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Autore: fanny6    30/11/2010    5 recensioni
James Sirius Potter e la sua inseparabile cugina Grace, figlia di George Weasley e sua moglie Jane, arrivano a Hogwarts pronti a rendere onore ai loro genitori combinaguai e a vivere l'avventura nella più grande e famosa Scuola di Magia del paese, insieme agli altri protagonisti della New Generation.
-Gracey! Scommetto che non sei riuscita a chiudere occhio, eh?- l'accolse James -Io? Figurati! Non sono mica una femminuccia come te- fece lei, baldanzosa, scompigliando i capelli corvini del cugino, che la guardò con uno sguardo scettico nei suoi occhi nocciola -Hei, io non sono una femminuccia! Pronta a diventare una Grifondoro?- fece James, con la solita spavalderia
Completa la serie 'The living years' (le cui altre storie sono As Time Goes By e Daisy Chains)
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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In quell'assolato pomeriggio di Agosto, la famiglia Walker-Weasley era indaffarata nei preparativi.
Aspettavano l'arrivo di Jared e Abby a casa loro per qualche settimana, prima che i neodiplomati si gettassero nel mondo del lavoro.
Anche James, quel giorno, aveva deciso di passare a casa degli zii per dare il benvenuto agli ospiti...in particolare ad una, ovviamente.
Grace faceva avanti e indietro impaziente sotto lo sguardo pacato di Fred, seduto sull'enorme prato davanti alla splendida casa dov'erano cresciuti.
-Sarà qui a momenti, rilassati!-
Grace gli lanciò un'occhiataccia: Fred aveva preso il massimo ai GUFO, e nessuno si era sorpreso quando gli era arrivata la spilla di Caposcuola via Gufo.
Il ragazzo, senza badarle, si portò una mano sugli occhi a scrutare l'orizzonte assolato. Sembrava una specie di piccola vedetta.
-Guarda là, Gracey, invece di tormentarti!-
Su per la strada di campagna, trascinandosi dietro una valigia, c'era Abby, e poco dietro di lei, con la valigia tenuta a mezz'aria dalla bacchetta, svettavano i capelli chiarissimi di Jared: non era mai stato a casa di Grace.
-ECCOLI!!- gridò Grace, esultando così forte che anche James, in casa assieme agli zii, ricevette il felice annuncio e schizzò fuori a velocità lampo.
Un mese separati alla loro età sembrava un millennio, fu così che i due cugini fecero a gara a chi raggiungeva per primo il fidanzato o fidanzata.
Abby e Jared si scambiarono un'occhiata complice per rendere più divertente l'idilliaco momento...e fu così che Grace si ritrovò interdetta ad abbracciare Abby, e James a dare una pacca sulla spalla a Jared, grazie all'inaspettato scambio di posti dell'ultimo seconto.
-Okay, questo è stato strano- fece James, ridendo, mentre abbracciava la sua Abby
-Avete due menti diaboliche come metà- commentò Jared, che finalmente aveva abbracciato Grace
-Jared! Ma tu devi vedere la casa!- esclamò lei, improvvisamente
-Se i tuoi non hanno imposto incantesimi di protezione, sì- sorrise lui, lasciandosi prendere e trascinare da Grace
-Ma che incantesimi e incantesimi!- e trasciandolo per il prato leggermente in salita, Grace lo condusse in casa.
-Maaamma! Papàààà! C'è Jared!!!- annunciò, con il solito tono squillante
Jared si guardava intorno in quel trionfo di foto piene di teste rosse in movimento.
George sbucò all'improvviso dalla porta aperta della cucina, e sorprese Grace in versione guida turistica che faceva esplorare ogni angolo della casa a Jared.
-Heilà- esclamò, dimentico di avere ancora il grembiule da cucina addosso.
-Papà! E' appena arrivato, e non aveva ancora visto la casa...-
George sorrise, ricordandosi quando lui stesso aveva fatto fare il primo giro della casa a Jane, la notte del loro matrimonio.
