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Autore: Scaramouche    27/11/2010    8 recensioni
Salve, mi chiamo Robert, il mio peggior difetto è che smetto di ragionare quando a cena mi viene posato davanti il dolce, il mio sogno, quello di assaggiare tutte le opere d’arte del gusto delle pasticcerie Londinesi.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sono più o meno le dieci di sera quando riesco finalmente a tornare a casa e a scrollarmi di dosso quel maledetto pasticcere. Niente da togliere alla sua meravigliosa cucina, ma lui è stato davvero un bastardo; farmi lavare tutti i piatti solo perché non gli ho pagato un dannatissimo muffin. Vuol dire che la prossima volta tornerò con più soldi, e una museruola per il cane.

 

Oddio. No. È già mattina! Non ho dormito un’ora che sia una. Continuavo a pensare a ieri sera. Ci ho riflettuto parecchio durante la notte e sono arrivato all’estrema conclusione che non mi è dispiaciuto fare amicizia con quell’uomo. Solo non capisco perché, non ci arrivo. Perché ho praticamente raccontato tutto al pasticcere, perché lui è rimasto ad ascoltarmi, e perché io ci abbia pensato per sei ore, sono quesiti troppo complicati per uno come me.

Quando sono entrato nel locale non avevo previsto tutto quello che sarebbe successo perché semplicemente è…successo.  Non volevo ordinare quel dolce, non volevo scappare come un ladro ma soprattutto non volevo farmi mordere da quel suo Mursilis, odioso carlino; ho ancora la gamba che fa male.

Ma l’ho fatto perché io sono un incosciente che reagisce d’istinto alle più stupide stimolazioni, ma è così lento quando si tratta di relazionarsi con qualcuno.

Okay, forse è meglio che la smetta, o farò tardi al lavoro.

Nel tragitto per l’ufficio mi fermo un secondo davanti all’insegna Sweet Sweet Heart e cerco di sbirciare dentro alla vetrina, magari Jude sarebbe felice di salutar…No un momento. Scuoto la testa per scacciare il pensiero, da quando sono diventato un animale sociale?! E poi non credo proprio voglia chiacchierare con il tizio che ha tentato di fregarlo.

Accelero il passo stringendomi nella giacca. Sotto il portico del grande edificio dove lavoro trovo Michelle.

-Ehi ciao Robert! Hai una faccia sconvolta…-

-Lo so, questa notte non ho dormito-

-Abbiamo rimorchiato eh?- mi sgomita amichevolmente sul braccio, e io la fisso peggio di un assassino.

-No, mi dispiace deluderti, ma l’unica cosa che ieri mi sono portato a letto era solo un forte mal di testa-

-Oh…- La supero e lei mi segue scodinzolando.

Se ve lo state chiedendo, e se non lo state facendo non me ne frega nulla perché sono io il narratore, Michelle è stata la mia fidanzata, ma dopo un piccolo incidente ha deciso di mettere da parte gli uomini per un po’ e adesso dice di essere entrata nel “periodo lesbico femminile”. Non ho voluto sapere nessuna spiegazione sull’argomento.

È anche mia collega e in quanto donna, ex-fidanzata e lesbica, posso benissimo considerarla la mia migliore amica, anche perché sa praticamente tutto sul sottoscritto.

Chiamo l’ascensore e lei sale con me, appena le porte si chiudono, tra noi scende un silenzio imbarazzante.

-Allora, Robert, hai trovato una nuova pasticceria da uccidere con le tue critiche?- prova a dire, spezzando la monotonia del rumore meccanico dell’ascensore.

-Sì, in effetti ce n’è una nuova molto buona proprio qui vicino, ieri ci sono andato, è buono, anche il servizio è efficiente, e il pasticcere è un tipo simpatico…- se hai i soldi- …comunque io non uccido con le critiche!- sbotto infine.

-Come no! L’ultima volta hai rovinato il compleanni di Harry perché il giorno stesso mi hai detto che il negozio dove avevo ordinato la torta era infestato di insetti-

-Potresti ringraziarmi invece di lagnarti! Volevi che ti facessi mangiare una meringata con gli scarafaggi?!-

Che schifo…

-No ovviamente, ma…tu potresti fare il critico culinario sai…-

-Non cambiare argomento…-

-Davvero! Saresti bravo-

-…odio quanto cambi argomento-

-Sei la persona che conosce meglio i dolci di tutta Londra- sorride incoraggiante e in questo momento un mio pungo starebbe così bene stampato sulla sua faccia. Sono contro la violenza, ma in questi casi, odio quando mi esaltano per qualcosa che potrei fare. Non l’ho fatta! La potrei fare! Cazzo!

