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Autore: elyl    26/11/2010    18 recensioni
"Tu mi chiedi perché dovresti essere diversa, perché non sei una < schifosa Mezzosangue >.” Deglutì, alla ricerca delle giuste parole. “Tu sei diversa da qualsiasi maga abbia mai conosciuto, Mezzosangue o Puro Sangue. Non mi importano le tue origini, mi importi tu.” Sbatté un paio di volte le palpebre, incredulo per quanto aveva appena detto.“Sei diversa da tutte perché io ti amo.” "
Lily Evans e Severus Piton stanno finalmente insieme e subito dopo la fine del loro settimo anno vanno a vivere insieme. Dopo 9 mesi nasce loro figlio, Alistair. Sono felici, ma la loro felicità non è destinata a durare. Infatti Severus decide di unirsi ai Mangiamorte e Lily si sente costretta a lasciarlo. Così Severus si ritrova solo con suo figlio e a lavorare per il Signore Oscuro, Lord Voldemort. Una sera è al Testa di Porco e assiste all'enunciazione della Profezia di Sibilla Cooman. Subito riferisce a Lord Voldemort ciò che ha sentito e questi crede che il bambino sia Harry Potter ed è deciso ad uccidere chiunque si metta contro di lui. Severus allora si rivolge ad Albus Silente e lo prega di salvare la madre di suo figlio, l'unica donna che ama, l'unica donna che abbia mai amato. Silente accetta, ma i suoi sforzi non valgono a nulla, poichè quando Harry ha solo un anno Lord Voldemort ucciderà i suoi genitori. Questa è la storia di Harry Potter e il suo fratellastro, Alistair Piton.
Quinto anno per Harry, Hermione e Ron, settimo per Alistair Piton. Il Signore Oscuro è tornato, ma nessuno crede a Harry. Severus è alle prese con il suo doppiogioco e deve proteggere il proprio figlio e quello di Lily Evans e James Potter. Cosa farà quando il Signore Oscuro gli chiederà di Alistair? Come reagirà Alistair quando scoprirà la verità?
Ormai il destino del giovane Piton è segnato. Cosa succederà?
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da V libro alternativo
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Lo so che è tardi, solitamente pubblico il capitolo verso l'1 di notte o nel primo pomeriggio, ma oggi è stata una giornata particolare. Ho passato un periodo non tanto bello e finalmente le cose stanno andando a posto. Sembrerà una frase banale, ma dopo la notte c'è sempre una nuova alba.

E dopo questa parentesi filosofica parliamo del capitolo! Breve ma intenso :D :D :D Vediamo se qualcuno riconosce una certa citazione. E' paro paro a quella del film da cui l'ho presa. Non potevo non metterla u.u <3

Bene, buona lettura :D

Ah, mi scuso per il ritardo con cui sto rispondendo ai commenti xD Con calma recupererò :D

Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi leggono, mi aggiungono tra gli autori preferiti, chi ha preferito Father, chi la segue e chi la ricorda.

Grazie.

Elyl



Chapter XXVI:

I...You See, I Never Did...Well...I...

I Don't Have Experience In That Field


Put your hands on me in my skin tight jeans,

be your teenage dream tonight”

-Teenage Dream, Katy Perry-


Tra lezioni segrete di Occlumanzia, incontri dell'Esercito di Silente e l'infinità di compiti assegnati, gennaio passò in un battibaleno ed arrivò febbraio con il primo week end a Hogsmeade dopo le vacanze di Natale.

La porta dei Tre Manici di Scopa si aprì ed uscirono Rita Skeeter, Luna Lovegood, Hermione e Harry. La giornalista si sistemò la giacca con fare altezzoso e senza nemmeno salutare si allontanò di gran carriera. Luna sorrise sognante, fece un cenno con una mano e se ne andò saltellando per la via principale, lasciando soli i due Grifondoro. La osservarono divertiti, si guardarono e non poterono fare a meno di sorridere.

Allora Mione, dove vi vedete tu ed Alistair?” Domandò il moro prendendola a braccetto.

