. Devi solo essere paziente, tornerai ad essere felice.

“Cos’è la felicità?”

Tornerai ad essere felice… fidati tesoro… Tornerai…

La sua voce andò a scemarsi finche non scomparì.

Anche lei mi ha abbandonato, adesso sono sola, sola senza più nessuno, senza più la mia ragione di vita.

Tornerai…

Tornerò ad essere felice? Per essere felice devo solo sapere che Edward è felice.

 *******************************************************

Ero nuovamente nel castello dei Volturi.

Vagavo per i corridoi riportando alla mente i meravigliosi ricordi della mia vita, vita che è iniziata con Edward. Passai dallo studio di Aro e sentì un brusio. La curiosità mi avvolse e senza fare il minimo rumore mi avvicinai per sentire la loro discussione.

“ Vedete, avevo ragione, è lei, è lei…”  Disse Aro.

“ Si è lei, adesso ci manca solo Benjamin.” Continuò Caius.

“ Ma perché dobbiamo far soffrire queste povere anime?” Marcus era diverso dai suoi fratelli, lui era buono.

“ Fratello è per un bene supremo. Con questo potere possiamo essere davvero i padroni nel mondo, niente e nessuno potrà fermarci.” Potere? Quale potere? E cosa centra Benjamin?

“ Ma ce ne mancano altri due per completare i pezzi.”

“ Li cercheremo e li troveremo fratelli. Dobbiamo solo avere pazienza.”

“ Facciamo soffrire gli altri per i nostri meschini desideri, marciremo all’inferno.”

“Fratello noi non andremo all’inferno.”

“ Aro, come puoi vivere ancora. Io non ce la faccio. Nella mia mente ho i volti di tutte le nostre vittime. Sento i legami d’amore che abbiamo spezzato, sento il dolore di Bella come se fosse il mio.”

“ Marcus ricordati, per il bene supremo qualcuno deve pur sacrificarsi.”

 

Non volli più prestare attenzione.

Troppe domande occuparono la mia mente, domande a cui non riuscivo a dare una risposta.

Allontanandomi da lì, non mi resi conto dove le mie gambe mi portarono.

Ero su una delle torri del castello. Tutta Volterra, tutto il mondo era ai miei piedi.

Il panorama era sublime.

Il cielo notturno era illuminato da pochissime stelle flebili, mentre la terra dormiva beata cullata dalla dolce luna.

Sentì un rumore e sobbalzai.

Sentì un profumo talmente familiare che pensai fosse la carne della mia carne ma appena i miei occhi videro la creatura rimasero delusi, ma dopo poco tempo la curiosità mi divorò.

Shine_gr

   
 
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