Intanto Benji guardava allibito il divano dov’era seduta Veronica, cinque minuti fa. “Perché è scappata via?” chiese Alejandra. Il ragazzo aveva capito tutto e fece per salire le scale quando la “fidanzata ritrovata” lo bloccò. “Vuoi davvero andare da lei?” domandò con disappunto. “Mi ritrovi e vai già da un’altra? Perché invece non saliamo in camera tua?” A quella proposta Benji non poteva di certo resistere. Erano anni che non faceva l’amore con Alejandra. “Va bene…” disse ansioso. La ragazza si avvicinò a lui e lo baciò. Com’erano dolci le labbra del suo angelo! La prese in braccio e la portò su per le scale. Arrivati al piano di sopra si diressero verso la sua camera, ridendo come due bambini. Veronica senti’ le risate nel corridoio e abbassò gli occhi, tristemente. Benji lanciò un fugace sguardo alla camera della ragazza ma la porta era chiusa, e probabilmente, pure a chiave.
* Al diavolo!* pensò *Ho qui la mia Alejandra, perché devo pensare a lei?*
Intanto la ragazza si era distesa sul letto, attirando Benji sopra di sé. “Quanto mi sono mancati questi momenti!” gli disse. “Anche a me” rispose lui, accarezzandole i seni nudi.
Squilla il telefono. “Sarà meglio che vada a rispondere” disse tra sé e sé Veronica “Quei due saranno troppo impegnati…”
“Pronto?”
“Veronica…sono io.”
Holly.
“Cosa c’è, Oliver?”
“Io…io ti amo Veronica e tu lo sai…”
“Certo che lo so, Holly…”
Perché le aveva telefonato? Voleva farle venire i sensi di colpa, per caso?
“ Ed io…ti prego Veronica, ritorna da me!”
Sospirò.
“Holly, io ti voglio bene, sei una cara persona. Ma non posso. Adesso scusami…”
Interruppe la conversazione e sali’ in camera sua. Povero Holly, immaginava il suo stato d’animo. Ma cosa poteva farci?
Accese lo stereo.
IO NON CREDO NEI MIRACOLI
Io non credo nei miracoli
Tù sei stato per me l'eccezione
Anche solo per un attimo
Ma sai che ci ho creduto in noi
Ma io vivo nel ricordo che
Sgomitando si fa spazio in me
Di un amore che purtroppo non sei te
Dolce stella non tremare
Ci ho provato e riprovato ma non posso più
Farti male, farmi male
Tutto questo dimmi che senso ha
Spacchiamo il mondo io e te
Ho il cuore pieno di noi
Ma perché non riesco ad innamorarmi di te, perché
Tu mi stringi e ho un nodo in gola
Mi fa quasi male a respirare
Mentre mi difendo sento che
Vorrei proteggerti da me
Ti ho lasciato, ti ho ripreso
Troppe volte, ho perso il conto ma tu sempre lì
Farti male mi fa male
Tutto questo dimmi che senso ha
Ti muovi dentro di me
Intenso odore di noi
Coi tuoi sguardi che accarezzano l'animale in me
Speciale il mondo con te
Che bello il buio con te
Ma perché non riesco a viverti come io vorrei
La la la la
La la la la
Ma perché non riesco a viverti come io vorrei
Io non credo nei miracoli
..se potessi tu sorprendermi...
Nel frattempo i due innamorati giacevano sfiniti sul letto enorme di Benji. Quanto tempo era passato! Sorridendo, il ragazzo accarezzò la testa di Alejandra, che si era appisolata, vinta dalla stanchezza. Si alzò piano per non svegliarla e, infilandosi i boxer, usci’ dalla stanza. In quello stesso istante, Veronica si apprestava ad uscire. “Dove vai?” le chiese lui “Esco” Guardò i boxer di Benji e capi’ che le sue teorie erano esatte: lo avevano fatto. Lo avevano fatto mentre lei era chiusa nella sua stanza a piangere per lui. Apri’ di scatto la porta ed usci’ fuori. Grande fu la sua sorpesa quando vide cadere la neve. Era solo novembre, ma, a quanto pare, il freddo era arrivato tutto in una volta. Si mise a correre e due lacrime rigarono il viso arrossato. Cosa aveva fatto di male per meritarsi questo? Aveva trovato il ragazzo giusto, quello che aveva sempre sognato, ma lui aveva un’altra persona da amare e nel suo cuore c’era spazio solo per una ragazza, e non , di certo, per due. La gente la osservava mentre correva ma lei non ci fece caso; poi, si scontrò contro qualcuno. “Dovresti stare più attenta” disse un ragazzo sorridendo. “Ma Veronica, sei tu?” Era Tom, il migliore amico di Holly. Benji glielo aveva fatto conoscere il primo giorno in cui era andata agli allenamenti e le era sembrato subito un ragazzo simpatico e dolce. “Cosa è successo? Perché piangi?” Veronica senti’ l’impulso di abbracciarlo. Si rifugiò fra le sue braccia, piangendo ancora più forte. “ Raccontami”