Jared smise di guardarsi attorno per salutare il signor Weasley e la signora Weasley, comparsa proprio in quel momento a sua volta armata di grembiule e guanti da forno.
-Ma che state cucinando di là?- ridacchiò Grace, vedendolì così agghindati, quasi come se fossero ancora fidanzatini.
-La cena, no? Per tutti quanti!-
-Ma se siamo in sette!-
-Sette noi, ma se contiamo anche i nonni, Harry e Ginny, lo zio Ron e famiglia...-
-PAPA'! Hai invitato mezza famiglia?!?-
George assunse un'aria scherzosamente colpevole -Dici che ho fatto un danno?-
-Perdonatelo... sai Jared, George non resiste alle riunioni di famiglia- sorrise Jane, con la voce piena d'affetto
Jared era piuttosto in tensione per la notizia -Oh, beh...non c'è problema- finse
Jane sapeva cosa gli stava passando per la testa e gli rivolse un sorriso incoraggiante, ricordandogli con un solo sguardo che lei era passata nella stessa situazione.
-Non sarà così male- gli sussurrò Grace all'orecchio, quando i genitori tornarono in cucina
Jared sorrise, un po' rinvigorito -Lo so-
-Hei Gracey, ho appena visto i tuoi coi grembiuli da cucina..quanto sono stupendi?- fece Abby, entrando in sala a sua volta.
-Se anche noi saremo così, potrò ritenermi un uomo fortunato!- esclamò James
Abby arrossì, pensando a un futuro matrimoniale per lei e James.
Anche Fred fece il suo ingresso in casa, e come al solito li interruppe con una delle sue sagge considerazioni.
-E se dessimo una mano?-
-Ci sto- fece Grace -Hai voglia di diventare cuoco?- fece rivolta a Jared
-Se farai parte della famiglia, dovrai abituarti a questo ed altro- aggiunse James, che amava comunque stuzzicare l'eterno nemico ormai quasi amico
-James, devo ricordarti che hai fatto esplodere una pentola lo scorso anno?.
-Stavo cercando di dare una mano! Ma il mio polso destro non era più buono come un tempo...-
-Mi dispiace, James- fece Jared, sincero, prima di aggiungere -Non tutti possiamo avere prontezza di riflessi-
-E' come sempre una sfida Bennet? Vuoi vedere chi inforna meglio i biscotti di zia Jane?-
-Zia Jane preferirebbe evitare una guerra di pastafrolla- intervenne Jane, mettendo una mano sulla spalla di ognuno dei due ragazzi
-Penso che potremmo apparecchiare la tavola- propose Abby, sperando che questo non avrebbe causato una ben più pericolosa lotta con il servizio di porcellana dei Weasley
-Bene! James, Jared, i piatti sono nella credenza in basso a destra!- fece Jane, un sorriso gentile
Mentre si avviava alla credenza, Jared si soffermò su una splendida foto di George e Jane Weasley, soli con un cucciolo di cane davanti alla stessa casa in cui trovavano, e sembravano poco più che ragazzi.
Fu bello e strano accorgersi di quanto tutto fosse maturato e diventato mille volte più grande di quanto quei due ragazzi nella foto avrebbero mai potuto aspettarsi. Dei figli meravigliosi, una casa accogliente, una famiglia numerosa e sempre vicina. Jared sentì per l'ennesima volta un sentimento di mancanza nei confronti di tutti ciò.
Jane gli si avvicinò, fingendo di non aver notato i suoi pensieri -Sono questi qui- disse, aprendo un armadietto
-Oh, ehm...grazie- sorrise lui, impacciato
-Stai tranquillo, George vive qui da diciott'anni e non sa ancora dove sono i piatti- fece Jane, togliendosi il grembiule e mostrandosi vestita con la sua solita semplice eleganza.
