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Autore: LucreziaPo    29/11/2010    5 recensioni
Attenzione spoiler su Harry Potter and the Deathly Hallows! chi non vuole rovinarsi la sorpresa, non legga nulla!!!! e se dopo la morte di Voldemort, Dio decidesse di far esprimere ad Harry il desiderio di far tornare in vita le persone care che lui ha perso nella lotta??? e se lui accettasse?? ci saranno baci, battute e scherzi con i Malandrini di nuovo riuniti, amore, scommesse e risate!!!! mi raccomando ditemi che ne pensate!!! un bacione Lily Black 90
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Nuovo personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'I protecting you & A new Life'
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Ciao a tutti! Finalmente, dopo mesi, anni, secoli, torno a postare questa storia! Sono mortificata e mi dispiace averla abbandonata per così tanto tempo, ma sono successe moltissime cose e non avevo proprio il tempo per continuarla. L'ho trovato solo ora.

Spero vi piaccia e vi chiedo ancora scusa per l'attesa interminabile! Giuro e Stragiuro, Parola di Malandrino, che la continuerò e l'aggionerò più in fretta! 

Un bacione a tutti e come sempre sono graditi i vostri commenti, ma abbiate pietà...non scrivo da moltissimo!

Un bacione, Lily Castiel Winchester (per chi non lo sapesse prima il mio nome era Lily Black 90!)

XD 

 FANTASMI MALANDRINI

“Per la barba di Merlino! Quel figlio di puttana…”

James guardò Sirius, irato.

“Keira, dov’è?”chiese Remus.

“Con Lily. Di sopra. È sotto shock.”

“Ha distrutto tutto? Ogni cosa? Le sue canzoni, i vestiti…”

“Il nostro anello, Jamie.”concluse Sirius.

I suoi migliori amici lo guardarono dispiaciuti ed irati.

Ma James più di tutti.

Teneva moltissimo a Keira, era come una sorella per lui.

Ed ora un idiota babbano la minacciava?

No, non l’avrebbe passata liscia!

“Che vuoi fare? Ucciderlo? Minacciarlo?”chiese Remus, passandosi una mano tra i capelli.

“Ragazzi, non lo so. Non ne ho idea. È un babbano, sono un mago, sarebbe facile fargliela pagare. E poi, se lo facessi, sarei arrestato per aggressione. E tralasciando il fatto che sono stato accusato di omicidio, tradimento e via discorrendo…sono appena tornato in vita e non vorrei finire in carcere per un figlio di puttana idiota. Secondo me, la stiamo facendo più grossa di quello che è. Basterà minacciarlo. Fargli vedere di cosa sono capace, senza mostrargli la magia.”

“Lo vuoi prendere a pugni, vero?”ridacchiò James, stupito e divertito insieme dal discorso, fin troppo maturo, del suo migliore amico.

Sirius che si preoccupava dei rischi? Del carcere? Della fedina penale sporca?

“Oh, ci puoi scommettere quello che vuoi, Ramoso! Io quello lo faccio a pezzi, se lo trovo. E poi lo riattacco con la magia.”

“Per poi farlo a pezzi di nuovo!”

James batté il cinque a Sirius, sotto lo sguardo divertito di Remus.

James e Sirius…non sarebbero mai cambiati.

 

Keira si passò una mano tra i capelli, trovandoseli in disordine.

“Sono fin troppo fragile in questo periodo, Lily. Mi viene da piangere per ogni cosa.”

Si sentiva un idiota.

Non era mai stato così.

Era lei quella forte e testarda.

“Ehi, tesoro. Sono successe troppe cose insieme. È normale che tu sia sconvolta, che ti senta disorientata, arrabbiata. Un idiota ti ha devastato la casa e…”

“Ha distrutto il mio anello, Lily.”

Si mise a sedere sul letto e guardò la sua migliore amica, Lily Evans Potter.

Notò quanto fosse bella.

I capelli rossi le ricadevano sulla schiena in boccoli ed onde e gli occhi verdi brillavano, un po’ per il dispiacere che provava per lei.

Il viso non sembrava invecchiato affatto, nonostante la magia degli angeli.

Sarebbe stata sempre Lily Evans, la sua amica, innamorata follemente di quel pazzo di James.

“So che è solo un oggetto…”

“Ma significava qualcosa per te, Keira. Lo so. Lo capisco. Era il vostro anello di matrimonio e conserva un ricordo bellissimo. Un ricordo che appartiene ad un tempo che non c’è più, prima che Voldemort ci uccidesse e rovinasse le nostre vite. Prima di veder mio figlio crescere da solo e te lontana da Sirius e Remus.”