Si sedettero su una panchina e lei gli raccontò tutta la storia. Il “mezzo bacio” di Benji, la rottura con Holly, l’arrivo di Alejandra. Lui l’ascoltò in silenzio. “Quello che devi fare” le disse, alla fine “E’ andare da Benji è dirgli quello che provi. Lui non lascerà di certo la sua ragazza, ma almeno tu ti sentirai meglio…” “Grazie del consiglio Tom, ma credo che non sia la soluzione migliore. Io…io non voglio più vivere con lui, in quella casa, sapendo che c’è lei, sapendo che LEI occupa il suo cuore e non io…”
Arrivò a casa in ritardo. Benji, Alejandra e Freddy erano già a tavola. Appena la vide lo zio le corse incontro abbracciandola. “ Come mai a quest’ora?” disse arrabbiato, tirando, però un sospiro di sollievo. “Ci stavamo preoccupando per te…” Veronica si sforzò di sorridere. “Ero in giro…” rispose evasiva “E non mi sono resa conto del tempo che passava…” Si sedettero e mangiarono tutti insieme. “Ah, Veronica, questa è Alejandra, la mia ragazza” disse Benji, con tono glaciale “Oggi non ho fatto in tempo a presentartela…” Alejandra la guardò “Piacere” disse sorridendo “Piacere” rispose lei, a denti stretti. Quello che desiderava era andare via da li’ ed era sicura che ci sarebbe riuscita.
“ Mi manchi, Laura!” disse Veronica, al telefono. Laura era la sua migliore amica, che abitava nel paese dove lei viveva una volta con la nonna.
“Anche tu mi manchi…ma che cosa c’è? Sembri strana…”
Veronica le raccontò tutto.
“Ti prego, aiutami! Devo andarmene da qui!” disse infine, piangendo.
“Non ti preoccupare. Verrai a stare qui da me. I miei genitori ti hanno sempre voluta bene come una figlia e tu potrai tornare a casa. Pensaci, sarebbe la cosa migliore: non lo rivedrai mai più. E poi qui ci sono tutti i nostri amici, c’è la nostra scuola…tornerà tutto come una volta…”
“Ti prego zio, dimmi di si.”
Freddy aggrottò la fronte.
“Se accetterò tu sarai felice? Vuoi ricominciare di nuovo la tua vecchia vita?”
“Si”
“Va bene, allora ti accompagno all’aeroporto fra due giorni. Spero che i genitori di Laura sappiano trattarti bene…”
“Non ne dubito…Grazie zio, sei un mito!”
E corse ad abbracciarlo.
* Fra due giorni rivedrò tutti i miei amici, rivedrò Laura, rivedrò la mia scuola…Riprenderò la mia vita!*
La sua felicità si poteva quasi toccare! Non aveva smesso di sorridere per tutta la sera, ma poi, al momento di andare a letto, ci aveva penato sopra. Era questo quello che voleva davvero? Dimenticare Benji e non confessargli i suoi sentimenti? “Questo significa tirarsi indietro, tesoro” La voce della nonna riecheggiò nella sua testa. Aveva ragione, senza dubbio, ma non le importava, la decisione era presa.
Titubante si diresse nella camera di Benji. Bussò.
“Avanti” rispose lui. Sul letto c’era Alejandra che stava guardando delle vecchie foto e lui la osservava intenerito. “Scusa,Benji, vorrei parlarti un attimo” disse. “In privato” aggiunse, guardando Alejandra di sbieco. La ragazza usci’ borbottando dalla stanza.” Cosa c’è?” le chiese lui.
No, non riusciva a guardarla negli occhi. La sua ragazza era ritornata, ma lui non aveva fatto altro che pensare a Veronica , in ogni momento della giornata, anche quando faceva l’amore con Alejandra.
“Io…dopodomani parto”
“Cos…cosa?”
“Si, ritorno a casa. Vivrò con la mia amica Laura e riprenderò la mia vecchia vita. Mi sembrava giusto dirtelo!”
*No ,non può essere, amore mio, tu non te ne vuoi andare*
*Benji, ti amo, ma non posso restare qui e tu lo sai bene. Tu hai Alejandra*
L’automobile era già pronta. “Veronica, sbrigati, se non vuoi perdere l’aereo!” urlò Freddy, divertito vedendo la nipote che stava cercando di trascinare una pesante valigia giù per le scale. “Non è facile trasportare questa…roba” disse ansimando. “Ti aiuto io” Benji prese il suo bagaglio e lo porse a Freddy. “E’ arrivato il momento dei saluti!” disse, sorridendo forzatamente “Piacere di averi conosciuto,Veronica” disse Alejandra, sorridendo. Lei ricambiò il sorriso e si rivolse a Benji. “Andiamo un minuto di là” le disse. Lei lo segui’, con gli occhi di Alejandra puntati addosso. “Allora, addio, Veronica”
“Addio Benji. Sono…sono stata bene, qui.”