Davanti alla Stramberga Strillante.” Rispose mentre si avviarono.

Che posticino allegro.” Scherzò ghignando. “Devo dire che è molto romantico.”

Da che pulpito vien la predica.” Esclamò dandogli un pizzicotto.

Non è colpa mia.” Si difese. “Non ho il gene del romanticismo nel DNA, è una malformazione genetica: non puoi farmene una colpa.”

Buona la scusa.” Scosse il capo, divertita. “Comunque, come è andata con Cho?”

Mi ha portato in un posto in cui tutti si sbaciucchiavano e c'erano cuoricini dappertutto. In più mi ha detto che Cedric l'ha portata lì l'anno scorso.” Rabbrividì al ricordo. “Le ho detto che mi vedevo con te e non l'ha presa tanto bene.”

Ci credo.” Roteò gli occhi al cielo. “Anche io mi sarei arrabbiata, se fossi stata in lei.”

Ma se sei fidanzata! Non ha nulla di cui preoccuparsi ed essere gelosa.”

Per la miseria, Harry, potevi dirle che ti avevo costretto con la forza.” Sbuffò.

Ma non è vero.” Corrugò la fronte.

Sei senza speranza, lo sai?” Gli domandò, stringendosi a lui.

Sentiamo, che hai detto ad Alistair?” Inarcò un sopracciglio.

La verità.” Si strinse nelle spalle. “Che mi sarei vista con te, Luna e la Skeeter.”

E lui? Non è geloso?”

Non ha motivo per esserlo, sei il mio migliore amico. E Ha detto che non c'erano problemi, ma che dopo sarei stata sua per il resto della giornata.” La riccia scostò una ciocca di capelli che le era caduta sul viso.

Immagino che la cosa ti costi molta fatica.” Si portò una mano al petto, fingendosi dispiaciuto.

Tantissima, veramente.” Affermò annuendo seria.

E' un bravo ragazzo.” Disse Harry dopo qualche istante di silenzio. “Mi chiedo se è davvero una Serpe. E soprattutto se è davvero figlio di Piton.”

Sai, vi somigliate.” Hermione gli sorrise dolcemente.

Davvero?” Aggrottò la fronte, grattandosi il naso. Com'era possibile che avesse qualcosa in comune con Piton?

Sì.” Confermò. “Tantissimo, più di quanto tu possa immaginare.”

Non so se prenderlo come complimento o insulto.”

Stupido!” Gli diede un pizzicotto sul fianco.

Si misero a ridere divertiti, poi la ragazza sospirò vedendo il profilo della Stramberga Strillante.

Che cos'hai, Mione?” Le domandò preoccupato.

Sono un po' nervosa.” Si morse il labbro inferiore. “E frustrata.” Aggiunse.

Perchè?” Sbattè le palpebre, senza capire.

La ragazza sbuffò e si massaggiò le tempie.

Non è successo niente.” Rispose.

Allora non hai motivo per essere nervosa, no?” Mise le mani in tasca.

No, Harry, capiscimi.” Lo guardò negli occhi: “Non è successo niente.”

Niente?” Spalancò gli occhi, incredulo.

Esatto, niente!” Esclamò lasciando cadere le braccia lungo il corpo.

E tutte le volte che dici che vai in biblioteca o ti vedi con lui?” Si portò una mano alla fronte.

Appunto, vado in biblioteca. Studiamo: quest'anno ha i M.A.G.O. e deve studiare. E quando rimaniamo da soli o è troppo tardi o non ci sono luoghi adatti.” Spiegò.

Non hai pensato alla Stanza delle Necessità?”

La Stanza delle Necessità!” Si diede una pacca sulla fronte. “Perchè non ci ho pensato?”

Non lo so.” Sorrise intenerito.

Hermione sospirò.

Harry, se non succede niente credo che impazzirò.” Si morse il labbro inferiore.

Hermione!” Spalancò gli occhi, scandalizzato.

Sono un essere umano.” Disse semplicemente la ragazza. “Ho anche io degli istinti. E quel ragazzo mi sta portando alla pazzia, non hai di come bacia.” Si coprì il viso con le mani, cercando di non pensare troppo alle labbra di Alistair.