La sua voce era triste, ma la guardò incoraggiante.

“Harry è qui, Lily.”

“Lo so. Lo so questo. Ma non cambierà il passato. E solo noi possiamo cambiare e migliorare quello che ci aspetta, tesoro mio. Era l’ultimo legame che avevi con il passato, quell’anello.”

“Sì.”ammise Keira. “Devo lasciare andare anche quello.”

Lily si chinò su di lui e le carezzò i capelli scuri.

“Credo sia la cosa migliore da fare. Lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare.”

“Sirius lo ucciderà, vero?”chiese, riferendosi ad Ethan.

Lily scoppiò a ridere.

Sirius ed Ethan?

Non la vedeva affatto bene!

“Credo proprio di sì! Ahahah! Ma dovresti essere contenta di avere un cavaliere così galante! Dopotutto Sirius ha sempre fatto così! Ricordi ad Hogwarts, quando ci provavano con te o facevano qualche dispetto nei tuoi confronti?”

Keira rise di cuore, ripensando a quei tempi.

Era vero.

Sirius l’aveva sempre difesa ed anche se questo era stato motivo di litigi poiché lei si sentiva di potersi difendere da sola…gli era sempre stata grata.

Ripensò ai suoi occhi grigio ghiaccio, ai capelli scuri, ora un po’ brizzolati e sorrise.

“Sai che stai sorridendo come un ebete, vero?”la prese in giro Lily.

Sedette sul letto accanto a lei, posando la schiena allo schienale.

Era contenta per Keira.

L’aveva vista soffrire, lontana dal suo mondo, lontana dai suoi amici, da loro.

Ed ora vederla sorridere così spontaneamente, anche con un’espressione ebete sul viso…le faceva bene.

Era fiera di come stesse affrontando tutta quella strana, pazzesca, folle situazione.

La stavano affrontando bene, nonostante quella novità di Ethan.

“Dimmi la verità: amavi veramente Ethan o sei solo sopravvissuta fino all’arrivo di Sirius?”

Lo sguardo che le rivolse fu più significativo di qualunque altra spiegazione.

 

 

“Voi cosa? No, ragazzi. Non…non voglio che vi mettiate nei guai per aver aggredito un babbano!

So badare a me stessa e non voglio che mi facciate da cavalieri senza macchia e senza paura, per quanto la cosa mi lusinghi.”

Keira guardò Sirius, supplichevole.

L’unica cosa che ci mancava era che si mettesse nei guai per fare il cavaliere e trascinasse con sé, come d’obbligo, James e Remus.

“Naa…ce la caveremo, come sempre. Senti, vogliamo solo…”iniziò James.

“Farlo a pezzi.”concluse Sirius per lui e tutti risero.

Era ormai ora di cena ed erano stati invitati a casa Weasley.

I ragazzi s’erano appartati, lasciando gli adulti da soli a chiacchierare.

Aleggiava un’aria di serenità, complicità.

Discorsi sulla politica, sul Quidditch, sulle novità del momento e sui progetti di vendetta di Sirius, che non sembravano esattamente da “adulti”.

“Niente guai, niente ferite etc…”intervenne Lily.

“Promesso, raggio di Sole!”

James fece la croce sul cuore e si chinò su di lei per baciarla sulla guancia.

Lily avvampò, assumendo la stessa tonalità dei suoi capelli rosso cupo.

James la faceva sempre sentire così…come una ragazzina alla prima cotta, prima e perenne cotta nei suoi confronti, d’altronde!

“Ci serve un piano…un’idea…non so, ha paura di qualcosa? Traumi infantili? Ragni? Zombie?”stava riflettendo Sirius.

Keira l’ammirò.

Aveva l’aria così concentrata, così assorta.

I capelli sale e pepe gli ricadevano gli occhi color del ghiaccio più puro e per un attimo incrociarono i suoi.

Quello che fu capace di fare il suo cuore in quel minimo attimo fu incredibile.

Se lo sentì scoppiare, fare giravolte e capriole ed abbozzò un sorriso imbarazzato.

Si sentiva la ragazzina timida colta di sorpresa ad osservare il ragazzo più carino della scuola.

Beccata!

Sirius le rivolse un sorriso ampio, rivelando i denti luminosi e s’accostò a lei.

