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Autore: arylupin    26/11/2010    4 recensioni
La frase più famosa di tutta la saga di Harry Potter nella vita del mio Malandrino preferito: Remus Lupin.
Come quella volta che una densa nube di fumo viola fu vista uscire dalle finestre della stanza del dormitorio dei ragazzi del primo anno di Grifondoro, cioè dalla stanza di James, Sirius, Peter e Remus. Quando fu di nuovo possibile vederci, i quattro ragazzi notarono un piccolo gufo della scuola appollaiato sul letto di Remus. Il biglietto che portava legato alla zampetta diceva: 'Signor Lupin, è pregato di presentarsi immediatamente nel mio ufficio per essere condotto dal preside. È una questione urgente. Minerva McGranitt vicedirettrice.'
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Remus Lupin
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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GIURO SOLENNEMENTE DI NON AVERE BUONE INTENZIONI

Cap 4: La scritta




Remus John Lupin ormai era ricordato, nella memoria di tutta Hogwarts, assieme a James Potter, Sirius Black e Peter Minus. Dopo due anni che ogni tanto i quattro Malandrini finivano in punizione insieme ormai era chiaro a tutti che quello era un gruppo affiatato.

Ognuno di loro aveva il proprio ruolo: Sirius era l’ideatore di molte marachelle, era letteralmente un vulcano di idee quando si trattava di fare scherzi, anche se a volte era così sicuro di se da non vedere delle falle grandi come giganti nei suoi piani.
Per fortuna c’era Remus, una mente brillante, che riusciva a sistemare anche quelle falle con delle trovate veramente sorprendenti, come quella volta che pensò bene di mettere un incantesimo Tacitante alle Bombobacche che avrebbero lanciato nella sala comune dei Serpeverde, forse a volte era un po’ troppo ligio al dovere e al rispetto delle regole.
Per fortuna c’era James, che aveva sufficiente entusiasmo per tutti, era un vero trascinatore, sapeva motivare i compagni, sapeva incoraggiarli, anche se poi, quando c’era della fatica da fare, tendeva a tirarsi indietro.
Per fortuna c’era Peter, il quale sapeva di essere meno brillante degli amici e cercava di compensare diventando il braccio del gruppo.

Non sempre era facile andare d’accordo, ma avevano scelto di essere amici e ostinatamente, coraggiosamente, grifondoramente difendevano la loro amicizia.
Ormai era iniziato il terzo anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts per i malandrini, e una nuova discussione, iniziata chissà come, minava nuovamente questa amicizia.