Jane passò con attenzione la pila di piatti al ragazzo.
-E' bello che tu sia qui-
Jared afferrò i piatti, riconoscente come non mai.
Senza aggiungere altro, ancora con il sorriso incoraggiante di Jane impresso negli occhi, raggiunse James e gli altri, intenti a decidere quale fosse la disposizione migliore per il tavolone.
Il momento atteso con ansia da Jared era infine arrivato. Le famiglie Weasley-Potter stavano facendo la loro comparsa nel salotto magicamente ingrandito di Jane e George, spargendo saluti e abbracci a volontà
-Vieni, Jar, ti presento tutti così- esclamò Grace, esaltata
Jared lasciò per l'ennesima volta che Grace lo guidasse. Ne aveva davvero bisogno, dopotutto!
-Lui è zio Bill.. lei è zia Fleur... zio Harry, ti presento Jared... lei è zia Ginny....-
Jared continuava a stringere mani senza essere sicuro di aver memorizzato altri nomi oltre, ovviamente, a quello di Harry.
Jared continuava a stringere mani senza essere sicuro di aver memorizzato altri nomi oltre, ovviamente, a quello di Harry.
Una Fleur ormai sulla quarantina ma bella come sempre gli sorrise, vedendolo biondo quasi quanto lei.
Charlie gli sorrise divertito, Percy lo scrutò curioso.
E poi arrivò Molly.
-Così tu sei il famoso Jared!- esclamò
I suoi capelli grigi, un tempo rossi, incorniciavano il viso ancora paffuto mentre lo afferrava per un braccio
La presenza di Grace non le impedì di scrutare il ragazzo da capo e piedi, in qualità di nonna preoccupata per la sua nipotina.
-Mangi abbastanza?- gli chiese, per prima cosa
-Beh...normalmente- rispose Jared, piuttosto incerto su quale fosse la cosa migliore la dire
-Sei un bravo ragazzo, VERO?- fece Molly, quasi fulminandolo
Grace si sentì d'intervenire, per salvare Jared da una brutta situazione.
-Ma certo che lo è, nonna! Non sarebbe qui!-
Jared sorrise cercando di sembrare rassicurante, incerto se gli venisse o no.
Molly lo guardò un ultima volta, perforandogli gli occhi grigi con la sua occhiata micidiale.
Infine, lo tirò a sè per un abbraccio affettuoso -Benvenuta in famiglia!-
Jared sentì sciogliersi in un attimo tutta la tensione, sotto il calore familiare di Molly.
-Oh, che bello... presto sarò piena di bisnipoti!- esclamò Molly, sorridente
-Beh, nonna....- Grace prese Molly per le spalle -E' un po' presto-
-Oh, beh, per voi certamente... ma a quanto pare Victoire e Teddy non vi hanno ancora detto la novità!-
Fu un istante dopo che si rese conto di aver rivelato la sorpresa della serata.
-Beh.. fingetevi sorpresi, okay?- fece, con un sorriso complice
-Va bene nonna- sorrise Grace, ormai abituata alle uscite fuori luogo di nonna Molly
Finalmente tutti si sedettero per la cena, lanciandosi nei discorsi che solo una riunione di famiglia poteva favorire.
Nessuno ebbe probemi a coinvolgere Jared, e Jared non ebbe problemi a farsi coinvolgere.
Scoprì che il suo essere piuttosto freddo e riservato era dato dal fatto che non aveva mai avuto tanta gente gentile e spontanea intorno come in quel momento.
Grace continuava a lanciargli occhiate, sperando che tutto stesse andando per il meglio.
-Sono sicura che è tutto a posto- le sussurrò Abby a un certo punto
-Dici davvero?- rispose Grace con un sorriso agitato
-Dico davvero...guarda, anche tuo zio Percy gli ha finalmente rivolto la parola!-
Grace sorrise raggiante, mentre Jared parlava della sua vita di Prefetto con percy
Arrivati ormai vicini al dolce, Teddy decise che era giunto il momento per fare il grande annuncio.