E non lo voglio neanche sapere.” Harry la guardò schifato, rabbrividendo all'idea di baciare il Serpeverde.

Meno male. Ci sono già troppe ragazze che gli ronzano intorno, soprattutto Murray, la Prefetto di Corvonero.” Fece schioccare la lingua, infastidita. “Non vorrei dovermi preoccupare anche del mio migliore amico.”

Tranquilla, non succederà: ha qualcosa di troppo per i miei gusti.” La rassicurò mostrando i palmi delle mani.

Ecco, bravo.”

Superarono una curva e, appoggiato ad una staccionata in legno, videro Alistair che li stava aspettando leggendo. Sollevò lo sguardo, li vide e sorridendo chiuse il libro. Subito Hermione corse da lui, gli buttò le braccia al collo e lo baciò stringendosi a lui.

Harry si voltò, abbassò lo sguardo ed iniziò ad osservare una pietra ricoperta di neve come se fosse la cosa più interessante del mondo. Era felice per Hermione, ma non poteva fare a meno di invidiarla: il suo rapporto con Cho era tutt'altro che idilliaco. Si vedevano raramente e non si erano più baciati da Natale. Non sapeva come comportarsi e aveva sempre paura di dire qualcosa di strano e sbagliato, cosa che puntualmente succedeva.

Smise di guardare la pietra e, con sua profonda invidia, notò che i piccioncini non avevano ancora smesso di baciarsi. Dal momento che erano già dieci minuti che non si staccavano nemmeno per prendere fiato, si schiarì la voce.

I due si allontanarono l'uno dall'altra, tenendosi per mano. Hermione sorrise imbarazzata ed Alistair si passò una mano tra i capelli.

Ciao Harry.” Lo salutò.

Ciao.” Lo salutò a sua volta Harry, disegnando cerchi nella neve con la punta del piede.

Tutto bene?” Gli chiese. “E le lezioni di Occlumanzia?”

Tutto a posto.” Rispose, sorvolando sul fatto che le lezioni con Piton erano un vero e proprio disastro. “Tu?”

Fantasticamente bene.” Strinse la mano a Hermione e le sorrise.

I due ragazzi si misero a chiacchierare e la riccia li osservò attentamente, intenerita. Quei due si somigliavano incredibilmente. Non nell'aspetto, tranne che per gli occhi verdi che entrambi avevano, ma per il comportamento: inarcavano le sopracciglia allo stesso modo, avevano lo stesso sorriso, le stesse espressioni, gesticolavano per dare enfasi alle loro parole. Se non avesse saputo chi erano, li avrebbe sicuramente scambiati per fratelli.

E' sempre bello parlare con te, ma io adesso farei quello che va.” Disse Harry strofinandosi le mani l'una contro l'altra, riportando Hermione alla realtà. “Devo ancora finire quel saggio per Piton.” Aggiunse con disprezzo.

Qualcosa contro mio padre, Potter?” Lo prese in giro Alistair.

Semplicemente lo odio, ma è una cosa reciproca.” Si strinse nelle spalle. “Ci vediamo dopo.” Salutò Hermione con un bacio sulla guancia. “E mi raccomando, divertitevi.” Aggiunse con un sorriso a trentadue denti.

Prima che potessero ribattere, Harry si allontanò di corsa, lasciandoli soli. Alistair si voltò verso Hermione e la baciò.

Non vedevo l'ora che arrivasse questo weekend.” Sussurrò nel suo orecchio.

Che cos'hai in mente?” Gli domandò guardandolo negli occhi.

Sei mai stata nella Stramberga Strillante?” La distrasse, prendendola per mano ed avviandosi verso il paese.

Dove mi stai portando?”

Non mi rispondi?” Inarcò un sopracciglio, divertito.

Sì, ci sono stata. E' lì che ho conosciuto Sirius.” Roteò gli occhi al cielo, fingendosi esasperata. “Perchè me lo chiedi?”