“Remus, come sarebbe a dire che non vieni a Hogsmeade?!?” chiese stupito Sirius.
“Sarebbe a dire che non riesco proprio, è che c’è la lu... la PU... la punizione con la McRacchia. Non ho finito i compiti...” cercò di giustificarsi Remus.
“Ehi! Chi credi di prendere in giro? Eravamo in classe anche noi, se non te ne sei accorto!” sbotto James.
“Tutte le volte?” sorrise malizioso il ragazzo.
“Si! No! ... Accidenti, ci siamo persi un evento più unico che raro: Lupin in punizione e noi non abbiamo fatto niente!” sentenziò il rampollo Black.
“Sirius, te lo hanno mai detto che sei totalmente scemo?”
“James, chiudi quel becco!”
“Ma Remus,” disse timidamente Peter, “non puoi dire alla prof che non stai bene, così ti rimanda la punizione e puoi venire con noi? Con quella faccia potrebbe anche crederti, sei più pallido del solito. Non è che ti sta tornando l’influenza?”
“No, sto bene,” si difese Remus, sentendo sempre più pesante il suo segreto, deciso come era a non rivelarlo ai suoi amici.
“Un malandrino non lascia gli amici ad ogni scusa che si presenta! Quando ci sei sei forte, davvero, e sai rimediare alle stronzate di Sirius”, James si stava scaldando, “ma è da quando ci conosciamo che ogni tanto ci tiri bidone: una volta è la nonna malata, un’altra è malata la mamma, poi il papà ti vuole a casa per non so quale motivo, poi sei tu che sei malato, poi ti ha punto una zanzara, poi ti sei meritato un castigo prima e una vacanza premio subito dopo! Hai rotto!”.
“Sentite, non posso farci niente, ma io sono così! Ok! Che vi vada bene o no!”
“No che non ci va bene, porco boccino!”, anche Sirius era stanco di quella strana situazione, e sentire James così infervorato aveva riscaldato il suo sangue Black, “i Malandrini sono un gruppo, e tu sei dentro o fuori, non puoi essere a metà!”
“Ma ragazzi, non lo faccio apposta!” tentò di difendersi il mannaro “volete che me ne freghi di tutto il resto? Non è colpa mia se in famiglia siamo di salute cagionevole.”
“E scommetto che anche questa volta è una scusa, la McG non ti ha dato nessuna punizione!”
“Ma come ti permetti Sirius di mettere in discussione le mie parole?”
“Le metto in discussione perché sei il primo a non mantenere la tua parola!”. Sirius stava urlando, e alle sue grida si unirono quelle dei compagni.
“Mi stai dando del bugiardo?” disse Remus con il volto rosso di rabbia.
“Quello che sta cercando di dire Sirius” si intromise James cercando di placare il tono della lite, “è che hai giurato di non avere buone intenzioni, o erano parole al vento le tue?”.
Remus rimase ghiacciato da questa domanda. Mentre James e Sirius erano in attesa di una difesa convincente di Lupin e Peter era preoccupato e teso per quel clima di conflitto, il giovane mannaro urlava nel proprio cuore maledizioni alla propria licantropia.
Dopo lunghi attimi di silenzio, la bocca di Remus si piegò in un sorriso malandrino, e con calma e fare cospiratorio disse: “dopo cena, che ai prof piaccia o no, farò una passeggiatina, diciamo all’aria aperta. Credo che non potrò rientrare se non quando voi partirete per Hogsmeade, perché mi ci vorrà un po’ di tempo, ma approfittando della confusione della partenza nessuno dovrebbe accorgersi di niente, e se tutto va come ho in mente, vi consiglio di fare un giro fino alla Stamberga Strillante.”
“Che hai in mente?” si stupì Peter.
“Se ve lo dicessi che sorpresa è? Comunque, per rispondere a James, giuro solennemente di non avere buone intenzioni, e intendo dimostrarlo stanotte!”

Remus sparì subito dopo cena, nessuno lo vide, non dormì nel suo letto, i professori apparentemente ignari non vennero a cercarlo, e l’indomani, partendo per Hogsmeade, i Malandrini ancora non sapevano cosa avesse combinato il loro amico e dove fosse.
Quando giunsero alla Stamberga Strillante videro uno striscione appeso a una finestra con la scritta: GSDNABI. “Che significa?” chiese Peter.
“Zuccone, è chiaro cosa significa, no? Giuro Solennemente Di Non Avere Buone Intenzioni” spiegò James.
“Ma come diavolo avrà fatto a metterlo li? Nessuno è mai riuscito ad avvicinarsi così tanto a quella casa. Credo che il nostro caro Remus ci nasconda qualcosa” disse Sirius.
“Ma va’, cosa vai a pensare?” rispose James, ma anche lui sentiva che qualcosa non quadrava.

Il terzo anno prometteva di essere un anno di svolta per l’amicizia dei Malandrini.



FINE 4 capitolo!!!




Ecco a voi un nuovo capitolo fresco di stampa!
Ormai non dico più niente sugli aggiornamenti futuri, perchè il tempo va più veloce del previsto e non aggiorno spesso come vorrei. Grazie mille a tutti quelli che recensiscono, seguono, preferiscono, leggono.



Baci baci Ary ^^
  
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