Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Vale11    30/11/2010    10 recensioni
La caposcuola Hermione Jane Granger aveva molto ascendente sugli studenti di Hogwarts, soprattutto da quando era finita la guerra. E Draco Lucius Malfoy stava cercando di sopravvivere al suo settimo anno. Non è mai stato da lui prenderle e non ridarle, non è mai stato da lui non reagire, non è mai stato da lui starsene buono e subire. Lo vide voltarsi un momento verso di lei, prima di affrontare le scale che portavano alla torre di astronomia. Lo vide reggersi al corrimano per costringere le gambe ad affrontare gli scalini, il braccio sinistro attaccato al petto. Non lo vide mai abbassare gli occhi.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ci ho dato.
Draco Malfoy uscì da un negozio di Diagon Alley, col cappuccio del mantello tirato su. Faceva freddo. E non voleva farsi vedere. Uscì distratto.
Non ci ho dato.
Il suo cervello lo cantilenava da un po’.
Ci ho dato, non ci ho dato.
Ripassò mentalmente quello che aveva comprato. Un libro per Blaise. Un fermacapelli per Pansy. E i regali che gli imponevano il girotondo cerebrale di ci ho dato, non ci ho dato: quelli per Hermione, i Weasley e Harry Potter. Harry Potter.
Il bambino-sopravvissuto-per-mandarmi-nel-panico.
Il bambino-sopravvissuto-per-mandarmi-nel-panico-da-dieci-giorni-a-questa-parte.
E avrebbe potuto continuare.
Aveva chiesto alla commessa di spedirgli quello che aveva comprato direttamente al castello, visto quanto fosse ingombrante, aveva pagato in contanti ed era uscito. Poteva permetterselo ancora, quello.
 
Hermione Jane Granger non si stupì quando vide la testa bionda del suo ragazzo fare capolino dalla porta della sua stanza. Loro stanza. Stanza, comunque. Sorrise, scollando gli occhi dal libro che teneva in bilico sulle gambe incrociate.
“Dov’eri?”
 
Draco pensò di non aver mai visto niente di più bello. Eppure aveva davanti agli occhi una ragazza in pigiama, struccata, coi capelli in perfetto disordine che stava abbracciando un libro invece che lui. E non c’era niente di più bello di questo.
Ghignò, furbo.
“A Diagon Alley”
“Oh”
Hermione lo fissò curiosa per un po’, parve bilanciare i pensieri e decidere che poteva cedere all’ interesse.
“Dovevi fare delle commissioni?”
“In un certo senso”
 
Hermione si spostò di lato, per permettere a quello strano felino bianco che si teneva in camera di arrampicarsi sul letto e gattonare fino ad arrivarle accanto. Mise su una smorfia che lo fece scoppiare a ridere.
“Che significa in un certo senso?”
Draco la circondò con le gambe, appoggiando il mento sulle sue spalle.
“Vuoi la spiegazione etimologica?”
“Mi accontento della tua
“Dovrai accontentarti di un bel mistero, allora”
Si accomodò col petto stretto contro la schiena di Hermione, godendosi il tepore della sua ragazza. Respirò soddisfatto chiudendo gli occhi.
“Sei freddo”
 
Lo sentì annuire contro la sua guancia, la barba leggera che lo rendeva ispido.
“Fuori c’è la neve”
“Lo so”
Gli prese le mani fra le sue, intrecciò le dita per scaldarle. Erano mani sottili, quasi femminee.
“Che sei andato a fare a Diagon Alley?”
Lo sentì buttare fuori uno sbuffo d’aria divertita.
“Sei curiosa come una scimmia
“E tu sei simpatico come una grattugiata su una guancia”
 
Draco sorrise, apprezzando iltalento di Hermione per la risposta pronta.
“Sono andato a comprare qualche regalo. Qualche.”
“A-ha”
Hermione aprì il libro. Simulò disinteresse.
“Hai trovato qualcosa anche per Harry e Ron?”
Lo sentì annuire di nuovo, ancora guancia ruvida contro la sua.
“E anche per Ginevra e George”
“E cosa?”
“Hermione Hermione…”
Lo sentì ridere, sommesso.
“Se mi avessi dato qualche consiglio lo sapresti già, sicuramente ti avrei dato retta”
 
Era una battaglia persa, Hermione lo sapeva. Si rigirò fra le gambe di Draco e lo spinse sul letto, infilandogli le mani sotto al maglione e prendendo a fargli il solletico. Era la sua vendetta, il suo modo per fargli capire che, comunque, non l’aveva battuta. Non avrebbe vinto lui.
Sorrise, vedendolo iniziare a ridere. Per una volta, senza controllarsi. La sua pelle fredda sotto i polpastrelli. Bianca, dove non era disegnata da una fitta ragnatela di cicatrici sottili.
Non aveva mai visto niente di più bello.
Smise di fargli il solletico, gli baciò la pelle intorno all’ombelico mentre prendeva fiato.
Draco smise di ridere.
----
Draco Malfoy controllò l’orologio.
Le 9 del mattino.
Controllò la data.
Venticinque dicembre.
Fu tentato di controllare le sue pulsazioni, ma evitò.
Era terrorizzato.
Controllò il letto accanto a lui.
Hermione si era già alzata, sentiva il rumore della doccia.
Controllò che quello che aveva comprato fosse al suo posto, rimpicciolito e infilato in uno zaino. Insieme ai vestiti e a tutto quello che gli sarebbe servito per dormire fuori qualche giorno.
Era tutto li.
Si sedette sul letto tirando su le ginocchia, la coperta ancora addosso. Controllò che quello che doveva indossare fosse sulla poltrona.
C’era.
Era nervoso. Parecchio.
Troppo.
E forse aveva paura.
Forse.
Sentì una mano di Hermione passargli fra i capelli, toglierglieli dagli occhi.
Respirò, pronto a prepararsi e ad affrontare il Natale più difficile della sua vita.
Lei lo abbracciò, cingendogli la vita con le mani.
Non chiedeva altro.

------------

CHIEDO UMILMENTE SCUSA PER IL RITARDO! Sono tornata da Faenza lunedì, avevo un po' di cose da sistemare.
Suvvia, al prossimo capitolo ci si diverte :D

Vale

  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Vale11