Sentì il calore del suo abbraccio, quando lui l’avvolse nella sua stretta e posò il mento tra i suoi capelli, tornati finalmente del loro colore naturale, scuro…

“Su, Kei. Ci serve un’idea.”l’incitò James, notando la tenerezza tra lei e Sirius, ma troppo preso dall’architettare un piano malefico per darci peso.

“Non lo so, ragazzi. È uno normale. È un cretino e mi ha minacciata.”

La paura iniziale era scemata.

In quel clima di confidenza, d’affetto e pace era impossibile ripensare a quel che era successo ed anche se il pensiero andava a toccare di sfuggita quel ricordo, ora non sembrava più così spaventoso.

Tra le braccia di Sirius, circondata da Lily e James, si sentiva al sicuro, protetta.

A casa.

“Ha paura dei fantasmi. Si è spaventato con Casper, perfino!”

“Chi?”

James e Sirius la guardarono come se avesse parlato cinese.

Chi diamine era Casper?

“Fantasmino? Ci hanno fatto dei film? Dei cartoni? È… Ok, lasciate perdere. È babbano. Non lo potete conoscere. Ma Lily, dovresti istruire tuo marito alle conoscenze moderne!”

“Scusa, tesoro. Ero un po’ impegnata per fargli guardare la tv. Eravamo…un po’ altrove!”ridacchiò lei.

Keira sussultò.

Se n’era completamente dimenticata!

Oddio! Ora si sentiva un mostro!

Era così naturale averla di nuovo con sé, da soppiantare gli anni trascorsi senza…

“Scusami…”ma Lily stava ridendo.

Capiva la sua confusione.

Era strano per tutti.

“Fantasmi! Ma certo!”esclamò James d’un tratto dopo un attimo di sovrappensiero e facendo sussultare Lily che era appoggiata a lui.

Guardò Sirius come cercando di trasmettergli l’idea con lo sguardo.

“Non starai mica pensando…”

“Mantello dell’Invisibilità! Ovvio che sì! Dovremmo sfruttarlo di nuovo, no? E quale migliore occasione!”

James si voltò, cercando Remus con lo sguardo.

Lo trovò lontano da loro, intento a coccolare Ninfadora.

Non osò interromperli, rendendosi conto di come aleggiasse l’amore in aria quella sera.

Che strana cosa!

S’alzò in piedi e corse in casa, tornando dopo un attimo trasportando il suo ex-mantello.

Argentato, liscio al tocco e di una consistenza stranissima, quasi d’acqua.

Fu un emozione riaverlo con sé, compagno di tante malandrinate.

Era ora di rimetterlo in capo.

Era ora che tornasse agli originali Malandrini.

C’era solo un piccolo problema…

“Come mi sta?”l’indossò ed osservò le facce di Lily, Keira e Sirius.

“Bene! Devo ammettere che le tue scarpe sono molto spaventose! Fuggirà a gambe levate!”lo prese in giro Sirius e tutti risero.

James si guardò i piedi, sbuffando.

Il mantello non riusciva a coprirli.

“Prima di tutto…le ho comprate perché mi hai consigliato tu. E secondo punto, hai un’idea migliore, genio? Ci stringiamo!”

“Jamie, va stretto ad Harry!”

Ma James era inamovibile.

“Basterà agitare la bacchetta per far sì che le cose volino per la stanza e parlare in maniera minacciosa…”

“Intimandolo di lasciare Keira in pace.”concluse Sirius.

In fondo, piedi a parte, non era un’idea balzana.

“OK, ci sto.”

Lily e Keira li guardarono come se fossero impazziti.

James avvolse sé stesso e Sirius nel mantello, due paia di piedi che camminavano sul prato e scomparvero.

“Sono decisamente…”

“Fuori di testa.”concluse Keira per Lily.

Ma bastò uno sguardo reciproco per scoppiare a ridere come sceme!

Erano sempre i soliti, ma non li avrebbero cambiati per nulla al mondo.

 

La casa dell’ex di Keira, il tipo borioso e minaccioso, Ethan, era una villetta appariscente alla periferia di Londra.

Scale, stanze enormi, oggetti grondanti di cattivo gusto ovunque, sparsi per la casa.

James si guardò intorno.

Quadri, statue, dipinti ovunque.

“Scommetto che manco uno di questi è vero. Lily mi portò una volta in quegli edifici babbani…com’è che si chiamano…jusei? Nasei? Calei? Mah, non ricordo! Pieni di queste cose, opere d’arte e…”

“Ssh! James! Non è il momento di fare il critico. Dov’è Ethan?”