Per fare conversazione.” Le fece l'occhiolino. “E distrarti.”

Distrarmi da cosa?” Aggrottò la fronte.

Sorrise, le lasciò la mano ed estrasse un mazzo di chiavi dalla tasca dei pantaloni.

Dal fatto che ti sto portando a casa di un mio amico.” Si strinse nelle spalle ed imboccò un vialetto che portava ad una villetta.

Cosa?” Spalancò gli occhi, incredula, fermandosi all'improvviso.

Tranquilla, Godric non è in casa.” Le urlò infilando le chiavi nella toppa. “Certo che chiamarsi Godric ed essere un Serpeverde è un po' una presa in giro.” Ridacchiò aprendo la porta, mascherando il nervosismo. “Allora, non vieni?” Le domandò fermo sulla soglia, le braccia incrociate al petto trattenendo il respiro, pregando che accettasse.

Dopo quella che gli parve un'infinità, Hermione sbuffò, si affrettò e lo raggiunse.

Questa non te la perdono.” Gli disse dandogli un pizzicotto mentre entrava in casa.

Sono sicuro che mi perdonerai.” Ribatté chiudendo la porta.

Ali, posso chiederti una cosa?” Gli domandò piegando di lato il capo.

Che cosa?” La prese per mano e la condusse al piano di sopra.

Che cosa sai di tua mamma?”

Perchè me lo chiedi?” Si voltò e le lanciò un'occhiata interrogativa.

Curiosità.” La ragazza si strinse nelle spalle.

Non molto.” Si passò una mano tra i capelli, arricciando il naso, facendola entrare in una camera. “Semplicemente che si chiamava Lily, che aveva i miei stessi occhi ed era Purosangue.” Concluse chiudendo la porta non appena Hermione fu entrata.

Anche la mamma di Harry si chiamava Lily.” Disse osservando la stanza arredata con mobili in legno e, al centro della parete di fronte a loro, un grande letto. “Solo che lei era Nata Babbana, come me.”

Non appena si girò, Alistair le mise una mano dietro la nuca, l'attirò a sé ed iniziò a baciarla con desiderio.

Vuoi davvero parlare di Harry?” Le chiese accarezzandole il seno da sopra i vestiti, guardandola negli occhi.

No.” Rispose fermamente, desiderando altri baci.

Lo immaginavo.”

Le tolse il cappellino e lo lasciò cadere a terra, poi le slacciò il giubbotto ed abbandonò anche quello sul pavimento. Hermione chiuse gli occhi e lo lasciò fare, sentendo il suo cuore battere come un forsennato. Il momento che tanto desiderava era finalmente arrivato. Non le importava nemmeno il fatto che fosse in casa di una persona che non conosceva: l'importante era che fosse con lui. Erano da soli, in una camera e si stavano baciando. Era tutto ciò che desiderava. C'era solo un problema: non era mai andata al di là di un bacio. Non glielo aveva mai detto ed ora non sapeva come fare. Magari voleva andare fino in fondo, soddisfare tutte le sue voglie, placare la sua sete. E non era sicura di essere del tutto pronta per quel passo. Certo, voleva spingersi oltre, ma non così tanto.

Lo afferrò per i fianchi e lo attirò a sé, cercando di smettere di pensare, ma il suo cervello non sembrava volesse fermarsi.

Alistair la fece adagiare sul letto, sdraiandosi su di lei, sollevandole il maglione e sfiorandole la pelle nuda dei fianchi. Si sentiva bruciare. Nelle sue arterie il sangue scorreva rapido, pompato dal cuore. La desiderava, voleva i suoi baci, sentire le sue mani sul suo corpo, la sua bocca. Voleva sentire il suo respiro accelerato, vedere il suo viso travolto dal piacere. Voleva tutto. Aveva iniziato un gioco pericoloso e non era intenzionato a smettere tanto presto.