-Victoire ed io aspettiamo una bambina!- annunciò, al massimo della felicità, mentre Fleur quasi collassava nel piatto.
-Mon Dieu...sarò nonnà...ma io non sono vecchia!-
Il tavolo esplose in una risata, mentre Ginny commentava all'orecchio di Harry -Beh, però i suoi quarantatrè anni li ha...-
-Allora propongo di brindare!- esclamò il futuro nonno Bill -Naturalmente, Victoire, non devi farlo!-
Victoire sorrise, radiosa. Jared osservava tutta la scena con occhio felice: sarebbe stato splendido entrare davvero a far parte di quella famiglia.
Conclusa la cena, mentre alcuni volontari aiutavano Jane a rimettere a posto, Molly propose di allietare la serata con il cd di Celestina Warbeck che aveva casualmente lasciato nella borsetta.
Fu prontamente fermata da Bill, che alluse all'ultimo attacco di nervi che il CD aveva causato a Fleur e Victoire.
James decise così di proporre, approfittando del clima della serata, una rigenerante partita a Quidditch nel giardino, ideale per smaltire la quantità di ottimo cibo ingerito quella sera.
La proposta vinse, e fu immancabile creare le squadre 'vecchi' contro 'giovani'. Da una parte, Harry, Ginny, Bill, Charlie, Ron e George, e dall'altra Grace, Dominique, James, Jared, Teddy e Albus.
-Stendiamo quei vecchietti!- esortò James, rivolto ai suoi compagni di squadra freschi delle tattiche di gioco del torneo di Hogwarts
I 'vecchietti', però, potevano contare su una giocatrice professionista, quattro Weasley campioni di Hogwarts e un Potter, nome che parlava da sè.
Di fatti i Potter, padre e figli, schizzavano veloci per il campo a cavallo delle scope alla ricerca del Boccino o alla difesa degli Anelli, mettendo in mostra ancora una volta il gene trasmesso dal nonno James.
Jared si sentiva perfettamente a suo agio a spartirsi il ruolo di battitore con Dominique contro la coppia George-Bill.
Grace e Teddy sfidavano la zia Ginny e lo zio Charlie nel ruolo di Cacciatori, segnando a turno quasi lo stesso numero di punti.
Dal basso, intanto, i restanti facevano il tifo, schierandosi rispettivamente per le loro parti.
Abby e Fred, in quanto fans più accaniti, trascinavano Lily, Hugo, Rose, Louis, Victoire, e le gemelle Molly e Lucy in cori d'incoraggiamento per la squadra di James.
Dall'altra parte, Arthur, Hermione, Jane, Percy e sua moglie Audrey tifavano per la squadra degli adulti, mentre la nonna Molly si dichiarava incapace di scegliere tra figli e nipoti e tifava un po' gli uni e un po' gli altri
Naturalmente il suo primo pensiero era che nessuno dei due si facesse male cadendo dalla scopa, o disgrazie simili.
La partita finì con un pareggio, deciso da Molly prima che qualcuno "restasse ferito" o cose del genere. Giù dalla scopa, tutta scompigliata, Grace raggiunse suo padre -Lo sai che vi avremmo battuti-
-Come no! Magari nei tuoi sogni, mia piccola Grace!- ribattè il padre, davvero poco accomodante persino con i suoi figli quando si parlava di Quidditch
Lei gli fece una linguaccia, tirandogli la Pluffa addosso, mentre Jane li raggiungeva sorridendo -Menomale che non hai preso da me, Gracey- sorrise
-C'è sempre Freddie a pareggiare i conti!- ricordò Grace, prendendo i suoi genitori a braccetto
-Hei!- esclamò lui, che aveva sentito
George circondò il figlio per le spalle con aria indulgente -Insomma, Freddie! Capita anche ai migliori...eppure sono accasati lo stesso anche se non sanno nemmeno montare su una scopa!- esclamò, lanciando a Jane un'occhiata significativa
-E' perchè la mamma è bella!- la difese subito Fred, mentre Grace lo strattonava da una parte all'altra vivacemente
Jared, qualche metro dietro di loro, osservava la bella scenetta familiare.
