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Autore: piemme    28/11/2010    2 recensioni
Bella si trova a Forks nel 2010, stesso liceo, stesse amicizie ma non ci sono i Cullen. Scopre un passaggio segreto che la porta nell’Inghilterra del 1400 dove sovrano è il re Carlisle Cullen, i principi sono Edward, Alice ed Emmett.
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
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Cap  13 a mille ce n'è
Disegna grafica personalizzata con effetti glitter

Bella’s Pov

 

I suoi occhi fiammeggiavano. Ardevano dentro ai miei. Mi sfidavano. Mi toccavano l’anima. Lui. Avevo dato il mio cuore a lui. Ma lui lo aveva spezzato come un ramoscello in preda alla tempesta. Questo era l’amore? Era questo l’amore tanto decantato nelle fiabe e nei romanzi? Lui mi aveva calpestato, mi aveva distrutto, mi aveva oltraggiata. E per questo meritava di morire!

“Bella! Ti prego credimi…non ho ucciso io tua sorella!”

“Non ti credo Edward! Non ti credo!” strinsi più forte le mani sul suo collo. Sentiva la morte arrivare. “Tu sei l’assassino di mia sorella! Tu e solo tu!!!”

“No, Bella! Non capisci che è tutto un complotto per metterti contro di noi!”

Nooo!!” e una leggera pressione delle mie mani staccò la testa a quello che mi aveva rubato e spezzato per sempre il mio cuore.

Nooooooooo!” madida di sudore e sconvolta fino all’inverosimile, capì che in realtà era un terribile incubo. Non avrei mai ucciso Edward piuttosto avrei ucciso me stessa. Ancora mi tornavano in mente le sue parole dolci prima di partire.

“Bella, ti prego aspettami. Questa guerra durerà molto ma spero avrai la pazienza di aspettarmi. Non sono riuscito a terminare il mio discorso ma quello che volevo dirti è che mi sono innamorato di te. Io non possiedo un’anima o un cuore ma da quando ti ho incontrata, sembra che il mio cuore abbia ripreso a battere e la mia anima a cantare leggiadra. Ti amo Bella. Ti amo come non ho mai amato…” l’incessante battito del mio cuore spezzava quel silenzio carico di passione e dolore. Lui mi amava. Ed io amavo lui. Questa era la realtà. Non esistevano più due mondi diversi ma solo Bella ed Edward.

Edward e Bella.

Prese le mie mani e le portò al cuore.

“Non batte ma è pronto per amare. Solo te.” Il suo avvicinarsi lento, i suo occhi fiammeggianti di passione mi portarono in un mondo in cui io, Bella Swan, avevo trovato l’amore in un essere che per definizione doveva tramutarsi in qualcosa di maligno mentre invece era la persona più dolce e buona che avessi mai conosciuto.

“Edward anche io ti amo. Dal primo giorno che ti ho visto, io…”

“Edward! Riprendi i tuoi ranghi, è giunto il momento!” ma il mio discorso venne interrotto dal re che si apprestava a partire con i suoi figli ed il principe Black. Edward mi baciò sulla fronte e accarezzandomi mi disse “ Ti amo e ti amerò per sempre…” L’eco delle sue parole riecheggiavano nella mia testa  mentre calde lacrime bagnavano il mio viso. Forse non l’avrei più rivisto. E cosa avrei fatto senza di lui?

Il ricordo di quel giorno ritornò prepotente nella mia mente mentre la mia testa cominciava a pulsare forte. Cosa avrei fatto se non fosse più tornato? La mia vita ormai dipendeva da lui. Ma quell’incubo? Chi era questa strega? Per giunta mia sorella.

“Bella, posso entrare?” Una Alice, timida ed impacciata, faceva capolino dalla porta.

“Certo. Entra pure.” Vestita come una dama ottocentesca, Alice mi scrutava perplessa.

“Hai pianto?”

“Si, non lo nego. Mi manca Edward”

“Lo so. Ma io l’ho visto, ritornerà presto.”