Si staccò da lei all'improvviso, lasciandola senza fianco, inginocchiandosi su di lei. Senza smettere di guardarla si privò del giaccone e lo lanciò alle sue spalle, poi, in un'unica mossa, si tolse maglione e maglietta, rimanendo a torso nudo. Respirava velocemente, i suoi addominali erano in tensione e i pantaloni non gli erano mai sembrati così stretti.

Subito riprese a baciarla con passione, spingendo senza rendersene conto con il bacino mentre le accarezzava il fianco. Afferrò il suo maglione e glielo fece togliere, lasciandola in maglietta.

Hermione era a dir poco terrorizzata. Lo voleva come non mai, ma aveva paura. Si sentiva bruciare, ogni suo bacio la faceva impazzire, le sue mani che la sfioravano le mozzavano il respiro, ma non era ancora pronta per il grande passo, non se la sentiva.

L'aiutò a togliersi la maglietta e rimase incantato qualche secondo a bearsi di quella divina visione, per poi impossessarsi nuovamente della sua bocca posando la mano sul suo seno ancora prigioniero del reggiseno.

La ragazza spalancò gli occhi e capì che non poteva, che se avesse fatto quel grande passo se ne sarebbe pentita. E non voleva pentirsene. Gli mise le mani sul petto e lo allontanò leggermente da sé.

Alistair, dobbiamo parlare.” Sussurrò, sentendo la pelle sotto le sue mani andare in fiamme.

Amore, vuoi davvero parlare in questo momento?” Le domandò baciandole il collo, stuzzicandole il seno con il pollice. Com'era possibile che volesse parlare in quel momento? Stava impazzendo, aveva resistito tutti quei mesi senza mai sgarrare, ma ora era arrivato al limite. Rischiava di implodere.

Sì.” Rispose ad occhi chiusi.

Di che cosa?” Le chiese con un sorriso, posando le sue labbra sul suo collo.

Biascicò qualcosa di incomprensibile, nascondendo il viso.

Non ho capito.” Sussurrò, baciandole la clavicola.

Io...ecco...vedi io...” Sbuffò rumorosamente. “Io non sono mai andata al di là del bacio. Sono vergine. Per tutto.” Balbettò.

Non sei mai andata al di là del bacio e sei vergine.” Ripetè distrattamente, riprendendo a baciarla.

Quando il suo cervello elaborò ed assimilò l'informazione, si bloccò. Spalancò gli occhi scioccato, si spostò e si mise in piedi davanti a lei, arretrando fino a metà stanza.

Che...che cosa vuoi dire?” Le domandò terrorizzato.

Hermione si sedette, abbassò lo sguardo ed iniziò a giocherellare con uno dei fili del copriletto.

Non ho mai fatto niente.” Tirò un po' il filo. “Niente di così fisico ed intimo.”

Alistair si portò una mano alla fronte, sempre più scioccato.

Tu mi stai dicendo che sei vergine?” Le domandò con poco tatto.

La ragazza annuì, diventando dello stesso colore dei capelli della famiglia Weasley.

Vuoi dirmi che non hai neanche mai...?” Era sempre più pallido per la paura. “Per Morgana.” Iniziò a camminare avanti e indietro, gesticolando, borbottando tra sé e sé, per poi fermarsi davanti a lei. “E con Krum?”

Ci siamo baciati una volta sola.” Sussurrò portandosi le ginocchia al petto, iniziando a preoccuparsi. E se l'avesse lasciata perchè non aveva esperienza? Il solo pensiero la faceva star male.

Vuoi dice che non avete neanche mai...” La guardò in modo eloquente.

Scosse il capo, sentendo un peso nello stomaco.

Per Morgana.” Si portò una mano alla fronte, incredulo, lasciandosi cadere accanto a lei, lo sguardo perso nel vuoto.

Non poteva crederci. Hermione era vergine. Non aveva avuto alcun tipo di esperienza. Era un incubo. Certo, aveva immaginato che non fosse un'esperta, ma credeva che almeno alle basi ci fosse arrivata. Era sempre stato bene attento a non andare con ragazze inesperte ed ora si ritrovava fidanzato con una di loro.

Al?” Lo chiamò dopo qualche istante. “Alistair?”