Grace si voltò verso di lui e gli fece segno di unirsi a loro, con un sorriso
-Hei, Jared! Bella partita! Non sei niente male come Battitore!- esclamò George
-Grazie, neanche lei!- fece Jared, con un sorriso allegro
-Lunga esperienza alle spalle- ammiccò George, mentre Jane alzava gli occhi al cielo in un'espressione disperata quanto rassegnata
-Hanno vinto la Coppa l'ultimo anno da capitando di Oliver Baston- spiegò Jane
-Il professor Baston? Adesso capisco perchè Grifondoro ha sempre in mano la vittoria- azzardò, con un ghigno dei suoi
-Hei hei hei... non osare!- lo ammonì Grace -Anzi, Baston dovrebbe sfavorirci per quello che è successo con mamma..- sghignazzò
George si unì alla risata con gusto, mentre Jane arrossiva -Insomma, Grace!-
Jared li guardava perplesso, appuntandosi mentalmente di chiedere spiegazioni a Grace sulla faccenda.
Arrivati ormai a tarda serata, fu il momento dei saluti.
Pian piano le varie famiglie si separarono: Bill e Fleur con Dominique e Louis, Victoire con Teddy, Ron ed Hermione con Rose ed Hugo,  Harry e Ginny con James, Albus, Lily e Abby al loro seguito, Percy e la sua famiglia, i nonni Weasley e Charlie.
Jane aveva già preparato la stanza degli ospiti per Jared.
-... Questa è la stanza, ha il bagno annesso, è quella porta là... puoi usare l'armadio e tutti i cassetti che vuoi, ti ho lasciato un bicchier d'acqua sul comodino, comunque...- fece Jane, aprendo la porta della stanza a Jared
Il ragazzo era molto colpito dalla cura che Jane mostrava nei suoi confronti, e non sapeva quale sarebbe stato il modo migliore per ricompensarla.
-Vi lascio augurarvi buonanotte- fece Jane, pacata, lasciando Grace sola con lui
-Allora...va bene?- domandò Grace, dando un'occhiata alla stanza perfettamente arredata per un ospite
Jared si voltò verso di lei e le diede un bacio -Grazie. E' perfetta-
Grace sorrise, tranquillizzata.
-Allora? Stasera è stato così male?-
-No. No, Grace... è stato fantastico. Per la prima volta in vita mia mi sono sentito parte di qualcosa, e... non era mai successo nè a casa mia nè in Serpeverde-
Grace non pensava di potersi sentire rispondere niente di più bello. Presa dall'entusiasmo, gli gettò le braccia al collo, stringendolo così forte da farsi quasi perdere l'equilibrio.
-Hei..- sorrise lui, stringendola in un abbraccio
-E' bellissimo che tu ti senta a casa! Perchè lo sei...se vuoi puoi davvero farne parte- fece Grace, commossa
Jared le diede un bacio -Lo sai che voglio stare dove stai tu- mormorò
Grace si alzò in punta di piedi per dargli un altro bacio. Era troppo contenta di sapere che quello che era sempre stato speciale per lei, ora lo era anche per Jared.
-Buonanotte, Gracey- fece lui, guardandola con dolcezza
***
Jane era riuscita a trascinare a fatica George in camera da letto, impedendogli di origliare la conversazione tra Grace e Jared.