“Non ne dubito”
“Adesso vado…Ciao…O forse devo dirti addio”
“Già, addio…Ti accompagno alla macchina”
Uscirono e raggiunsero Freddy, che, impaziente, guardava l’orologio.
“Addio, Benji”
“Addio, Veronica…Aspetta!”
“Si?”
l'ultimo bacio, mia dolce bambina…
Si avvicinò lentamente a lei e le sfiorò le labbra.
Brucia sul viso come gocce di limone
l'eroico coraggio di un feroce addio…
“Questo è il bacio che avrei dovuto darti molto tempo fa…”
Veronica lo guardò allibita e due lacrime le scesero dagli occhi.
Ma sono lacrime mentre piove…
Piove…
Lui la abbracciò e la strinse più forte che poteva.
l'ultimo abbraccio mia amata bambina…
Poi la spinse dolcemente verso la macchina e chiuse la portiera.
“Addio, bimba mia…” sussurrò
Veronica lo osservava, ancora stupita, dal vetro del finestrino, ma nel frattempo l’automobile era già partita, diretta verso l’aeroporto.
“No,non posso permettere che se ne vada!” urlò Benji, mentre l’auto si allontanava. “Un po’ tardi per pensarci, non trovi?” Alejandra aveva osservato tutta la scena, ma il suo viso non sembrava triste, anzi, lei sorrideva. “Vai! Vai, Benji, vai da Veronica!” gli disse contenta. Il ragazzo la guardò. “Grazie…sei un’ami…amica!” Prese l’altra automobile di Freddy e si diresse più veloce che poteva verso l’aeroporto.
“Vai a casa, zio, non preoccuparti. Il mio aereo parte fra mezz’ora. Me la so cavare, non sono una scema”
“Lo so, ma…e va bene…vado a casa…Ciao,nipotina!”
L’abbracciò forte e poi si diresse verso l’uscita con il braccio ancora alzato, in segno di saluto. Veronica sorrise e si sedette ad aspettare. Tra poco sarebbe ritornata fra le braccia di Laura e avrebbe rivisto tutto, tutto quello che aveva caratterizzato la sua infanzia. E allora perché continuava a pensare a lui? L’aveva baciata e questo…questo significava…che l’amava?
*No, non posso restare qui!* Si mise a correre verso l’uscita, per ritornare a casa e riabbracciare il suo amore. Ma fu preceduta: Benji era li, che si guardava intorno. “Sono qui, amore! Sono qui…!!!!” urlò. Il ragazzo la vide e si precipitò da lei. Lui la guardò a lungo e poi, finalmente, si decise a baciarla. “Ti amo…” sussurrò “Ti amo anch’io…” rispose lei.
BENJI
Quando dicevo che avevo amato Alejandra più di ogni altra cosa, mi sbagliavo. L’unica persona che ho sentito di amare è proprio Veronica. E adesso, mentre la tengo stretta fra le mie braccia, sono felice, felice come non lo sono mai stato. Ti amo, piccola.
VERONICA
Non credevo che sarebbe giunto questo momento: io e Benji. Adesso credo davvero in quello che mi diceva la nonna: mai perdere la speranza, mai arrendersi. Io ho lottato e, anche se spesso mi sono scoraggiata, ho cercato di andare avanti e di crederci.Benji, ti amo e ti amerò per sempre.
LUI E LEI
Lui non ha più paura di stare insieme a lei
Adesso lui lo sa che lei è la sua vita
Lei non ha più paura di lui che se ne andrà
Adesso lei lo sa che è lui la sua strada
Supereranno i giorni e le difficoltà
Si copriranno nelle notti d’inverno
Saranno padre e madre dell’alba che verrà
Tra lui e lei sarà per sempre così
Lei gli donerà il suo amore
Lui col cuore la difenderà
Lei gli guarirà il dolore
Lui col cuore la proteggerà
La proteggerà…..
Lui stringe le sue mani e giura insieme a lei
Di non tradire mai la grande promessa
Lei stringe le sue mani e giura insieme a lui
Che d’ora in poi sarà per sempre così
Lei gli donerà il suo amore
Lui col cuore la difenderà
Lei gli guarirà il dolore
Lui col cuore la proteggerà
Lei gli svelerà un segreto
Lui con cura lo conserverà
Lei gli donerà il coraggio
Lui per sempre la proteggerà
La proteggerà….
Lui non è un caso
Lui non è un miraggio
Lui non è un passaggio
Lui resterà
Lei non è un caso
Lei non è un miraggio
Lei non è un passaggio
Lei resterà…