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Autore: Shadowolf    30/11/2010    2 recensioni
"“Just look outside!” gli rispondo, il sorriso a trecentosessanta gradi.
Si sporge un po’ di più e sospira piano.
“What?”
“It’s snowing!”"
L'idea è quella di usare una canzone natalizia per ogni capitolo (dovrebbero essere cinque o sei in totale).
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'RolePlay'
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“Will you ever stop leaving clothes all scattered on the floor? I’ve had enough of picking ‘em up!”
Mi guarda serio e convinto, ma non dura molto. Tipo cinque secondi, il tempo di sorridergli e ricambiare lo sguardo.
“... I’m sorry, don’t do that on purpose...”
Sorride a sua volta e abbassa le braccia, continuando a tenere I miei vestiti in mano.
“How’s that I can’t be angry at you for more than ten seconds?”
“It’s five, actually.”
Scuote piano la testa, sorride ancora, si arrende. Gli lascio un bacio sulle labbra e faccio per prendergli i vestiti dalle mani, ma mi blocca.
“I’ll put them in the washer, that was their destiny anyway, am I right?”
Ridacchio e fanno cenno di sì con la testa. Ormai mi conosce bene. Sospira e sorride.
“Go downstairs, I’ll be right back.”
Lo bacio sulla guancia e annuisco di nuovo, andando di sotto. Se mi ci fermo a pensare su un attimo, ancora non riesco a credere a quello che sta succedendo. Cose che fino a solo un paio di mesi fa sembravano impossibili, adesso stanno accadendo, una dopo l’altra, con una semplicità decisamente disarmante. Probabilmente non dovrei dirlo, ma forse un po’ ce lo meritiamo. Un po’ di felicità, intendo. Stiamo insieme da cinque mesi, e credetemi, cinque mesi sono dannatamente lunghi se ne sei costretto a passare la maggior parte dall’altro capo del mondo. Ci sono successe le cose più disparate, e in più occasioni siamo arrivati al punto limite, nel vero senso della parola. Ho perso il conto di quante volte ci siamo mollati solo per tornare insieme al più due giorni più tardi. Sembra che siamo incapaci di star lontani uno con l’altro, non importa quanto male ci possiamo fare altrimenti.
Faccio per buttarmi sul divano quando da fuori mi arrivano delle voci di bambini che urlano. Cambio percorso e raggiungo le grandi finestre del salotto, realizzando dopo qualche frazione di secondo il motivo di quelle grida di gioia. Sta nevicando.

Sleigh bells ring, are you listening?
In the lane, snow is glistening
A beautiful sight, we're happy tonight
Walking in a winter wonderland

Un sorriso si affaccia pian piano sulle mie labbra e si ingrandisce sempre di più. Erano anni che non mi capitava qualcosa così. Vivere da qualche parte che non sia un hotel e veder nevicare, di colpo. A Malibu una cosa del genere è impensabile, ovviamente.
“Jude! Jude, come here, quick! Jude!”
Mi risponde alla terza volta, dalla lavanderia.
“What now?”
“I said come here!”
“You can wait a minute, can’t you?"
“JUST BRING YOUR ASS HERE!”
Passano una manciata di secondi e sento il suono dei suoi passi arrivare. Mi giro e gli vado vicino, prendendogli la mano e trascinandolo con me vicino alla finestra.
“Could you gently explain me what the hell is going on?”
“Just look outside!” gli rispondo, il sorriso a trecentosessanta gradi.
Si sporge un po’ di più e sospira piano.
“What?”
“It’s snowing!”

Mi guarda perplesso.
“So what? Traffic will get so much worse now.”
Lo fisso per un po’, indeciso su cosa dire, poi gli stringo la mano e comincio a tirarlo verso l’ingresso.
“Rob, could you just tell me what is it?”
“You’ll see!”
Realizza quello che voglio fare solo quando è troppo tardi e sono già con una mano sulla maniglia.
“No, no, no. I won’t go outside with this cold, you can forget it.”
Non gli rispondo nemmeno, mi limito di nuovo a guardarlo con aria supplichevole. Quattro secondi e mezzo e leggo la risposta nei suoi occhi prima ancora che parli.
“Just wear a scarf, it’s cold outside.”
Annuisco e prendo cappotto e sciarpa dal guardaroba, gli porgo le sue cose e usciamo nella fredda sera londinese. Gli afferro di nuovo la mano e lui me la tiene, non si sottrae più ora, non gli importa più, tutto quello che vuole è stare con me, e basta. Lo tiro leggermente e attraversiamo, poco distante da casa sua c’è un parco, quasi deserto a quest’ora ormai; mi fermo e lascio che mi venga vicino e mi abbracci, sento il calore del suo corpo raggiungere il mio come fosse magnetico, e forse in fondo lo è. Lo bacio dolcemente e ricominciamo a camminare insieme sotto la neve, mano nella mano, un sorriso ci colora la faccia.

