Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: Bianconiglio    26/11/2005    1 recensioni
Due bambini.Due storie che si intrecciano.Ordini gentili e nuvole che cantano.Una storia di piccoli gesti e grandi imprese.Una favola.Una tragedia.
Sigore e signori,silenzio in sala.Si apre il sipario.
Lo spettacolo sta per cominciare.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



Bambole che parlano


<< Senza aspettare risposta iniziò la grande scalata. Infiniti dubbi si affollarono nella mente del samurai. “quanto è alta questa parete?” “come troverò la stanza giusta?” “come tornerò a terra dopo aver preso i semi?” “ci saranno molte guardie?”. Ma prima di aver trovato risposta a tutti gli interrogativi arrivò in cima. Dal basso sembrava molto più alta.
Era su una grande torre, che scendeva bruscamente sul tetto, enorme, del palazzo. Kato scivolò sopra di esso, silenzioso come un’ombra. Camminò sul tetto fino a che non scorse una luce,poco più in basso. Con una capriola carpiata entrò dalla finestrella e subito si nascose nell’ombra. Per anni era stato educato a fare questo. Scivolò sul lungo corridoio buio che aveva davanti,attaccato al muro. Sulla parete che aveva di fronte c’erano innumerevoli porte. Le studiò tutte,passando davanti alla prima…alla seconda…alla terza…alla quarta…no un momento;poggiò la mano sulla maniglia della terza. Ebbe un brivido. “Devo entrare” si disse. E così fece. Con un lieve movimento del polso ruotò la maniglia…aprì piano piano la porta ed entrò con passo felpato chiudendosela alle spalle. Era una stanza piuttosto ampia. La finestra era aperta,le tende azzurrine sventolavano. C’era un grande letto di legno lucido,a baldacchino; sparsi un po’ovunque sul materasso c’erano cuscini di varie forme e grandezze, una bambola di porcellana e un libro aperto,le cui pagine erano sfogliate dall’invisibile mano del vento. Dalla parte opposta c’era uno scrittoio e… “Chi va la!” una voce femminile irruppe cristallina. Kato non rispose. “So che c’è qualcuno…non sopporto che non mi si risponda. Parla! Chi sei?” La voce si faceva sempre più irritata. Kato capì a chi apparteneva. Seduta accanto allo scrittoio c’era una ragazza. Era di spalle. Kato la osservò un momento.Aveva dei capelli strani. Pensò il samurai. Strani e bellissimi. Somigliavano al grano. Al grano al sole. No…no erano più luminosi. Ne rimase incantato. “Mi scusi signorina” disse il ragazzo. Il giovane Kato era ingenuo. Molto ingenuo. La ragazza si girò leggermente verso di lui. La pelle era bianca . Di porcellana. Kato non aveva mai visto nessuno così bello. “avvicinati”. Ordinò lei. Il samurai ubbidì. Le si accostò. Lei si girò completamente. Era veramente splendida. Aveva gli occhi chiusi e lunghe ciglia. Kato ebbe un sussulto. “Che ti prende?perchè non parli? Ti faccio pena,eh? Ti faccio pena perché sono cieca?” chiese. Ma la voce era stranamente in contrasto con le parole. Il tono sarcastico e quasi divertito creava una strana dissonanza con la frase. “ signorina…assolutamente no…io non potrei mai pensare che…” “siete tutti uguali”lo interruppe lei. Sbuffò indispettita. “mi tenete chiusa qua dentro per paura che mi faccia male e poi venite da me e criticate”. “Oh…oh no,assolutamente…io non…non sono di questo palazzo, io…”ma si interruppe. Aveva detto troppo. Lei rise ,deridendolo. “ Come sei sciocco,straniero. Lo so. Lo so che non sei di qui. Io conosco il rumore dei passi di ogni singola persona di questo palazzo. Ecco , per esempio tra trentacinque secondi esatti arriveranno due guardie per sapere se sto bene. Sapete io non parlo mai da sola. No no. Tranne quando chiacchiero con la mia bambola. MargaretLouise. Ma allora faccio anche la sua di voce. MargaretLouise ti presento il giovane…” “Kato”. La ragazza rise ancora. Kato maledisse la sua lingua. Quanto era sciocco. Fece mente locale. Era in un palazzo straniero. In missione. Stava parlando con una ragazza cieca alla quale aveva appena rivelato il suo nome e ,dulcis in fundu ,tra trentacinque..no..no aspetta…tra ventidue secondi esatti sarebbero arrivate due guardie. ventuno . La ragazza continuava a sorridere. Venti . lo stava prendendo in giro. Diciannove . quanto era bella. Diciotto . aaah cosa vai a pesare, sciocco. Diciassette . Basta.
Kato la prese, se la mise in spalla e si arrampicò su per la finestra. “non guardare giù!” le gridò mentre si arrampicava. La ragazza alzò un sopracciglio, ma Kato non lo vide. “ Ti sei dimenticato, Kato , con chi stai parlando?”. La voce si era fatta molto dolce. Troppo. Kato sbuffò. Si stava palesemente divertendo a prendersi gioco di lui. “ per tua informazione, sono una principessa. E’ alquanto poco dignitoso quello che mi stai facendo fare,sai. Non sono abituata a saltare dalla finestra, portata come un sacco di patate da un samurai acrobata che scala i muri e mi porta sul tetto. E una volta li? Che mi farai?”.
Una goccia di sudore scivolò dritta lungo la spina dorsale di Kato.
Quella ragazza parlava decisamente troppo. >>



Ciao ciao gentili lettori!
Spero mi perdonerete per avervi fatto aspettare tanto e per un capitolo così corto. Mi dispiace che non ci siano i dialoghi tra i due ragazzini, solo che non potevo spezzare la narrazione di Lui ad un punto come questo.
Ebbene, qui, per la prima volta, si incontrano Kato e Aurore. Due caratteri e due mondi diversi, ma non poi così lontani.
Spero sia di vostro gradimento, e non vogliatemene per la lunghezza...nella botte piccola c'è il vino buono, no?...no?...no,eh?...vabbè, io ci ho provato...
Un benvenuto a Miele!!!:Heilà!!Grazie grazie e spero che continuerai a leggere la storia!
Come sempre un saluto speciale a Jack Trussone: i tuoi commenti mi aiutano sempre moltissimo a capire come devo modificare o sviluppare la ff, cercherò di non deludere le tue aspettative...:D
E a Delsi Murom(o Sil) dico: E bella proprio! Questa settimana è stata devastante e mi ha impedito di scrivere come avrei voluto, ma almeno le nostre battutine cretine durante le ore della Monaco mi tirano sempre su...:) ti voglio bene,bye.
Baci baci a tutti e grazie ancora! Bianconiglio
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Bianconiglio