Sirius si liberò infastidito del mantello, decisamente troppo piccolo per lui ed infinitamente minuscolo per poter contenere i loro corpi, ormai quasi quarantenni.

E quando lo disse a James, lui sbottò infastidito:

“Non ho 40 anni. Ne ho 38, ricorda! Sono un giovincello!”

Fu in quel momento che apparve Ethan.

Erano ai piedi di una rampa di scale e lui sbucò in cima ad essa.

Ma la sala era nell’oscurità e non li vide, dirigendosi verso una porta a sinistra.

Ma non prima che James e Sirius notassero uno strano colorito sulla faccia…

“Ma che ha in…”

James non finì la frase perché Sirius l’aveva preceduto a salire le scale, lentamente.

Sentiva nelle vene un’euforia.

Aveva in mente l’espressione ferita di Keira, quello che quel cretino le aveva fatto e distrutto, come aveva osato minacciarla e si sentiva ribollire il sangue nelle vene.

Sguainò la bacchetta sulla soglia della stanza ed un vaso partì a razzo schiantandosi con un tonfo sulla parete opposta della stanza.

James lo raggiunse alla soglia e sgranò gli occhi quando vide una figura in camicia da notte verde acido scattare a sedere sul letto.

Il viso era coperto di una crema pastosa e color caramello e screziata di bianco.

Il tutto completato da dei bigodini nei capelli.

“Ma che diavolo ha in testa?”si lasciò sfuggire James ed Ethan cacciò un urlo, scattando in piedi al lato del letto.

Assonnato e terrorizzato prese la prima cosa che gli capitò nelle mani, il barattolo di crema Nivea nutriente per il viso e lo tirò al nulla, mancando Sirius di poco.

James l’afferrò e lo trasse al buio, al lato della stanza.

Poi mosse ancora la bacchetta.

Iniziarono a volare oggetti, penne, fogli, matite, occhiali da sole, soldi, libri, quadri, vestiti ed un paio di mutandoni della nonna per concludere, iniziando una danza oscena attorno ad Ethan, stringendosi a lui, fino a che gli oggetti non lo colpirono.

“NO! DIO, PIETA’! DEMONIO, VAI VIA! AAAAH! AAAHA”

“Io sono il fantasma del Natale passato, dell’estate corrente e dell’eterno futuro!”iniziò Sirius, con voce cavernosa.

“AAAH!”

Ancora urla disperate da parte di Ethan.

Era cereo, sotto la maschera.

“CHI SEI? VAI VIA! VIAAAA! O…”

“Tu hai osato ferire una mia protetta, la dolce Keira Sanderson! E la pagherai!”

James soffocò le risate contro la schiena di Sirius ed il palmo della mano.

Stava morendo dal ridere.

Ethan era palesemente terrorizzato e Sirius stava vendicando Keira.

Sirius lanciò uno sguardo all’amico, come per dire:

“Tocca a te!”

James si schiarì la voce.

“Io sono il fantasma dell’antica notte dei tempi, del presente assolato e del futuro nebbioso! Siamo venuti qui per punirti! Mai più oserai sfiorare Keira Sanderson, mai più avvicinarla, mai più anche solo pensarla! Perché noi sappiamo ogni cosa…!”

“MAI, MAI, LO PROMETTO, PIETA’! VI PREGOOOOO!”

Gli oggetti cessarono di muoversi e crollarono sul pavimento.

Ethan continuò ad urlare e fuggì via, per poco non investendo James e Sirius, appostati affianco alla porta e scappò nella notte, le babbucce ancora ai piedi e la camicia da notte ancora sventolante.

“Aahahahaha! “Io sono il fantasma del Natale passato, dell’estate corrente e dell’eterno futuro!”

Ma che cavolo era?”

James era piegato in due dalle risate, il mantello ormai ai suoi piedi.

S’appoggiò al muro per non scivolare a terra.

“E tu? Io sono il fantasma dell’antica notte dei tempi, del presente assolato e del futuro nebbioso! Ahahahaha!”

Sirius aveva le lacrime agli occhi.

Rimasero a ridere per dieci minuti buoni prima di smaterializzarsi a casa propria.

Ma bastava incrociare lo sguardo l’uno dell’altro perché la loro risata risuonasse nella notte, con stupore di tutti ed allegria generale.

  
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