-Grazie è un bel complimento, ma non credo sia possibile…-

-E perché? Hai talento caro mio!- mi interrompe con una pacca sulla spalla e io mi giro guardandola in cagnesco-

-Ma lavoro alla rubrica settimanale del giornale di provincia-

-Non vuol dire che tu non possa fare strada-

-Eddai Michelle, guardami, ho trentasei anni, nessuno prende un over-trentacinque, la mia carriera è finita il 4 Aprile dell’anno scorso-

L’ascensore si ferma e il discorso cade.

-Ci vediamo a pranzo Robert…-

-Sì, ciao…-

Ci dividiamo e ognuno arriva alla sua postazione, io faccio lo slalom tra un paio di fattorini indaffarati e mi siedo alla scrivania del mio box. Accendo il mio vecchio Windows 2000 che avvisa a tutti che sono arrivato con il suo casino, nemmeno se lo stessi massacrando farebbe questa confusione.

Sono appena arrivato e ho già voglia di tornare a casa, odio la mia vita.

Grazie a Dio la pausa pranzo arriva in fretta e io mi catapulto fuori per fumarmi una sigaretta che dal pacchetto mi chiamava ormai da più di un’ora.

Senza accorgermene però Michelle mi segue e una vola fuori mi fa quasi morire d’infarto poggiandomi una mano sulla spalla e salutandomi con un “Ehi!”.

-Te ne sei andato in fretta- dice frugando nella borsa e tirando fuori l’accendino.

-Avevo bisogno di un po’ d’aria- Caldo. Fuoco. Fumo. Decisamente meglio.

-Vieni a pranzo con me?-

-Non ho fame, grazie lo stesso-

-Nemmeno se te lo offrissi?- cinguetta, consapevole che io non possa, e non voglia, dire di no a quei suoi occhioni da cerbiatto.

-Però decido io dove andare- precisa immediatamente.

- E sia-

Camminiamo per un paio di isolati, quando ad un tratto lei si ferma nell’ultimo posto che avrei sperato.

-Qui mi piace- sorride guardando l’insegna rosa “Sweet Sweet Heart” sopra la vetrina.

Cazzo, cazzo, cazzo.

-No, qui non è molto buono, ci sono già stato- rispondo girandomi e cercando di portarla via, ma lei si è cementata lì davanti. Mi guarda ancora come un cane bastonato e fa il labbruccio.

Cazzo.

-E va bene!- alzo le braccia al cielo e lei scappa dentro. Una bambina, ecco cos’è.

Lo scampanellio che annuncia il nostro arrivo è particolarmente familiare, e quando sento il suo “ARRIVO!” dalla cucina le gambe mi diventano molli e le farfalle fanno festa nel mio stomaco. Ma che mi prende? Devo solo ordinare un dolce.

Un bel visino spunta dalla porta e io sono nella merda. Il suo sorriso si spegne quando posa lo sguardo su di me e mi riconosce. È ancora arrabbiato per ieri sera. Bhe, certo, anche io sarei arrabbiato, ma, poi, quando abbiamo cominciato a parlare mi è sembrato che la situazione si fosse, come dire, appianata, e invece no. Cazzo.

Ci saluta con un “buongiorno” non troppo amichevole, mentre io sto usando tutto il mio impegno per non far sparire il sorriso di plastica tipo Barbie dalla mia faccia.

-Volete ordinare?-marca l’ultima parola rivolgendomi uno sguardo assassino che più o meno dovrebbe voler dire: “Osa soltanto farmi lavorare per te un altro pomeriggio e ti faccio sbranare del mio cane!!”

Mi fa quasi paura.

Intanto Michelle, ignara del conflitto, fissa la vetrina dove sono esposte tutte le varietà di dolci che fanno qui dentro, e guardando distrattamente mi accorgo che quello che ho preso io ieri non c’è. Peccato, era tanto buono.

-Io vorrei una meringa per favore- dice lei dopo un’attenta analisi.

-Robert?- si gira verso di me con aria impaziente.

-Sì, s’, arrivo, datemi il tempo di decidere- rido nervosamente passando lo sguardo su di lei, la vetrina e il pasticcere che con la sua espressione ha placato in un secondo la mia euforia.

-Okay, ho deciso, un bignè al cioccolato-

-Andiamo sul semplice oggi…- sento sussurrare Jude in tono acido ma non ci faccio caso mentre Michelle mi tira verso il tavolino.

Parliamo per un po’ su come è andata la giornata, e ogni tanto lei mi sussurra qualcosa all’orecchio e ci facciamo una risata, finche due piattini ci vengono poggiati davanti.

-Prego, buon appetito-

Jude se ne va con gli occhi tristi, e solo dopo aver sbaffato quella pasta mi rendo conto di sentirmi estremamente in colpa. Devo parlargli, devo dirgli che mi dispiace per aver fatto una così brutta impressione.

