E poi risvegliarsi e voler dare un pugno alla mia vita.
Scoprire che quel sogno era e resterà un sogno.
E per quanto io possa manovrare l’arma della mia vita, non potrò tornare indietro e aggiustare lo sbaglio commesso per far finta, poi, che niente sia accaduto.
Imparare a costruire quel puzzle e notare i pezzi mancanti e gli errori commessi.
E pensare di essere sola, ma in realtà, cos’è la solitudine?
Persa tra amore e odio.
Vorrei colore nei miei giorni.
Domando a me stessa cosa sono e cosa sono destinata a essere.
E mentre questi pensieri inebriano la mia mente, un immagine confusa e che da un bianco e nero prende colore, sovrasta tutte le mie domande.
Riesco a vedere una donna torturata, violentata e uccisa, cerco di salvarla ma poi apro gli occhi e mi accorgo che è tutta una finzione.
Sentire la paura, il dolore di quelle ferite, sentire il cuore cedere e la voglia di scappare.
Diamara: << Cos’è questo? Uno scherzo? Cosa mi hai fatto? >>
Voce: << Guarda in silenzio. >>
Diamara: << No, non accetto questa risposta. Io non guarderò in silenzio la morte di una persona, non puoi pretendere di togliermi la vita, di ridarmela e di dirmi questo. Non ti permetterò di portare il mio spirito con te. >>
Voce: << Non importa cosa tu voglia o no, dovrai accettarlo. E’ la vita che è ingiusta. >>
Diamara: << Non puoi distruggere la mia adolescenza, la mia crescita e la mia vita. >>
Voce: << Sei tu che ti distruggi la vita, impara a soffrire e imparerai a vivere.
Ci sono tante strade che puoi scegliere, tutte diverse tra loro, ma ora non è il momento giusto. Dovrai aspettare. >>
Diamara: << Questo è solo l’inizio, giusto? >>
Spazio autriceOdio i discorsi diretti in determinate fan fiction, ma non ho potuto farne a meno. Ringrazio winry sempre gentilissima a trovare tempo per leggere e commentare. Ringrazio anche chi legge e apprezza o meno. Per la frase in grassetto rigrazio la mia amica Germana =)