“Alice, cosa sai delle streghe sella seta?” il suo colorito, già cinereo, divenne più pallido.

“Tu come fai a conoscere le streghe della Seta?”

“Ho sognato Edward. Uccideva mia sorella ed io uccidevo lui, vendicandomi.” Si allontanò da me di scatto. Leggevo panico nei suoi occhi.

“E’ l’ora della verità, Bella. Tu sei una Strega Nera, seguace della potente stirpe della dinastia della Seta. Siete sulla terra per uccidere i vampiri e i loro seguaci.” Le sue parole furono come una lama nel cuore. Mi alzai per andarle incontro ma lei indietreggiò. “Lo sapevo, lo sapevo che saresti stata la nostra fine! L’ho visto!”

“No, Alice! Io non farò del male a nessuno! Io non sono una strega ma una comune mortale arrivata qui per caso. Credimi!”

“Segni della tua potenza si sono già avverati nei tuoi sogni…io…mi dispiace…” lasciò la stanza correndo mentre le mie parole scorrevano invano dalla mia bocca. Possibile che avrei ucciso tutti loro? E soprattutto possibile che avrei ucciso il mio amore? Ero sconvolta da questa rivelazione. Io non avrei mai potuto fare del male a nessuno. Improvvisamente un rumore alla finestra mi destò dai miei pensieri. Mi accorsi immediatamente di una civetta che batteva la testa furiosa. Avevo paura, il suo battere aveva un qualcosa di inquietante ma spinta come da una forza misteriosa, mi avvicinai titubante alla finestra. La civetta continuava a battere  ma accortasi del mio avvicinarmi, si fermò scrutandomi. Aprì leggermente la finestra ma l’uccello entrò prepotentemente facendomi cadere. Non appena si posò a terra, si trasformò in una meravigliosa dama bianca. Tremante arretrai di qualche centimetro verso il muro. Ero in trappola.

“Non aver paura di me, Bella. Io sono qui per aiutarti.”

“Chi sei? Che cosa vuoi da me?”

“Tu sei una delle streghe nere più potenti di questo regno. E’ necessario che tu impari ad usare le tue armi altrimenti il tuo amato morirà e con lui tutta la sua stirpe.”

“Edward! No! Ti prego! Dimmi cosa devo fare.”

“Devi venire con me. Devi prepararti alla battaglia e per fare questo devi imparare ad usare i tuoi poteri. Bella, tu hai una sorella che in questo momento si trova nelle mani del nemico.”

“Una sorella?”

“Si, siete le due streghe nere, nate per combattere il male. Ma i vampiri di cui tu sei ospite hanno stipulato un patto con tutti gli altri esseri compresa la nostra stirpe. E loro non lo hanno mai infranto.”

“Ma tu chi sei?”

“Sono la Gran Sacerdotessa, erede della Confraternita delle Streghe.”

“Tutto ciò mi sembra stranissimo. Nel mio mondo queste cose le leggiamo sui libri di fantasia.”

“Nel tuo mondo esiste anche chi molesta i bambini e chi fa combattere gli animali fino alla morte. Come vedi,ogni mondo ha le sue pecche.”

“Devo venire via con te allora?”

“Si, sei pronta?” Lanciai un rapido sguardo alla stanza e poi mi avvicinai a lei.

“Si.” Le diedi la mano e come d’incanto mi ritrovai in un mondo parallelo. Quando riaprì gli occhi, una schiera di donne inchinate al mio cospetto erano innanzi a me.

“Benvenuta nel suo regno, Maestà.”  

 

Un bacione a tutte le lettrici! Ben ritrovate, spero che il cap vi sia piaciuto e chiedo alle scrittrici chi vuole scrivere il prossimo capitolo di contattarmi. Per ora vi ringrazio della vostra pazienza e dei vostri commenti, sempre graditissimi, scusandomi per il ritardo.

Baciotti e buonanotte!!

   
 
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