Alzo la faccia dal piatto ma lui non c’è, mi alzo e vado verso la porta, la faccio suonare e aspetto davanti al bancone. Lui non ci mette niente ad arrivare con il suo solito sorriso, è bello come ieri. Basta! Robert smettila! Devi fare un discorso serio e non è il momento di perdersi in inutili fantasie omosessuali che non ti appartengono!

Lui si guarda intorno e poi si ferma su di me con aria persa.

-È entrato qualcuno?-

-No, volevo parlarti, ma non sapevo come altro chiamare- arrossisco appena e abbasso lo sguardo. Lui fa una faccia stupita ma almeno i suoi occhi sembrano un po’ meno tristi di prima.

-Dimmi pure-

-Volevo scusarmi-

Silenzio.

Silenzio.

-Accetto volentieri, grazie- sorride di nuovo e un po’ mi sembra di rilassarmi.

Ma qualcosa nei suoi occhi non mi convince. Ho fatto la mi buona azione quotidiana, dovrei andarmene al mio tavolino e stare zitto, ma perché non ci riesco?

-Ehi, qualcosa non va?-

-No, non ti preoccupare, tutto a posto-

Lo guardo storto, non me la conta giusta.

-E poi non ci conosciamo nemmeno, non sarebbe inutile parlarti dei miei problemi?-

Mi spiazza, ha fottutissimamente ragione! Perché mi sto interessando a lui? Non è normale! Da quando sei diventato un animale sociale Rob?!

 -Scusa, forse parlo troppo-

-No, grazie per l’interessamento ma appunto, questa è la seconda volta che i parlo, da cameriere, non credi sia un po’ presto per farmi da psicologo?-

Mi sorride contrito. Sensodicolpasensodicolpa!

-Se vuoi possiamo conoscerci-

E QUESTA DA DOVE MI È VENUTA FUORI?!??!  Come posso pensare che accetti, dai, il tono che ho usato farebbe scappare un toro in calore. Cazzo, quel tono lo posso usare quando devo rimorchiare! Non per invitare un amico a bere un caffè, sembra che tu voglia fartelo! E io non voglio, voglio solo prendere questo maledetto caffè, come posso anche solo pensare che acc…

-Volentieri-

Finalmente il mio cervello si zittisce, e il suo sorriso mi da uno strano senso di calore all’altezza del petto.

-Adesso forse è meglio che io torni in cucina, lascio soli tu e la tua fidanzata- Sì forse è meglio che anche io torni dalla mia fidan…COSA?!

-Jude…- lo chiamo prima che se ne vada.

-…Michelle non è la mia fidanzata, è una mia carissima amica ma… -abbasso il tono- …è lesbica-

E in un istante lui si illumina come sotto ad un riflettore.

-Oh, mi dispiace- ridacchia.

-Mi faccio vivo io allora…-

-Ci vediamo Robert- mi saluta con la mano e sparisce in cucina.

Torno a sedermi in silenzio, Michelle mi sta fissando, le braccia conserte e le gambe accavallate.

-Ora mi racconti tutto…-

 

Note

Scusate il ritardo immane del capitolo ma la scuola chiamava...ç________ç E nell'altro capitolo non ho ringraziato nessuno, scusate...T______T...E quindi per rimediare GRAZIE!!!! (10 recenioni sono assolutamente orocolato *-*)

E, informazione di servizio, abbiamo scoperto come vedere le immagini xD...allora, per gli interessati: copiate e incollate il codice in una nuova finestra e il gioco è fatto...x)

SeptemberRain Sperimenteremo presto la ricetta e poi ti faremo spere xD E per la storia delle pappette, Drabbit ne è al corrente, ha segito su facebook...^^

Ilaria1993 Oh, che bello, siamo contente che ti sia piaciuto...x3...Spero tu abbia gradito anche questo...^^

barbydowney Sisi Robert è proprio scemo *amano alla follia* xD Come non si fa ad adorare un uomo imbranato come lui? *-*...E se poi ingrassi faccelo sapere che ti mandiamo un personal trainer sexy almeno quanto Jude u.u...

 ErYkikka è straordinario come abbiamo fatto venire fame a tutti...xD...

yasmine ecco il cano di Jude secondo noi era perfetto per un signore inglese come lui x3...

laurarom89 ti spediremo la ricetta *w*...

Sweet Bee Yeeeeee...8D...stracontente che ti piaccia!!! xDD

_Bina90_ Robert doveva pagare per i soi errori...u.u...mettiti nei panni del povero Judsie, lo avrebbe dovuto far andare via così?!...xD Bhe Robert è abbastanza Harry Lockhart...<3...quindi vedi te x)

BlackCobra Essì, Robert è fedele solo ai suoi dolci u.u e in realtà speriamo che cambi x)...Comunque per le foto abbiamo messo le istruzioni x3...E siamo felici che anche a te piaccia. Bello, ci piace che tu l'abbia etichettata "surreale"...xDD

   
 
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