Gone away is the bluebird
Here to stay is a new bird
He sings a love song as we go along
Walking in a winter wonderland

Novembre è stato un inferno. In ogni senso. Anzi, a ben considerare non è stato tutto Novembre, ma l’ultima parte di Ottobre e i primi dieci giorni di Novembre. Litigavamo per i motivi più stupidi, spesso anche per niente, e alla fine siamo arrivati al punto di lasciarci sul serio, per un paio di giorni. Tutto era cominciato per via della premiere di Due Date a Los Angeles, non avevo nessunissima voglia di ritornare in California e ancor meno di lasciare lui qui da solo. Portarlo con me era impensabile, per via delle riprese, che sarebbero continuate lo stesso, e né io potevo sottrarmi da tutto il carrozzone del tour promozionale. Non che non ci avessi provato, anzi. Ma il mio agente mi aveva categoricamente risposto di no, prima di pregarmi di non fare cazzate, anche considerando che la Warner Bros. detiene i diritti di entrambi i film. Così avevo cominciato a diventare nervoso, ad arrabbiarmi con lui per ogni stupidaggine, per ogni singola cosa che semplicemente non mi andava a genio. In altre parole, l’avevo respinto. L’avevo tenuto a distanza. L’avevo fatto soffrire. Chiunque mi avrebbe mandato a fare in culo dopo le prime volte. Lui invece no, ha sempre tenuto duro, è sempre ritornato da me. Non si è arreso. Fin quando un giorno tutte quelle piccole tensioni sono scoppiate in qualcosa di più grave, in una vera e propria battaglia. Due sere prima me ne ero andato dal suo trailer sbattendo la porta, dopo l’ennesimo litigio, lui non mi era venuto dietro ed io, convinto di avere la ragione dalla mia, non mi sono voltato indietro, restando a dormire nella mia roulotte, e ignorandolo per tutto il giorno seguente, fin quando non ce l’ha fatta più e non è venuto a bussare per affrontarmi. Da lì, attraverso la distruzione di quasi tutto il contenuto del suo trailer, la restituzione delle sue cose rimaste nel mio, e via dicendo, alla fine siamo tornati insieme, promettendoci a vicenda che mai più saremmo arrivati a tale punto. Abbiamo entrambi rinunciato a qualcosa, e da quel momento in poi le cose sono filate alla grande. Fin troppo, a sentir lui, ma dentro di me so che tutto può andare secondo i nostri piani, adesso. Siamo più forti di prima, più... sicuri.

In the meadow we can build a snowman
Then pretend that he is Parson Brown
He'll say: Are you married? We'll say: No man
But you can do the job when you're in town

Nevica più forte, presto arriverà una bufera vera e propria. È tutto imbiancato intorno a noi, e le scarpe cominciano a sprofondare un po’ prima di toccare il suolo. Mi fermo e faccio finta di dovermi alzare i jeans, per non farli bagnare. Mi abbasso, gli lascio la mano e aspetto che si distragga un attimo prima di assemblare veloce una palla di neve, alzami e gettargliela contro.
“Robert!” Sospira rassegnato, sa che non mi fermerò. E infatti dopo qualche secondo gliene lancio un’altra. E un’altra ancora. Fin quando non si decide a passare al contrattacco. Comincio a correre lasciandomelo alle spalle, mi insegue ed ogni tanto una delle sue palle di neve mi colpisce, ma non abbastanza da farmi smettere.
“Such a lousy aim you have, Watson...”
“Maybe I’m not aiming you…”
“Yeah, sure, that’s exactly what a lousy aimer would s-“
Non riesco a finire la frase perché mi ritrovo con la faccia sepolta nella neve. Mi ci vuole un po’ per realizzare cosa sia accaduto, e l’attimo dopo sento un corpo sollevarsi dal mio; mi giro un po’ a fatica e trovo il suo sorriso ad accogliermi.
“Who’d be a lousy aimer?”
Okay, me l’ha fatta. Hai vinto il primo round, Mr. Law.
“Well, technically...“
Altrettanto velocemente gli afferro il braccio e lo faccio cadere sopra di me, rotolando sul fianco subito dopo e sistemandomi sopra di lui il momento seguente.
“What now, Mr. Law?”
Sorride e fa l’unica cosa che può fare adesso, solleva leggermente la testa e mi bacia piano, riscaldandomi così le guance rosse per il gelo. Mi lascio andare al suo tocco morbido e sorrido a mia volta sulle sue labbra.
“Good move.”
“It always works for you.”
“I love you.”
“I love you too.”
“I’m gonna marry you.”
“Yeah, you always say that and never do it.”
“I haven’t found the right ring… yet.”
Scoppia a ridere e si lascia andare contro di me, lo abbraccio stretto e gli lascio piccoli baci sulla guancia e sul collo, respirando il suo odore ed identificandolo come mio. Poi gli sussurro all’orecchio.
I swear I will.”
“I know.” 