Il Serpeverde tornò alla realtà, si voltò e vide la paura negli occhi della Grifondoro.

Ora mi lascerai?” Gli domandò, gli occhi lucidi ed il labbro tremante.

Cosa? NO!” Esclamò scioccato, voltandosi di scatto. “Non mi è passato nemmeno per l'anticamera del cervello!”

Allora che cos'hai? Sei arrabbiato? Sei deluso?”

Il moro scosse il capo intenerito, le mise una mano sulla guancia e la baciò dolcemente.

No tesoro, non sono arrabbiato.” La guardò negli occhi. “Sono terrorizzato, è diverso.”

Terrorizzato?” Chiese la riccia, tirando un sospiro di sollievo.

Sì.” Annuì solennemente. “Non sono mai stato con una ragazza senza esperienza.”

Davvero?” Aggrottò la fronte sbattendo le palpebre.

Davvero.” Le prese la mano e con il pollice iniziò a disegnare dei piccoli cerchi sulla sua pelle. “Avevano tutte combinato almeno qualcosina.” Si strinse nelle spalle.

E' anche la tua prima volta, allora.” La riccia sorrise, sollevata.

Scusa?” Arricciò il naso.

La prima volta che combini qualcosa con una senza esperienza, no?” Si strinse nelle spalle, timidamente.

Giusto.” Concordò prima di baciarla. “Sai una cosa?” Aggiunse dopo qualche istante.

Cosa?”

Sei ancora più bella. Significa molto per me.” Sussurrò emozionato. “Vuol dire che ti fidi di me, anche se sono un Serpeverde. Che ti piace essere la mia ragazza, che...” S'interruppe.

Che cosa?”

Abbozzò un sorriso timido facendo spallucce, maledicendo la sua boccaccia che si stava lasciando sfuggire quel < che mi ami >. Al solo pensiero che fosse vero, il suo cuore iniziò a battere a mille. L'idea che potesse innamorarsi di lui lo rendeva felice. Non gli era mai importato nulla di nessuno, ma con lei era diverso e non sapeva neanche spiegarsi il perchè. Grazie a lei stava scoprendo un nuovo modo di vedere le cose: non c'era più solo lui, ora c'erano loro due. Non riusciva più a far niente senza ricollegarla a lei: il budino che le piaceva tanto, cosa pensava della politica di Caramell, ogni volta che prendeva un libro si chiedeva se le sarebbe piaciuto...Nella sua testa, ormai, non esisteva più Alistair senza Hermione.

Che un po' ci tieni.” Rispose dandole un buffetto sulla guancia.

Sul volto di Hermione comparve un sorriso radioso.

Certi che ci tengo!” Esclamò abbracciandolo, baciandolo felice, ogni preoccupazione sparita.

In men che non si dica, quel bacio casto ed innocente si trasformò in uno molto poco innocente ed Alistair si ritrovò nuovamente sdraiato su di lei, il respiro affannoso.

Che dici, potremmo iniziare andandoci piano?” Le propose accarezzandole il viso.

E questo lo chiami andarci piano?” Ribattè lei ad occhi chiusi, cercando nuovamente le sue labbra.

Se fossi stata un'altra ti avrei già spogliata e avrei soddisfatto le mie pulsioni, fregandomene di ciò che provavi.” Le scostò una ciocca di capelli dal viso e la baciò prima che potesse dire qualsiasi cosa. “Potremmo iniziare dalle basi.” Aggiunse.

Ali, è un'ottima idea. Fantastica. Divina, oserei dire.” Aprì gli occhi e lo guardò. “Ma si sta facendo tardi ed è meglio se torniamo al castello.”

Il ragazzo si passò la lingua sulle labbra, sapendo come convincerla a restare ancora un po'. Si piegò ed iniziò a baciarle il collo e la clavicola con lentezza esasperante, sentendola sospirare.

Non ne sei convinta neanche tu.” La prese in giro abbassandole la spallina del reggiseno, baciandole la spalla nuda.

Sai... credo che in effetti potremmo rimanere ancora un po'.”

   
 
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