-L'hai sentita andare in camera sua, vero?- domandò George, sospettoso
-Non ti fidi di tua figlia, è così??- fece Jane, sicura di aver colto nel segno
-Hei, sono solo un povero genitore apprensivo!- si scusò lui, alzando le mani in segno di resa
-Ma sai che di Grace puoi fidarti...e anche di Jared- osservò Jane, tranquillamente
George fece il suo miglior sorriso storto e malizioso -Vieni qui, moglie saggia- fece, tirandola a sè
Jane si strinse al marito, sospirando -Che devo farci con te?-
-Ma come! Credevo che ti bastassero le mie braccia lunghe!- esclamò lui, appoggiando il mento sui capelli scuri e folti di Jane
Jane gli stampò un bacio sulle labbra.
-E' stato bello oggi, no?-
-Lasciamo spazio alla nuova generazione- convenne George, con una felicità consapevole
-E' giusto. Ma io voglio esserci comunque-
-..E vorrei vedere, Jane! Hai trentotto anni!- rise George, lasciandosi cadere sul letto e tirando giù anche lei nel volo
-Non in quel senso! Voglio dire...quando cresceranno. Voglio essere lì per loro sempre, come Molly-
George le sorrise -Ci saremo, e saremo assillanti tanto quanto mia madre- promise, facendole una carezza piena d'amore sulle guance affilate
-Lo spero proprio- sorrise lei, che ancora nutriva un affetto smisurato per le esagerazioni di nonna Molly
George le fece l'occhiolino, mentre lui e Jane si infilavano sotto le coperte.
-Sai, George.. credo che alla fine sia vero che l'amore muove il mondo.- disse lei, seria
George si fece vigile alla considerazione di Jane. Era sempre stata la più attenta tra i due.
Jane aprì il suo viso perfetto in un sorriso dolce -Silente aveva ragione, è la cosa più potente che esista-
-Ci ha portato fin qua. Certo che lo è- sorrise a sua volta George
Jane fece uscire una mano da sotto il lenzuolo e la posò sul cuscino, aspettando solo che suo marito la afferrasse
George la strinse, in volto un'espressione serena e più consapevole di un tempo.
-Ti amo- disse Jane, semplicemente, il volto illuminato solo dalla luce della luna e della sua stella
George le stampò un bacio sulla fronte, sicuro che tutto quello che adesso aveva di più caro lo doveva solo a lei.
-Ti amo, Jane-
La notte fresca dell'estate faceva muovere i rametti di glicine sulla tettoia, ne portava il profumo fino a casa Potter, dove Abby, in stanza con Lily, sorrideva nel sonno pensando all'amore del suo James, che per lei aveva rinunciato al proprio Ego.
Allietava i sogni di Jared, che finalmente aveva trovato un posto che poteva considerare casa sua.
Accompagnava quelli di Fred, che stava diventando grande e imparava a riscoprire se stesso giorno per giorno.
Si posava sulla fronte e sui capelli rosso fiamma di Grace, che sapeva che qualunque fosse stato il suo posto nel mondo e nella vita, avrebbe sempre avuto la sua famiglia, Jared ed Abby a fianco, e che per questo non aveva mai paura, vera Grifondoro.
Guardava Jane e George Weasley chiudere gli occhi e addormentarsi, ciascuno forte della persona che gli era stata messa accanto.
Addolciva la brezza notturna che soffiava leggera sulla casa, riempita di sogni, speranze e legami che niente avrebbe potuto spezzare, perchè come Jane aveva affermato, é l'amore che muove il mondo.


Care lettrici, non possiamo non ringraziarvi per aver seguito i nostri personaggi fino alla 'fine'.
Siamo molto emozionate, perchè ci hanno accompagnate per quasi due anni, e ormai fanno parte di noi, tanto che non ci sentiamo pronte a lasciarli del tutto (Posteremo una FF fatta di Missing Moments delle 3 storie)
Se vi abbiamo emozionate anche soltanto un pochino, questa è la nostra soddisfazione più grande.
With Love, Fanny&Nennuzz <3
  
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