Later on, we'll conspire
As we dream by the fire
To face unafraid the plans that we've made
Walking in a winter wonderland

Torniamo a casa solo quando le nostre mani sono talmente gelate da non farci percepire più niente, i nostri pantaloni quasi completamente bagnati. Il calore che ci accoglie appena lui apre la porta ci fa rabbrividire, per contrasto, mentre ci liberiamo dei cappotti e delle sciarpe; prendo la sua mano e lo conduco vicino al camino, zittendo quasi sul nascere le sue blande proteste di come dovremmo cambiarci prima di fare qualsiasi altra cosa. Spingo il divano fin quando non è che a pochi metri di distanza dal fuoco, mi libero dei pantaloni e li allontano leggermente, mandandoli più vicino al camino e sedendomi. Lui rimane lì per qualche secondo ancora, poi fa lo stesso e si sdraia, sorridendomi dolce.
“What?”
“Nothing. Just waiting for you.”
“It was my idea.”
“Yeah, and as you can see I like it so much. Join me?”
Fingo di non essere convinto.
“Hm... I don’t know if I want to...”
“Please?”
Scrollo leggermente le spalle.
“I mean, I’m very comfortable right here too, no need to lie down...”
“But you’re all alone there…”
“Hm… Yeah, this is true, but still…”
“Don’t want your boyfriend to hug you and cuddle you to death?”
Chiudo per un attimo gli occhi e sorrido tra me. Me la fatta. Sa che non so resistere quando mi chiama così.
“Oh, okay, okay. Coming.”
Mi giro verso di lui e mi raggomitolo contro il suo corpo, cercando quel calore diventato così familiare, e a cui ora non potrei mai rinunciare. Nascondo la faccia nel suo maglione e per qualche minuto me ne rimango così, respirando il suo odore dolce e rassicurante; poi alzo la testa e cerco le sue labbra, lo bacio delicatamente e lui ricambia, ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo a vicenda. Sono del tutto consapevole di quanto sembreremmo idioti agli occhi di chicchessia, ma non me ne frega niente, mi piace essere così con lui, non c’è niente di superfluo, di esagerato, di sdolcinato in quello che facciamo. Siamo solo noi stessi. Probabilmente il lato migliore di noi stessi.
Mi volto verso il camino e sento le sue braccia cingermi subito il busto, trattenermi a loro quasi come se stessi cercando di fuggire via. Ma non c’è nessun’altro posto dove vorrei essere in questo momento, nessun altro posto dove varrebbe la pena essere. Appoggio piano le mie mani sopra le sue e sorrido, guardando il fuoco un’ultima volta prima di chiudere gli occhi e addormentarmi lentamente, cullato dal calore del camino e dall’amore di quelle braccia intorno a me.


AUTHOR'S CORNER: Probabilmente vi starete chiedendo da dove mi siano venuti fuori tutti questi discorsi sul matrimonio. Be', mesi fa postai Save The Last Dance For Me, che era una sorta di alternative take dal roleplay su facebook. Thing is, avevo questa idea in mente e per scriverla ci volevano le "condizioni" adatte, o meglio il contesto giusto, e allora sotto assenso del mio manager (LOL You know who you are :3) ho pensato di scriverla prendendo come soggetto la nostra own rendition di Rob e Jude. Pensatene un po' quel che vi pare, ma era l'unico modo di farla funzionare, inserirli in un contesto dove, pur rimanendo in topic, ci fosse qualche forma di possibilità per loro due di stare insieme (e credetemi non è facile, la mia socia ed io ne sappiamo qualcosa .___.), e insomma, se volete qualche chiarimento basta chiedere. Un'ultima cosa prima di chiudere, se caso strano vi dovesse piacere, ringraziate Sweet Bee che mi ha convinto a postarla anche qui, non fosse stato per lei non l'avreste mai letta. BB, this one's for you :3
   
 
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